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Autore: moredream84    12/04/2013    3 recensioni
Tirocinio e lavoro…
Lavoro e amicizia…
Amicizia e amore... Uguale... Amore impossibile…
A quante persone poteva capitare di ritrovarsi in questa situazione? Forse centinaia…Migliaia…Magari su dieci persone, otto si ritrovavano a fronteggiare qualcosa di questo tipo. Ma forse, ognuna di loro, aveva l’opportunità di mettercela tutta, conquistare la persona amata, e magari riuscire a conquistarla.
Già…Era proprio quello che mancava a lei…La speranza! Perché neanche fra un milione di vite, lei, sarebbe riuscita a fargli cambiare idea e avere la sua attenzione.
...Se solo lui non fosse stato gay, lei, avrebbe avuto quella speranza come tutti gli altri...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tirocinio e lavoro…
 
Lavoro e amicizia…
 
Amicizia e amore... Uguale... Amore impossibile…
 
A quante persone poteva capitare di ritrovarsi in questa situazione? Forse centinaia…Migliaia…Magari su dieci persone, otto si ritrovavano a fronteggiare qualcosa di questo tipo. Ma forse, ognuna di loro, aveva l’opportunità di mettercela tutta, conquistare la persona amata, e magari riuscire a conquistarla.
Già…Era proprio quello che le mancava…La speranza! Perché neanche fra un milione di vite, lei, sarebbe riuscita a fargli cambiare idea e avere la sua attenzione.
...Se solo lui non fosse stato gay, lei, avrebbe avuto quella speranza come avevano tutti gli altri...
 
<< Sarah tutto bene?...>> Sarah Smith, 21 anni, Americana, seduta per terra vicino a quel ragazzo Asiatico dai capelli scuri e lucidi, si domandava come fosse riuscita a cacciarsi in quella situazione senza via di fuga <<…Qualcosa non va? >> Domandò crucciando i bellissimi occhi neri.
 
Sarah spalancò i suoi, che erano di un verde intenso, fissando con smarrimento il ragazzo vicino a lei << Sì, tutto ok…>> E distolse lo sguardo, rivolgendolo verso quello che era il reale oggetto della sua attenzione <<…Solo un po’ di pensieri cattivi >> Disse sospirando.
 
Il giovane puntò gli occhi nella sua stessa direzione, fissando l’altro ragazzo che, con totale disinteresse rideva spensierato << Ma perché non lo lasci perdere? >> Domandò soffiando, mentre riportava lo sguardo su di lei.
 
Già, perché non lo lasciava perdere? Perché non riusciva a lasciarlo perdere nonostante sapesse la natura delle sue preferenze personali? << Per favore non ricominciamo con questa storia…>> Disse esausta. E strinse le braccia al petto, cercando di non pensarci più per davvero. Cosa molto difficile giacché lo aveva davanti, erano amici, e poiché era anche molto coinvolta.
 
<< Ok…>> Disse sorridendo l’altro, non aggiungendo nessun altra parola. E si passò una mano fra i capelli, cercando di mandare via quel velo d’imbarazzo calato fra loro, per il fastidio che Sarah provava. Lo vide guardare per aria, sbuffando piano per un secondo, per poi trasalire leggermente come gli fosse venuta un’idea <<…Io vado a prendere qualcosa da bere...>> Disse alzandosi da terra, scuotendo leggermente gli eleganti pantaloni <<…Vuoi qualcosa? >> Domandò gentilmente.
 
<< Lo stesso che prendi tu >>
 
Lo vide sorridere dolcemente << Ok >> Mentre disinvolto, si allontanava da dove si trovava lei. Ragazzo decisamente simpatico e molto carino. Gentile come solo lui poteva essere, Seungri, aveva continuato a mostrarle attenzione sin dal primo momento che si erano incontrati, non nascondendole per niente al mondo il suo interesse.
Non gli mancava niente, aveva tutto quello che una ragazza poteva desiderare, ma soprattutto era etero! Eppure lei, non riusciva a farselo piacere abbastanza da sostituire l’altro.
Ed era proprio di quest’ultimo, su cui lei aveva fatto la riflessione senza speranza di pochi istanti prima. Perché Kwon Ji Yong, ragazzo attraente, intelligente, e di grande carisma, aveva tutto quello che le piaceva in assoluto…Con l’unica pecca di essere gay.
 
