Storie originali > Noir
Ricorda la storia  |      
Autore: Ayame Yui    21/03/2013    1 recensioni
Uccidere.
Uccidere attraverso la silenziosa bellezza dei fiori, incantare con l’eleganza di un sorriso, ingannare con la ipnotica prepotenza di uno sguardo e il suono melodioso di una risata fanciullesca.
Dal testo: [Cercai di leggere il biglietto, stringendo gli occhi per mettere a fuoco la curata calligrafia in corsivo: “ Non sempre portano sorrisi, i fiori sono silenziosi ed eleganti assassini”.]
Salve a tutti! ^__^ È la primissima volta che provo a scrivere qualcosa di questo genere, quindi non so bene cosa sia saltato fuori…be’ io provo a pubblicarlo!
Genere: Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cornovaglia – Brughiera di Bodmin, England.
 
Ero davvero impaziente, camminavo avanti e indietro per tutta la lunghezza del terrazzo della grande villa, di li a poco l’avrei incontrata.
Julia era la donna più bella che avessi mai conosciuto, pelle candida, occhi chiari e splendidi capelli color del grano, un angelo caduto dal cielo, con una splendida passione per i fiori.
Sospirai al pensiero di poter risentire la sua voce melodiosa, e rivedere la sua bocca perfetta incresparsi in un sorriso, quando rideva mi ricordava il tintinnare delle campanelle di vetro.
Il vento gelido di metà Gennaio mi sferzò il viso come una frusta facendomi pizzicare le guance, mi strinsi nel cappotto e alzai gli occhi sulla brughiera inglese ricoperta di neve, in lontananza si poteva vedere il lago
Dozmary Pool completamente ghiacciato, era uno spettacolo mozzafiato.
Mi fermai davanti al parapetto e controllai l’orario sul mio BlackBerry, le nove del mattino, ero arrivato giusto mezzora prima dell’ora stabilita con Julia, quando mi scivolò di mano finendo a terra.
Feci per raccoglierlo e alzarmi ma il mio sguardo fu catturato da una strana e raffinata busta appoggiata nell’insenatura della balconata in pietra.
Presi la lettera e me la rigirai fra le mani, che cosa dovevo fare, dovevo leggerla, o rimetterla al suo posto?
La curiosità prevalse totalmente sulla mia buona educazione, soprattutto dopo aver osservato per qualche minuto il sigillo della lettera, vi era impresso un grazioso motivo floreale.
L’aprii senza più esitare, tirai fuori il contenuto:  un leggiadro e delicato stelo incorniciato da più gemme violette e un biglietto a cui non prestai subito attenzione, mio malgrado.
Portai il ramoscello vicino al naso per sentirne profumo, ispirai forte, profondamente, ma il misterioso fiore non emetteva nessuna fragranza.
Percepii uno strano formicolio al viso come se la mia pelle avesse dovuto strapparsi da un momento all’altro, udivo un ronzio assordante e venni scosso da più conati di vomito.
Che cosa mi stava succedendo?
Cercai di leggere il biglietto, stringendo gli occhi per mettere a fuoco la curata calligrafia in corsivo: “Non sempre portano sorrisi, i fiori sono silenziosi ed eleganti assassini”.
Venni scosso da un nuovo spasmo e la lettera mi scivolò via, giù dalla grande balconata, non riuscivo più a respirare, sentivo il sangue bruciare, la gola chiusa in una stretta mortale.
Stavo morendo, soffrivo, avrei voluto urlare, chiedere aiuto, ma dalla mia bocca non usciva nessuna parola solo suoni indistinti, il canto di un uomo in agonia.
Chi voleva questo per me?
Le uniche parole che si fecero spazio nella mia mente, mentre udivo il rumore del mio cranio che si fracassava a terra, furono: “La Regina dei Fiori".

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Noir / Vai alla pagina dell'autore: Ayame Yui