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Autore: LittleBloodyGirl    12/03/2013    7 recensioni
In un giorno di sole, Katy, una bambina di nove anni, si perde nei boschi dove vive una creatura inquietante: lo Slender Man.
Il suo nome finisce tra quelli di tutti i bambini che sono scomparsi in quei giorni.
Ma Katy non è morta, non è perduta.
E' solo venuta a conoscenza... della vera, triste storia dello Slender Man.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nel Buio


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Tutto ciò che sentiva era il rumore dei suoi passi sulle sterpaglie. Quel rumore strano era finito all'improvviso, ma troppo tardi Katy si accorse di essere completamente sola in mezzo al bosco, per di più era calata la sera.
Stava cercando di tornare indietro. Non voleva pensare di essersi persa. Questa cosa la spaventava.
Doveva essere tardi, una grande luna piena era appesa al tappeto nero del cielo. Bellissima.
Ma sarebbe stato molto più bello osservarla dalla finestra della sua cameretta, al caldo, con i suoi genitori. In quel bosco, al freddo e all'umido, tra quegli alberi dalla forma terrificante, Katy si sentiva terribilmente a disagio.
Si sentiva osservata... Aveva paura!
Improvvisamente sentì l'impulso irrefrenabile di correre.
Qualcosa nascosto nel buio la stava inseguendo, lo sentiva.
Non sapeva dove stava andando, evitava i rami cercando di non cadere. Aveva la sensazione che se si fosse fermata, quella cosa l'avrebbe presa... E non l'avrebbe risparmiata...
Voleva piangere. Aveva tanta paura!
Si era persa. Doveva arrendersi all'evidenza. Avanzava nel buio, alla cieca. Sapeva solo che doveva uscire da quella foresta.
Subito.
Ma senza una fonte di luce era difficile vedere lì.
Una radice troppo sporgente la fece inciampare, e Katy non potè evitare di cadere a terra.
Era stremata, esausta... Voleva rimettersi in piedi, ma le risultava così difficile a causa della stanchezza e la paura.
Ad un tratto, sentì qualcosa... Di nuovo quel rumore che aveva sentito quando si era inoltrata nel bosco...
Un fruscio tra i rami degli alberi... Che diventava sempre più insopportabile.
La paura aumentò fino a trasformarsi in terrore folle...
Katy si girò lentamente, voleva capire che cosa fosse ciò che la stava terrorizzando così tanto.
All'inizio fu difficile capirlo, ma non ci volle molto per realizzare ciò che aveva davanti.
Una sagoma esile, vestita in abito nero elegante, giacca e cravatta, altissima...
E il volto... No, un momento...
Quella creatura non aveva volto!!!
Impossibile! Quello che Katy aveva davanti era... lo Slender Man!

"Esiste... Esiste davvero!"

Quel pensiero le fulminò la mente. La creatura che rapiva i bambini e li faceva sparire nel nulla era lì, davanti a lei.
Si rimise in piedi. Il terrore era così tanto che era come pietrificata.
Non parlava, non si muoveva... Rimase lì a fissarlo.
Adesso che cosa sarebbe successo? L'avrebbe fatta sparire come gli altri bambini?
Soltanto quando lo Slender Man mosse in modo minaccioso i rami degli alberi, la bambina si rese conto che c'era qualcosa di strano in quelli. Si muovevano fluidi come... tentacoli! Quelli erano tentacoli! Katy venne lacerata da un solo lucido pensiero:

"Scappa!"

