16/03/2013
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Bevendo un drink al bar
Quante volte mi sono ritrovata a dovermi riposare dopo lunghe sfide che mi sono arrivate durante l’arco della giornata e a mio avviso non c’è niente di meglio che andare in un bar a riprendersi.
Ma non un bar qualsiasi, quello mio preferito, il Star Dust, un luogo tranquillo e sereno.
È sempre li che sto calma con me stessa.
Mi avvicino lentamente al bancone notando il barista che puliva un bicchiere con un panno e lo chiamo con tono gentile.
Lui sentendo il mio richiamo si avvicina dolcemente e mi guarda con tono amichevole.
“Rouge, è sempre un piacere vederti qui, il solito?” Mi domanda mentre io mi siedo sul sedile con le gambe accavallate in modo sensuale, attirando l’attenzione di molti ragazzi che giocavano a biliardo e a carte lasciando solo intravedere il mio corpo.
“Si John, un drink di pompelmo rosa” Risposi io, notando le bottiglie di liquore poggiate sul bancone e sulla vetrina dietro il mio amico barista.
Ce n’erano di tutti i tipi, dal Gin alla Vodka, fino ad arrivare alle classiche bottiglie di birra.
“Ecco a te, goditelo” Mi fece lui poggiandomi il bicchierino di vetro sul tavolo con quel liquido rosa che ogni volta lo sorseggiavo mi sentivo riprendere forza dentro, era come un rigeneratore per me.
Stavo quasi per prendere quel bicchiere, quando lo vidi all’entrata, il riccio nero dei miei sogni.
Shadow sembrava nervoso ad entrare li, anche se era già venuto una volta per rifocillarsi la gola con qualche bicchierino.
Quella volta era diverso, aveva un’aria insolita, molto più serena.
Si avvicinò al bancone e chiamò con indifferenza John senza neanche guardarlo, mettendosi sul sedile e fissandomi teneramente.
Quegli occhi rossi mi inebriavano ogni volta che li fissavo, sembravano gocce di sangue che colmavano la sua anima pervasa da brutti ricordi.
Era così bello da ogni parte lo si vedeva ed era questo ciò che mi fece innamorare di lui.
Il mio petto palpitava forte a causa del cuore che tamburellava e la sensazione era magnifica.
Lui e io. Noi. In quel bar. Tutto era perfetto.
“Un bicchiere di Whisky con ghiaccio, grazie” Disse lui con quella sua melodiosa voce.
Sembrava musica per le mie orecchie ogni singola parola che diceva, perché aveva un certo tono che era diverso da tutti gli altri, calmo ma allo stesso tempo incarnante determinazione.
Del resto lui era la forma di vita suprema e gestiva le situazioni in modo agile e svelto, senza avere troppi problemi ed anche questo mi dava stima per lui.
“Arriva subito” Poggiandogli il bicchiere con il liquore che aveva ordinato.
Io ritornai al mio, presi il primo sorso con molta calma, poi lui mi fissò e iniziò a parlare.
“Senti Rouge, volevo chiederti una cosa” Disse tenendo qualcosa dietro la schiena.
Ero molto ansiosa di vedere quello che voleva fare e curiosa lo incitai a continuare.
“Vedi, tu ed io ci conosciamo da un po’ di tempo e mi chiedevo se tu…” Fece con un blocco per continuare, sembrava gli venisse difficile pronunciare le ultime parole.
“Continua” Lo scrutai con l’irrefrenabile interesse di sentire il finale di quella frase.
“Ti andrebbe di andare a cena con me?” Mi domando infine deciso facendomi vedere una scatola di cioccolatini, con il fiocco rosso e la carta rossa con disegnati cuoricini e le labbra rosse.
Io mi stavo accaldando e ripresi a bere il drink, poi mi avvicinai a lui e con un po’ di tremarella presi il pacchetto.
“Lo sai bene che accetto molto volentieri” Scivolandogli un dito sul mento, appoggiando il pacco regalo sul bancone e abbracciandomi a lui stringendomi forte al suo petto.
Quella serata si illuminò e noi potemmo prendere il largo…con un bel liquore caldo.
Fine