Era una bella giornata a Chicago e gli avvocati che lavoravano per lo studio legale Gardner & Lockhart, ovvero Will Gardner e Diane Lockhart e la sola Alicia Florrick, la sola che i due considerassero capace fra i suoi colleghi, erano ad una grigliata a casa del Governatore Peter Florrick, ex marito di Alicia, assieme ai loro due figli Jack e Grace ed alla detective Kalinda Sharma, che lavorava per lo studio e l'assistente di Peter, Eli Gold.

Proprio costei, per metà Americana e per metà Indiana, sembrava persa e con la testa fra le nuvole... E la quattordicenne Grace, che si divertiva a scoprire cosa pensassero le persone attorno a lei, cercò di fare lo stesso con Kalinda, anche se non la conosceva da molto.

"Grace, non lo starai facendo ancora...?"

"E' troppo divertente, Jack! E poi, per me, è un ottimo esercizio per la lezione di psicologia applicata di lunedì prossimo!"

"Sei noiosa, tante volte...! E cosa penserebbe Kalinda?"

"Credo che pensi ad una persona importante per lei... Forse a qualcuno che ama!" Disse la ragazzina, quasi eccitata dall'idea di sapere che c'era una persona fortunata che poteva godersi la compagnia di Kalinda e la sua suadente voce tutti i giorni.

"Tesoro, cosa stai facendo?" Domandò il sopraggiunto Eli.

"Sto cercando di capire a chi o cosa pensi Kalinda in questo momento..."

"Forse sta aspettando l'altra persona che Peter ha invitato alla grigliata e che non è ancora arrivata...!"

Allora Grace, dopo averci pensato, diede ragione ad Eli e poi si sedette attorno alla grande tavola assieme a tutti gli altri per iniziare a mangiare le patatine, le verdure grigliate e la carne che Peter aveva appena terminato di arrostire e servito ad ognuno.

"Et voilà! Servitevi pure... Se ne volete ancora, cen'è a volontà!"

"Sicuramente, Peter!" Disse Will, addentando la sua melanzana e Kalinda fu l'unica che, dopo cinque minuti, non ebbe ancora toccato cibo e questo preoccupò Alicia, che la fissò ed incrociò presto i scuri occhi dell'amica e collega.

"Kalinda, va tutto bene?"

"Si, Alicia, sto bene... Grazie...!"

"Beh, credo che l'ultimo ospite non arrivi più a... "Iniziò Peter, senza finire, poichè scorse in lontananza la figura di una ragazza alta, dalla pelle bianca come la neve, i capelli castani quasi rossi lunghi appena sotto le scapole e gli occhi azzurri come il più bello dei cieli, in un bellissimo tailleur giacca-gonna azzurro come le scarpe ed una camicetta bianca... E Kalinda sgranò subito gli occhi quando la vide e Grace, seduta davanti a lei, lo notò.

"Agente Speciale Delaney...! Peter, è lei l'ultima ospite?"

"Si, Alicia! Per favore, Eli, siediti accanto a Diane e lasciale il posto..."

Eli da un primo momento non capì, tuttavia obbedì al suo capo e poi notò che la ragazza e Kalinda si fissavano senza distogliere lo sguardo o battere ciglio ed ogni cosa gli fu chiara... Doveva spostarsi per farla sedere accanto a Kalinda.

"L'Agente Speciale dell'FBI Lana Delaney...! E' da molto che non ci vediamo..." Disse Diane, tendendole la mano, subito stretta.

"La trovo in forma come sempre, signora Lockhart!" Rispose la ragazza, a cui vennero presentati Jack, Grace ed Eli e tutti la salutarono, meno Kalinda, che si limitava a guardarla... Come se si stesse trattenendo.

Tuttavia ognuno riprese a pranzare e, a sorpresa, riuscirono a parlare di molte cose ma non di lavoro "Allora, Will... Come va con Tracey?"

"Oh, ehm... Va piuttosto bene, contando che fa la hostess e non la vedo quasi mai...!"

"Questo è un grande problema, per come la vedo io!" Intervenne a sorpresa Kalinda, sempre rimasta in silenzio "La lontananza fa male all'amore..."

"Davvero...? La pensi proprio così...?"

"Si, Lana... La penso esattamente così!" Ribadì la determinata ragazza, alzandosi dal posto, scusandosi dai presenti per fare quattro passi tra i dodici ettari di terreno che circondavano la villa estiva di Peter, poco fuori Chicago e Lana la raggiunse dopo pochi minuti.

"E' la mia occasione... O adesso o mai più!"

"Grace, sei pazza?? Dove vai...? Se Kalinda si sentisse minacciata potrebbe ucciderti!"

"Mamma, fidati...! Kalinda è PARECCHIO presa da Lana per pensare a me... Scommettete che quelle due se la intendono?"

"Io adoro le scommesse! Ti seguo, piccola e sto dalla tua parte!" Disse subito l'orgoglioso Will e, visto il loro entusiasmo, anche gli altri decisero di seguirli, con circospezione e molta, molta attenzione.

Dopo una decina di minuti, il mini gruppetto arrivò vicino al capanno della legna, posto a centocinquanta metri dalla villa in direzione est e lì si fermarono, nascondendosi dietro ad un folto cespuglio, dato che Kalinda e Lana erano proprio davanti a loro... Ed erano pure fortunati, si sentiva tutto.

"Kalinda... Perchè fai così? Fra noi non c'erano segreti?"

"Non c'è mai stato un noi, Lana... Tu sei venuta con me solo per interesse personale, per la tua carriera!"

"Mi dispiace immensamente! Ma... Se per amarti ed averti devo gettare tutto all'aria, lo farò ben volentieri!"

La determinazione nelle parole di Lana colpì molto Kalinda, che la fissò intensamente ed avanzò piano verso di lei, aprendo le braccia, fra le quali la castana si fiondò senza indugio "Non serve... Basta solo che tu mi dica tutto! Io prometto di fare altrettanto!"

"Te lo prometto...! Dio, quanto ti amo..."

"A chi lo dici!" Rispose dolce la mora, rubando un bacio languido e passionale alla sua Agente Speciale e tutti quelli nascosti dovettero pagare venti dollari a testa a Grace e Will per aver vinto la scommessa ed a Peter toccò l'arduo compito di portare via uno scioccatissimo Eli e si ripromisero tutti quanti di tenere segreto ciò che avevano visto.

Ovvero un amore vero capace di essere sopravvissuto alla lontananza, ad un ex marito geloso e troppo invadente ed alla posizione che Kalinda e Lana ricoprivano al servizio della Giustizia... Ma si sa, amor non impedisce amore.