Fanfic su artisti musicali > Olly Murs
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Autore: xsimplebuteffective    05/04/2013    8 recensioni
-Sai Caroline?- chiede.
Vorrei davvero non sapere della sua esistenza ma purtroppo i suoi genitori hanno deciso di metterla al mondo.
-Quella simpaticona che mi odia da quando mi ha visto quattro anni fa?- chiedo facendo un sorriso falsissimo.
-Sì, lei.-
Peccato, speravo stesse parlando di un’altra Caroline.
-Io la amo e voglio chiederle di sposarmi.- dice serio.
Minchia, ho sentito bene?
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. Are u serious?

Sono comodamente seduta in modo scomposto sul divano in pelle bianca di casa Murs.
Il mio corso a Parigi, durato tre settimane, si è appena concluso e io sono appena rientrata in Inghilterra.
-E’ andato bene il volo?- chiede Olly porgendomi una tazza di the.
-Murs, ci conosciamo da quando eravamo due pulci e ti ostini a offrirmi del the?- incrocio le braccia.
Penso di essere l’unica inglese al mondo che odia il the.
Lo odio proprio.
Lui ridacchia e scompare in cucina. Torna pochi minuti dopo con i mano una lattina di coca-cola.
-Tu si che mi conosci!- batto le mani contenta per poi dargli un bacio in guancia e aprire la lattina.
Ne bevo un sorso mentre il ragazzo prende posto accanto a me.
-Dicevo, è andato bene il volo?- richiede.
-Se per bene intendi avere accanto duecento chili di uomo che puzza e che russa creando un’orchestra sinfonica, sì.-
Il solo pensiero di quell’uomo mi fa venire voglia di fare una visitina al bagno.
Mi limito a fare una smorfia che fa ridere Olly.
-Solo tu hai questa fortuna, Jessie.- ridacchia.
-Oh, sì.-
-Come sono le parigine?- chiede curioso.
Ma vaffanculo, proprio.
Non vedi la tua migliore amica da quasi un mese e mi chiedi delle parigine?
-Tutte racchie e antipatiche.- dico guardandomi le unghie.
Scuote la testa, convito dell’opposto.
-Racconta tutti i danni che hai fatto.- si sistema meglio, pronto ad ascoltare.
Io?
Sono così innocua, non farei del male nemmeno ad una mosca.
Ok, non regge proprio come tesi.
-La luce della lampada era troppo forte e la mia compagna di stanza non riusciva a dormire al buio.-
-Tu odi la luce mentre dormi.- puntualizza.
-Esatto.- dico a denti stretti.
-Così ho preso una sua maglietta è l’ho messa sopra la lampada. La luce non era molto forte ed entrambe eravamo soddisfatte. Andava tutto bene fin quando la stanza si è riempita di fumo, si è acceso il sistema anti-incendio e hanno fatto evacuare tutto il piano.- dico ridacchiando al ricordo.
La mia compagna di stanza ha incominciato a pregare in latino, come se in quel momento sarebbe servito a qualcosa.
Che poi, in un momento come quello, come fai a non imprecare in tutte le lingue esistenti al mondo?
Olly spalanca la bocca iniziando a ridere.
-Non ci posso credere!- dice tra le risate.
-Oh, credici.- prendo un altro sorso della mia coca-cola.
-Altro?-
-No, dai. Sono stata buona.- dico mordendomi l’interno nella guancia.
Mi conosce talmente bene che ovviamente non crede alla mia bugia.
-Ho rotto la vetrine del museo.- dico veloce.
-Come cazzo hai fatto?- chiede sconvolto.
Chiamasi incidenti di percorso.
Capitano a tutti, sks.
-Minchia, quella volta non è nemmeno stata colpa mia! C’era un ragazzo tremendamente carino e io sembravo un panda. Mi stavo sistemando i capelli quando mi guardo intorno e non trovo più il mio gruppo. Corro e facendo una curva pericolosa la tracolla si slaccia e va a finire sulla vetrata dei vasi del ‘500.- spiego.
Vedere la mia nuova borsa in mezzo al vetro è stata davvero una scena straziante.
Sembrava dire ‘salvami’.
-Sei un danno vivente.- ride.
-Parla quello che l’unica volta in cui hai lavorato in un fast food hai avvelenato tutta la clientela.- ricordo.
Si copre il viso, non volendo ricordare.
-Fino a quando me lo rinfaccerai?- chiede.
