La
prima notte di nozze.
Quando sentì il Big Ben suonare l’1 di notte
capì che lui non sarebbe venuto.
Amaramente delusa, si chiese come mai aveva pensato che potesse venire.
Decise
di addormentarsi. E si accorse che uno strano magone le stringeva il
cuore.
5 anni dopo
Era
una sera di fine
Maggio. Wendy aveva appena messo a letto Jane. Ormai aveva due anni.
Andò alla
finestra. Guardò il cielo.
Era
l’imbrunire,
l’orizzonte aveva una tonalità di un giallo
spento. Stava sbocciando la
primavera e i peschi erano in fiore. DING-DONG. Il campanello. Meglio.
Con uno
strano presentimento scese le scale mentre il vestitino aderiva alle
snelle
gambe. Lentamente, aprì la porta. E rimase immobile. Davanti
a lei c’era un
uomo alto una spanna più di lei, con i riccioli biondi che
gli incorniciavano
il viso. I lineamenti erano marcati,scolpiti i muscoli del torace e
delle
braccia. Ma non fu il suo fisico a colpirla. Non fu il suo fisico a
farle
luccicare gli occhi cristallini. Ma gli occhi: da bambino, verdi,
brillanti. Quegli
occhi che aveva tanto sognato, che aveva creduto di vedere innumerevoli
volte
nel freddo gelido della notte, che aveva abbandonato 18 anni prima.
Avrebbe
riconosciuto ovunque quegli occhi. E ovunque le avrebbero fermato il
cuore:
“Peter!!!!!” un sussurro meravigliato, la voce non
usciva come avrebbe dovuto. Cos’è
successo?
“Wendy.”
così dolce sulle
sue labbra.
“Peter!!...ma…ma
cos’è…cos’è
successo Peter? Sei… così…”
Non sei più tu?
“Adulto.”
No, sono cambiato
“Ma
tu…tu non volevi
crescere…perché…”
“è
successo. Ma Wendy…io
so ancora volare,posso ancora. Vola via con me…me lo devi
Wendy, voliamo
indietro.”
“Peter
io non so più
volare.”
“Te
lo insegnerò di nuovo”
“Non
puoi!”
“Non
c‘è niente che io non
posso!”
“Smettila!!” Non capisci Peter? IO non posso…non
imparerò mai più a volare…si
morse il labbro per evitare alle lacrime di
scendere.
“Vieni
dentro. Ti offro da
bere.”
Frasi
vuote, senza
significato.
Perché? Come siamo
finiti così?
Vide
il torace di lui
sollevarsi per un sospiro che non uscì dalle labbra. Poi
varcò la soglia.
In
quel momento, si sentì
Jane piagnucolare nel sonno, per poi riaddormentarsi.
“Sei
sposata” è una domanda?
Ma perché, perché Peter?
“Si”
Un
cupo e un amaro
sguardo.
“Come
aveva detto Uncino”…e al
tuo posto, un altro…lo sposo…
Distolse
lo sguardo,
socchiudendo gli occhi per non vedere quell’azzurro
brillare…per non permettere
a lei di vedere il suo verde spegnersi…
“Wendy,
perché mi hai
abbandonato?”
“Perché
mi hai lasciato
andare”
“Non
è vero”
“Io
credo di si”
Dimmi qualcosa
Peter…non pensare solo al tuo
orgoglio…Per favore dimmi qualcosa…
Intanto,
gli offrì il
bicchiere.
Le
due mani attorno al
cristallo:un solo fremito,irrefrenabile e tremendo. Quella dolcezza che
tuttavia li divideva. Disperazione, un
po’ di gioia…e tanta sofferenza.
“Addio
Wendy”
Ed
è un attimo, lui è già
fuori…ma devo sapere…
“Peter!!Non
mi
dimenticherai vero?”
“Neanche
se volessi,
nemmeno nei sogni o nelle notti più buie, Wendy”
S’incamminò
per la
strada,portandosi via la sua favola più bella. Una brezza
leggera ma fredda lo
sollevò in aria…tornando indietro di 18 anni, la
stessa stretta al cuore…
Ti prego, Peter, non fare come
18 anni fa…ti
conosco, anche a me fa il cuore…ma non ti
voltare…sai che non devi farlo. Non
farlo, ti prego Peter, non farlo…non ti voltare…
Ma
lui doveva vederla
un’ultima volta, così si voltò, la
guardò imprimendosi nella memoria il viso
dell’unica donna che avesse mai amato, sorrise e
volò via…ti ho amato
Wendy, addio.
Oh Peter, perché
non posso odiarti, perché non
posso smettere di amarti…
…Addio…
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Eccomi qui, a pochi minuti dall'mio primo post su questo sito! La prima fanfiction che ho postato è nella sezione di Harry Potter, se interessa.
Comunque, grazie per essere arrivati fino qui a leggere, è già un progresso =D Che ne dite di una recensioncina? Piccola piccola anche! Mi basta sapere che ne pensate! Ora vi lascio! Bye bye!
Alla prossima!!
.:Strega Morgana:.