Fanfic su attori > Jennifer Lawrence
Segui la storia  |       
Autore: Chamberlains    25/03/2013    3 recensioni
Jennifer Shrader Lawrence ha appena vinto l'Oscar come migliore attrice, ma la rottura con Nicholas Hoult, la lontananza dalla sua famiglia ed il suo bilocale spoglio ad Hollywood le fanno avvertire un senso di incompletezza nella sua vita. Poi incontra Harry Windsor, all'apparenza un rampollo dal sangue blu che ha sempre avuto una vita da privilegiato. E' davvero così?
E' fallimentare il mio tentativo di creare in una fan fiction spunti di riflessione?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
02.  Sweetly Drunk



-          Quindi tu quale metteresti? Il rosso o il verde?
Il vestito rosso è stretto e a girocollo sul davanti, ma dietro ha uno strascico e una profonda scollatura. Quello verde invece è aperto sul davanti, giusto per lasciare intravedere le due torri gemelle, ma è per il resto è molto semplice e raffinato.
-          Se avessi delle bocce come le tue Jenn, quel vestito verde sarebbe la mia seconda pelle!
 
Ruth è la mia rude, sconsiderata, abominevole, formidabile, mitica, super vicina di casa.
All’inizio credevo fosse lesbica, ma poi un giorno ha cominciato a raccontarmi i dettagli della sua relazione da letto con Marcus il chitarrista. La sua specialità è cantare, è la lead vocalist dei B.O., sigla che sta per British Octopus (non chiedetemi perché) e devo dire che sono davvero bravi, fanno musica di nicchia, rock allo stato puro che a me piace parecchio. E’ un’appassionata di romanzi fantasy e manga giapponesi, capolista delle fan di Hunger Games, avrà letto la saga almeno venti volte. Quando Francis Lawrence mi ha consegnato il copione di Catching Fire, per entrare meglio nella parte ho chiesto consiglio a lei. Grazie a lei ho capito meglio cosa i fan si aspettano da Katniss, le devo un viaggio alle Hawaii.  
 In realtà è matta, come un po’ tutti qui nella zona, tutti artisti o pseudo artisti che cercano in qualche modo di essere ingaggiati. Sono emotivi, folli e isterici ma anche sorprendentemente simpatici e sinceri, niente gente schizzata del mondo dello showbiz. Qui tutti cercano una loro strada ed io, anche se sono una delle poche ad avere un po’ di notorietà, mi sento un po’ come loro, sempre alla ricerca di ispirazione, pronta a fare tutte le esperienze che mi vengono propinate dalla vita.
Nessuno mi tratta come una star, adesso sono una di loro: bussano da me per Halloween, mi portano dei dolci quando torno da qualche viaggio, mi rimproverano se non butto la spazzatura nel posto giusto, mi avvertono se sono circondata da paparazzi. Per loro ormai il mio è un lavoro come tutti gli altri, ho una routine un po’ movimentata e non ci sono spesso a casa, ma sono sempre una ventiduenne che ha voglia di giocare ai giochi di società, guardare la tv, mangiare junk food.
Un anno fa, quando sono arrivata, non era esattamente così, la maggior parte di loro faceva parte del fandom di Suzanne Collins e non vedeva l’ora che uscisse il film The Hunger Games, per non parlare di come idolatravano la mia interpretazione in Winter’s Bone. Mi trattavano come una star, si sentivano tesi ogni qualvolta mi presentassi davanti a loro, sono stata io che poco a poco ho cominciato a trattarli come amici ed allora lo sono diventati davvero. Adesso sono cambiate tante cose, Ruth è una delle mie migliori amiche e mi capita di rinfacciarle il periodo in cui non sosteneva il mio sguardo, lei che fa tanto la dura.
 
