Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: marttss    31/03/2013    2 recensioni
Perfetto.
Avevo solo due opzioni nella testa.
Opzione a: suonare a tutti i campanelli della città chiedendo se qualcuno aveva smarrito un figlio di nome Justin, oppure opzione b: portarlo a casa mia e domattina farlo sgombrare a calci nel deretano.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

spazio autore:

salve a tutti! :)

sono tornata con un'altra ff e il protagonista è justin bieber.. strano a dirsi, dato che io non sono assolutamente una sua fan, però giusto ieri mi sono ascoltata qualche canzone e mi è piaciuta e quiiindi niente, mi è venuta voglia di scrivere qualcosa. lol
detto ciò premetto anche che nel primo capitolo justin non comparirà, ma comparirà solo la protagonista femminile.. perciò perdonatemi :(
peròòò, il secondo capitolo è già pronto e in esso comparirà anche justin.
detto ciò, so che non leggerà nessuno questa ff ma se c'è qualche buona anima là fuori che mi vuole bene, che lasci una piiiiiccola recensione.
vivibi, marts.


 


 

-Sto cercando di lavorare a questa cazzo di tesina da più di due ore, e ancora non ho capito su cosa la voglio fare.-
Mentre rimanevo con la testa dietro al computer e le dita scrivevano veloci parole a caso sulla tastiera, vidi entrare dalla porta Rich, nonché il mio stupido ed emblematico fratello gemello.
-Che diamine vuoi?-
Rich era intento ad addentare una mela, mentre farfugliò qualcosa di incomprensibile.
-Se invece di ingurgitare quella dannata mela come un maiale, tu mi parlassi, magari potrei capire qualcosa.-
Lui alzò di rimando gli occhi al cielo -Allora cara e dolce gemellina, stasera c'è la festa a casa dei McGuiness, e come tu ben sai io sono obbligato ad andare..-
Alzai una mano in aria e fermai mio fratello -Frena, frena e frena.. Cosa vorrebbe dire che sei obbligato?-
-Sai come vanno queste cose, e sai anche quanto la mia popolarità sia alta e di conseguenza sai anche che devo mantenere il mio livello altrettanto alto.-
Sbuffai -Cioè, tu stai disturbando il lavoro di una vita per una cazzo di festa? Richard McKlein vatti a comprare un cervello.-
Ma lui sembrò non far caso alle mie lamentele e proseguì il suo discorso con fare melodrammatico -Il favore che semplicemente ti chiedo – E scandì per bene la parola semplicemente, il che voleva dire che non era affatto facile – E' quello di coprirmi con mamma.-
Alzai lo sguardo verso la sua totale faccia da beota e scandì altrettanto bene la mia risposta -NO.-
-Cristo santo Madison! Non esci mai dalla tua fottuta camera, studi tutto il pomeriggio e l'unico sfogo che ti concedi è quello di leggere un libro.-
Sbuffai nuovamente, esasperata -Si può sapere da quando te ne frega della mia vita?-
-Da quando – E prese un respiro – abbiamo compiuto 18 anni, e sappi che sono anni che non ritornano. Vanno goduti.-
Per quanto l'unica preoccupazione che aveva mio fratello fosse quella di sapere se i suoi capelli erano a posto, aveva ragione. I 18 anni vengono una volta sola, e io per la mia età non stavo di certo facendo pazzie, e di sicuro non mi stavo divertendo.
In realtà a me andava bene così, era agli altri che non andava bene.
-Quindi, secondo il tuo cervello da criceto morto, cosa dovrei fare?-
Il volto di Rich si illuminò per poi guardarmi -Bene, hai due opzioni: la prima – E alzo il pollice – è quella di coprirmi il culo, la seconda – e alzò l'indice – è quella di venire con me alla festa. Ci sarà anche la tua amica, com'è che si chiama? Quella col nome strano..-
-Si chiama Anthea, Rich.. Non è un nome così strano da pronunciare.-
Rich mi zittì con un gesto della mano -Sì come vuoi tu..-
Poi mi guardò nuovamente -Allora?-
Ci pensai un attimo su. Potevo anche andare a quella stupidissima festa del cavolo, anche perchè continuare a fissare il computer in attesa di un illuminazione per la tesina, non portava a niente di buono.
-Va bene, vengo con te spacca ovaie.-
-Grande, ti amo Maddie, giuro.-
Mi schioccò un bacio sulla guancia per poi aggiungere -Avvisa la mamma, che si fida solo di te, e dille che prendiamo la macchina.-
Non ebbi nemmeno il tempo di ribattere che Rich chiuse la porta della mia camera e lo sentì subito comporre i numeri sulla tastiera del suo cellulare per avvisare i suoi amici della lieta novella.
Dio, perchè non potevo semplicemente avere un fratello con un cervello? Non era una richiesta difficile d'altronde.

