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Autore: vallyjessi    19/03/2013    7 recensioni
Ambientata alla fine della terza stagione. Elena è una vampira e sta attraversando un periodo difficile, Caroline si renderà conto di provare dei sentimenti per la persona che ha rovinato la sua vita e quella dei suoi amici. Mystic Falls è tormentata da un nuovo cattivo che scombussolerà le vite dei nostri eroi.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Sicura di sentirti bene?”

“Si… sto bene. Grazie, Kol.”

Quello che la strega gli aveva rivolto era forse il sorriso più sincero che le avesse mai visto fare. Anche se ripensandoci, si rendeva conto che in effetti  Bonnie non rideva quasi mai. Era sempre così… tesa.

“Non c’è di che. Sempre ai suoi servizi signora!”

“Davvero… dico sul serio. Se non ci fossi stato tu… io non so..”

“ce l’avresti fatta comunque, sei una donna forte, tu!” le sorrise cercando di tranquillizzarla “e poi passavo di qui.. non potevo certo lasciare la mia damigella in pericolo!”

“Non sono una damigella, ne tantomeno la tua” borbottò imbarazzata guardandosi bene dal celare il suo compiacimento.

“Già è vero. Sei una strega. Autonoma, autoritaria e bla bla bla. Ma non capisco.. perché non hai usato i tuoi poteri?”

“Li ho persi. Sai, dopo l’incantesimo di collegamento a Klaus… quello di cui ti avevo parlato”         

Che non ha funzionato.

In contrapposizione all’assoluta naturalezza con cui Bonnie aveva parlato, Kol reagì come se gli fosse andato qualcosa di traverso “e lo dici solo ora? Sei pazza? Perché non hai detto niente? Niklaus..”

“lo sa”  disse interrompendolo

“e non si può fare niente a riguardo??”

“Non lo so. E comunque la cosa positiva è che almeno ora nessuno più potrà usarmi. Posso far finta di essere una persona normale.. sai, come prima.”

“Stai dicendo delle assurdità.”

“Perché? Il fatto che non sia più la tua bizzarra streghetta solitaria ma una persona normale non ti va a genio? Spiacente di non rientrare più nei tuoi interessi” rispose improvvisamente acida,

“Stai bluffando! Quello che non capisci è che tu non sei una persona normale, Bonnie. E il fatto che tu non abbia più i tuoi poteri ti rende vulnerabile.. e questo lo sai.”

“Si ma non importa. Per ora voglio stare lontana da tutto questo.”

“Anche da me?”

Il maledetto aveva fatto la faccia da cucciolo ferito. Odiava quella faccia. Quando la faceva non riusciva mai a rispondergli per le rime come avrebbe voluto.

“Mi hai salvato la vita, e te ne sono grata. Perciò.. senti, se vuoi tanto farmi da guardia del corpo ok,  ma senza invadere la mia privaci, sia chiaro.”

“Cos’è, un modo contorto per dirmi che mi vuoi intorno? Lo sapevo che avresti ceduto prima o poi!”

Bonnie osservò il sorriso sornione del ragazzo e non poté fare a meno di alzare gli occhi al cielo, sconfitta. “Se ti fa piacere pensarla così, fai pure.”

“Uffa, ed ecco che se ne va a monte il mio piano per sedurti. Donna glaciale!” borbottò falsamente imbronciato facendole scappare un sorriso. Un altro. Adorava vederla ridere, e adorava far divertire le persone, per questo motivo si comportava molto spesso da idiota. Improvvisamente gli venne in mente sua sorella: la immaginava mentre gli diceva di non tirare fuori scuse e che lui era sempre  idiota a prescindere.

“Passavi di qui, eh?”

“Si”

“casualmente…”

“ti sembra strano?”

“A dire il vero si.”

“Stai insinuando che ti sto pedinando?”

“Beh, considerando le tue tendenze da stalker e quelle di tuo fratello non vedo come ciò possa risultare improbabile.”

