Fanfic su artisti musicali > SHINee
Ricorda la storia  |      
Autore: d_motion    25/03/2013    4 recensioni
Perché non mi guardi più?
Lo ami davvero?
È lui la tua spalla su cui piangere e accoccolarti?
È lui il tuo cuscino per dormire?
È lui tutto quello che hai sempre desiderato?
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Taemin
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




 

Perché non mi guardi più?
Cos'è successo in Giappone che ti ha fatto allontanare da me? Lo fai per lui, per la sua gelosia?
È geloso? La vostra storia è già arrivata a questi livelli?
Perché non mi guardi più?
Minho ha davvero preso il mio posto nel tuo cuore?
Perché non mi guardi più?
Io ho bisogno di te, disperatamente. Sei sempre stato presente in ogni momento della mia vita da quando la nostra carriera è iniziata, un fratello, un amico, ma mai un amante.
Non ho mai capito se tu volevi fare questo passo con me e io, da bravo scemo, non ho mai nemmeno chiesto.
Tu e Minho siete stati in Giappone assieme, per lavoro e da allora mi sei scivolato via tra le dita.
Cosa devo fare?
Se lo ami ti lascerò andare, devo anche se mi scoppia il cuore nel petto al solo pensiero.
Lo ami davvero?
È lui la tua spalla su cui piangere e accoccolarti?
È lui il tuo cuscino per dormire?
È lui tutto quello che hai sempre desiderato?

 

Ora siamo qui a registrare la nostra esibizione alloYoon Do hyeon's MUST”, Dream girl è la canzone del nostro comeback, ci rivediamo qui dopo tempo e l'unica cosa che sai fare è stare appiccicato a Minho e ignorarmi, rispondermi per monosillabi e non guardarmi egli occhi.
Perchè non mi guardi?
“Maledizione!” bisbiglio battendo i piedi a terra irritato.
Questa situazione mi soffoca e mi frustra, Onew mi passa gentilmente una mano sulla schiena, cercando con carezze circolari e leggere di rilassarmi, di sciogliere quella tensione che mi fa tendere ogni muscolo del corpo.
Alzo lo sguardo per ringraziare Jinki con un sorriso e noto che ci stai guardando, che i tuoi occhi sono umidi e un po' più larghi del solito. Appena noti che ti ho scoperto, che ho scoperto per la prima volta, dopo giorni, che il tuo sguardo mi stava accarezzando giri di colpo la testa negandoti a me di nuovo.
Sospiro e Onew mi accompagna vicino l'entrata del palco, tocca a noi e alla nostra Dream girl e i tanti fans che ci attendono oltre queste quinte non possono vedere questo me stesso così rotto, piccolo, a tratti patetico e soprattutto con il cuore frantumato.
Fa male amare, lo sapevi Taemin?
Chissà cosa pensi quando mi guardi, se mi vedi ora che Minho è nella tua vita, ora che Minho è la tua vita.

Sospiro nuovamente mentre nel buio del palco mi metto in posizione dietro l'asta del mio microfono, tu sei dietro di me e ti sento muovere e prepararti perchè sei il primo a cantare e a muoverti per danzare.
Ci esibiamo, Dream girl, Aside, Beautiful e siamo tutti allegri e felici, o così dobbiamo farci vedere e io voglio che i nostri fans mi pensino felice e spensierato, non voglio che loro siano tristi per me.
Canto e ballo come se fosse l'unica cosa che conta, ma non posso fare a meno di occhieggiarti di tanto in tanto e noto che sei giù di morale, o così mi sembra di trovarti.
Perchè?
Hai litigato con la tua anima gemella?
Lancio un'occhiata veloce a Minho e lui è normale, o non so più nemmeno conoscere cosa provi o il problema che rende il tuo sguardo lontano e vuoto è solo e soltanto tuo.
Perchè non mi guardi?
Perchè non mi vedi?
Perchè?
Ti metto una mano dietro al collo, sentendo sotto le dita il colletto della tua giacca di pelle e accarezzo lentamente con il pollice la stoffa del berretto che indossi, mi sporgo leggermente in avanti per poteri guardare negli occhi.
Perchè hai questa espressione triste?
Mi stai guardando ora?
Mi vedi adesso?