<< Che ci fai qui tutta sola?...>>  Sarah guardò Jiyong balzare disinvolto dal posto in cui si trovava, e sedersi vicino a lei <<…Come mai sei così seria?...>> Domandò subito dopo, con sguardo curioso <<…Sembra che ti sia morto il gatto >>
 
Sarah gli lanciò uno sguardo secco e depresso, sospirando ancora una volta per la sua completa mancanza di tatto. Se solo avesse saputo cosa la deprimeva in quel modo, probabilmente lui l’avrebbe allontanata immediatamente, e troncato drasticamente la loro amicizia. Perdendolo definitivamente << Non ho niente >> E abbassò lo sguardo. Perché non si trattava solamente di farsi piacere il suo migliore amico e rischiare di rovinare tutto con i suoi stupidi sentimenti, ma si trattava di farsi piacere un ragazzo a cui non piacevano per niente le ragazze. E allora tutto iniziava a complicarsi, e poteva essere molto più difficile da gestire.
 
<< Sarah non farmi passare per idiota…>> Disse lui mettendole una mano dietro la schiena, circondandole le spalle <<…Ti conosco fin troppo bene, e vedo che qualcosa non va >> Appoggiando una mano su di esse, come a mirare di volerla confortare.
 
<< Sto bene >> Rispose infastidita, scuotendo leggermente la spalla sopra cui si trovava la sua mano, volendo persuadere il ragazzo a lasciarla in pace.
 
Ma quest’ultimo, com’era suo solito fare, non si arrese e rimase formo immobile lì dove si trovava << Vedrai che andrà tutto bene >> Le disse sostandogli una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
 
E subito arrossì come una stupida. Parlava bene lui non sapendo per niente la tragicità che la avvolgeva. Perché un “andrà tutto bene” non era confortante. Non lo era per niente!
E niente sarebbe finito bene! Almeno non per lei << Dai Jiyong…>> Disse divincolandosi dalla sua presa morbosa <<…Perché non vai a chiaccherare con qualcun altro?...>> Spostandogli la mano <<…Voglio restare da sola >> E così dicendo si voltò a fissarlo.
 
E lo sguardo più serio e infastidito che lui potesse avere, gli si parò davanti << E’ perché vuoi stare da sola con Ri, vero? >>
 
 
                                                                                                                          
                                                                                                                                                                                 -…Seungri ti amo…-
                                                                                                                                                                                  (disse Jiyong abbracciando il giovane maknae)
 
                                                                                                   

                                                                                                                                                                                -…Hyung è imbarazzante, smettila!...-
                                                                                                                                                                                 (rispose il più piccolo spingendolo via)

 


                                                                                                                                                                               -…Ma è vero! Io amo solo te!...-

 
 
…Le ritornarono in mente le parole del ragazzo, mentre si erano ritrovati a festeggiare il primo concerto riuscito bene dell’Alive Tour. E lei, vestita in modo carino, aveva creduto che lui l’avesse invitata fuori solamente per stare da solo con lei e dare una svolta alla loro amicizia, ritrovandosi a doversi ricredere pochi istanti dopo. Ma in quel momento, sentendogli pronunciare quelle parole, oltre a rivelare le sue preferenze personali in fatto di “piacere”, sgretolò tutti i pezzetti del suo cuore, venendo a conoscenza che no, una donna non gli sarebbe mai potuta piacere.
 
E sbuffò stressata << Dai Jiyong >> Facendo una rotazione completa degli occhi.
 
Ma la mano del ragazzo strinse più forte le sue spalle, facendola avvicinare ancora di più a lui, ritrovandosi completamente persa nei suoi occhi scuri << Sai bene che sono geloso >>
 
E quelle parole le fecero arrestare il cuore per un istante…
 
 
 
*****(Settembre 2011…)*****
 
 
 
“Tirocinio in un paese estero”
 
Con quella frase che apparentemente lasciava trasparire “opportunità” e “carriera”, Sarah, si era lasciata abbindolare dal suo professore di moda e design e aveva accettato la proposta di partire per un paese estero, agevolata anche dal fatto di sapere bene due lingue “l’Inglese” e il “Giapponese”…Con il solo scopo di “fare esperienza e carriera”.
Ma non si era accertata “dove” l’avrebbero spedita per approfondire la conoscenza, e proprio per quello, era stata spedita lontano dalla sua amata Orlando, ritrovandosi in quella terra che neanche le piaceva. Che poi cosa diavolo doveva “tirocinare” in un paese che neanche ne sapeva niente di moda!
 Se proprio volevano mandarla da qualche parte per fare esperienza, potevano spedirla a Londra, la patria dei “Fashion events”, non Seoul! La patria di che cosa?!
 
