«  Gaji mal-ayo » *

Quante volte l'ha ripetuto nella sua mente, mentre osserva quelle spalle perfette allontanarsi nel buio della notte. Troppe volte; ogni volta ci prova ad allungare la mano, ci prova davvero a fermalro.  
Ma non ci riesce: tutte le volte che la mano si stende per provare a compiere, con i gesti, quello che a voce non riesce a dire l'arto non riesce mai a raggiungerlo.
La sua mano non arriva mai a toccare il suo braccio, per quanto si sfroza, per quanto lo rincorre lui è sempre più lontano e nulla sembra potesse fare per complare quella distanza che lo sta lacerando lentamente.
Calde lacrime gli solcano le guancia lasciando una scia che bruci, che gli procura un sordo dolore al petto.
Prova ad urlare adesso, ma non ci riesce. Non andartene, vorrebbe dirgli, ma la voce non c'è sembra essere sparita e lui si ritrova a bocchecciare come un pesce nella boccia. In altre circostanze probabilmente si preoccuperebbe per la sua voce, ma adesso la cosa più importante è raggiungere Lui, fermarlo e dirgli di non andare via.
Le labbra continuano a muoversi in una muta richiesta, ma il suo sembra proprio non voler uscire da esse. Nuove lacrime sgorgano da quegli occhi dolci, un tempo allegri e vivaci e che ora sono spenti e opachi, senza vita.
Lui è troppo lontano ormai, e a nulla varrà correre, sa che ad ogni suo passo lui ne avrà fatti altri dieci, ma ci prova lo stesso. Corre.. corre.. inciampa cade si rialza e continua a correre ed ad urlare senza però emettere suono, mentre la figura che si allontana si fa sempre più sfocata sempre più distante fino a scomparire del tutto nelle ombre della strada.


Una voce lo chiama e due braccia lo scuotono dolcemente fino a farlo destare dal sonno e svegliare completamente.
Apre gli occhi piano, anche se la luce improvvisa che lo inonda, gli porta a richiuderli velocemente.
Ancora scosso, ha l'affanno come se avesse realmente corso e passandosi una mano sul viso si rende conto che è bagnato, segno che ha anche pianto mentre dormiva.
Si maledice, mentre una volta aperti gli occhi, mette a fuoco la figura che l'ha svegliato. Si maledice perchè non vuole mostrarsi così debole d'avanti a lui e pure non riesce ad evitarlo.
Due braccia gli stringono la vita e un corpo caldo si infila sotto le coperte con lui aderendo perfettamente con il suo. Leggeri baci vengono depositati sul suo capo e lui si lascia cullare in quell'abbraccio rassicuratore.

«  Ancora quell'incubo Wookie? »

La sua voce melodiosa gli arriva alle orecchie facendolo sorridere nonostante tutto, mentre piano annuisce. Vorrebbe davvero mentire e dirgli che non è cosi, ma non può farlo. Primo perchè è stato lui a svegliarlo probabilmente perchè probabilmente ha urlato di nuovo, anche se nel suo sogno sembra non avere voce, e secondo davvero non riesce a mentirgli. Non a lui.

«  Si..»

Sussurra con un filo di voce quasi avesse paura di non avere più la voce per davvero.
La presa attorno alla sua vita si fa più salda mentre si rigira in quell'abbraccio, incontrando il sorriso rassicurante di quello che ormai può
considerare a tutti gli effetti il suo uomo.
Gli occhi si incatenano e le labbra si avvicinano senza che nemmeno se ne rendano conto fino a toccarsi prima lievemente e poi sempre più
intesamente, dando vita ad un bacio carico di dolcezza e passione.

«  Non andrò mai via. Non ora che sei mio finalmente »

Gli sussurra a fior di labbra quella voce che tanto ama prima di riprendere a baciarlo.
Il suo incubo è stato completamente dimenticato, sa che la probabilmente sognerà di nuovo la stessa cosa, ma sa che il suo Yesung sarà lì
a svegliarlo dolcemente e a fargli dimenticare tutto come sempre.
Perchè ora che finalmente si sono trovati difficilmente si lasceranno andare.

« Saranghaeyo Yeyè »



Note:
* Gaji mal-ayo [ 가지 말아요] = Non andare

{ Okey, questa storia prendetela per come viene. Nel senso che l'ho scritta sta mattina alle sette nella metro mentre andavo all'univeristà dopo aver ascoltato la canzone dei B.A.P. da cui ho tratto poi il titolo della storia, quindi non è niente di speciale. Se volete sentirla la canzone è Coma dall'ultimo album dei B.A.P.
Critiche e commenti sono sempre ben accetti.
Mi dileguo}