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Autore: Piska    18/10/2007    6 recensioni
E' una one shot sulla band tedesca Cinema Bizarre. I cinque ragazzi sono legati tra loro da una forte amicizia, ma c'è un problema.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo




“Un raggio di sole colpì gli occhi di un ragazzo biondo, ancora beatamente addormentato. Il giovane si rigirò nel letto, coprendosi la testa con il cuscino.
“Maledetta luce…”
Scostò bruscamente il lenzuolo, facendolo finire a terra e si alzò.
Di mala voglia, prese della biancheria e dei vestiti puliti e si diresse in bagno.
“Ecco, sono solo le nove e mezza ed io sono già in piedi, mentre gli altri due staranno ancora dormendo…” pensò, gettando un’occhiata all’orologio digitale appeso al muro.
Si spogliò, lanciando il pigiama in un angolo della stanza, e si buttò sotto la doccia.
Il getto di acqua tiepida, scorrendogli sul corpo, portò via con sé anche gli ultimi residui di stanchezza dal volto del ragazzo.
Dopo una buona mezz’ora, uscì dalla doccia e si mise un asciugamano intorno alla vita.
Mentre si asciugava i capelli, qualcuno aprì la porta del bagno, entrando.
Il ragazzo spense il phon e guardò il riflesso nello specchio della figura dietro di lui.
Un era un giovane alto, con i capelli lunghi da una parte e corti dall’altra, il viso scarno e pallido e un fisico abbastanza esile.
- Ciao Felix - si sforzò di sorridergli - Se cerchi gli altri due, stanno ancora dormendo..-
- No, Kri, in realtà cercavo te, ma ora che mi ci fai pensare, una bella sveglia fuori programma non sarebbe male..!- Felix ridacchiò leggermente e fece per uscire, quando il suo sguardo si spostò involontariamente sulle braccia dell’amico, fino a raggiungere i polsi.
- Ma.. ma che hai fatto? - chiese, a bocca aperta.
Kristian si nascose gli arti dietro la schiena e, lavorando a più non posso con la mente per trovare una scusa plausibile, cercò di assumere un’aria rassicurante.
- Ehm.. - “Pensa, pensa!” - Un piccolo incidente con i bicchieri di quel bar in cui lavoravo prima.. nulla di grave! -
- Ah, capisco..- “Se credi di prendermi in giro ti sbagli, non ci casco..” - Allora vado a svegliare gli altri!-
Dicendo così, uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Kristian si lasciò cadere sul bordo della vasca da bagno.
“Meno male ci ha creduto.. Non avrei saputo in che altro modo spiegargli…”
Si guardò i polsi, pieni di cicatrici e tagli. Erano i segni della sua sofferenza, di tutte le volte che piangeva in silenzio, di tutte le volte che si sentiva morire ma non lo diceva a nessuno, di tutti i suoi problemi.
Sospirò e si avvicinò al lavandino, prendendo dalla mensola sopra di esso, i suoi polsini. Quegli accessori che, da un anno a questa parte, sentiva fare parte di lui, ormai.
Li indossò e ricominciò ad asciugarsi i capelli, cercando di scacciare quei brutti pensieri.
Dalla stanza accanto provenne un urlo.
- LUMINOOOOOR!!! SE TI PRENDO SEI MORTO!!-