Do la schiena al pubblico, perchè anche nell'impeto del momento devo proteggere la nostra immagine, la nostra reputazione e la nostra casa discografica.
Ma tutte queste premure non mi impediscono di violare il tuo spazio personale, di respirare la stessa aria, labbra a pochi centimetri le une dalle altre, le guardo trepidante e poi alzo gli occhi e vedo che la vita è tornata a dardeggiare nel tuo sguardo.
Gli occhi leggermente sgranati e il respiro accelerato mi fanno intenerire e la mia voglia di baciarti fino a farti dimenticare anche il tuo nome diventa incontenibile.
Il bacio a stampo, veloce e fugace che ti rubo mi fa comprimere lo stomaco e avvampare sulla punta delle orecchie. No, non è imbarazzo, è una disperata voglia di farti mio, di urlarti che devi essere mio e di guardarmi.
Guardami.
Guardami.
Guardami.
Premo per qualche altro secondo le mie labbra sulle tue e dopo ti lascio andare, avvicinandomi al tuo orecchio per bisbigliarti “Guardami...ti prego”.
Sento i fans alle mie spalle urlare entusiasti, penseranno che sia l'ennesima trovata per fare fan service, ma quando mi allontano e cerco i tuoi occhi tu hai il volto girato dalla parte opposta e tormenti il pavimento con il tuo sguardo.
La ferita che mi si apre nel cuore mi fa ritrarre la mano dal tuo collo, senza carezze, senza dolcezza ma come se fossi rimasto scottato.
“Andiamo?” la voce di Minho ci riscuote dai nostri pensieri e odio, ODIO, come scappi da me per correre da lui, senza uno sguardo, un rimprovero, senza niente.

Il braccio di Key attorno alle mie spalle, mi costringe a sorridere in modo automatico, meccanico, falso e salutiamo i fans e andiamo dietro le quinte.
Torno me stesso, il Jonghyun con il cuore a pezzi, l'orgoglio sanguinante e gli occhi pieni di lacrime amare. Lacrime di un amore disilluso, mai nato e già morto.

Sospiro guardando verso l'alto, sperando che le lacrime in questo modo non vogliano uscire. Non devono uscire. Non possono.
Perchè non mi guardi?

Abbasso di nuovo la testa, il collo mi fa male per colpa del costante irrigidimento del mio corpo, mi porto una mano al collo per massaggiarmelo con una smorfia di dolore e mentre chiudo gli occhi, l'acqua che li riempiva va oltre il bordo delle ciglia e calde lacrime rotolano lungo gli zigomi, una poi si tuffa a terra, mentre l'altra continua il suo percorso fino al mento.
Me ne accorgo subito e faccio di tutto per asciugarmele con i palmi, che premo con forza contro la pelle, arrossandola per la rudezza dei miei movimenti, tiro su con il naso cercando di ricacciare indietro le altre lacrime traditrici che vorrebbero venire alla vita, la gola mi si chiude e faccio lunghi respiri per calmarmi, placare la voglia di correre in un angolo buio e piangere finchè non sarò troppo esausto per continuare.
“Oh, hyung! Sempre il solito.” sento Key dire e poi una sua mano calda è sulla mia spalla nuda e mi avvicina a lui abbracciandomi sommariamente e dandomi colpetti con l'altra mano sulla nuca.
“Non puoi piangere per ogni comeback riuscito è imbarazzante...” mi scosta da se e io ancora sto reprimendo l'impulso di dirgli di lasciarmi in pace, che non ha capito nulla, che non sono felice, per nulla felice.
“...tutto muscoli e un gran piagnone.” e fa quella smorfia un po' snob e un po' saccente, una presa in giro bella e buona che in situazioni normali mi farebbe scattare, prenderlo in giro di rimando con una frecciatina o risposta ad effetto, ma ora riesco solo a fare una risatina, sarcastica e un finto sorriso.
Appena Key volta lo sguardo per parlare con Onew, tenendo solo la mano sulla mia spalla, in un blando gesto di conforto, la mia espressione fintamente felice crolla, sbriciolandosi, lasciando il posto a una genuina smorfia di dolore e disagio.
Sospiro, quando sento i muscoli della gola allentarsi e permettermi una respirazione più normale e tranquilla, gli occhi si asciugano di tutte quelle lacrime amare ma il nodo all'altezza dello sterno resta.
Do un paio di pacche sulla mano di Key, mentre alzo lo sguardo e con un sorriso stanco lo ringrazio, lui capisce e mi da una pacca sulla spalla, svogliatamente mi avvio verso i camerini, non ho voglia di parlare con gli altri artisti, non ho voglia di ridere, non ho voglia di vederti, non ho voglia di vederti felice con Minho.
Non sono felice.
Perchè non mi guardi?
Avanzo lungo le pareti bianche, piene di poster di artisti o show televisivi, tipiche delle emittenti televisive, ho la mano sulla maniglia del camerino a noi riservato quando una voce mi gela sul posto, facendomi stringere quella povera maniglia fino a quando le mie nocche non diventano bianche.
“Hyung” una parola semplice, un appellativo comune, una voce amata, una voce bramata, una voce anche odiata perchè la maggioranza delle volte non cerca me, perchè la maggioranza delle volte è rivolta a un altro, a Lui.

