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Autore: cherrycherry    11/10/2007    5 recensioni
Ciao a tutti vecch!!! Eccovi una fic su Murtagh e Nasuada (ma questo lo si capisce già dal titolo!!). Spero che vi piaccia, perchè sono un'amante di questa coppia! Baci a tutti e mi raccomando: COMMENTATE, GENTE!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Murtagh, Nasuada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia si svolge durante il secondo libro di C. Paolini... Non ha un seguito ed è semplicemente un episodio inventato da me che potrebbe essere stato scartato dall'autore durante la stesura del romanzo... BUONA LETTURA!!
Eragon fece per entrare ma dei rumori lo indussero a fermarsi. Si sporse appena da dietro la porta socchiusa per capire da cosa fossero prodotti.
Se non avesse litigato con Saphira non sarebbe andato da Murtagh quel giorno e non avrebbe mai visto quel che vide: Murtagh e Nasuada, uno di fronte all'altra, lei appoggiata di schiena sulla parete, lui chino su di lei. La stava baciando!
Murtagh non poteva andarsene dal Farten Dur, vista la poca simpatia che i Varden nutrivano per lui, ma se era con Nasuada magari... La stava forse usando?
Si pentì subito di aver pensato una cosa così cattiva. Murtagh non era un vigliacco e Nasuada era tutt'altro che stupida!
Sbirciò di nuovo. Ora Murtagh le teneva il viso tra le mani e sembrava parlarle molto seriamente.
Da quella distanza non sentiva ciò che le diceva, ma la curiosità era troppa.
Pronunciò un incantesimo per acuire l'udito e si concentrò. "...passerai dei guai stando insieme a me!" era Murtagh.
"Non m'importa di quello che pensano gli altri! Non m'importa chi è tuo padre!". Nasuada cominciò a piangere in silenzio appoggiando la guancia al suo petto.
"Ti prego... Anche io ti amo e non voglio che tu corra dei rischi per colpa mia!".
"Troveremo il modo di uscire da questa situazione! Dimostrerò ai Varden che possono fidarsi di te come mi fido io" si scostò e lo baciò.
Eragon finì l'incantesimo e corse via. Una cosa del genere era troppo sconvolgente per lui.
Avrebbe tenuto per sé quello che aveva visto. Nessuno doveva sapere...

Alcuni giorni dopo, Eragon decise di parlare a Murtagh di ciò che lo turbava.
Si avviò fino alla sua stanza ma una volta davanti alla porta esitò.
Forse non è una buona idea... si disse.
Fece per voltarsi ma si trovò davanti a Nasuada. "Cosa ci fai da queste perti?" gli chiese squadrandolo.
"Niente. Passavo di qui... -rispose vago. La ragazza non sembrava essersela bevuta- E tu perché sei qui?".
Lei non fece una piega . "Ho portato questi!" gli mostrò i grossi libri che portava in grembo.
"Lascia, ti aiuto!" disse Eragon prendendone un paio e stupendosi di quanto pesassero.
Lei lo ringraziò con un cenno del capo ed entrarono.
Murtagh, che dava loro le spalle, si alzò in piedi e si voltò verso di loro. Sorrise radioso a Nasuada, ma quando vide che c'era anche Eragon il sorriso si accorciò un poco. Posarono i libri sul tavolo di legno con ordine.
Eragon si sentiva di troppo, ma si rese conto di essere suggestionato da ciò che aveva scoperto in precedenza. Sto diventando paranoico. Non ho alcun motivo di sentirmi a disagio! si ripeteva poco convinto.
"Era ora che ti facessi vedere!" esclamò Murtagh alzando un sopracciglio nella sua direzione.
"Io vado... Ci vediamo!" disse Nasuada uscendo. Eragon la vide sorridere di sbiego a Murtagh e fu sicuro che anche lui l'avesse vista.
"Cosa ti porta a farti vivo solo adesso?" chiese allora lui fingendosi irritato.
Ormai non aveva via di scampo: doveva dirglielo!
"Già qualche giorno fa ero venuto, ma... -sospirò per farsi coraggio- eri... occupato...".
Murtagh lo fissava con gli occhi chiarissimi ridotti a due fessure senza capire.
Eragon deglutì. "...con Nasuada." concluse.
Murtagh s'incupì. "E allora?" disse fingendo indifferenza.
"Niente. Volevo soltanto dirtelo...".
"Sei venuto qui solo per questo?" domandò il ragazzo gelido.
"Si..." ammise l'altro.
Lo sguardo di Murtagh si perse nel vuoto per un attimo, poi scosse la testa come rassegnato e si lasciò cadere seduto sul letto.
"Chi altro lo sa?" chiese improvvisamente rompendo il silenzio.
"Non l'ho detto a nessuno, nemmeno a Saphira!".
Murtagh annuì assorto nei suoi pensieri.
Eragon sapeva che avrebbe dovuto aggiungere qualcosa, ma preferì rimanere in silenzio non avendo niente di adatto da dire.
"Ti sarei grato se nessun'altro lo sapesse, allora!" Murtagh gli lanciò uno sguardo obliquo.
"Già! -concordò Eragon- Comunque non lo avrei detto a nessuno! Forse è il caso che vada anche io… Ci vediamo" fece andandosene seguendo un muto ordine del suo istinto e senza ricevere una risposta.

Nasuada tornò il giorno dopo con i capelli pettinati in due trecce corvine.
Murtagh non le disse niente di Eragon, ma lei intuì che qualcosa non andava. "Cosa c'è?" chiese guardandosi intorno preoccupata.
"Niente! Va tutto bene..." rispose mellifluo.
La ragazza lo guardò negli occhi "No, non è vero. Cosa è successo?".
"Eragon sa di noi…" disse semplicemente lui.
Nasuada andava avanti e indietro per la stanza con le mani sulla bocca sotto lo sguardo attonito di Murtagh.
"Non lo dirà a nessuno, vero? Possiamo fidarci?" domandò angosciata fermandosi davanti a lui.
"Non ti devi preoccupare. Non ci tradirà! -disse sicuro attirandola a sé per il polso e baciandola- Mi fido di lui".

  
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