 << Forza Sarah, se vuoi passare a un livello superiore, devi darti da fare! >>
 
Con quella frase da “devi fare la sguattera o ti sbatto fuori”, il suo superiore, “Madam profiteur” (così chiamata da Sarah per i suoi innumerevoli abusi di potere) l’aveva schiavizzata relegandola al ruolo di “facchino”, anziché da tirocinante come apprendista modellista. E la faceva correre su e giù per quell’enorme palazzo, ricoprendo qualsiasi ruolo possibile. Dal “vai a comprare dei caffè”  al “porta queste scartoffie in ufficio”, facendola andare in sù e in giù a giro per lo stabile. Tutto, fuorché farle fare tirocinio.
Era passato un mese circa, e non aveva visto l’ombra di un ago per cucire. Altro che raccomandazioni! Anziché affiancarla a qualcuno che potesse insegnarle qualcosa in più, l’avevano trattata come una perfetta immigrata. E allora imprecava mentalmente, dicendosi che no, non era servito a niente trasferirsi in quel paese dimenticato da Dio, e sì, che sarebbe voluta tornare immediatamente a casa. Ma non poteva! O il suo insegnante ci avrebbe rimesso la faccia. Ma cosa serviva essere la migliore del suo corso, se tanto poi veniva trattata con insufficienza?
 
<< Perché non ti riposi un attimo? >>
 
Come ogni altro giorno, Sarah, si trovava a correre come una dannata in giro per i corridoi di quello stabile. Ma le parole pacate di qualcuno l’avevano riportata alla realtà, facendole alzare lo sguardo, e assaporare quella poca umanità che aveva visto da quando si trovava lì.
 
Davanti agli occhi le si parò la figura di un ragazzo Coreano dai lineamenti delicati e belli, che seduto su una cassa acustica, la fissava con occhi seri. Sarah appoggiò per un secondo lo scatolone che teneva in mano, cercando di afferrarlo meglio << La mia capa non vuole che mi fermi a parlare…>> Rispose indolente <<…Altrimenti rischio di non arrivare mai a fare il lavoro per il quale sono venuta qua >> Disse facendo qualche passo, mosso a liquidare la sua conversazione con il ragazzo.
 
<< Che tipo di lavoro? >>
 
Sarah si fermò nuovamente, e si girò verso di lui ormai rassegnata << Modellista >> Rispose sintetica. Se la vedeva Madam Profiteur, le avrebbe rifilato una bella ripassata, e questa volta sbattuta a pulire i cessi.
 
<< E perché non sei in camerino? >> Domandò curioso.
 
<< Perché Madam Profiteur non me lo concede >> E si schiantò una mano davanti alla bocca, lasciando cadere per un attimo lo scatolone, sconcertata per aver svelato a quello sconosciuto il ridicolo soprannome che aveva dato alla responsabile del reparto moda.
 
Il ragazzo scoppiò in una fragorosa risata << Quindi tu sei tu la novellina affiancata di recente a Mery-Sun >> E continuò a ridere, sotto uno sguardo sconcertato di Sarah.
 
Non rispose, e velocemente raccolse l'oggetto caduto dalle sue mani, cercando di terminare la conversazione definitivamente. Tanto quel ragazzo, a quanto pareva, aveva solamente voglia di sfotterla << E' stato interessante conoscerti >> Sì, interessante lo era stato! Perchè non aveva mai visto nessuno abbinare degli orribili calzini verdi, su un paio di pantaloni a scacchi rosa.

Ma ancora un intervento inaspettato del ragazzo, la fece arrestare << Aspetta…>> Disse balzando giù dalla cassa, dirigendosi verso di lei <<…Piacere Kwon Jiyong…>> Disse porgendole la mano <<…Se vuoi posso aiutarti ad abbattere la vecchia >> Disse con fare di complicità, riferito a Madam Profiteur, come se anche a lui stesse poco simpatica. E le sorrise gentilmente.
 
<< P-Piacere… Sarah Smith >> Rispose perplessa e notevolmente incuriosita.
 