Inspiro profondamente ed espiro piano, voltando leggermente il capo per guardare oltre la mia spalla “Che c'è?” chiedo piano, quasi un bisbiglio, un suono che fa a pugni con la mia solita indole rumorosa, il silenzio che ne segue mi lascia perplesso e anche leggermente irritato, senza aspettare ulteriormente abbasso quella povera maniglia, rimasta stritolata nel mio pugno e apro la porta del camerino, facendo anche un paio di passi varcandone la soglia.
Taemin mi segue, non fa di nulla per nasconderlo, ma non mi interessa, sono stanco e spossato.
Il silenzio dentro il camerino è pesante, soffocante che solo il rumore della porta che viene chiusa mi fa quasi sobbalzare.
Perchè non mi guardi?
Perchè non mi hai guardato prima che mi riducessi in questo stato?
La misera e pietosa ombra di me stesso.
“Hyung” ed eccola di nuovo la tua voce, che mi raggiunge chiara nella sua titubanza e incertezza, chiudo gli occhi e mi accascio sul divanetto al centro del nostro camerino, coperto dei nostri vestiti e borse, spingendo a terra una T-shirt di Key e la borsa di Minho.
Io non ti rispondo, non c'è nulla per cui risponderti, cosa mi vuoi dire?
Dilla, dilla maledizione, sicuramente peggio di come sto ora non potrei stare.
Perchè non mi guardi?
Perchè non vedi che non ho nulla da perdere?
Perchè non vedi che sto lottando con quella terribile sensazione di impotenza che ti colpisce quando capisci che non c'è nulla da fare, che il tuo amore non ha futuro e tutto quello che puoi fare è lasciarlo andare?
Perchè non mi guardi?
Perchè non vedi quanto è doloroso dover rinunciare a te?

Hyung...Io...” silenzio.
Corrugo la fronte decisamente irritato non ne posso più di questa tua indecisione, parla, scaricami e lasciami a leccarmi le ferite da solo, prolungare questa agonia mi fa solo morire.
“Hyung-” ma lo interrompo non ne posso più, scatto in piedi, quasi ringhiando “che c'è, che c'è, CHE C'E' MALEDIZIONE!” mi trovo ad urlare avvicinandomi a te, che indietreggi fino ad essere bloccato contro il muro accanto alla porta.
“Io...i-io...non...” ti sento balbettare, chiudo gli occhi per cercare di placare l'irritazione ma non ci riesco, sono frustrato, amareggiato, sofferente e questo è tutto ciò che Tu riesce a fare per me,
NULLA.
Solo confondermi con la tua presenza, guardandomi ora che soffro, ora che sono impotente, ora che non sono nulla.
Sbatto con violenza il pugno destro contro la parete, il dolore che mi pervade mi fa risvegliare da quel vortice di rabbia che mi aveva rapito.
Il pugno è al lato della tua testa, il tuo sguardo è spaventato, i tuoi occhi sgranati e la bocca è leggermente aperta che combacia con lo sgomento che leggo nei tuoi occhi.
Apro la mano e l'appoggio contro la parete, il movimento ti fa rilassare un minimo e a me ricorda nuovamente che tirare pugni al muro è da stupidi, fa male e il dolore fisico non è la soluzione per il dolore al mio cuore.

