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Autore: Pikachu97    26/03/2013    1 recensioni
Un beeel missing moment in "La ragazza di fuoco"
Katniss e Peeta sulla spiaggia dell'arenza dell'Orologio. Hanno finalmente capito che l'uno sta cercando di salvare l'altro con l'aiuto il Haymitch, il quale ha promesso ad entrambi la sua partecipazione. Entrambi sanno cosa c'è in gioco e Katniss (per davvero) ha voluto baciare il Ragazzo del Pane.
E se non fossero stati interrotti? Se ci fosse stato altro?
Ecco cosa la mia mente troppo contorta a prodotto, rimanendo nella "purezza" di questo due giovani e nella loro bolla di romanticismo. Ovviamente ci sono dentro entrambi i loro punti di vista, perchè mi sembra giusto sapere fino in fondo cosa provano. Godetevi il racconto!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Monto di guardia (?)






Dal libro. POV Katniss

Io e Peeta ci sediamo sulla sabbia bagnata, rivolti in due direzioni opposte. La mia spalla e il mio fianco destro sono appoggiati ai suoi. Io guardo l’acqua e lui la giungla, e io preferisco così. Sono ancora perseguitata dalle voci delle ghiandaie chiacchierone, che il rumore degli insetti non riesce a cancellare dalla mia mente. Dopo un po’ appoggio la testa sulla spalla di Peeta. Sento la sua mano accarezzarmi i capelli. – Katniss- dice sottovoce – Non ha senso che noi due facciamo finta di non sapere cosa sta cercando di fare l’altro.- No, immagino non abbia senso, ma neanche parlarne è un granché divertente. Be’, sicuramente non per noi. Gli spettatori di Capitol City saranno incollati allo schermo per non perdersi una parola. –Non so che razza di accordo tu abbia fatto con Haymitch, ma devi sapere che ha fatto delle promesse anche a me. - Ma certo, sapevo anche questo. Ha detto a Peeta che mi avrebbe tenuta in vita per non fargli sospettare niente. –Quindi dire che ha mentito a uno di noi.- Questa frase risveglia la mia attenzione. Un doppio accordo. Una doppia promessa. E solo Haymitch sa qual è quella vera. Sollevo la testa e incrocio lo sguardo di Peeta. –Perché lo sati dicendo solo adesso?- - perché non voglio che tu dimentichi quanto è diversa la nostra situazione. Se tu muori e io sopravvivo, non avrò più ragione di vivere, una volta tornato al nostro distretto. Tu sei tutta la mia vita – mi dice – Non sarei mai più felice. – faccio per ribattere, ma lui mi mette un dito sulle labbra. – Per te è diverso. Non sto dicendo che non sarebbe dura. Ma ci sono altre persone che renderebbero la tua vita degna di essere vissuta.-

Peeta afferra la catenella col disco dorato che porta al collo. Tiene il dischetto alla luce della luna, in modo che io possa vedere bene la ghiandaia imitatrice. Poi il suo pollice scivola lungo una levetta che non avevo notato prima e il disco si apre. Non è un ciondolo massiccio come avevo pensato, ma un medaglione. E dentro il medaglione ci sono delle foto. Sulla destra, mia madre e Prim che ridono. E sulla sinistra Gale. Che, incredibile a dirsi, sorride. Non c’è nulla al mondo che in questo momento potrebbe farmi cadere più velocemente di questi tre volti. Dopo quello che ho sentito oggi pomeriggio.. è l’arma perfetta. –La tua famiglia ha bisogno di te Katniss- conclude Peeta. La mia famiglia. Mia madre. Mia sorella. E il mio finto cugino Gale. Ma l’intento di Peeta è chiaro. Vuole che Gale si davvero la mia famiglia, o che lo diventi un giorno, se sopravvivo. Che lo sposi. Così Peeta mi sta regalando al tempo stesso la sua vita e Gale. Per farmi sapere che non devo mai dubitare di lui. Tutto. Ecco cosa vuole che io prenda da lui: tutto. Aspetto che parli del bambino, che reciti per le telecamere, ma non lo fa. E che mi sta dicendo la verità su quello che prova. –Non c’è nessuno che abbia davvero bisogno di me- dice, e non c’è auto-commiserazione nella sua voce. E’ vero che la sua famiglia non ha bisogno di lui. Loro sentiranno la sua mancanza, insieme a una manciata di amici. Ma tireranno avanti. Mi rendo conto che un sola persona verrebbe distrutta irreparabilmente dalla morte di Peeta. Io.

-Io si – gli dico –Io ho bisogno di te. – Sembra turbato, prende un respiro profondo come se stesse per iniziare un lungo discorso, e la cosa non mi piace, non mi piace per niente, perché attaccherà a parlare di Prim e di mia madre e di tutto quanto, e io non capirò più niente. Così lo interrompo subito con un bacio.