<< Vieni ti aiuto >> E così dicendo, dopo averle stretto un dito delle mani occupate, le prese il materiale ingombrante che aveva fra le braccia.
 
In principio, Sarah, pensò che quel ragazzo fosse un addetto ai lavori un po’ sfaticato e curioso, che se ne andava in giro per quell’enorme edificio senza fare niente.
Lo aveva incontrato spesso nei corridoi, e spesso, l’aveva aiutata a finire il suo lavoro. Avevano parlato molto del più e del meno e poco alla volta, lui, aveva iniziato a raccontargli dettagli della sua vita che credeva non fossero poi così leggeri da dire a chiunque. Insomma…Quel ragazzo aveva dimostrato una certa fiducia in lei, e Sarah, si ritrovò a cambiare l’opinione iniziale che aveva su di lui, ascoltando in silenzio, la sua interessantissima vita. Ammise che sì, quello, era un bravo ragazzo, che si stava impegnando molto per rendere la sua vita significativa, per darle quel valore che molti sottovalutavano. Era un ragazzo profondo, pieno di aspettative e ambizioni. Gentile, educato, pronto ad ascoltarla in ogni momento. Anche quando subiva ingiustizie da parte di Madam Profieur.
Disponibile oltre ogni limite. Un carattere amabile e attraente, che non poteva fare altro che piacerle. Sì, le piaceva…
 
 

*****(Presente...)*****

 
 
…Sarah sbuffò sonoramente di fronte allo sguardo serio di Jiyong, che la rimproverava << Non devi essere geloso…>> Disse seccata <<…Tra me e Ri non c’è niente, siamo solo amici…>> Continuò aggiustandosi nervosamente la maglietta. Se un po’ di quella gelosia che lui provava fosse dettata dal fatto che lei gli piaceva, allora avrebbe anche potuto sentirsi lusingata e felice…
 
<< Sei sicura che sia solamente questo? >> Domandò il ragazzo poco convinto.
 
<< Sì >>
 
…Ma Sarah non si sentiva per niente lusingata. Era come avere a che fare con la migliore amica, gelosa del fatto che stesse stringendo amicizia con il ragazzo che le interessava. Per Jiyong era lo stesso. Lei lo sapeva benissimo che era follemente invaghito di Seungri…Persino fan-page dedicate ai Big Bang parlavano del loro rapporto anomalo, mostrando foto e video compromettenti.
Sarah sapeva che Jiyong le voleva bene…Ma guai a chi gli toccava il suo piccolo maknae << Sicura? >> Domandò ancora una volta, cercando di avere conferme.
 
E allora sbuffò << Sì, Jiyong, te l’ho già detto…>> Disse gesticolando scazzata <<…Non ti preoccupare, il maknae è tuo! >> E distolse lo sguardo, fissando fuori dalla finestra…Mentre iniziò a sentire gli occhi pizzicare.
 
<< Cosa ti fa pensare che io sia geloso di Seungri?! >>
 
E Sarah in quel momento si girò a fissarlo occhi smarriti, non capendo cosa quella sera, lui avesse di così strano…
 
 
 
*****(Dicembre 2011…)*****


 
Era seduta sul divanetto scazzata, mentre con sguardo arrabbiato, fissava la brunetta che si strusciava a Jiyong in modo provocante. Dopo aver scoperto (con grande stupore) che lui era il leader di una famosa boy band in voga al momento (grazie ai gentili avvertimenti = minacce di Madam Profiteur, che la intimava di smettere di importunare il giovane cantate), Jiyong si era premurato di abusare della sua autorità (quale persona influente e rispettata della YG), per ristabilirla al posto che le spettava, ovvero “fare il tirocinio per modellista”.

E che bello era stato scoprire tutto questo, mentre Madam Profiteur sbuffava come un treno, inpotente di ribellarsi!

Era famoso, era influente, ma cosa più importante, era suo amico! Ma lui non era solamente questo per Sarah...Jiyong era molto di più! Con la sua dolcezza era riuscito a conquistarla totalmente e farla sentire al sicuro, era riuscito a coinvolgerla facendole ascoltare molte canzoni della sua band, e le aveva fatto scoprire un nuovo lato di quel carattere che già le piaceva molto...La sua sensibilità.
Perchè a differenza di quello che poteva dire la gente (che lo considerava un ragazzaccio), Sarah sapeva benissimo che Jiyong era anche una persona sensibile. E no, lei, non avrebbe mai più voluto lasciare Seoul...Perchè lì, ci abitava lui.
 