“Torna dopo con gli altri...lasciami solo” mentre parlo nemmeno ti guardo, i miei occhi stanchi puntano al pavimento, ma nemmeno lo vedo, mi allontano ritirando le mani che ti imprigionavano contro il muro e mi prendo quella dolorante, accarezzando le nocche sbucciate, me la porto alla bocca e lecco l'ultima, quella sopra al mignolo che sanguina più di tutte.
Ho fatto solo un paio di passi per allontanarmi da te, ma tu non ti sei mosso, lo vedo con la coda dell'occhio e lo sento che sei ancora li attaccato al muro, alzo lo sguardo, con ancora le labbra bagnate appoggiate alla pelle della mia mano, per guardarti, per capire perchè sei ancora li.
Per la prima volta, per la prima volta in giorni mi stai guardando, stai vedendo solo me.
Cosa vedi?
Ti piace?
Sospiro e rompo per primo, questa volta, il contatto visivo, nulla ha più senso ormai.
Faccio per girarti le spalle, per tornare sul divanetto a sbollire da solo, a calmarmi a cercare di arginare il dolore che mi miete l'animo.
Le tue mani sulle mie braccia nude, che mi bloccano, che mi fanno girare verso di te, tu che ti sei sporto a prendermi, hai visto il baratro in cui stavi per lanciarmi Taemin?
Non ti guardo, ora sono io a negarmi a te.
Perchè non mi hai guardato quando avevo bisogno di te?
Perchè mi guardi ora che fa più male?
Perchè mi guardi ora?
Ora vedi solo il peggio di me, l'animale ferito, arrabbiato, senza speranze e inconsolabile.
Le tue dita mi prendono il mento e mi costringono ad alzare il capo per incatenare i nostri sguardi.

