Capitolo 1.

Valentina's pov. 
Faccio scattare la sicura della pistola e prendo la mano di Asia. 
I:"Abbiamo iniziato questa cosa insieme e la finiamo insieme, oggi." 
Asia annuisce per poi rimanere concentrata sulla mia pistola che tengo nella mano che non ho occupata.

Lei tiene, grazie alla tracolla, su una sua spalla la mitragliatrice e guarda con sguardo insicuro la banca:"non so.."
I:"Cos'hai?"
A:"non so ho una brutta sensazione."
I:"Del tipo che stiamo per entrare in una banca e rapinarla e tu hai una brutta sensazione..mi sembra abbastanza normale."
A:"Non intendo per quello, sto solamente pensando che Trevis non ci farà chiudere la nostra carriera da rapinatrici qui."
I:"Perchè non dovrebbe?"
A:"Perchè il mio sesto senso mi dice così, ed io non sbaglio mai."
I:"Forza, se non ci sbrighiamo non lo sapremo mai." dico mentre carico la pistola con un suono agghiacciante.

Attraversiamo le scale che ci portano sul tetto dell'edificio.Lì troviamo i borsoni che Trevis ci ha lasciato:munizioni,tute e granate comprese.
Cominciamo a cambiarci, Asia indossa con cura la sua amatissima tutina nera aderente che usa ogni volta e che reputa quasi un porta fortuna e io faccio lo stesso solo con meno scaramanzia, Infiliamo per ultimo un passamontagna nero. Ci caliamo nel passaggio che è già stato creato molti anni fa da altri probabili rapinatori. Ci aggrappiamo bene alle funi e scendiamo giù.
Arriviamo sul soffitto della banca, totalmente in vetro e prendo la mira con la pistola e mentre attraversiamo la stanza dall'alto, sparo per rompere in mille pezzi il vetro-soffitto.
Il volto delle persone presenti è sempre lo stesso che vediamo da due anni a questa parte, ormai:il panico ricopre i loro visi e la paura li fa restare immobili. 
I:"Per oggi saremo le vostre Charlie's Angles, tutti a terra se no sparo!" Obbediscono al mio comando e Asia si dirige al cavò grazie alle sue capacità ricognitive ormai sviluppate durante tutto questo tempo. Mi occupo di tenere a bada tutte le persone, ma in lontananza già vedo delle sirene blu spiegarsi a grandi linee sulla strada. La polizia sta arrivando prima del previsto, dovevo immaginarmelo. Lancio un urlo ad Asia e lei torna con solamente un borsone pieno di soldi.
A:"La polizia..ci mancava!" Cerco di fretta l'uscita secondaria e ci catapultiamo verso l'ignoto. Per il semplice fatto che noi siamo inglesi, non conosciamo Los Angeles e quindi ci dirigiamo alla cieca verso la salvezza. 
Sfilo il mio telefono dalla testa e noto con grande felicità (sarcasmo) che non c'è campo e quindi siamo isolate dal mondo. Dopo poche ore di camminata, ai limiti delle mie forze, vediamo una casa innalzarsi in lontananza. Scavalchiamo la recinzione che è posta come ogni proprietà privata dovrebbe. Vedo che tutte le luci sono spente e presumo che la casa sia vuota. Guardo Asia e lei annuisce come se mi avesse letto nel pensiero. Troviamo una finestra aperta ed entriamo dentro l'enorme villa.
Con le pistole strette al petto ci avventuriamo per la casa. 
Unisco due dita e indico un corridoio ad Asia e uno a me stessa. 
Annuisce per poi andare avanti e dividere le strada. 
Vado avanti cauta ancora con il passamontagna addosso. 
Sento dell'acqua scorrere e il mio cuore si fà piccolo piccolo, la casa non è vuota. Cammino verso dove il rumore si intensifica e vedo un ragazzo che si stà facendo la doccia. 
Aspetto che esca e lo vedo mettersi un'asciugamano intorno alla vita. 
In quel momento sbuco fuori e gli punto la pistola al petto, lui sorpreso alza le mani e mi guarda impaurito.
I:"In soggiorno." 
Mi metto dietro di lui e lo guido verso il soggiorno. 
I:"Guarda un po' chi ho trovato? Babbo Natale sexy." 
Asia mi viene incontro mentre minaccia un'altro ragazzo dagli occhi verdi davanti a lei.
A:"Io ho trovato Shaekspeare in estiva" 
Gli fà segno di mettersi vicino all'amico. 
I:"In ginocchio" 
Il tipo che ho trovato nella doccia con gli addominali stellari mi parla:"Non prendo ordini da una tipa mascherata." 
Guardo Asia e lentamente sfiliamo i nostri passamontagna lasciando che i nostri capelli ricadano dolci sulle spalle.
Il tipo recuperato da Asia:"wow, potete venire più spesso a rapinarci?" 
addominali stellari:"Già.. ha proprio ragione dio santis..." 
I&A:"ZITTI, ABBIAMO UNA PISTOLA!" 
Loro abbassano lo sguardo, sentiamo poi dei rumori proveniente dall'entrata. 
Guardo spaventata Asia che mi sorride furbetta, ha un piano, e i suoi piani non falliscono mai. 

CONTINUA.