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Autore: Iso Mary    25/03/2013    0 recensioni
In un mondo dove tutto va a rotoli, il nostro protagonista Joshua perde il lavoro e disperato si reca al parco per porre fine alla sua misera vita … e proprio qui incontrerà Lili, un angelo salvatore, come lui la definisce, malata di leucemia di cui si innamorerà perdutamente. Solo allora capirà il vero significato della vita, cercando di porre rimedio ai suoi errori e apprezzando ogni minimo istante della loro esistenza , insieme.
Dedico questo romanzo al piccolo Giacomo, un bimbo di soli 10 anni che già si ritrova a combattere contro questo brutto mostro denominato leucemia: coraggio campione, vedrai che vincerai tu!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Erano trascorsi quasi due anni dal trapianto di midollo, che aveva modificato le loro vite. Dopo un periodo di convalescenza a casa, Joshua aveva atteso che la fidanzata stesse meglio per organizzare le loro nozze, accettando la proposta dei signori Crescentini di abitare nell’appartamento sopra al mobilificio, per essere più vicini a loro. Dopo tutte le difficoltà che avevano dovuto superare, il ragazzo non se l’era sentita di negargli questa richiesta; inoltre aveva considerato gli eventuali vantaggi legati a tale cambiamento: era attaccato al posto di lavoro, in un appartamento molto più spazioso e ben arredato, senza dover pagare l’affitto. Una spesa in meno da affrontare, visto che era solo lui a percepire lo stipendio. Lilia, infatti, aveva ripreso da poco gli studi in accademia, molto entusiasta della vita universitaria. Quella mattina Joshua era particolarmente nervoso: si era svegliato più volte durante la notte, controllando ripetutamente di aver puntato correttamente la sveglia alle 8.00. Non poteva permettersi di fare tardi, o Lili non glielo avrebbe mai perdonato. Era la sposa a farsi attendere, per tradizione e la ragazza non perse occasione per ricordarglielo più volte. Mentre Joshua si stava sistemando il papillon , sentì suonare il campanello e andò ad aprire < Carlo, sei già qui?> < Non conoscevo la strada per arrivare nella tua nuova abitazione e non volevo fare tardi! Sai, come tuo testimone di nozze, dovevo darti il buon esempio! A proposito sono molto onorato di ricoprire un ruolo di così grande importanza, grazie!> < Era il minimo che potevo fare per te, con tutte le volte che mi hai aiutato! Allora sei pronto?> < Un po’ nervoso, ma pronto! > < E la sposa?> < Ha preferito dormire dai suoi stanotte, sai come è tradizionalista la madre!> ed uscirono insieme per recarsi alla Gran Madre di Dio, una delle più belle chiese di Torino. Gli invitati aspettavano con grande attesa questo idilliaco giorno. Non appena il ragazzo varcò il sagrato, venne raggiunto da Aurora, avvenente ragazzina di nove anni, vestita con uno splendido abito di taftà rosa , con i capelli neri raccolti in un delizioso chignon < Sei splendida tesoro mio> < Grazie zio: anche tu sei bellissimo, assomigli a James Bond vestito così!> . Arrivarono anche i coniugi Renda, spingendo il passeggino del piccolo Andrea, un grazioso bimbo di 15 mesi che Aurora tanto adorava. < Sono così felice per voi > disse Olimpia abbracciandolo < Assomiglia davvero a papà, hai fatto bene a chiamarlo come lui> esclamò Joshua, baciando il nipotino. Si avvicinarono anche la madre e Renato, vestiti a festa e sorridenti < Non riesco ancora a crederci che il mio bambino si sposa> sostenne la mamma < Sì, un bambino di 28 anni!> aggiunse la sorella < Per me rimarrà sempre il mio piccino> esclamò nuovamente la madre, salutando lo sposo e i nipotini. Poi Renato si avvicinò timidamente al ragazzo, giustificandosi < Non sapevamo cosa regalarvi io e tua madre, così abbiamo pensato di darvi un po’ di soldi, per comprarvi ciò di cui avete bisogno!> disse l’omone, estraendo una busta verde < Grazie Renato, ottima idea!> rispose il ragazzo abbracciandolo. In fondo era un brav’uomo e in quel momento Joshua si sentì in colpa per averlo sempre disprezzato per la sua semplicità. Si udì il rumore echeggiante dei clacson e il fidanzato trasalì, emozionato: la sposa era arrivata per unirsi a lui in matrimonio. Gli invitati presero posto in chiesa e Joshua, in compagnia di Carlo, attese impaziente all’altare. Arrivò la signora Crescentini, molto elegante e con il trucco curato, che accarezzando lo sposo sulla guancia , prese posto in prima fila. Si percepirono le note d’organo, che scandivano la marcia nuziale di Wagner e Lili arrivò, lentamente, accompagnata dal padre. Era splendida : aveva un delizioso carrè biondo, impreziosito da un cerchietto in lurex; indossava un meraviglioso abito bianco , lungo, che evidenziava la rotondità della sua pancia . Sì, perché oltre ad avere recuperato lentamente i capelli, le unghie, il suo bel colorito, era riuscita poco per volta, a tornare al peso precedente, ingrassando addirittura di qualche chilo, poiché era al quinto mese di gravidanza. Gli oncologi, durante una visita di controllo, le avevano confermato che sarebbe stato quasi impossibile per lei rimanere incinta dopo tutto ciò che aveva subito. Non appena si sentì meglio la ragazza andò a convivere insieme al fidanzato nella loro nuova casa, iniziando una normale attività sessuale, senza utilizzare precauzioni , rimanendo gravida dopo pochi mesi. Un vero miracolo, come i medici l’avevano definito. Il padre e la sposa percorsero l’intera navata della chiesa, in compagnia di Aurora che portava le fedi nuziali; poi raggiunto lo sposo, il signor Stefano diede un bacio alla figlia e l’affidò nelle mani del ragazzo. Joshua ebbe solo il tempo di affermare < Sei bellissima!> accarezzandogli orgogliosamente la pancia e la cerimonia ebbe inizio. I due ragazzi pronunciarono le promesse nuziali e si scambiarono le fedi . Lili era radiosa e bellissima: dopo tanti sacrifici finalmente era riuscita a diventare la signora Digrazia. Uscirono dalla chiesa, teneramente per mano e mentre si preparavano per la foto di gruppo, la sposa si avvicinò all’orecchio del marito sussurrando: < Ho fatto l’ecografia due giorni fa, ma non ho voluto dirti niente perché volevo farti una sorpresa> < Davvero? E come sta la creatura?> < Sta benissimo: cresce con regolarità e ho scoperto anche di che sesso è! Vuoi saperlo?> < Penso che se non me lo dici impazzirò dalla curiosità. Allora cos’ é ?> < Quello che hai sempre desiderato, una femminuccia!> Gli occhi del ragazzo si illuminarono, radiosi, dicendo: < Non potevi farmi un regalo più bello!> < Che ne dici se la chiameremo Vittoria? Perché tale è stata per noi> suggerì la moglie < Credo che Vittoria sia il nome più adatto: Ti amo Lilia Crescentini, dalla prima volta che ti ho vista, al parco> < Ti amo anch’io, Joshua e devo a te la mia felicità e la mia vita>. E si scambiarono un romantico bacio, riscuotendo l’applauso di tutti gli invitati.
  
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