“Non me ne vado” la risolutezza che sento nella tua voce e leggo nei tuoi occhi scuri mi fa scorrere un brivido lungo a schiena. Mi fa sempre uno strano effetto quando prevale in te l'uomo che sei diventato, un misto di timore ed eccitazione.
“Come vuoi...” ti rispondo flebilmente mentre cerco di levare la mano che mi costringe il volto.
L'unica cosa che ottengo è che la morsa delle tue dita di faccia più salda e stretta attorno alla mia mandibola, facendomi sentire la pressione fin nelle ossa.
Ti guardo tra l'intimorito e l'irritato “Lasciami” sibilo, non voglio stare qui, non voglio stare qui con te, non voglio essere costretto più del dovuto in un luogo che mi fa sentire a disagio.
Non sei più forte di me, ma non sei nemmeno il ragazzo allampanato e secco che tutti dipingono, puoi darmi del filo da torcere e lo sai benissimo.
“No!” è la tua risposta secca e perentoria che mi fa sgranare gli occhi dallo stupore più che dalla rabbia.
La tua mano libera si alza e si va a posare dietro la mia nuca, per una frazione di secondo, mentre l'alzavi, pensavo volessi usarla per schiaffeggiarmi in pieno volto e farmi pagare il bacio che ti ho rubato sul palco.
Mi strattoni ancora più vicino a te, di nuovo con le labbra quasi che si sfiorano e le mie mani sul tuo petto stringono in maniera convulsa la stoffa che trovano a tiro.
E' una ripicca per il bacio di prima?
Una nuova tecnica di punizione che hai inventato sul momento per farmi più male di quanto non possa fare da solo?
Perchè mi guardi ora?
Così patetico ed impotente.
“No, non me ne vado. No, non ti lascio andare” mi confermi sempre con quel tono deciso e quasi di sfida, di comando, poi per lasciarmi ancora di più confuso ti avvicini di quei pochi centimetri che rimangono baciandomi, premendo con forza le tue labbra sulle mie, con poca dolcezza.
La tua mano appoggiata alla mia nuca mi tira i capelli, facendomi annaspare per l'improvviso dolore e mentre io emetto il piccolo lamento di dolore e serro gli occhi, ne approfitti per prendere tra i denti il mio labbro inferiore e morderlo senza pietà e grazia.
La pelle si è rotta, e il sapore metallico del sangue mi avvolge la lingua quando con una lappata cerco di stemperare il dolore, è un sollievo momentaneo perchè sei di nuovo su di me, tirando di nuovo i miei capelli in modo che la mia testa vada all'indietro, così che tu abbia via libera per infilare la lingua tra le mie labbra aperte.
Un bacio sgraziato, prepotente, fatto di denti che mordo e collidono, lingue che si intrecciano voracemente e labbra rotte e sanguinanti, soprattutto le mie.
La tua mano che prima mi teneva il mento ora è attorno al mio collo, con il pollice che preme contro il pomo d'Adamo, rendendomi faticoso deglutire, le mie mani invece sono confuse, quanto me, sono al colletto della tua giacca di pelle e stringono, stringono come se non ci fosse domani.
Non so nemmeno se stringo per allontanarti o se stringo per non farti più andare via, che anche questo bacio, violento e per nulla romantico, fosse meglio che non averti per nulla, che doverti lasciare ad un altro.
Socchiudo leggermente gli occhi quando ti allontani da me e mi dai un attimo di pausa, ti guardo e non avrei voluto farlo, sei bello, lo sei sempre stato, con le guance leggermente arrossate per la mancanza di ossigeno e l'impetuosità del bacio, gli occhi lucidi ma decisi e io non riesco a leggervi cosa tu voglia da me, ma non sembrano gli occhi di una persona indifferente.
Passo nuovamente e distrattamente la lingua sul mio povero labbro inferiore, raccogliendo il sangue che si stava raccogliendo e cercando di lenirne il dolore.
Tu dal canto tuo ti mordi il labbro inferiore e con la mano che mi tieni serrata sul collo mi avvicini a te, mettendo più pressione nelle dita che si stringono rendendomi più faticoso respirare, la mano con cui prima mi tormentavi i capelli per farmi cedere al tuo comando passa leggera e veloce sulla linea delle sopracciglia, poi con l'indice mi accarezzi il naso e lo zigomo sinistro per poi scendere sulle labbra, che accarezzi piano e per la prima volta da questo nostro incontro con dolcezza.
La mano sul mio collo fa ancora un po' di pressione e ti guardo leggermente spaventato, ma come tu fai un passo in avanti e io sono costretto ad indietreggiare, capisco che era solo un incitamento a muovermi, a seguire la tua volontà, di sottomettermi al tuo volere e lasciarti fare.
Il retro delle mie ginocchia tocca il bracciolo del divanetto e mi fermo, togliendo una delle mie mani da te per aggrapparmi alla spalliera di finta pelle per mantenere l'equilibrio “Giù, sdraiati” mi dici e io è in questo momento che vorrei farti mille domande, perchè con questa richiesta ho capito cosa vuoi da me, cosa mi stai chiedendo senza nemmeno contemplarla una risposta negativa. “Taemin...no” ti dico in un sussurro non guardandoti negli occhi, alla fine perchè dovrei accettare, è vero che ti amo, è vero che vorrei che tu fossi solo mio e mio soltanto, che ho accettato di baciarti come se tu non avessi obblighi, ma tu li hai, con Minho, con un mio amico e la devo smettere di essere egoista, perchè se io soffro non posso lanciare tutti nel baratro con me.
