“Jiyong” esordì di punto in bianco Hyun-suk “… Non fare nulla di cui potresti pentirti.”
G-Dragon si voltò verso di lui, confuso “Uhm… A cosa si riferisce?”
Il direttore della YG entertainment rimase in silenzio per qualche secondo di troppo, segno che stava pensando ad una cosa poco piacevole, poi: “Mi riferisco a Seunghyun. Sai, ho notato come… Non sono scemo. Ho notato come lo guardi. E penso di non essere il solo ad essersene accorto”, puntualizzò, facendo schioccare la lingua contro il palato.
Era da tempo che Jiyong temeva quella conversazione con il manager: dopo averla immaginata più volte nella sua mente, ora che stava per aver luogo sul serio, si sentiva stranamente rilassato. Ma, comunque, non abbastanza tranquillo per affrontarla come avrebbe dovuto.
“Non so di cosa lei stia parlando. Io e TOP siamo solo amici, è un buon collega… Tutto qui” precisò il leader, con una scrollatina di spalle, con la speranza che quella frase potesse chiudere il discorso.
Hyun-suk si lasciò andare ad un sospiro spazientito “Sai benissimo che non mi riferisco a lui, ma al piccolo Seunghyun” precisò, scocciato, “e non iniziare ad accampare scuse, ti conosco fin troppo bene ormai”.
Jiyong si prese qualche minuto prima di rispondere.
“Non si preoccupi. Non farò niente di cui potrò pentirmi,” ripetè, convinto.

Non farò proprio un bel niente.