Era un ragazzo con i capelli striati di rosso a gridare.
Si alzò dal letto e rincorse Felix per tutta la casa, per vendicarsi di una sveglia non proprio “desiderata”.
Intanto, nella camera accanto a quella di Kristian, un altro ragazzo si rigirò nel letto, disturbato da tutto quel fracasso.
“Ma cosa diavolo stanno facendo..”
Una testa bionda emerse dal cumolo di coperte che prima la nascondeva, cercando di attutire le grida provenienti dalle varie parti della casa.
Il ragazzo si alzò dal letto, si vestì e, non curante dei due pazzi che si rincorrevano per tutto l’appartamento, si diresse in cucina per fare colazione.
Entrato nella stanza, trovò Kristian intento a preparare delle crepes per tutti.
- ‘Giorno Kri!-
- ‘Giorno Strify..-
- Che hai? -
- Nulla, tutto a posto.. Vuoi una crep? -
- Sì, grazie! -
I due si sedettero a tavola, senza proferire una parola di più, anche perché Strify aveva capito che l’amico quel giorno non sarebbe stato molto loquace.
Al profumo dolciastro emanato dal cibo, accorsero anche gli altri due in cucina, servendosi e unendosi ai ragazzi.
- Uhm.. Yu, tu che fhai fhemfre fuffo, ovvi peff cafo avvfiamo e provfffe? - chiese Strify, con la bocca piena.
- Senti, o ingoi quello che stai masticando e mi ripeti la frase, oppure scordati una risposta! - rispose il ragazzo con i capelli striati di rosso.
Il biondo mandò giù il boccone e riformulò la domanda.
- Tu che sai sempre tutto, oggi per caso abbiamo le prove? -
- Ehm.. sì, però alle 18, perché la sala prima è occupata..-
- Uhm…-
Strify si fece pensieroso. Poi, all’improvviso, si alzò di scatto dalla sedia, sbattendo le mani sul tavolo.
- Allora, andremo a fare shopping!-
Ci fu un momento di silenzio, poi tutti scoppiarono a ridere.
Tutti tranne Kristian.
- Io non vengo..- disse, distogliendo lo sguardo - Devo riposare un po’ sono esausto..-
- Sicuro? - fece Yu - Senza di te non è divertente..-
- Beh, ma potete chiamare Shin - rispose, abbozzando un sorriso.
- Giusto! - esclamò Strify - Lui starà ancora dormendo.. Che ne dite di andare a svegliarlo “dolcemente”?- continuò ghignando.
- Io ci sto! - risposero in coro Yu e Luminor, ridendo.
- Ok! Beh, allora andiamo! Kiro, sei proprio sicuro di non voler venire? - chiese Strify.
- Sì, andate! Ci vediamo stasera prima delle prove! -
- Ok! Grazie della colazione! Ciaoo! -
I ragazzi si salutarono e i tre uscirono di corsa.
“Finalmente solo…”
Kristian iniziò a sparecchiare la tavola, poi lavò i piatti, passò l’aspirapolvere nelle camere, rifece i letti, stese i panni bagnati, si esercitò un po’ con il suo basso.. insomma, fece di tutto per tenersi occupato. Nonostante questo, però, erano passate solo due ore e mezza.
“Ci deve essere qualcosa che posso fare.. Non posso starmene con le mani in mano, sennò inizierò a pensare e poi…”
Ispezionò tutta la casa, in cerca di qualcosa da mette a posto, ma tutto era in ordine.
Alla fine si rassegnò e si lasciò cadere sul letto, accendendo la radio, per distrarsi.