L'espressione arrabbiata che ti dipinge il volto per la prima volta da quando siamo in questo camerino, mi spaventa sul serio, la mano sul mio collo si fa più stretta e io porto una mano a cercare di bloccarti, per liberarmi mentre annaspo per il poco ossigeno che raggiunge i miei polmoni, mi spingi più indietro e io perdo l'equilibrio e mi liberi solo quando capisci che sto per cadere sdraiato come tu mi volevi.
Sdraiato sul divanetto del nostro camerino, tra i nostri vestiti comuni, ti guardo mentre mi sali sopra e mi alzi per far si che anche le mie gambe, che penzolavano oltre il bracciolo del divano ora siano stese, ti lascio fare, per ora, non capendo perchè all'improvviso tu sia corso da me.
Sobbalzo quando una tua mano si infila tra le mie gambe chiuse, facendo pressione sull'interno coscia per allargarle, vi inserisci in mezzo prima un ginocchio e poi l'altro, lo spazio su questo divano è poco e così una delle mie gambe finisce a terra, ma tu hai un'altra idea, te la fai stringere attorno alla vita e io ti guardo sgomento.
“Minnie...davvero” e dicendo questo mi alzo appoggiandomi sopra i gomiti, come per fuggire, ma mi predi per i fianchi e mi tiri verso di te, così sono nuovamente di schiena, sotto di te e con l'atra gamba sulla spalliera del divano.
“Hyung...ho sempre fatto come volevi tu, ora tocca a me” mi dici contro la pelle del collo prima di far uscire la lingua e leccarmi e iniziare a marchiarmi, un succhiotto, con morsi annessi, vicino all'attaccatura collo spalla.
Mi muovo appena sotto di te, ma l'unica cosa che ottengo è il tuo corpo completamente steso sopra il mio, che mi schiaccia dentro di più i cuscini del divano e gli oggetti che vi erano accatastati sopra.
La tua eccitazione già la sento contro il mio cavallo dei pantaloni e quando dai un colpo di bacino, inconsciamente, un mugolio di piacere abbandona le mie labbra, traditore.
Ne dai altri, facendo diventare i miei jeans sempre più stretti e quasi mandando in tilt il mio cervello che sta lentamente dimenticando ogni funzione intellettiva.
Quindi eccomi qui senza maglietta, con i jeans aperti e una tua mano dentro i boxer, la tua bocca è su un mio capezzolo, mentre quella mano si muove piano ma abbastanza decisa da farmi contorcere e ansimare, aumenti di poco la velocità, come a darmi il colpo di grazia come a voler mandare KO ogni mia resistenza e quando pensi che starò docile ad aspettarti ti alzi da me, spogliandoti di giacca, berretto e T-shirt, io ti guardo e ti lascio fare ma è quando passi a levarmi scarpe, calzini e a strattonare i miei pantaloni che mi riscuoto, mi metto a sedere e afferro i miei jeans alla bene e meglio mentre sono quasi a metà coscia “Taemin no...Minho...non posso no” blatero scuotendo la testa sconsolato.
Vedo una tua mano andare sopra la mia che stringe con forza il tessuto ruvido di denim e subito dopo un bacio raggiunge l'angolo della mia bocca, automaticamente mi sporgo verso le tue labbra, le tue tenerezze, il mio corpo ti cerca anche prima della mia mente, ti guardo e cerco di capire cosa succederà tra di noi.
Vuoi sesso facile?
Hai capito che sarei ceduto ai tuoi tocchi voraci?
Perchè?
Tu hai Minho che senso ha cercare sesso in altri?
Mi baci di nuovo le labbra accarezzandomi il volto con la mano libera, delicato, dolce, tenero e io ti seguo, seguo il movimento delle tue labbra sulle mie e mi lascio andare nuovamente.
Lascio che tu mi abbracci e ti abbraccio di rimando, mi lascio accarezzare mentre stringo la presa sulle tue spalle e ti accarezzo i capelli.
Un bacio e ogni mia remora è stata bellamente spedita dove era venuta.
Taemin tu non riesci a capire cosa mi provochi dentro.
Una volta che siamo di nuovo sdraiati quasi mi sono dimenticato che dobbiamo smettere, troppo preso da questo bacio, così nuovo e inaspettato e bellissimo.
Sospiro quando le tue labbra lasciano le mie e ti guardo con gli occhi socchiusi mentre fai scorrere la punta del tuo naso contro la linea della mia mandibola.
“Minho?” mi chiedi con voce roca e bassa, un brivido mi scorre lungo la schiena a sentirla e mi viene la pelle d'oca, ma subito dopo mi sveglio, quel nome ha tutta la potenza di una secchiata di acqua gelida.
“Si, Minho...non posso...non possiamo fargli questo” ti dico muovendo la spalla sui cui ti sei appoggiato per continuare a darmi piccoli baci e lappate al collo.
Ti alzi mettendoti cavalcioni su di me e mi guardi sconvolto.
Perchè mi guardi così?
Pensavi non lo sapessi? Che non lo avessi capito?
Ma è evidente come il sole di giorno.
“Che c'è? E' evidente, da tutto...dai vostri sguardi, gesti...perciò non possiamo” l'ho detto, lascio andare la testa indietro sul cuscino e serro gli occhi prima che altre lacrime mi si formino negli occhi, forse la stessa smorfia di dolore di prima mi si dipinge sul volto perchè ti sento sussultare e accarezzarmi le guance con mani tremanti.
“No...no hyung...no davvero” la voce piena di panico che ti sento fare mi fa stringere il cuore e voler solo abbracciarti e consolarti, ma il nostro destino non è questo.

