Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: AllePanda    20/03/2013    4 recensioni
Una serata tipo di Peeta e Katniss. Vuole essere un racconto divertente, o quantomeno in grado di strappare un sorriso, senza troppo tenere impegnati nella lettura.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

  Vita di Coppia


Questa storia vuole essere demenziale. Spero di strapparvi un sorriso :)



Peeta dorme della grossa già da un po’. Sbuffo mentre sento che il calore delle coperte mi soffoca. Poco dopo lo sento avvicinarsi. Il suo respiro caldo mi solletica il collo, procurandomi… un enorme fastidio. Non ce la faccio più! Esplodo dal caldo! Ho bisogno d’aria! Ed è così che senza troppe cerimonie scaravento via da me le pesanti coltri che Peeta ama tanto e che io proprio non riesco a sopportare. Lo sento mugugnare qualcosa mentre si sveglia, giusto in tempo perché la mia ira lo possa finalmente investire: - Mi fai caldo! Stai dalla tua parte! – gli intimo. Peeta sbadiglia, gli occhi impastati, senza ancora riuscire a realizzare che ormai ho un diavolo per capello. Ogni notte la stessa storia. Quel piumone invernale sarà la mia morte, va eliminato!
 

- Che c’è Katniss? – mi chiede.

Sempre più irritata lo fisso con le braccia conserte. – Odio quel coso! Scegli! O lui o me! In questo letto non possiamo starci tutti e due, è chiaro?! –
Peeta mi guarda stralunato per un paio di secondi, poi capisce – ce l’hai ancora col piumone?! –
La mia espressione sbigottita lo ammutolisce: - Si! Ho provato a dormirci ma niente da fare… io ho caldo! –
Ed è così che un rassegnatissimo Peeta, accetta di dormire soltanto con un lenzuolo e un panno leggero addosso. Ci diamo la buonanotte con un bacio e finalmente io riesco ad addormentarmi. Peeta però ha freddo. Mi si avvicina lentamente finché non mi sveglio. – Peeta! Stavo dormendo! – lo rimprovero. Lui sembra costernato, si allontana mesto mesto e decide di coprirsi con una coperta in più che sistema solo su di lui. Si addormenta velocemente, vista l’ora tarda. Adesso però sono io che me ne sto qui con gli occhi sbarrati e fissare il soffitto. Non doveva svegliarmi! Ora chissà quando riuscirò a riaddormentarmi! Sono sempre più stizzita e quindi per sfogare la rabbia di vederlo riposare così tranquillamente, comincio a tirargli qualche calcetto leggero. Lui se ne accorge e si sveglia. – Katniss, che c’è? – domanda allarmato. – Stai male? – Io sorrido sotto i baffi, poi non riesco a trattenermi e scoppio a ridere come una scema. Peeta mi fissa senza capire. – No…tutto bene, tranquillo. Solo che non riesco a dormire…Facciamo qualcosa? – gli chiedo, con la mia migliore espressione innocente. Nel mentre, la luce della lampada del comodino, si è accesa e spenta almeno un centinaio di volte. I suoi occhi azzurri sembrano iniettati di sangue per la stanchezza… o forse anche per qualcos’altro, tipo esasperazione omicida. Sbuffa. – No..Mi dispiace ma ho sonno…Ho lavorato tutto il giorno… - Si gira verso il muro dandomi le spalle. Mentre resta straiato sul fianco, io spengo la luce e provo a rimettermi a dormire. Non ci riesco. – Peeta – . Silenzio. – Peeta-. Dopo un paio di secondi: - che c’è? –. Io ridacchio. – Sei troppo stanco anche per farmi le coccole? -. Ho usato la voce più dolce e sensuale che ho a disposizione, sussurrandogli nell’orecchio. Non potrà dirmi di no. – Si…Dormi! – è invece quello che replica lui. Resto di sasso per qualche secondo, poi accendo di nuovo la luce. – Sei cattivo! – sbraito tirandogli addosso il cuscino. Lui sbuffa, poi però mi accorgo del sorriso che gli si allarga sul viso, si è voltato verso di me e adesso mi prende tra le braccia  - Katniss… Lo sai che non resisto alla parola coccole – mi dice. E così, nonostante l’ora, la stanchezza e gli impegni, io e Peeta ci facciamo le coccole fino al mattino.
- Allora, lo cambiamo questo piumone o no? – gli chiedo, qualche ora dopo.

- Se per causa sua le nostre nottate finiranno tutte così…allora direi che possiamo tenercelo! – mi risponde Peeta sorridendo.

Quattro giorni dopo però la stanchezza ha la meglio sul povero ragazzo de pane e il piumone viene segregato in un armadio.

                                                                                                                         Fine.

 

 
 
 
 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: AllePanda