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Autore: DigitalGenius    29/03/2013    7 recensioni
Robin fece un sorriso sghembo, mostrò il palmo aperto «Pagare» ripeté.
Cyborg roteò gli occhi «Va bene,» soffiò «la prossima volta che uscite insieme tu e Star, né io né BB vi pedineremo» poggiò il joystick sopra il tavolino e si stiracchiò «A proposito, dove sono BB e Raven?».

Nessuno dei due avrebbe mai voluto saperlo.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Beast Boy, Cyborg, Raven, Robin, Starfire
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Crush

La vettura sfrecciò lungo il pendio, il contachilometri stava accarezzando il limite massimo.
Robin sorrise, soddisfatto; premette in rapida sequenza i tasti per utilizzare il turbo. La macchina fu avvolta di un’aura azzurra prima che il paesaggio sfumasse. Tagliò il traguardo.
Sul monitor del televisore apparve l’avviso “Winner P1” in lettere dorate. Robin premette “X” sul joystick, sotto in caratteri rossi comparì la scritta “New Track Record”. Rivolse uno sguardo distratto all’amico «Pagare» disse, compiaciuto.
Cyborg sbuffò, «È stata solo fortuna!» incrociò le braccia.
Robin fece un sorriso sghembo, mostrò il palmo aperto «Pagare» ripeté.
Cyborg roteò gli occhi «Va bene,» soffiò «la prossima volta che uscite insieme tu e Star, né io né BB vi pedineremo» poggiò il joystick sopra il tavolino e si stiracchiò «A proposito, dove sono BB e Raven?».
«Non ne ho idea» rispose Robin, fece scrocchiare le dita mentre lanciava uno sguardo a Starfire, addormentata al suo fianco. Le sistemò una ciocca di capelli che le era finita sul volto.
Un barrito riecheggiò nella sala.
Robin e Cyborg si scambiarono uno sguardo stupefatto «Me lo sono immaginato solo io?» chiese quest’ultimo, indicandosi il petto. Star, nel frattempo, dischiuse gli occhi e li stropicciò con il dorso della mano «’giorno?» mugugnò. Corrugò la fronte «Ehi?», schioccò le dita «Ragazzi, ci siete?».
Il polso del Ragazzo Meraviglia fu avvolto da una luce nera, Robin gemette «Che cavol-?», fu scaraventato contro il muro e sbatté il volto contro il pavimento. Piantò una mano su esso, la vista sfumò. Distinse il profilo di Starfire che si alzava in volo per soccorrerlo mentre il divano iniziava a levitare. Robin si rimise in piedi, poggiò una mano sul muro e sfregò il braccio sugli occhi.
Un ruggito.
Lo schermo del televisore si frantumò, schegge di vetro si sparsero per la sala. Star cacciò un urlo, si protesse il volto con le braccia. Cyborg tese le mani verso la carcassa dell’apparecchio «No!» piagnucolò, «Il mio cucciolo. Che» afferrò, tremante, la Playstation. L’unica sopravvissuta «Che ti hanno fatto?».
Robin distinse oltre la vetrata una pallida nube bianca alzarsi da uno dei piani più bassi della torre. Si massaggiò la fronte «Chi è che sta facendo ‘sto disastro?» mormorò. La teiera di Raven esplose, i cocci – circondati da un’aura nera – volarono per tutta la stanza.
Il Ragazzo Meraviglia tirò indietro la testa appena in tempo. Uno dei frammenti gli sfiorò il naso, fino a oltrepassare la vetrata come se si trattasse di burro. Ci fu un tonfo, il verso di quello che doveva essere un orso poi l’ululato di un lupo.
Robin si batté la mano sul volto, lanciò uno sguardo stanco a Cyborg e Starfire «Beast Boy» disse.
L’aliena atterrò; si grattò la guancia, confusa. L’uomo tirò giù il divano con uno strattone ed annuì «L’ha fatta infuriare di nuovo» palesò. Starfire sbatté le palpebre «Ah! Capito» esclamò, battendosi il pugno sul palmo della mano «Credete che BB abbia di nuovo provato ad attirare le attenzioni di Raven?».
Robin sospirò «Già. Andiamo a salvarlo?».