Le tue mani sempre sul mio volto le tolgo con gentilezza e cerco si spostarti da sopra il mio corpo, ma noi vuoi, non cedi, come non cede la tua eccitazione stretta in quei pantaloni stretti, mentre la mia è sparita da tempo.
“Taemin...per favore togliti” ti chiedo esasperato, alzandomi a sedere per quel che posso e cercando di levare le tue mani dal mio corpo, non le vuoi togliere, non ti vuoi togliere.
Perchè maledizione solo ora mi guardi?
Mi abbracci, per la seconda volta e mi stringi così forte che posso sentire ogni tuo muscolo muoversi contro la mia altrettanto pelle nuda.
Sospiro e appoggio la testa contro la tua spalla sconfitto, perchè comunque vada io ne uscirò perdente.
“No hyung, ti prego anscoltami...” ti sento dirmi piano e con la voce rotta come se stessi per piangere e poco dopo sento le tue lacrime sul mio collo e io posso solo far scorrere una mano sulla tua schiena nuda e arcuata per un minimo conforto.
“...dimmi” riesco a tirarmi fuori questa parola dalla gola anche se mi costa una fatica immane, ma forse servirà ad entrambi per capire come siamo arrivati a questo punto disastroso.

“Io ti amo...” a questa parole sobbalzo, lo stomaco mi si stringe e miriadi di farfalle iniziano a danzarvi dentro, la mano sulla tua schiena trema mentre forse per un attimo ti ho anche graffiato, ho gli occhi sgranati e mi mordo il labbro inferiore con ferocia che torna a sanguinare.
“Minnie, ma allora perchè?...Minho” ti chiedo cercando di raggiungere il tuo sguardo, per vedere se i tuoi occhi possono spiegarmi più velocemente che le parole.
“Io pensavo che tutto fosse in amicizia, o fan service quello che c'è stato fra noi...” mi dici mentre ti asciughi le lacrime.
“Cosa?” ti chiedo con poca intelligenza, ma sono davvero sorpreso e senza parole e il mio cervello ha recepito troppe informazioni e il mio cuore mi distrae facendo le bizze.
“Ti amo” mi ripeti abbassandoti per baciarmi, ma ti fermo un secondo prima che tu possa stordirmi con l'ennesimo bacio.
“Minho?” ti chiedo e tu mi sorridi, perchè sorridi?
Accarezzi il mio naso con il tuo, mentre sul viso hai un'espressione beata e felice, ho quasi voglia di schiaffeggiarti per cancellarla.
“Mi ami hyung?” mi chiedi guardandomi con gli occhi socchiusi e sempre quell'espressione di chi nella vita ha avuto tutto quello che voleva.
“Non cambiare discorso...” blatero con voce insicura, che più che perentorio mi fa sentire comico e ridicolo.
Ridacchi e questo mi fa arrossire fin sulla punta delle orecchie e la tua guancia si sposta contro la mia accarezzandomi, come fanno i gatti, testa contro testa, mancano solo le fusa.
“Non c'è nulla tra me e Minho hyung” mi sussurri all'orecchio in modo sensuale e in men che non si dica mi ritrovo di nuovo steso di schiena con te fra le mie gambe, anche se i miei pantaloni ancora ti intralciano.
“Pensavo di essere solo un amico per te e quindi mi comportavo freddamente per prendere le distanze...ma io ti amo” mi dici prima di soffiarmi nell'orecchio e io rabbrividisco e ti sento sorridere soddisfatto contro la pelle della mia guancia “ e tu mi ami...tanto” sussurri come sovrappensiero e io avvampo furiosamente, ma annuisco quando ti alzi per guardarmi e te lo sussurro anche “Ti amo” e mi baci nuovamente stringendomi forte a te.
L'eccitazione sale nuovamente, vorticosa, ma la voce di Key che rimbomba pericolosamente vicina nel corridoio ci fa staccare velocemente e mentre ti alzi da me, inciampando e cadendo con il sedere per terra io mi aggiusto i pantaloni giusto in tempo prima che gli altri entrino.
Non li guardo nemmeno e scoppio a ridere vedendoti seduto a terra con un broncio adorabile, quando ti alzi massaggiandoti il gluteo dolorante rido ancora più forte mettendomi a sedere con una mano sulla pancia.
Gli altri ci guardano un po' stralunati, ma subito Key mi è addosso lamentandomi che gli ho stropicciato i vestiti su cui ero coricato e Minho mi impreca contro che la sua borsa è a terra e chissà se si è rotto il cellulare.
Non presto nessuna attenzione, perchè ti vedo farmi un segno con l'indice per dirmi che dopo sicuramente continueremo dove abbiamo lasciato avvampo soprattutto quando con il labiale mi dici 'Dopo in camera mia', il rossore è così evidente che Key viene a vedere se ho la febbre o cosa, ma è l'urletto che lascia alla vista del morso” sulla mia spalla che lo lascia sgomento.
“Hyung fa male? E' gonfio...” mi dice e io ti guardo e poi ti indico
“E' stato lui” e questa volta è il tuo turno di arrossire quando gli occhi dei nostri tre compagni saettano dal mio morso a te, guardandoti sbigottiti e Key certamente anche con malizia.