Sorseggiò nervosamente il drink nella sua mano, accavallando le gambe. Jiyong le aveva chiesto di uscire. Finalmente, dopo tre mesi di amicizia platonica, e uscite solamente dedicate a frivolaggini (come ad esempio andare al market e comprare ogni tipo di schifezza per mangiarsela poi davanti ad un film con gli altri ragazzi) si era deciso a invitarla fuori.
Sarah aveva sperato da molto in una svolta di quel tipo, ma quella sera le sue aspettative, furono bellamente disintegrate.
 
Ebbene, non era una semplice uscita a due, con loro c’erano anche tutti gli altri ragazzi (cosa abitudinale) e la moltitudine dello staff che solitamente stava dietro ai loro concerti. Già! Quella sera festeggiavano l’imminente inizio del Tour Alive.
 Benché si trovassero nella zona vip del locale, e non c’era poi così tanto affollamento, la musica della discoteca le dava fastidio, e le dava fastidio tutta quella gente che accerchiava Jiyong, non permettendogli di stare insieme a lei neanche un po’. A rendere ancora più fastidioso il tutto di quella situazione, quelle stupide ballerine a loro affiancate, che sghignazzavano stupidamente.
Non che gli importasse poi molto se le altre ragazze si strusciassero addosso agli altri, quello che la urtava di brutto, era la ragazza che si strusciava addosso a Jiyong.
 
Sarah, si era vestita carina solamente per farsi notare da lui. Ma Jiyong, aveva deciso di distruggere il suo ego, non degnandola neanche di uno sguardo << Vuoi ballare?...>> Sarah sbattè le palpebre, riprendendosi leggermente da quel torpore, e rivolse lo sguardo verso il ragazzo davanti a lei <<…Dai, buttiamoci nella mischia! >> E così dicendo, senza darle tempo di formulare una risposta, Seungri le prese la mano trascinandola a ballare.
 
La strattonò a se, appoggiando una mano dietro la sua schiena, sorridendole allegramente << Dai Sarah, non pensare a niente…Divertirti! >> E la riallontanò prendendole entrambe le mani, facendola girare.
 
E Sarah fu travolta immediatamente dal buon umore che riusciva a trasmetterle quel ragazzo così attivo. Non capì bene se lui aveva intuito tutte le sue pene, seppe solamente che il suo gesto fu davvero premuroso, e che riuscì a farle tornare un po’ di allegria in quel cuore frustrato.
Era sempre stato carino nei suoi confronti, l’aveva sempre trattata in modo riguardoso, e quando capitava che litigasse con Jiyong, c’era sempre lui, pronto a tirarle su il morale. Proprio come se percepisse che lei stava per cadere da un momento all’altro nel baratro della profonda tristezza...E immediatamente incarnava quel “bastone” pronto a sorreggerla.
 
Ballarono…Si divertirono…Le dedicò sorrisi immensi e dolci, che le fecero tranquillizzare il cuore…
 
…Ma solo fino a quando ritornarono ai divanetti dove stavano seduti gli altri. Lì, le arrivò quella mazzata tra capo e collo, che la fece stramazzare al suolo agonizzante…
 
<< Ma dov’eri finito!...>> Esclamò Jiyong tirando Seungri per una mano, facendolo cadere a sedere <<…Mi sei mancato! >> E appoggiò una mano attorno al suo collo, schivando la brunetta vicino a lui.
 
<< Hai bevuto? >> Domandò crucciato Seungri.
 
<< No >> Rispose sorridendo Jiyong.
 
<< Perché non mi lasci allora? >> Domandò ancora, con fare schifato.
 
<<  Seungri io ti amo!...>> Disse Jiyong in modo palese <<...Come posso lasciarti andare? >> Senza neanche un po’ di pudore.
 
<< Hyung è imbarazzante, smettila! >> Rispose il più piccolo spingendolo via.
 