*

Il corridoio che portava alla stanza di Raven pullulava di ombre nere simili ad animali.
Cyborg dondolò il capo «Okay» mormorò «Che diamine ha fatto ‘sta volta per generare» mosse il braccio davanti a se per indicare gli esseri che non davano segno di essersi accorti della presenza dei Titans «Questi cosi?».
Robin portò la mano alla cintura, si sentiva improvvisamente stanco: quasi, quasi è meglio andarsi a comprare una pizza e aspettare che Raven sbollisca la rabbia. L’ennesimo boato scosse la torre «Come non detto» soffiò «Titans, addosso!».
Spiccò un salto verso la prima ombra, le sferrò un calcio al muso; fletté le gambe e si proiettò in avanti per colpire un ombra simile a un lupo. Quest’ultimo gli si gettò addosso, facendolo sbattere contro il pavimento. Il Ragazzo Meraviglia avvertì una sensazione di freddo al viso. Il lupo alzò la zampa per colpirlo al volto.
Un dardo verde brillò nel buio, esplose contro la schiena dell’ombra che si dissolse in un fischio. Robin si rialzò «Grazie mille» gemette.
«Prego» trillò Star. Decine di farfalle nere la ricoprirono. Si sciolsero, assumendo una consistenza collosa, la ragazza perse di quota. Robin tese una mano per aiutarla, fu sbattuto a terra da un’ombra umanoide. Gemette «Staccati!» sferrò un calciò allo stomaco, essa prese la presa su di lui. La buttò a terra, l’essere si sfaldò mentre nel corridoio riecheggiò l’ennesimo sibilo acuto.
Alzò gli occhi, il materiale colloso aveva ricoperto Starfire assumendo l’aspetto di un bozzolo. Serrò la mascella «Vengo a darti una mano!». Tre ombre, questa volta con l’aspetto di falchi, si avvicinarono a lui; un raggio azzurro le intercettò prima che lo potessero ferire.
Una serie di scoppi rimbombò lungo il corridoio «Dovresti stare più attento!» gli fece presente Cyborg, con un gran sorriso sul volto.
Un belato.
Il pavimento prese a tremare. Il sorriso dell’uomo svanì, una decina di scimmie-ombra gli balzarono addosso, iniziando a giocare con i bulloni che collegavano tra loro le giunture. Un cane balzò contro Robin con le fauci spalancate. Quest’ultimo fece un salto, ritrovandosi dietro l’animale lo afferrò per le orecchie e lo lanciò verso la parete. Svanì con un sibilo.
«Da quando Raven ha il potere di generare terremoti?» chiese il ragazzo, seccato.
Cyborg si strappò una scimmia che si era attaccata alla sua spalla «Ho paura che stia minando le fondamenta della torre!» emise un verso sorpreso, diede un calcio all’essere che gli si era attaccato alla gamba «Ehi!» protestò.
«Vado avanti» mormorò Robin, alzando la mano in segno di saluto «Sperando che BB non sia già stato ucciso».
«Deve pagare per la morte della tv» gli fece presente Cyborg «E staccatevi!» urlò alle ombre, impallidì quando si accorse che una di esse aveva iniziato ad allentare alcuni bulloni «No, aspetta! Ti prego!».
Il ragazzo ridacchiò, guardò davanti a se. Mancavano all’incirca una decina di metri alla camera di Raven.
Alzò le braccia, pronto a difendersi.
Corse il avanti, evitò le ombre che gli si gettavano addosso. Abbassò la testa, mancava a malapena due metri. Fece una scivolata, uno degli esseri lo colpirono alla fronte. Avvertì caldo. Il sangue gli colò sugli occhi, offuscandogli la vista. Strizzò gli occhi. Sfregò il braccio su di essi, nel vano tentativo riuscire a vedere qualcosa in più.
Gli diedero un colpo secco al fianco, cacciò un urlo di dolore. I contorni delle ombre tremarono leggermente, Robin si tirò su in piedi. Esse si ritirarono «Che sta-?» mormorò.
Si voltò verso la sua meta, un passo lo separava dalla fine di quell’incubo.
Sbuffò «Me la pagheranno». Mosse un passo in avanti. Il fianco gli mandò una fitta di dolore. Dal taglio sulla fronte stava colando abbastanza sangue da macchiargli la maschera e rendergli impossibile distinguere i dettagli. Strinse i denti.
La porta era chiusa.
Da quando Raven si chiude a chiave nella sua stanza? Si passò la lingua sulle labbra, sentiva la gola secca. C’è qualcosa che non va, BB non sta implorando aiuto. Poggiò la spalla alla porta, prese un grosso respiro. Attaccò l’orecchio alla superficie. Che diamine sta-
Si bloccò. Strinse le mani a pugno, doveva esserselo sognato. Si sistemò meglio e trattenne il fiato. Il rumore si ripeté:  erano gemiti, realizzò. L’imbarazzo gli tinse le guance di rosso, forse è meglio che me ne vada.
Un ruggito, l’ennesimo boato, il pavimento tremò. Le ombre si condensarono, s’incresparono fino ad assumere una fattezza umanoide a malapena accennata. Robin impallidì, non avrebbe mai potuto aver la meglio su quell’essere da solo e in quelle condizioni.
Fece aderire la schiena alla porta, prese fiato, puntò i polpastrelli contro la superficie liscia «Raven, Beast Boy! Oggi si va a mangiare in pizzeria!».
L’ombra si contorse, i suoi contorni divennero ancora più indefiniti poi si sciolsero. Robin prese una generosa boccata d’ossigeno, salvi, pensò. Si lasciò scivolare a terra, salvi.
Rise, si pulì il sangue dall’occhio.
Era stata un’esperienza decisamente strana.