Kol fece per rispondere ma qualcuno per sua fortuna suonò il campanello. Sospirò sollevato: non avrebbe saputo che scusa inventarsi per portare avanti quella conversazione ed essere abbastanza credibile.

Bonnie si alzò dal divano e andò controvoglia ad aprire la porta. Era notte fonda, chi diavolo doveva romperle le scatole a quell’ora?

La risposta alla sua domanda non tardò ad arrivare. E quando si ritrovò di fronte una Caroline piuttosto sconvolta seguita da un Damon Salvatore perplesso e un Klaus palesemente seccato, rimase a bocca aperta:
Dio, non poteva credere ai suoi occhi…  il trio delle meraviglie!

“Non ho la più pallida idea del perché voi tre siate insieme ma so esattamente perché siete qui e per risparmiarvi un inutile angoscia vi dirò che sto bene e che sono tanto stanca perciò ho bisogno di andare a letto.”

“Con mio fratello?” Klaus inarcò un sopracciglio e intravide la faccia divertita di Kol che spuntava dalla cucina e lo guardava con irritante arroganza.

“Oh non dire sciocchezze!! Bonnie non andrà a letto con nessuno.” sbottò Caroline agitata, “ti prego… ho bisogno di parlarti..” le disse con tono supplicante.

“Va bene. Ma voglio che loro se ne vadano” indicò stizzita Damon e l’originale.

“Io sono solo venuto ad assicurarmi che fossi viva e che il piccolo Mikaelson  non ti avesse stuprata. Ma a quanto pare ha fatto il bravo. Il mio compito qui è finito!” disse Damon congedandosi mentre Kol dalla cucina gli rovesciava una cascata di insulti pesanti.

“Kol!” lo chiamò Bonnie.

“Che c’è?”

“Anche tu…”

“Anche io cosa?”

“Fuori. Voglio stare da sola con Caroline.”

“Va bene…” bofonchiò seccato “vorrà dire che andrò ad infastidire quel babbeo di un Salvatore.”

“Ti faccio compagnia. Ha esagerato oggi.” Disse pensieroso Klaus. Guardò Caroline come se le volesse dire qualcosa ma alla fine tutto quello che uscì dalla sua bocca fu un misero buonanotte. Poi si voltò  e sparì nell’oscurità insieme al fratello.


***


Jessi sgattaiolò furtivamente nel salotto, dopo essersi accertata che fosse sola si buttò nel divano e accese la tivù. Santo cielo, da quanto tempo non seguiva un notiziario? Si stese completamente e chiuse gli occhi. Iniziò a pensare a quanto fosse triste la sua vita, a quell’assurda situazione e al fatto che probabilmente non avrebbe più messo piede alla Juilliard e non avrebbe più  rivisto i suoi amici. Afferrò il telecomando e iniziò a scorrere annoiata i canali, e proprio nel momento in cui stava iniziando quasi a rilassarsi un fracasso infernale proveniente con ogni probabilità dal garage la fece trasalire. Gesù! L’idiota si era messo sul serio a strimpellare la sua fottuta chitarra elettrica a quell’ora della notte? Alzò il volume cercando di mantenere la calma. Soltanto l’idea che si trovasse  abbastanza vicino da poter percepire la sua irritante presenza la innervosiva non poco. Il suo patetico tentativo di ignorarlo fallì in partenza perciò si alzò stizzita dal divano e raggiunse a passo svelto il garage intenzionata a porre fine alla sua tormentosa sofferenza. Ma non appena ebbe varcato la soglia della porta, improvvisamente si bloccò.                         

Era  a torso nudo, i stretti e lucidi pantaloni in pelle nera risaltavano il suo corpo marmoreo e gli stavano da Dio, i biondi capelli arruffati come al solito gli ricadevano delicati sul viso e tra le labbra perfette stringeva delicatamente una sigaretta. Maledizione, era sexy il bastardo! Incredibilmente sexy,  e si cimentava a suonare una versione piuttosto inquietante di “sweet child o’mine”.  Poveri Guns n’roses  pensò amareggiata la ragazza.