“S-se l'è cercata, continuava a buttarmi giù dal divano e mi fanno male ginocchia e schiena...un po' per uno” avanzi una scusa palesemente idiota e infatti io abbasso la testa per non riderti in faccia.
Gli altri se la bevono, o fan finta di crederci e ci apprestiamo a cambiarci, non so perchè ma sono l'ultimo a finire e prima che esca dal camerino una pacca sul sedere e poi una stretta decisa mi fanno sussultare e gemere flebilmente, ti abbassi per baciarmi le labbra e su di esse mi sussurri
“Dopo in camera mia continuaimo”

 

Finalmente mi hai guardato.


Sorrido e finchè siamo soli ti stringo la mano forte, come voler esprimere tutto quello che provo in quella stretta e tu lo capisci perchè ti fai più vicino, le nostre spalle si toccano, premono le une contro le altre e prima di arrivare al van, dove ci attendono gli altri, mi baci una tempia e ci separiamo.

Finalmente mi hai guardato.
Guardami, perchè qui, tra le mie braccia, potrai sempre ritornare.
Guardami e non smettere mai di farlo.

Guardami per sempre.


 

* Note dell'autrice


Ed eccomi qui con una storia nuova, una storia che ho scritto in due giorni, dopo quasi un anno dall'ultima FF che ho scritto.
Spero vi piaccia e vi soddisfi, so che chi voleva una smutt seria reimarrà deluso, ma devo pian piano riabituarmi a scrivere e negli anni ho notato che le smutt sono diventate la cosa che mi viene meno naturale scrivere.
Amo parlare di sentimenti, descrivere ciò che provocano nel corpo, nel viso e nei movimenti.
Come al solito tutte le mie fic hanno una nota malinconica, sarà intrinseca in me questa malinconia, ma spero che vi piaccia anche perchè vi ho deliziato con un happy ending e con storie a mio nome non è scontato xD
Mi scuso se i bannerini che realizzo, per me o per altri hanno tutti più o meno quel sapore, ma amo che rappresentino con poche immagini i tratti salienti della storia.

Ringrazio Yuu_87 per il promt di questa fic, dato che la imma scatenante di tutta questa storia è quella centrale del bannerino, spero di aver soddisfatto ciò che aveva nella sua testa, anche se ho apportato la modifica mettendo Jonghyun come bottom XP
Ora vi lascio e spero di rivedervi qui nuovamente quando posterò una nuova FF
Un bacio.
d_motion

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: d_motion