*

«È solo una mia impressione o pende di lato?» mormorò Cyborg, osservando fuori dalla vetrata della pizzeria la loro casa. Robin sospirò, prese un trancio di pizza e gli diede un morso. Gocce di pomodoro gli macchiarono il cerotto che sfoggiava sulla guancia.
La torre, malgrado tutto, era sopravvissuta.
Cyborg era stato smontato dalle scimmiette-ombra mentre Starfire si era semplicemente addormentata dentro al bozzolo. Nel complesso, loro se l’erano cavata con poco. Lui aveva avuto bisogno di una fasciatura e qualche cerotto extra.
Diede un altro morso alla propria fetta.
BB aveva già divorato metà della sua pizza in nemmeno due minuti. Un paio di fasciature gli coprivano le braccia ed aveva un grosso bernoccolo sulla fronte. Raven, invece, sbocconcellava pigramente la prima fetta della sua pizza; passava lo sguardo tra BB e il resto della comitiva. Sembrava imbarazzata.
Robin sospirò, afferrò il bicchiere pieno di Coca Cola e la mandò giù tutta in un sorso.
Gran parte delle ferite di Raven si erano già rimarginate ma si poteva vedere ancora il segno di un morso sulla guancia.
Aveva ancora il dubbio di quello che era successo veramente in quella stanza tra lei e BB. Ma, si rese conto con un sorriso, forse non lo voleva nemmeno saperlo. Piegò la testa di lato, rivolgendo lo sguardo al profilo della torre.
Effettivamente è storta.

L’Angolino di Digital

Nessuno mi picchi! Non è mia l’idea di questo obbrobrio >_<
Detto questo ringrazio particolarmente Genius (no, non sono schizofrenica, questo è un account condiviso XD) per aver inventato titolo e trama. Io materialmente ho solo scritto! Con questo ho dato tutta la responsabilità a lei, venitemi a cercare solo se giudicate che il mio stile sia atroce. Muahahah!
Grazie per aver letto. Pareri e recensioni sono sempre ben accetti, vorrei migliorarmi ^^
Digital

  
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