Adesso! Finchè c'era una speranza non poteva permettersi di morire lì! Si rimise in piedi e scappò via.
Correva veloce. La paura era la sua forza, che la costringeva a non fermarsi! Il pensiero di morire, lo scopo che la teneva sveglia!
Non guardava indietro. Sapeva che era lì. Forse la stava seguendo, ma non voleva saperlo. Scostava i rami dagli occhi, si faceva strada nel buio, pregando che la luce della luna le illuminasse un po' di più il cammino.
Le mancava il fiato. Non sapeva dove stava andando. Le sembrava di girare intorno!
Quando finalmente mise piede fuori dalla foresta.
Davanti a lei c'era un edificio, probabilmente inutilizzato. Poteva nascondersi lì.
Diede uno sguardo veloce dietro di lei, ma non vide nessuno. Forse aveva smesso di inseguirla?
L'aveva seminato?
Comunque, non poteva ancora dirsi al sicuro. Quella creatura poteva essere ovunque.
Corse verso la struttura abbandonata e vi entrò. Arrivata all'entrata, un lungo corridoio buio e tetro le si parò davanti. Era così scuro che non riusciva a distinguere neanche la fine di quello.
Avrebbe voluto piangere... Sembrava un film dell'orrore. Entrò timorosa e pose le mani in avanti, andando a tentoni.
Il corridoio era molto, troppo stretto.
E l'oscurità non giocava certo a suo favore. Il suo cuore tremava.
Ad un certo punto, con la piccola mano, identificò uno spazio in cui doveva esserci una stanza con una finestra, la luce della luna filtrava lì. Entrò e guardò fuori, cercando di capire dove potesse essere finito lo Slender Man. Sembrava sparito nel nulla...
Non voleva guardare ancora, la metteva a disagio. Si sentiva osservata...
Si girò...

Gridò.

Era lì! Era in quella stanza che la osservava... Non aveva occhi, ma era come se li avesse. Katy se li sentiva addosso.
Aveva bloccato l'uscita. Non poteva scappare!
Terrorizzata, stremata, scivolò sul pavimento. Si era arresa, ormai non poteva andare più da nessuna parte.
Lo Slender Man l'aveva intrappolata. Sarebbe morta lì, in quell'istante...Scomparsa e dimenticata dal resto del mondo. Nessuno l'avrebbe trovata... 

C'era una cosa che non riusciva a spiegarsi, però...

Nonostante la paura, non poteva fare a meno di guardarlo...
I suoi occhi verdi, pieni di lacrime, fungevano da specchio per quell'essere senza volto...
Non riusciva a smettere di guardarlo... E non sapeva perchè...
Il volto dello Slender Man era rivolto verso la bambina, i suoi tentacoli neri si muovevano fluidi nella stanza, probabilmente aspettando solo di infilzarla.
Per un attimo, a Katy sembrò che lo Slender Man stesse scrutando nella sua anima, percepiva la sua paura... Ma aveva come la sensazione che fosse... triste...
Percepiva il suo dolore, e non era per niente soddisfatto...
Le avevano detto che quel mostro si divertiva con le sue vittime, ma la bambina ebbe la sensazione che non fosse così.

.......

Silenzio.
Era il sovrano di quel momento così terrificante eppure così triste.
Si stavano guardando...
Katy e lo Slender Man.
Lo Slender Man e Katy.

Buio
. Paura. Tristezza.

I tentacoli si allungarono velocemente verso di lei!

"E' finita! Sono morta!"

............
.........
Non aveva sentito dolore. Strano.
Si aspettava di sentire le sue ossa che venivano strappate brutalmente da quei tentacoli, o di sentirsi gridare e piangere, mentre in bocca provava il sapore del suo stesso sangue...
E invece non successe nulla di tutto questo.
Nel momento in cui aveva visto i lunghi tentacoli neri estendersi verso di lei, Katy aveva chiuso gli occhi. Quando li riaprì, lo Slender Man era chino davanti a lei, il volto a pochissima distanza, che la fissava.
Le mani della piccola, riunite sul cuore, tremavano per il freddo e lo spavento.
La creatura in giacca e cravatta non faceva nulla, semplicemente la guardava. Allungò lentamente una lunga, scheletrica e pallida mano verso il viso della bambina, che non smetteva di guardarlo. Voleva capire cosa volesse fare.
E ciò che fece lo Slender Man la lasciò sorpresa.
Con le lunghe dita scostò piano la frangetta dagli occhi smeraldini di Katy, per poi abbassarla fino a sfiorarne le palpebre e i contorni.
Se avesse potuto vedere la sua espressione in quel momento, Katy avrebbe giurato che fosse rimasto stupito.
Ma... da cosa...?
Forse era solo un modo per prendere tempo... Forse voleva solo illuderla che l'avrebbe risparmiata...
Aveva sentito che lo Slender Man si comportava così. Faceva soffrire le sue vittime, le metteva in trappola e poi le lasciava vivere, illudendole di essere salve, ma al momento buono ne avrebbe approfittato.

