Sono una deficiente. Sono una deficiente. Sono una deficiente. Sono una deficiente.
Forse ripetendolo all'infinito smetterò finalmente di fare queste mie deficientate. Bene, sapete che è successo oggi? Torno da scuola
Ok, rinchiudetemi please.
Ah, l'onomatopea della rana l'ho inserita un po' a caso, non so nemmeno se sia giusta, e ci sono probabilmente delle frasi un po' incasinate, quindi rovesciatemi pure tutto il vostro sdegno.
Stavolta non dico quella frase insulsa di Hope you enjoy^^ perché penso che a nessuno possa sfiorare l'idea di dare corda ad un depravata come me, comunque ringrazio quelli che anche solo avranno il coraggio di leggere^^
Sbarrò gli occhi e si voltò lentamente, tenendo la bocca socchiusa per lo stupore. A poca distanza da lui, c’era lei.
Lo guardò sbattendo le lunghe ciglia nere ed un angolo della bocca sollevato in un piccolo sorriso, facendo un occhiolino ed ammiccando nella sua direzione.
Ginew deglutì, con il respiro pesante ed una lieve palpitazione al cuore. Poi si voltò, decidendo che fosse decisamente meglio battere in ritirata, e iniziò a spiccare dei lunghi balzi sull’azzurro prato.
Dopo una serie interminabile di salti, si fermò, sostando su una piccola roccia, tirando un sospiro di sollievo per lo scongiurato pericolo. Inspirò nuovamente, e si distese sul masso abbandonando le sue quattro zampe.
– Gra! –
Ginew sobbalzò, scattando in piedi. Boccheggiando con gli occhi sbarrati, girò con incredibile lentezza la testa di lato, per ritrovarsi lei, pelle rosa e sguardo radioso, ad un palmo dal naso.
E non gli rimase altro che strizzare gli occhi, con una smorfia di insofferenza ed un singhiozzo sommesso, mentre la sua bella compagna gli schioccò un sonoro bacio sulla guancia, lasciando sulla verde pelle un grande stampo rosso. – Gra! –