“Potresti evitare di fare questo casino? Sai com’è, c’è chi sta cercando di guardare la televisione in santa pace!” Urlò irrequieta.

Il ragazzo non appena la notò smise di suonare, prese la sigaretta tra due dita e le rivolse uno dei suoi soliti irritanti sorrisi sghembi.

“Ah bene. E così hai deciso di rivolgermi la parola.”

“Sono costretta a farlo. Per via di questo fracasso insopportabile!”

“Fracasso? Questo si chiama rock, ragazzina.” Rispose quasi indignato, il che la fece arrabbiare più di quanto non lo fosse già.

“Non osare chiamarmi ragazzina. So bene cos’è il rock. A me piace il rock,  perciò non osare darmi lezioni sui generi musicali perché questo è rumore, non rock.”

“Una ballerina di danza classica a cui piace il rock. Una bizzarra combinazione, non trovi?”

“Non sono una ballerina di danza classica. Pratico qualsiasi tipo di danza. Sono una ballerina completa” puntualizzò con aria fiera,

“Impressionante. Hai finito? Vorrei continuare a suonare.”

“E io a guardare la tivù, perciò smettila di giocare al vampiro Lestat e fai un favore all’umanità.”

“Io vorrei che tu smettessi di fare tante cose, come parlare ad esempio, ma purtroppo non si può avere tutto dalla vita, principessa.”

La ragazza rimase a bocca aperta. Cristo, come poteva essere così arrogante e insolente!!

“Non chiamarmi principessa!!!” Sbottò furibonda “tu sei un… Dio, non mi vengono neanche le parole per descrivere quanto irritante e odioso e..”

“Io sarei odioso? Ti ricordo che l’ultima volta che mi hai rivolto la parola mi hai scaraventato un phon per capelli in faccia. Quindi se io sono odioso, tu sei senza dubbio una psicopatica.”

“Beh se non altro tu mi hai rapita, minacciata e scaraventata nella tua piscina. Direi che ti meriteresti ben più di un phon in faccia.”

“Vai a dormire Jessica" le suggerì  con aria annoiata.

“E NO. ADESSO BASTA.”

Jessi esasperata gli andò incontro e iniziò a colpirlo con piccoli pugni nel petto.

 “Ne ho le scatole piene del tuo atteggiamento. Devi piantarla di fare così ogni volta! Cos’è, hai paura di affrontarmi? Per questo cerchi sempre di evitare le discussioni? O forse pensi di essere superiore perché sei un dannato ibrido rocker che non si cura della vita degli altri!? Io non vado a dormire, ok? Tantomeno se me lo dici tu.”

Derek la guardò perplesso, poggiò la sigaretta ormai consumata nel posacenere e osservò il piccolo cuore della ragazza battere all’impazzata per l’agitazione poi il suo sguardo si spostò sui lunghi capelli rossi e infine sui suoi occhi: erano gonfi e spalancati. Era davvero arrabbiata. Bellissima e arrabbiata. E soprattutto aveva fegato a rivolgersi a lui in quel modo. Se non fosse per il fatto che lo odiava con tutta se stessa e che lei fosse un umana irritante, testarda e con ogni probabilità fuori di testa, sarebbe stata decisamente la sua ragazza ideale.

“Allora? Non parli più? Quale subdolo piano sta elaborando la tua mente contorta?”

“Nessun piano. Mi chiedevo solo cosa pensi di risolvere cercando di prendermi a pungni. Sai bene che non sento niente. ”

“Beh, tentar non nuoce.”

“Io lo dico per te. Resterei anche tutta la notte qui, mezzo nudo, con te che mi colpisci nel ridicolo tentativo di infliggermi dolore fisico. Oppure è solo una scusa per toccarmi?”

“Oh si, Derek,  mi hai scoperta. Fremo dalla voglia di metterti le mani addosso.”

Il ragazzo sorrise malizioso, “non nasconderti nel sarcasmo, piccola Jessica. Sono qui, disponibile, alla tua mercè. Sentiti libera di farmi quello che vuoi.”