<< Ma è vero! Io amo solo te!...>> E si avvicinò dandogli un bacio sulla guancia <<…E non me ne vergogno >>
 
Seungri lo fissò crucciato, continuando a bisticciare con lui in modo animato, nel tentativo di levarselo dalle scatole. La brunetta a fianco di Jiyong, scomparve immediatamente, scazzata da quella dichiarazione che non lasciava nessun dubbio sull'orientamente sessuale del giovane, E poi c'era Sarah…
 
…Beh, a Sarah mancò il respiro, sentendo ogni più piccolo pezzetto del suo cuore, ridursi a brandelli...
 


*****(Presente...)*****

 
 
…Sarah sbattè le palpebre perplessa per la frase strana detta da Jiyong << Ma...Hai detto che sei geloso di Seungri...>> Disse crucciata.
 
Lo vide sorridere << E’ vero, ho detto che sono geloso…>> Disse guardandola <<…Ma non ho detto che sono geloso di Seungri >> Puntualizzò, soffermandosi e facendo una pausa. Poi sorrise ancora divertito <<…O meglio…Sì, sono geloso di Seungri…>> E si fece serio <<…Ma non nel modo che credi tu >> Avvicinandosi un po’ di più a lei.
 
Sarah continuò a guardarlo con occhi perplessi, scrutandolo ancora, non capendo assolutamente l’allusione che gli voleva suggerire Jiyong. Non era geloso di Seungri, ma era geloso di Seungri…Qualcosa non tornava…
<< Jiyong, perché non mi dici chiaro quello che vuoi? >> Domandò stufa, menrte continuò a fissarlo.
 
<< Non voglio che tu e Ri vi frequentiate >> Le disse diretto, guardandola serio.
 
Sarah spalancò gli occhi verde smeraldo, e lo fissò smarrita…




*****(Agosto 2012…)*****
 
 


<< Sarah presto!...>> Disse il ragazzo afferrandole la mano mentre correvano <<…Siamo quasi arrivati >> E passarono l’enorme cancello di casa, eludendo la stuola di fan che li aveva inseguiti.
 
Sarah sorrise affaticata, appoggiandosi alla porta di casa << Ma perché va a finire sempre così, quando esco con te? >>
 
Il ragazzo le sorrise dolcemente, facendole una carezza sui capelli bagnati fradici per la pioggia battente << Perché sono un gran figo, non lo sapevi?…>> Ed entrambi, scoppiarono a ridere <<…Vieni, o ci ammaleremo >> E la riprese per mano, entrando in casa.
 
Erano passati otto mesi da quando Sarah aveva scoperto che Jiyong era gay, e aveva deciso di rinunciare definitivamente a lui, comprendendo che no, lui non avrebbe mai cambiato idea sulle donne. E lei aveva bisogno di non vedere più Jiyong, come un ragazzo. Perchè vederlo come tale, significava farselo piacere ancora di più.

 E fu proprio quello che fece…Sarah, iniziò a considerare Jiyong, come una delle sue più care amiche…

<< Prendi pure qualcosa di mio dal cassetto >> Disse il ragazzo, frizionandosi i capelli con l’asciugamano.

...Aveva bisogno di considerare Jiyong, come se fosse una ragazza...
 
Sarah non se lo fece ripetere due volte, e prese la prima maglietta piegata che trovò << Ci guardiamo un film stasera? >> Domandò lei togliendosi tranquillamente gli abiti umidi e rimanendo solamente con il reggiseno. Ma non udì nessuna risposta in cambio, e così si voltò verso il ragazzo, per capire cosa stesse facendo.
 
E nello stesso istante in cui si voltò, gli s’infranse sul viso un asciugamano << Svergognata! >> Disse il ragazzo, voltato nuovamente di spalle.
 
Sarah prese l’asciugamano e se lo avvolse in vita << Che c’è!...>> Domandò seccata, portandosi davanti a lui <<…Ti fa schifo anche solo vedere una donna seminuda? >> E gli tirò uno schiaffo sulla mano, tornando a prendere la maglietta che aveva appoggiato sul cassettone.
 
Jiyong non disse niente, e Sarah, continuò a sghignazzare alle sue spalle, comprendendo che sì, lui era rimasto schifato dalla sua visione in reggiseno.
Quello fu il momento in cui lei si sentì davvero libera...Libera di essere se stessa...Libera dai sentimenti che aveva provato per lui. Nessun sentimento di amore verso quel ragazzo velava più il suo cuore...Solo e semplicemente...Amici.
 