<<Escape to the stars
Feeling so free
Just you and me
Escape to the stars
Chasing a dream
All that we need is to believe
Escape to the stars>>

Era la sua canzone preferita… Nonché, una canzone dell’album di esordio del gruppo.
Gli piaceva perché era malinconica e forte allo stesso tempo. Ma in quel momento, gli trasmise più malinconia, che forza.
“No.. ora basta”
Si alzò dal letto e spense la radio.
Si tolse i polsini e li buttò per terra, mentre si dirigeva con passo deciso al bagno.
Entrato, chiuse la porta a chiave, benché in casa non ci fosse nessun altro, e si sedette sul bordo della vasca, mettendosi la testa tra le mani.

- Shin, siamo noi, apri!-
Un ragazzo dai capelli biondi si materializzò davanti alla porta, con un sorriso stampato in faccia.
- Buon giorno! Pensavate di svegliarmi? E invece no, mi sono alzato due ore fa! -
- Ma che palle! - esclamò Yu - Ci rovini sempre le sorprese..-
- Dai, venite dentro -
Entrarono tutti e tre e insieme a Shin si diressero in soggiorno.
- Ma… Kiro dov’è? - chiese quest’ultimo, guardandosi intorno.
- È rimasto a casa, diceva di essere stanco - rispose Strify.
- Ah…- sul volto del ragazzo si dipinse un’espressione un po’ delusa.
- Shin! Vieni di là in cucina che dobbiamo preparare.. ehm.. del caffè!- esclamò Luminor, prendendo il biondo per un braccio.
- Ma abbiamo appena fatto colazione! - urlò Yu, ma gli altri due erano già spariti.
- Che succede, Felix? - domandò Shin.
- Beh, ecco.. Sai, stamani, quando sono andato a casa degli altri tre, c’era Kiro in bagno ed era l’unico sveglio, così sono entrato a chiedergli una cosa e… Beh, si stava asciugando i capelli e ho notato.. si, insomma..-
- Arriva al punto -
- Ecco.. avevi mai notato i tagli che ha sui polsi?-
- Intendi le cicatrici? Beh, si, le ha da tempo ormai..-
- No, non le cicatrici, intendo proprio i tagli, sembrano appena stati fatti…-
Shin sgranò gli occhi.
- C-c-c-cosa? E voi lo lasciate da solo? Oddio… Io corro a casa vostra! Dammi le chiavi!!-
- Ma che cosa…-
- DAMMI LE CHIAVI HO DETTO!-
Luminor gliele porse in fretta, senza fare ulteriori domande ed il ragazzo corse fuori di casa.
“Oddio… ti prego Kri, non fare cazzate”
Finalmente arrivò a casa dell’amico, salì le scale, non curandosi del fiatone e della fatica, ed aprì la porta facendo scattare la serratura.
Si chiuse la porta alle spalle e schizzò in camera dell’amico.
Nulla, non si trovava lì.
- KRISTIAAAN!- chiamò.
Nel bagno, un ragazzo sollevò la testa fissando la porta.
- Sh-Shin..?- sussurrò.
Gli occhi gli si riempirono di lacrime e la lametta che teneva in mano, cadde a terra.
Sentendo il rumore metallico, Shin si diresse verso il bagno, intenzionato ad entrare, ma trovò la porta chiusa a chiave.
- Kiro, aprimi! - disse battendo il pugno sulla porta - So che sei lì dentro! -
Nessuna risposta.
- Dai, non fare cavolate! Che ti succede? -
Ancora nulla.
“E se fosse già..?”
- KRISTIAN APRI QUESTA CAZZO DI PORTA!!-
Shin bussò di nuovo alla porta, poi vi si appoggiò, sospirando.
- Ti prego Kri… fammi entrare.. qualunque cosa sia, possiamo risolverla insieme, come abbiamo sempre fatto…-
Dall’interno del bagno, finalmente, giunse una risposta.
- No, Shin.. Sono stufo, voglio farla finita… Non ce la faccio più…-
- Ma cosa stai dicendo? Io ci sono sempre per te, non importa quanto sia insostenibile la situazione, ti voglio aiutare! E poi ci sono anche gli altri ragazzi! Non puoi farlo.. -
- Ma non capisci? Io non voglio più vivere! -
- Sei solo un egoista! Non pensi a Strify, Luminor e Yu? Non pensi quanto soffrirebbero? E non pensi a ME? Morirei se tu facessi quello che hai in mente..-
- M-mi dispiace.. Shin…-
- NOO! Ti prego, ti supplico, apri la porta! Ti.. ti scongiuro Kristian..- il ragazzo cadde sulle ginocchia, tenendo sempre le mani sulla porta, mentre lacrime di disperazione gli rigavano le morbide guance.
- Sei il mio migliore amico - continuò, fra i singhiozzi -Non voglio che tu te ne vada.. Non così! Darei la mia vita per te, sei troppo importante… Non ho mai incontrato nessuno capace di cambiare la mia vita in questo modo.. Ti prego, parliamone..-
Intanto arrivarono anche gli altri tre ragazzi e, trovato Shin, gli corsero incontro, domandandogli cosa fosse successo.
Il ragazzo spiegò loro tutto quanto, mentre le lacrime non accennavano a fermarsi.
Luminor batté più volte il pugno contro la porta.
- Per favore Kri! Non farlo! Ti vogliamo tutti un bene dell’anima! -
- Siamo i tuoi amici, puoi fidarti di noi! - aggiunse Yu.
- Per qualsiasi problema, puoi contare su di noi! Non ti lasceremo solo, mai!- continuò Strify.
- Visto? Ti siamo tutti vicini.. Apri la porta, insieme ce la faremo..- concluse Shin, alzandosi in piedi.
Per due minuti, che sembrarono un’eternità, ci fu silenzio.
Poi, si udì un rumore di passi trascinati che si avvicinavano alla porta.
La serratura scattò e la porta si aprì, rivelando un ragazzo dal volto rigato dalle lacrime ed un’aria afflitta.
Subito Shin gli si buttò tra le braccia, stringendolo come mai aveva fatto prima e rassicurandolo.
- Grazie Kri.. Tranquillo, ci siamo qui noi ora, andrà tutto bene! Non devi preoccuparti di nulla, insieme risolveremo tutti i problemi.. Ti voglio bene-
- Anche io te ne voglio Shin..- disse Kiro, affondando il viso nella spalla dell’amico.
All’abbraccio, si unirono anche i rimanenti tre ragazzi, confortando Kristian.
- Io.. Grazie ragazzi.. Non so come farei senza di voi..- sorrise Kiro.
“È proprio vero quello che dicono.. Gli angeli sono attorno a noi, sono i nostri più cari amici”

Scusate se ci sono errori di battitura ^_^

  
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