Twin Princess, 'Come conquistare una ragazza: Tio alla riscossa!' di Moonie Tompson su EFP Fanfiction

Come conquistare una ragazza: Tio alla riscossa!

Come conquistare una ragazza: Tio alla riscossa!

«VAI VIA E NON FARTI PIU' VEDERE!» una ragazza dai capelli rosso carminio cacciò fuori da un'aula un povero biondo dall'aria rassegnata.
Si sentì la porta sbattere con un rumore così forte da spaccare i timpani, ma Tio, troppo.. ehm.. "addolorato" per l'ennesimo rifiuto, non sentì nulla.
Riprese a camminare nel corridoio, tra lo sguardo spaventato e allo stesso tempo divertito degli studenti. Quella ragazza - Arya* - l'aveva rifiutato soprattutto perché aveva interrotto la riunione del Consiglio Studentesco - di cui lei era la Presidentessa - chiedendole un appuntamento. A quella proposta, un albino(colui che Arya odiava con tutto il suo cuore) era scoppiato a ridere, e la rossa, diventando della stesso colore dei suoi capelli - per la rabbia, però - l'aveva cacciato, minacciandolo più e più volte.
Sospirò, vendendo poi il suo Maestro, Shade, e il suo migliore amico - anche se il cobalto negava di avere come amico un damerino come lui -, Bright, circondati da un mucchio di ragazze e cuoricini svolazzanti.
«Toglietevi dalle scatole, piovre» parlò il cobalto, in un tono annoiato e acido. Bright lo guardò con un gocciolone in testa, sussurrandogli che non doveva parlare così sgarbatamente a delle povere ragazze, mentre quest'ultime non demordevano, conoscendo il carattere freddo di Shade.
Tio guardava quella scena con gli occhi spalancati, non riuscendo a capire il suo Maestro: perché rifiutava tutto quel.. quel.. ben di Dio così tranquillamente, mentre lui non veniva corteggiato, ma rifiutato con una nota di disgusto?!
Poi un lampo di genio attraversò la sua testa, fino ad arrivare al cervello, il quale si mise in moto e partorì un'idea alquanto stupida e che non portava a nulla di buono: se alle ragazze piaceva un tipo freddo come Shade, perché non diventare come lui?
Subito dopo adocchiò la sua prossima preda: Fine Taiyou, una ragazza gentile, molto bella - e anche molto piatta - e che frequentava la sua stessa classe. Era molto ingenua e ogni esame lo superava per un pelo, era solare ed inoltre era l'unica, insieme alla sorella, che gli rivolgeva la parola(se salutare con un "Buongiorno" ogni giorno si poteva considerare rivolgere la parola).

Era l'intervallo, e in mensa Fine mangiava ad una velocità inaudita quintali e quintali di cibo. Quando finalmente fu sazia, sotto lo sguardo sconvolto dei nuovi studenti che non conoscevano la sua golosità, Fine si avviò verso la sua classe, non incontrando nessuno, visto che tutti erano in mensa o in giardino a consumare il proprio pasto.
Non potè varcare nemmeno la porta della sua classe, che una mano le bloccò il passaggio.
Subito si girò, incontrando un ragazzino della sua stessa età, un biondino che aveva dipinto sul viso un sorrisetto malizioso e divertito - alla rossa sembrava buffa, quell'espressione -, con una carota rubata spudoratamente dalla mensa scolastica e usata per l'assenza di una spiga di grano.
«Ehi, ragazzina..» Fine lo osservò bene, e quando capì che si trattava di Tio, sgranò gli occhi e non gli fece nemmeno continuare il discorso, perché urlò incredula.
«Tio?!» poi lo guardò preoccupata. Perché diavolo il biondo si era conciato in quel modo?! La camicia della divisa scolastica lasciava intravedere dei pettorali(se potevano essere chiamati così..), la cravatta era finita chissà dove e i pantaloni erano strappati, sembrava quasi che avesse attraversato un giardino di rose piene di spine!
E no, tutto quello non lo rendeva bello ma semplicemente ridicolo, perché Tio aveva un faccino troppo buffo e infantile per sembrare tenebroso e ribelle, di certo il look di quella mattina non gli si addiceva per niente.
«Tio.. ti porto in infermeria! Hai sicuramente la febbre!»

