“Quanti
fiori ci sono…
Mi
ricordo che ti piaceva dipingerli…
Anzi, a
te piaceva tutta la natura, non solo i fiori…
Ci sono
delle rose rosse che mi ricordano il tuo cuore gentile e, soprattutto, vivo…
Quelle bianche mi ricordano la tua purezza e il tuo sorriso luminoso che mi
rivolgevi sempre… Le margherite rappresentano la tua semplicità a cui tu mi hai
educato e di cui ne vado fiero…
Ed io…
Io, tuo
figlio, ti ho portato un “non ti scordar di me”per dirti di non dimenticarmi e
di proteggermi anche da lassù, perché ne ho veramente bisogno…
Dio,
sono già passati dieci giorni…
Sai,
Hiyuga se n’è andato ieri… Mi è stato vicino più di tutti gli altri perché sa
cosa si prova a perdere un padre…
Perché proprio ora? Ora che avevi raggiunto
la tua fortuna e che avevi avuto il piacere di vedermi sposato…
Non
posso fare altro che piangere, perché di te serbo solo un ricordo di un padre
stupendo che mi ha amato e mi ha cresciuto secondo il so modo di fare
fregandosene dell’opinione della gente che ci circondava…
Tu,
persona gentile, padre affettuoso,e forse anche marito premuroso che non ha
potuto dare a nessuno il suo amore perché troppo giovane ed inesperto…
Ma io
non ce l‘ ho mai avuta con te nonostante i nostri continui pellegrinaggi in
lungo e in largo… Sono un campione grazie a te…
Hanno
fatto una mostra in tuo ricordo, sai? È stata magnifica ed io ho pianto anche
lì…
Hiyuga mi ha messo una mano sulla spalla e ha
detto di reagire, di andare avanti…
Credo
di aver singhiozzato un ‘sì’ meccanicamente in quanto non capivo e non sentivo
nulla a parte un dolore acuto al petto ed un senso d’impotenza di fronte alla
natura che mi aveva privato della mia guida e del mio tesoro più grande…
O forse
era solo rabbia perché i dottori non avevano saputo fermare quell’infarto in
corso… E
,
quando, rimettendo a posto le tue cose, ho trovato un quadro che mi hai tenuto
nascosto, sono davvero crollato e ho sfogato tutto quel che avevo dentro…
C’era
Tsubasa con me, ed è corso di sopra appena ha sentito il mio urlo… Avevi ritratto
me, il tuo figliol prodigo, e dietro mi ci avevi scritto una dedica…
‘ Taro,
questo affinché tu rimanga sempre un ragazzo puro e gentile di cuore. Con
immenso affetto, papà .’…
Vali ogni lacrima che ho tirato fuori… E vali
ogni giorno che sono venuto qui da quel maledetto giorno…
Torno
domani papà…
Riposa
bene…
E proteggimi…”