<< I... >>
<<
?! >>
<< I... tuoi... occhi... >>


Katy sgranò gli occhi. Non aveva bocca, quell'essere, ma aveva appena parlato. O almeno credeva che l'avesse fatto. La mano di lui continuava a percorrere i contorni degli occhi della bambina, come se ne fosse incantato.
Poi, sembrando che avesse riacquistato la sua vera natura, lo Slender Man si alzò in piedi, la guardò un'ultima volta...
E se ne andò.
Katy rimase seduta per terra, ancora tremava per la paura, e una domanda le riempiva la mente:

"Perchè non mi ha uccisa?"

Un fulmine illuminò la stanza a giorno e poco dopo il rumore inconfondibile della pioggia arrivò alle orecchie di Katy. Guardò fuori dalla finestra, realizzando che adesso non poteva più andare da nessuna parte neanche se avesse voluto.
Non poteva fidarsi dello Slender Man, sapeva le cose che si dicevano su di lui. Probabilmente aspettava solo che si addormentasse e poi l'avrebbe uccisa. Adesso era davvero in trappola. Si lasciò scivolare per terra e si addormentò, aspettando la morte.



Non sognò quella notte, ma si risvegliò. Questo la sorprese. Si aspettava di non svegliarsi mai più, e invece i suoi occhi si aprirono lentamente alla debole luce del mattino, oscurata dalle nuvole.
Credette che l'incubo passato la notte prima fosse stato tutto un sogno, ma si rese conto che non poteva essere così, visto che la stanza in cui si era svegliata era la stessa di quella in cui si era addormentata: una stanza vuota dalle pareti di piastrelle bianche, in un edificio abbandonato.
Si mosse un po' e notò che c'era qualcosa che la proteggeva dal freddo. Una coperta marrone castamente appoggiata sul grembo.
Rimase stupita. Da dove saltava fuori quella coperta?

"Possibile che...?"

Si mise in piedi, appoggiando la copertina per terra e guardò fuori dalla finestra. Il terreno era completamente bagnato e alcune pozzanghere contarnavano quel quadro desolato. Il bosco si manteneva intatto in tutta la sua calma. Lo Slender Man era forse lì, tra quegli alberi, ad osservarla?
Decise di uscire fuori. Quel posto di giorno faceva molto meno paura. Ma Katy era curiosa di sapere dove fosse ora lo Slender Man, e di capire come mai non l'avesse uccisa quando ne aveva avuto l'occasione.
Si inoltrò nei boschi, senza sapere esattamente perchè lo stesse facendo. Come faceva a sapere che lo Slender Man non l'avrebbe fatta fuori quella volta?
Non lo sapeva, ma aveva bisogno di capire chi era davvero quella creatura.

I tuoi occhi...

Aveva detto. Che cosa aveva visto nei suoi occhi da convincerlo a lasciarla stare?
Camminò per un po' ascoltando i suoi passi sui rami rinsecchiti. Di tanto in tanto si girava verso l'edificio per essere sicura di non perdersi. Si guardava intorno alla ricerca dell'uomo in giacca e cravatta, ma era da sola, non c'era nessuno.
O forse... Era lì, solo che si stava nascondendo... Controllò attentamente gli alberi, cercando di rintracciare un dettaglio che le permettesse di capire che c'era.
E poi lo vide!