Sento di nuovo quella cosa. La cosa che ho sentito solo una volta prima d’ora. L’anno scorso nella caverna, quando stavo cercando di fare in modo che Haymitch ci mandasse del cibo. Ho baciato Peeta migliaia di volte durante quell’edizione e anche dopo. Ma c’è stato solo un bacio che mi ha fatto sentire qualcosa che si smuoveva dentro di me. Solo un bacio che mi ha fatto volere di più. Ma la mia ferita alla testa aveva iniziato a sanguinare e lui mi aveva fatto stendere. Questa volta non c’è niente che ci interrompa. E dopo qualche tentativo, Peeta rinuncia a parlare. La sensazione dentro di me si fa più calda e si irradia dal petto, scende per tutto il corpo, lungo le braccia, le gambe, fino all’estremità. Anziché saziarmi, i baci hanno l’effetto opposto. Rendono ancora più grande il mio desiderio. Credevo di essere un’esperta di fame, ma questa è tutt’altra cosa. Come attratti da due calamite ci giriamo l’uno verso l’altra e le sue mani, sempre solide e calde, mi accarezzano la schiena, i fianchi, il viso, mentre io con un braccio intorno al suo collo e una mano nei suoi capelli, tento di avvicinarlo di più a me. Troppo concentrati a goderci le attenzioni che ci riserviamo a vicenda, non ci accorgiamo di essere rotolati in riva alla spiaggia, io sopra di lui, a una ventina di metri dal nostro accampamento. Peeta continua ad accarezzarmi, stavolta, in prossimità del collo e del ventre, mentre io mi appoggio sul suo prorompente petto. Il tepore intorno a noi mi fa intuire che siamo coccolati dal dolce calore del mare, che rigetta i raggi solari diurni. L’acqua giunge fino ai capelli biondi di Peeta che in tutta risposta scuote la testa violentemente per disfarsi della salsedine e quando mi sposto per prendere fiato, i raggi della luna illuminano il suo volto, rendendo ancora più bello il ragazzo del pane. Come spaventato mi attira di nuovo a se e stavolta inverte le posizioni e io mi trovo piacevolmente incastrata tra la sabbia e il corpo possente del mio ragazzo. Incolla di nuovo le sua lebbre alle mie e di nuovo quella sensazione invade il mio essere. Sento premere qualcosa sulle mie labbra, e intuisco essere la sua lingua che quasi timida chiede il consenso per conoscermi. In un primo momento sono un po’ spaventata, io la ragazza di fuoco spaventata, e poi mi ricordo che forse non avrò mai più l’occasione di concedermi un momento come questo con lui. Senza preavviso schiudo anche io la bocca e la sua lingua incontra la mia.. Mai sensazione fu più dolce di questa.

Con altri ragazzi avevo avuto questo genere di esperienze, ma le avevo trovate prive di significato, quasi volgari. Con Peeta invece è tutto diverso ed è diventata la cosa più dolce, sorprendente e giusta che la mia voglia di lui aumenta sproporzionalmente. Sento la salopette della mia tuta allentarsi e avverto il tocco leggero ma allo stesso tempo deciso di Peeta. Sento che l’unica cosa realmente separa il mio corpo dal suo sia solo la mia biancheria intima. Ma lui continua a baciarmi: dalla mia bocca,  passa al collo finché non giunge al mio orecchio sussurrandomi –A me basti tu, tutto il resto può venire più avanti..- ma se non avessimo un avanti? Questo mi spinge a volerlo avere maggiormente ma non con disperazione, ma con passione, con.. Amore. Per tutta risposta  gli prendo il volto e gli di un timido bacio sulla punta del suo naso, e poi sulla sua bocca, mentre con le mani inizio a sfilargli la sua tuta e lui slaccia il mio reggiseno mostrando il mio giovane seno in tutto il suo essere. Imbarazzo totale, ma succede anche peggio.

L’ho visto molte volte a torso nudo, eppure in questo momento penso davvero che la ragazza di fuoco, stia prendendo fuoco! O almeno le mie guancie.. Se la toglie tutta e quando immagino stia per togliermi qualcos’altro, mi stupisce di nuovo. Mi prende per la schiena e mi abbraccia stretta stretta, così io appoggio la mia testa sul suo pettorale sinistro. Il battito del suo cuore è una melodia così dolce e armoniosa che mi ricorda quelle che cantava mio padre alle ghiandaie imitatrici –Lo senti? Questo batte per te.. e lo farà sempre- malinconia, profonda tristezza mi invadono costringendomi a stringerlo più forte che mai, come volessi sia una parte di me. E quando ci togliamo anche gli ultimi indumenti una piccola parte di lui rimarrà dentro di me. Penso che si chiami Amore tutto ciò, e spero di riuscire a viverlo come tutta questa notte abbiamo fatto. -Ti amo Peeta- riesco a farmi sfuggire prima che il sonno ci accolga nel suo mondo ricco di incubi e sogni. Spero solo che sia riuscito a sentirlo.