-          Metterò il rosso.
Ho già deciso.
-          Non capisco perché mi chiedi consigli se poi fai sempre di testa tua!
Si butta sul mio letto e avverto subito il lamento della rete di metallo, rinuncio a ripeterle ancora una volta che potrebbe rompersi da un momento all’altro.
-          Per poter mangiare il cibo che porta tua madre! Che domande, mrs. Jones!
-          Notevoli argomentazioni, mrs. Lawrence! Mi ricorderò di ingozzarmi di cibo prima che mia madre abbia varcato il mio pianerottolo e che possa ricordarsi di te!
Ignorando la sua risposta, lascio la camera da letto e per riscaldare nel microonde un po’ del pollo della signora Jones.
-          Non devi andare ad una serata di gala? Perché mangi?
Le rispondo a bocca piena, non preoccupandomi di deglutire prima.
-          Appunto! A queste serate non si mangia molto, gli invitati sono tutti tremendamente attenti alla linea! La prima volta  sono rimasta shoccata, la mia pancia brontolava già a metà serata.
-          Uhm sarà, ma tu sei un maiale, Shrader!
-          Comincia a chiamarmi mrs. Pig, allora! Meglio di essere chiamata mrs. Spaghetto!
-          Va bene, Pig. Chi ci sarà a questa serata di gala, Pig?
-          Gente famosa.
Liquido così Ruth ogni volta che non voglio fare la telecronaca di un evento, mi secca da morire. La verità è che non lo so, Austin mi ha informato all’ultimo minuto ed io non ho idea di chi partecipi, è una serata di beneficenza contro le malattie genetiche, spero solo che ci sia qualche mio amico. E’ un bel po’ che non vedo Josh, non mi dispiacerebbe incontrarlo per caso a questa cena, in modo da addebitargli tutti i pugni che ha accumulato in questi mesi con il Punch.
Chissà se ci sarà Bradley, o Woody, o addirittura Robert De Niro o Donald Sutherland, in modo da poter scambiare quattro chiacchiere con loro!
-          Va bene, va bene, Jenn! Non ti chiedo altro. Immagino che il tuo manager passerà tra poco, quindi forse è meglio che vada. E poi, Marcus mi aspetta.
Strizza un occhio.
-          Ci vediamo domani, Ruth.
Capisce al volo che è ora di andare, che non ho voglia di parlare dello sfavillante mondo di Hollywood. Devo attaccare la lavatrice prima di andar via, asciugarmi i capelli e stirare un po’ della roba che si è accumulata in una settimana. Devo assumere una domestica.
Appena chiudo lo sportello dell’auto di Aust mi rendo conto di non voler andare da nessuna parte, che avrei preferito stare in pigiama, camminare scalza come mamma mi proibiva a casa.
 
Si avvicina a me, mi stringe la mano e si presenta.
-          Jennifer, ma chiamami pure Jenn, anzi, mrs. Pig!
Ha una risata calda, si diverte davvero.
-          Perché dovrei?
-          Uhm, si da il caso che Ruth, la mia pazza vicina di casa, mi accusa di mangiare quanto un suino! Dimmi tu, ti sembra normale?
-          No, decisamente no! Non ci crederei mai, non potrei mai paragonarti ad un animale così ripugnante! Tu sei bellissima.
-          Ma i maialini sono i miei animali preferiti! Sai, a casa io avevo il compito di dar da mangiare a quelle allegre palline di lardo rosa e parlavo spesso con loro! Facevo bene il verso!
Imito i maiali per almeno due minuti,ridiamo e scherziamo sulla mia vita da contadina, finché lui non mi prende la mano sotto il tavolo.
-          Stupefacente.
Ha un’espressione bramosa, i suoi occhi luccicano nel buio della sala.
Mi trascina fuori, blatero cose senza senso, ridiamo, barcollo, mi prende dalla vita.
Ci accasciamo su un gradone, poggio la testa sulla sua spalla, chiudo gli occhi.
-          Dovevo attraversare un oceano, prendere tre aerei, per incontrare te.
-          Lo dicevo che sei straniero! Hai un accento del cazzo!
Risate, risate sonore.
-          Tu invece hai un accento del sud America! Texas?
-          Ti sembro una cowgirl?! Milord, hai sbagliato proprio tiro!
-          Da dove vieni allora?
-          Hogwarts!
-          Sei la figlia di J. K. Rowling?
-          Sì, la mamma si è ispirata a me per il personaggio di Hermione, dice che ci somigliamo…
 
Labbra che si premono le une contro le altre, la ricerca di una parte di se stessi nell’altro.
Non esiste più nulla, solo io ed il suo sapore spumeggiante, che mi inebria fino a farmi sentire leggera, soave.
 
Soave da sbornia.
 
 

 
 
 
 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Jennifer Lawrence / Vai alla pagina dell'autore: Chamberlains