Continuò a domandarsi come Jiyong potesse trovare eccitante, un corpo che fosse uguale al suo. In genere gli uomini rimanevano estasiati alla vista del corpo femminile, poichè possiedono delle parti intime che loro non hanno, e lo stesso le donne vedendo quello maschile. E’ questo che veniva chiamato come “l’attrazione dei sessi”. Ma un uomo che guardava un altro uomo? Cosa trovava di attraente?
 
Sarah se lo era domandato per tutto il film. Mentre mangiava beata i suoi popcorn, e mentre osservava il viso concentrato di Jiyong, che guardava lo schermo…Che cosa ci trovava?
 
Non lo sapeva…Ma poiché gli voleva bene, e voleva continuare a essere sua amica, rispettò quel pensiero che non capiva…


1 Nuovo Messaggio

"Sei libera domani per pranzo?"


...Sarah sospirò leggermente, leggendo quel messaggio in arrivo...Doveva ammetterlo...Forse Seungri un pochino iniziava a piacerle.
 
 


*****(Presente...)*****



 
<< Seungri non fa per te…>> Le parole sincere e sconcertanti di Jiyong, le arrivarono colpendola in pieno petto <<...Non ti basta più essere solo noi due? >> E le accarezzò il viso.
 
Come se fossero fidanzati da una vita...Come se stessero insieme...Jiyong le aveva rivolto quelle parole con assoluta possessione. Sarah sapeva che Jiyong non sarebbe stato adatto, sarebbe stato perfetto per lei! Era tutto ciò che aveva sempre desiderato!
Ma lui forse non si accorgeva di continuare a torturarla. Se solo fosse stato un tantino più etero, anziché gay, Sarah si sarebbe lasciata totalmente ammaliare da quelle carezze che lui le stava rivolgendo. Sarebbe stato tutto totalmente diverso…Se solo lui fosse stato etero << Jiyong, perché non la smetti?...>> In quel momento, Sarah, provò un intenso senso di nausea. Ma non perché Jiyong la repelleva, assolutamente no, ma perché lo stomaco le si strinse dall'ansia. Perché, anche se il ragazzo scherzava con lei giocando con aria a seduttore, non era una cosa reale, e sicuramente a lui avrebbe fatto schifo pensare anche lontanamente di darle un bacio. Come le aveva fatto schifo vederla in reggiseno <<…Sei strano stasera…Smettila con questi scherzi stupidi >>E lo spinse via infastidita.
 
Ma il ragazzo le prese il viso fra le mani, riportandole gli occhi nei suoi << Sarah, non sto scherzando…>> Disse lui facendola irrigidire per qualche istante <<…Non hai bisogno di Ri, ci sono io per te! >>
 
Sarah sbarrò gli occhi fissandolo, cercando di vedere quel qualcosa di strano che potesse spiegarle il “perché” di quelle azioni palesemente diverse dal solito, e distolse lo sguardo pochi istanti dopo voltandosi di lato, vedendolo avvicinarsi leggermente << Jiyong smettila >> Sibilò imbarazzata.
 
<< Di fare cosa…>> Disse lui avvicinandosi <<…Di avvicinarmi?...>> Bisbigliando vicino al suo orecchio <<…Di abbracciarti?...>> Stringendo un po’ di più il braccio attorno alle sue spalle <<…Devo smettere di fare cosa? >> Le domandò sbuffando un sorriso.
 
Sarah sentì lo stomaco chiudersi, e gli occhi pungere per quelle lacrime che stavano per uscire, e alzò il viso verso di lui con occhi arrabbiati << Basta!...>> Disse tirandogli una sonora manata sul petto <<…Non è divertente! >> E gli occhi le si inumidirono, sentendo il suono orribile, che facevano quelle parole uscite dalla sua bocca. Confermandole che no, non era divertente vedere Jiyong amoreggiare con lei, solo per scherzo.
 
Ma non ebbe tempo di realizzare il “perché”, Jiyong si fosse fatto serio nel vederla così emotivamente sconvolta. Le accarezzò i capelli facendo scivolare la mano sulla sua guancia, si avvicinò a lei deciso, e le diede un bacio sulle labbra.
 