POV Peeta

[…] E’ troppa.. la mia voglia di lei è troppa. E so che dovrei allontanarli, allontaranMI. Perché lei potrebbe mentire di nuovo e non a Capitol City, non a Gale, non a me, ma a se stessa. Non capisce che deve prima chiarirsi le idee. Che a quanto vedo sono ben chiare e salde nella sua testa e nel suo cuore. Perché? Ci siamo girati in contemporanea e il nostro bacio continua a provocarmi scariche si scariche di emozioni in contrasto da loro. Quando Katniss mette un braccio intorno al mio collo e la sua mano libera accarezza dolcemente i miei capelli non posso resistere all’impulso di sfiorarla ed è li che inizio con lievi ma seguite carezze dalla sua schiena, ai suoi fianchi e sul suo viso. Vedo che non sono solo io in preda a una crisi ormonale, ma che lei ne è vittima quanto me. Mi stringe ancora di più a lei. Vittime delle nostre stesse attenzioni che ci rivolgiamo ci troviamo sulla spiaggia a circa 20 metri dai nostri alleati. Lei preme le mani sul mio petto mentre sento qualcosa di caldo circondarci. Dalla temperatura deduco che sia l’acqua di mare, ma può darsi che sia io stesso la fonte di tutto questo calore: tengo fra le mie mani la ragazza di fuoco. Mentre muove lentamente le sue mani sul mie petto io le accarezzo il collo per poi passare sul suo ventre piatto e morbido. L’acqua intorno a me non mi permette di concentrarmi come vorrei e con un gesto violento me la scrollo di dosso. Katniss mi guarda ammaliata, ma l’unico ammaliato qui sono io con un espressione da ebete nel vedere la mia ragazza circondata da timidi raggi lunari. Veniamo entrambi presi dall’impulso di sentirci di nuovo vicini che avviciniamo di nuovo le nostre bocche, ma forse io mi controllo meno di lei. Dopo essermi posizionato io sopra di lei vorrei approfondire, toccare quelle corde che in un futuro forse non avrò mai la possibilità di toccare, quando sento schiudersi la sua bocca e finalmente le nostre lingue s’incontrano. Preso dal momento scendo sul suo fondoschiena e risalgo fino all’apertura della sua tuta e con un gesto lento le la sfilo, lasciandola sola col suo intimo. Conoscendola bene si sentirà molto in imbarazzo e io adoro vederla in difficoltà: con il suo aiuto (mi ha sorpreso!) mi tolgo la mia salopette. La vedo agitarsi ancora di più allora la avvicino a me, l’abbraccio, e faccio appoggiare la sua testa sopra il mio cuore. Le nostre pelli che si toccano sono la sensazione più estasiante che abbia provato in queste breve esistenza. Preso dal momento le dico –Lo senti? Questo batte per te.. e lo farà sempre- non sono riuscito a trattenermi l’ultima parte che purtroppo è venuta fuori prepotentemente e quando penso di aver rovinato tutto ecco che lei mi stupisce di nuovo. Mi attira di nuovo a se e mia abbraccia con tutto l’amore che può darmi. Rimasti solo io e lei facciamo si che, una volta finita per tutte, una parte di noi rimarrà sempre nell’altro. Non mi stupisco che quello che provo per lei sia amore, ma mi stupisco che lei abbia deciso di condividerlo con me e io, per quanto morto che cammina, mi sento il ragazzo più felice del mondo. Sento Katniss pronunciare tre parole, ma la stanchezza e la spossatezza vincono sulla mia lucidità prendendomi con loro nel mondo notturno. –Ti amo Katniss-





Angolo autrice
Cambio più spesso genere di racconti quando scrivo, che i mie calzini.. Ma tornando al racconto, dopo essermi sbranata nel giro di tre giorni tutta la trilogia e il film, non ho potuto fare a meno sche scrivere qualcosa, ma non volevo troppo modificare la cosa scrivendo cose quasi fuori luogo. Mi sembrano troppo una coppia pura e amorevole che non volevo macchiarla di erotismo. Ho voluto lasciare le descrizioni riportate come il loro carattere (Peeta allegro e pieno di battute xD) Spero vi sia piaciuta! Lasciate una recensionuccia :D
Ciao tutti!
  
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