-Fino a quando sarai senza capelli e con cinque nipotini che ti urlano ‘nonnino, sei un cretino’.-
-Io non sono un cretino!- mi da una gomitata che ricambio volentieri.
-Tu come te la sei passata senza la tua meravigliosa migliore amica?- sbatto le ciglia con fare amorevole.
Lui sorride e mi guarda.
Come tante di quelle volte mi sento fortunata di avere uno come lui.
-Mi sei mancata tanto, Jes!- mi abbraccia come un bimbo.
-Era tutto così fottutamente tranquillo senza di te!-
-Oh, Oliver. Mi delizi dicendo queste cose.- dico ironica.
Si stacca e si gira la tazza semi vuota nelle mani.
-Olly, devi dirmi qualcosa?- chiedo.
Lui scuote la testa in un piccolo movimento davvero poco convincente.
Si aspetta che gli creda?
-Olly.- lo richiamo.
-Mh?-
-Che mi devi dire?- chiedo guardandolo bene.
Ha la testa bassa e il suo profilo è perfetto come sempre. L’accenno di barba che mi piace tanto, è sempre lì.
-Come fai a sapere che devo dirti una cosa?- cerca di cambiare argomento.
-Ti conosco come le mie tasche.-
-Ma se hai dei leggings?!-
Non so perché, quando Dio mi ha dato la possibilità di avere un migliore amico, ho scelto proprio lui.
-Oliver, acciminchia. Dimmi quello che mi devi dire!- urlo.
Odio quando le persone girano intorno ad un argomento.
-Ok. C ‘è una cosa che volevo fare da un sacco di tempo..- dice avvicinandosi.
Il mio cuore prende a battere più velocemente.
-Continua..- dico con un tono speranzoso.
-Io e te ci conosciamo da una vita, quindi volevo che lo sapessi per prima.-
Oddio, adesso mi dice che mi ama.
Tranquillo Olly, dichiarati tranquillamente.
-Certo.-
-Vedi ecco..- dice incerto.
Non ci vuole così tanto a dichiararsi, dai.
-Che devo vedere?- ripeto le sue parole scocciata.
-Sai Caroline?- chiede.
Vorrei davvero non sapere della sua esistenza ma purtroppo i suoi genitori hanno deciso di metterla al mondo.
-Quella simpaticona che mi odia da quando mi ha visto quattro anni fa?- chiedo facendo un sorriso falsissimo.
-Sì, lei.-
Peccato, speravo stesse parlando di un’altra Caroline.
-Io la amo e voglio chiederle di sposarmi.-dice serio.
Minchia, ho sentito bene?
Per i primi trenta secondi credo alle sue parole, tanto che vede già la mia vita sfumare. Poi mi rendo conto che probabilmente sarà uno dei tanti scherzi di Olly.
Scoppio a ridere, portando la testa all’indietro.
-Ci ho quasi creduto, Lilly!- continuo a ridere mentre lui non si muove di un centimetro.
Dopo qualche secondo riprendo a respirare e lo trovo nella stessa identica posizione.
Che faccia sul serio?
-Olly, tu stavi scherzando, vero?- chiedo implorando tutte le divinità nell’universo.
Chiunque sia in grado di fargli pronunciare la frase ‘stavo scherzando’, si faccia avanti e mi aiuti.
Ti do la riserva di goleador che ho nel cassetto.
-Sono serio, Jessie.-
Porca merda.
Lui dovrebbe sposare quella cazzona insopportabile della sua fidanzata e lasciarmi senza speranze a vita?
Potrei –in parte- accettarlo se non fosse che odio Caroline e sono follemente innamorata del mio migliore amico.




 
Oyey.
Sono tornataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
Pensavate davvero che sarei scomparsa?
E invece sono ancora qua a scrivere minchiate, lolol.
Ho questo capitolo pronto da due settimane ma ho un casino a scuola e non so nemmeno quando potrò aggiornare questa storia.
L'ho pubblicata comunque per farvi capire che mi avrete di nuovo fra le palle.
With love.
Vi piace la trama? Fatemi sapere in qualche recensione, ci tengo c:

Comunque ho visto che qualcuno mi ha fottuto il primo capitolo della mia prima storia su Olly.
L'ho già finita, quindi non faccio nulla.
Fatelo con questa storia e vi picchio.
Seriamente:)


Jessie la immagino come la mia bellissima Jessie J sdjfkl
Mi piacciono troppo insieme rjfkwj6dq
Un bacio! 
<3
<3
<3




(amami, proprio.)


(lesbian for Jessie. (Y)
  
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