Jessi improvvisamente si pentì di averlo provocato e di non essersene andata subito. Lo guardò negli occhi facendogli una smorfia schifata, “sai una cosa? Hai vinto. Me ne vado.”
Si allontanò velocemente da lui a testa alta con passo felpato. Sentiva i suoi occhi puntati su di lei mentre se ne andava e maledisse se stessa per non essere stata al gioco e avergli dimostrato debolezza.


***


Sebbene Caroline si sentisse estremamente sollevata per aver parlato e finalmente risolto con la sua amica Bonnie, c’era qualcosa tuttavia che le impediva di essere felice a tutti gli effetti. Qualcosa che la tormentava ma che non era ancora riuscita a mettere bene a fuoco. Quando rientrò in casa, si rese conto che la madre non era ancora tornata, e che probabilmente avrebbe passato la notte in ufficio, data l’ora tarda.

Come sua consuetudine lanciò le chiavi nel tavolino e iniziò a salire le scale controvoglia sino ad arrivare alla sua camera. Non si curò neanche di accendere la luce e Iniziò velocemente a spogliarsi  scaraventando i vestiti nella sedia di fronte alla scrivania.

“Devo chiudere gli occhi?”

Balzò all’indietro spaventata e sbatté violentemente contro l’armadio. Le ci vollero alcuni buoni secondi per realizzare il fatto che lui era sdraiato sul suo letto.

“Dio! Klaus!!" Imprecò "sei impazzito? Da quanto tempo sei qui?”

“Da prima che tu arrivassi. Ma eri talmente nervosa e frenetica nel toglierti i vestiti che non hai neanche fatto caso a me. ”

Caroline in quel momento capì che la causa del suo turbamento non era altro che quel bellissimo e dannato uomo che la stava fissando ammirato, con gli occhi colmi di desiderio e che poche ore prima aveva baciato con così tanta passione da essere quasi sul punto di prendere fuoco. Si rese conto di essere in mutande e in reggiseno, arrossì imbarazzata e afferrò velocemente la sua camicia da notte.

Andò ad accendere la luce poi si sedette nel letto di fronte a lui, “pensavo fossi ad infastidire Damon con tuo fratello.”

“Ho cambiato idea.”

“Perché?”

“Dovevo vederti.”

Sorrise sorpresa da quelle parole così inaspettatamente... esplicite.  Lui continuava a fissarla con quei grandi e profondi occhi che la mandavano completamente fuori di testa. Prese a girarsi e rigirarsi i braccialetti sentendosi un idiota per non sapere ancora bene come comportarsi dopo... beh, quello che era successo.

“Ho chiarito con Bonnie.” Lo informò nonostante non gliel’avesse chiesto, “tu sapevi che non può più usare la magia?”

“Si”

“sono stata crudele con lei. Avrei dovuto esserci dato che sono la sua migliore amica. Invece non ho fatto altro che ignorarla.”

“Eri arrabbiata. In verità non capisco neanche come tu abbia fatto a perdonare me per quello che ho fatto.”

Caroline lo guardò negli occhi. Il suo viso era sofferente, quasi pentito. In quel momento avrebbe voluto dirgli che lo perdonava, che lo desiderava e che voleva provare davvero a stare con lui. Lui non le diede il tempo però, le afferrò all’improvviso con forza la mano e la chiuse fra le sue. Il suo cuore iniziò a battere all’impazzata e a quel punto fece fatica a tenere lo sguardo fisso su di lui.

“Caroline, sto impazzendo. Dobbiamo parlare di quello che è successo tra noi.”
 
 
 













Bene, è un pò corto, ma la verità è che ultimamente mi manca l'ispirazione. E il telefilm di certo non mi aiuta considerando gli ultimi avvenimenti( la scena erotica nonsense tra klaus e quella piccola traditrice e poi beh, il fatto che continuano a ribadire che Caroline non ci sarà nello spin-off) comunque, non so come sia uscito, ma dovevo comunque aggiornare, era  mio dovere u.u alla prossima!! :)
  
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