<< Ah! >>

Un volto pallido spiccava in mezzo ai rami neri e grigi. Eccolo lì.
E adesso? Doveva andare da lui o scappare via?
Prima che potesse trovare la risposta lo Slender Man si girò verso di lei e inclinò il volto di lato, come incuriosito, e avanzò.
Katy deglutì, ma era decisa a non scappare. Voleva vedere che cosa avrebbe fatto.
L'uomo smilzo si parò davanti a lei e la osservò, ritto in piedi. Katy notò che la sua cravatta era rossa, un tocco di colore che sembrava un po' fuori luogo, ma che al tempo stesso sembrava diminuire la tensione.
E di nuovo calò il silenzio, esattamente come la sera prima. Nessuno dei due si muoveva o fiatava, l'unica loro invisibile mossa era lo sguardo.

<< Vuoi... uccidermi? >>
<< ... >>

L'altro non rispose. Come al solito, la fissava in silenzio, senza farle capire che cosa volesse. Poi le voltò le spalle e si allontanò. Katy lo seguì.
 
 << Aspetta! >>

Gli gridò, parandosi davanti a lui.

<< Ho sentito molte cose su di te. Dicono che rapisci i bambini... E che li fai sparire nel nulla. Alcuni dicono che li mangi... >>

Lui continuava a stare in silenzio. Il suo volto bianco sembrava mescolarsi al cielo dello stesso colore, e il vestito nero lo rendeva parte del bosco. Katy aspettava ansiosa una sua reazione, ma lo Slender Man, nuovamente, non fece nulla.

<< Hai intenzione di far sparire anche me...? >>

Katy si chiedeva perchè lei stessa stesse reagendo in quel modo. Dopotutto, davanti a lei aveva un mostro imprevedibile, che poteva ucciderla come e quando voleva. Eppure voleva sapere perchè non l'aveva uccisa prima e perchè la stesse risparmiando.
La creatura non reagiva, sembrava non darle importanza. Infatti, poco dopo, riprese a camminare in avanti.
La bambina lo guardò allontanarsi. Sembrava che fosse impossibile che le desse una risposta, dopotutto non aveva neanche la bocca.
Eppure la sera prima aveva parlato.

<< Perchè non rispondi?! So che puoi parlare! Ieri lo hai fatto!! >>

Non appena ebbe pronunciato quelle parole, lo Slender Man si fermò. Katy deglutì quando la creatura si voltò e tornò verso di lei, ripetendo le stesse mosse della sera prima. Si chinò davanti a lei, e restò li ad osservarla, come faceva sempre. La piccola giurò che la stesse guardando dritta negli occhi.
E di nuovo il tempo sembrò fermarsi.
Esistevano solo loro due e le loro anime celate dietro occhi invisibili.

Plic
.

Katy alzò lo sguardo al cielo e si accorse che stava ricominciando a piovere. Senza pensarci due volte, la bambina si tirò sulla testa il cappuccio della felpa e corse via, verso l'edificio.

Lo Slender Man la guardò allontanarsi. Quella bambina era davvero particolare.
Aveva paura di lui, ma la sua curiosità sembrava vincere quella paura.
Persino lui si chiedeva perchè non l'avesse uccisa...
Katy entrò velocemente nella struttura abbandonata, appena prima che la pioggia cominciasse a diventare più forte.
 
<< ?... >>

Lo Slender Man era rimasto nel bosco, da solo, a mescolarsi tra gli alberi.

"Perchè è rimasto lì? Non prova neanche a ripararsi dalla pioggia?"

Solo...
Fissava il cielo nuvoloso con lo stesso vuoto che provava dentro di sè. Il suo volto non risentiva delle gocce di pioggia, e non conosceva più il caldo o il freddo.