 

-Richard io sono pronta da più di mezz'ora, hai finito di metterti a posto quei fottuti capelli?-
Rich uscì dal bagno con ancora le mani nei capelli e mi lanciò un'occhiataccia -Zitta tu.-
Poi mi guardò nuovamente -Woah aspetta un attimo, tu, Madison Julia Anne McKlein, ti sei vestita per andare ad una festa? Ti sei tolta quei cazzo di occhiali? Piango, giuro che piango.-
Mentre mio fratello farneticava le sue frasi senza senso, io presi una borsa, mettendo dentro tutto ciò che mi era necessario.

 

Parcheggiai davanti alla grande casa dei Mcguiness e mi slacciai la cintura. Rich, più svelto di me, stava già per scendere quando lo fermai tirandolo per un braccio -Non metterti nei casini.-
Lui sbuffò -Non fare come la mamma e smettila di preoccuparti sempre di tutto!-
Gli mollai il braccio e scesi a mia volta, e seguì mio fratello dentro alla dimora dei padroni di casa. Avevano una grandissima e stramega fighissima villa, e la cosa più bella era il loro enorme giardino con una piscina che aleggiava nel centro.
-Ehy i fratelli McKlein! Ciao ragazzi!-
Thomas, nonché uno dei McGuiness, ci salutò con un po' troppa esuberanza, sintomo che probabilmente era già mezzo brillo.
Poco dopo persi di vista Rich, che aveva seguito i suoi amici e decisi di chiamare Anthea, l mia amica dal 'nome impronunciabile'.
Composi il numero e la chiamai, ma il telefono squillava a vuoto, senza nessuna risposta. Probabilmente non sentiva a causa della musica troppo alta.
Girovagai un po' per la casa in cerca della mia amica, e mi soffermai pochi secondi davanti ad uno specchio che ritraeva la mia immagine: effettivamente ero irriconoscibile, senza i miei soliti occhiali, senza la mia solita coda di cavallo e con un vestito che per la prima volta metteva in risalto il mio fisico.
-Madison?-
Mi voltai e riconobbi l'alta figura di Anthea, che sembrava una dea nel suo vestito grigio perlato.
-Ehy Anthea.- La salutai con un bacio sulla guancia, che lei ricambiò.
-Cristo santissimo, ma sei stupenda!-
Arrossii improvvisamente in volto e le sorrisi di rimando -Grazie.-
-No vaffanculo Madison, dico sul serio.-
-Ho capito, grazie di nuovo- Risi nervosamente. Non avevo mai amato i complimenti, perchè fondamentalmente non credevo a quello che le persone mi dicevano e quindi mi era difficile rispondere.
-Prendiamo qualcosa da bere, ti va?-
-Cazzo devo guidare.-
Anthea sbuffò ed imprecò con un -Merda!- poi si servì da sola uno strano miscuglio tra vodka e qualche altra cosa, e lo bevve tutto d'un sorso.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: marttss