Nonostante l'ennesimo rifiuto, il giovane non si arrese e decise di corteggiare l'ex Presidentessa del Consiglio Studentesco, Rein Taiyou, la sorella di Fine.
In tutto l'istituto girava voce che lei fosse gentile, razionale, disponibile, altruista e altri mille pregi che sarebbe inutile elencare.
Amava molto suonare il pianoforte e così Tio decise di stupirla.
Si sarebbe allenato a suonare un brano per poi chiedere a Rein di ascoltarlo. Se tutto andava secondo i suoi piani, lei sarebbe rimasta così deliziata e ammaliata da quella musica da finire per innamorarsi di lui. A quel punto, Tio le avrebbe confessato il suo amore, e tanto per farla innamorare ancora di più, le avrebbe detto qualcosa come:"Rein, sei tu la mia bellissima musa ispiratrice!", anche se il brano non era e non sarebbe stato mai suo.

«Allora, Tio.. cosa volevi che io ascoltassi?» chiese pacata Rein, guardando sorridente il biondo.
In effetti si era sorpresa quando Tio, con due enormi occhiaie(probabilmente non aveva dormito tutta la notte), le aveva domandato di ascoltare un brano scritto da lui personalmente, ma non poteva di certo rifiutare quell'invito!
«Ehm..» il giovane guardò spaesato il pianoforte. Aveva cercato di imparare un brano, ci era pure riuscito, ma ora non ricordava più nulla, inoltre non sapeva più dove era andato a finire il testo.
Toccò con un dito un tasto qualunque e un suono indecifrabile e scadente gli fece capire che il suo piano era andato in fumo.
Tossì imbarazzato sotto lo sguardo incuriosito della turchina, ma poi si riscosse e capendo che non c'era più nulla da fare, incominciò a suonare a caso melodie inesistenti, accompagnato da i rumori sgradevoli del povero pianoforte.
Venne interrotto dall'urlo spazientito di qualcuno, e si stupì quando vide Rein guardarlo furiosa.
In quel momento capì che non era come tutti la descrivevano e che la sua fine era vicina.
«TU!» sbraitò «HAI OSATO CHIEDERMI DI SENTIRE UN TUO BRANO E MI FAI ASCOLTARE QUESTO SCHIFO?! TI RENDI CONTO CHE MI STAI ROMPENDO I TIMPANI?!»

Alla fine, il nostro eroe si ritrovò a camminare esausto e picchiato tra i corridoi della scuola, mentre tutti lo guardavano sconvolti.
Una mano si poggiò sulla sua spalla facendolo sussultare, subito dopo incontrò lo sguardo divertito di Shade e quello preoccupato di Bright.
«Tio..» quasi il cobalto non moriva dal ridere «non dirmi che ci hai provato con Rein!» a quelle parole, Tio lo guardò offeso e frustrato, continuando a camminare.
«Anche se lei fosse stata.. uhm.. normale, ti avrebbe rifiutato lo stesso! E non perché non piaci a nessuno..» il poveretto si girò verso di lui, curioso, infatti era strano che una ragazza non lo rifiutasse per quel motivo.
«ma perché è innamorata di questo qui!» e indicò Bright, che diventò rosso dall'imbarazzo, nonostante continuasse a restare - o meglio, a cercare di restare - calmo.
Tio guardò il cobalto speranzoso: «Quindi.. se non fosse innamorata di Bright, avrei una piccola speranza?» e lo guardò con due occhi "da cucciolo", tuttavia non incantò Shade che lo guardò ghignando.
«No, non le piaceresti lo stesso. Per niente, aggiungerei.»
Il più giovane restò lì impalato per qualche secondo, per poi tramutare la sua espressione in una di pura rabbia.
«MI HAI ILLUSO, MALEDETTO!»

*Arya: Oc di una delle autrici di questa one-shot, Diana. Inoltre è un personaggio della nostra long-fic:"Parallel World ~ La terra che dorme".

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Salve gente! Siamo Arianna e Diana e..
TUTTI: Cos'è questa roba?!
DIANA: Siete orribili.. ç_ç Comunque, è vero.. vi dobbiamo una spiegazione!
In effetti non sappiamo da dove è uscita quest'idea, ma speriamo che vi abbia strappato almeno un sorriso.
Non si può di certo considerare uno spin-off(?) di "Parallel World ~ La terra che dorme", però abbiamo utilizzato gli stessi cognomi e "la doppia personalità di Rein"(??).
Che dobbiamo dirvi ancora?
Speriamo solo che vi sia piaciuta, e se ci sono errori(abbiamo il brutto vizio di non ricontrollare), vi preghiamo di dircelo!

Adieu,
Moonie Tompson