Quella pioggia... Ormai faceva parte di lui.
Allungò un po' i tentacoli e si adattò meglio agli alberi secchi, diventando invisibile.
Non sapeva che cosa volesse dire esattamente per lui diventare invisibile. Era una sua caratteristica... Oppure si stava solo nascondendo...?
Quei bambini che sentiva ridere nei parchi... Quante volte li aveva sentiti parlare di come sarebbe stato bello essere invisibili, per sfuggire ai rimproveri delle mamme, o a interrogazioni per cui non avevano studiato...
Ma loro non capivano...
Non c'era niente di divertente nell'essere invisibili...

<< Ehi... >>

Si voltò di scatto. Quella bambina era di nuovo accanto a lui.

<< Perchè non vieni là dentro? Ti bagneri tutto quì fuori... >>
<< ... >>

Cominciò a credere che entrambi cercassero di dire più con lo sguardo che con le parole, perchè tornarono per l'ennesima volta a guardarsi. Era una sensazione strana. Di solito i bambini scappavano quando lo vedevano, e a lui stava il compito di acchiapparli.
Quella bambina invece... Quella bambina non sembrava avere paura, ed era persino gentile con lui.
Ma non era quello il motivo per cui non riusciva a ucciderla.
Perchè era questo il problema... Non riusciva a ucciderla... Non ne aveva il coraggio.
Gli era difficile ammetterlo, ma era così. E il motivo erano i suoi occhi.
Quegli occhi smeraldini, bellissimi, che non avrebbe mai dimenticato. Li aveva già visti, forse quando era ancora vivo...
Vivo... Chissà se era morto, o no? Spesso se lo domandava, non riusciva a rispondere a quella domanda.
Non era sicuro di essere vivo, ma non lo era neanche di essere morto...

<< Allora? >>

Chiese di nuovo la bambina con espressione leggermente imbronciata. Le dava fastidio essere ignorata, e lui non faceva altro che complicare le cose. Intanto la pioggia cadeva sempre più forte, ormai anche il cappuccio della felpa di Katy era fradicio, ma nonostante tutto non si muoveva. Restava accanto allo Slender Man pur di convincerlo a ripararsi con lei. Ovviamente, anche stavolta non ricevette risposta, così sbuffò e si sedette per terra proprio accanto a lui.
Slender Man continuava a guardarla. Perchè stava facendo tutto ciò? Cosa le saltava in mente?
Sembrava non volesse lasciarlo solo, tanto da restare con lui sotto la pioggia.
Katy cercava di non darlo a vedere, ma cominciava a sentire freddo e i vestiti bagnati erano totalmente appiccicati al suo corpo. Non sapeva neanche lei perchè si stesse comportando in quel modo, ma quell'essere... Non se la sentiva di lasciarlo in quel modo.
Ad un tratto, si accorse che le gocce di pioggia si erano improvvisamente fermate. Ma non aveva smesso di piovere.
Alzò lo sguardo lentamente e realizzò si avere su di lei qualcosa che la porteggeva. All'inizio sembrava uno strano e folto intrico di rami secchi, ma poi si rese conto che non provenivano dagli alberi, bensì... dallo Slender Man.
La creatura non rimuoveva il suo volto da lei, senza proferire parola, in un silenzioso ed enigmatico gesto di protezione stava cercando di ripararla dalla pioggia battente con i suoi tentacoli. Poi, alzando il viso, incitò Katy a guardare nella stessa direzione e la bambina capì.

Le stava indicando l'edificio abbandonato, probabilmente voleva che andasse dentro.
Katy si rialzò da terra e si ripulì la gonna, ma prima di allungarsi verso la struttura, tese la mano verso di lui, mostrandogli un ingenuo sorriso.

<< Andiamo? >>

Slender Man non fece nulla, se non fissarla per qualche altro secondo.
Per la prima volta, dovette ammettere di aver perso, questa volta era lui ad essere "morto". E il suo assassino era... una bambina.
Dolcemente arreso
.
Avvolse con le lunghe e ossute dita la mano della piccola e si incamminò con lei.

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Eccomi qua di nuovo!
Ringrazio moltissimo Em_The Ripper e ghiaccioomega per avermi lasciato una recensione! Spero che ve ne saranno altri!




  
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