 
*****(Novembre 2012…)*****


 
 
Sarah camminava per le vie del centro, cercando qualcosa di efficace, che le tirasse su il morale. Scarpe, cappelli, accessori, niente riusciva a farla sentire meglio. Ultimamente solo la roba da mangiare la tirava leggermente su. Ma dopo il benessere temporaneo che un cioccolatino le donava, ripiombava nella più tetra delle sensazioni…

 
                                                                                                                                                                                                    -…Non ci sentiremo per un po’…-

 
…Con quelle semplici parole, lei e Jiyong, si erano salutati la sera di un lontano Venerdì, e non lo aveva più sentito per parecchio tempo.
Impegnato con l’Alive World Tour, Jiyong non era riuscito a mantenere la promessa di “sentirsi ogni giorno” e aveva smesso di chiamare e rispondere al telefono, liquidandola con quella semplice frase. Si sentiva triste, e si sentiva sola, e aveva una gran voglia di vederlo e di abbracciarlo.
Gli mancava davvero troppo, e le uniche informazioni che riusciva ad avere su di lui, erano solamente quelle che pubblicavano su internet.
 
Guardò l’orologio che segnava le 6 del pomeriggio, e come ogni altro giorno, si recò in tutta fretta a casa di Jiyong per occuparsi di Gaho e Jolie. Erano passati quattro, lunghi, mesi, dall’ultima volta che lo aveva visto, e sentiva nel petto, crescere quella strana sensazione che le soffocava il cuore.
 
Girò la chiave di casa, ed entrò << Gaho…Jolie…>> Chiamò i due Sharpei, che come di consueto, avrebbero dovuto correrle in contro, consapevoli che la pappa e la solita uscitina per fare pipì, era appena entrata in casa. Ma niente…I due animaletti non si fecero stranamente vedere, e Sarah incuriosita si diresse in cucina, dove i due avevano le cuccette.
Si sporse dalla porta della stanza, trovandoli tranquilli e beati che dormivano ognuno nella proprio cuccia, e tirò un sospiro di sollievo, constatando che non fosse successo niente di grave. Mise le mani sui fianchi continuando a fissarli <<…Chi ha fame? >> E rivolse loro quella domanda, cui solitamente rispondevano, eccitandosi. Ma niente neanche lì. I due cagnolini rimasero immobili sotto il suo sguardo attonito per quella strana reazione.
 
Nel mentre che pensava a quanto fossero troppo tranquilli, due mani fredde, si posarono dolcemente su gli occhi << Io ho fame…>> E la voce più calda e piacevole che potesse sentire, risuonò improvvisamente per quella stanza accompagnata da quel gesto.
 
Sapeva bene a chi apparteneva quella voce, e immediatamente il suo cuore prese a battere, scaldando tutto il suo corpo << Jiyong…>> Sussurrò emozionata, appoggiando le mani sopra le sue.
 
Di scatto il ragazzo tolse le mani dal viso e le si parò davanti << Ma non è valido! Mi hai riconosciuto subito!...>> Disse scarruffandole i capelli <<…E io che avevo provato a camuffare la voce per spaventarti! >> E Sarah sorrise dolcemente, abbracciandolo, senza dire altro. Non poteva dire altro! Le parole le si erano fermate in gola per la troppa emozione...Perché le uniche parole che le sarebbero uscite dalla bocca sarebbero state solamente“mi sei mancato da morire”…





NOTE DELL'AUTRICE: Salve a tutti i lettori/lettrici, che avranno avuto il coraggio di arrivare fino in fondo a questo capitolo!
Dunque...Ci sono un paio di cosucce che vorrei dire...

La prima) Volevo precisare che questa fic NON è una long-fic.

La seconda) Che il prossimo capitolo si concluderà sicuramente e quindi potrò tornare a dedicarmi alla mia prima ff (che ho leggermente trascurato per mettere per iscritto questa assurdissima idea).

Era nata come "one shot" ma visto che le pagine scorrevano e lo scritto si allungava, ho deciso di spezzarla in due capitoli. E sarete contente di sapere (per chi avrà voglia di seguire) che il capitolo conclusivo è già avviato per metà.

Altra cosa...Se non si era capito, NON è una storia Yaoi ^w^ ...Può sembrarlo, ma in realtà non lo è assolutamente! Al che dovrete iniziare a porvi un altra domanda "la nostra protagonista, alla fine della storia, con chi deciderà di stare?"
Fatemi sapere i vostri pareri su con "chi" vorreste che ci sia il lieto fine, consapevoli che no, il vostro parere non avrà il potere di cambiare gli esiti della fic. Nel senso che io ho già deciso un finale (che non sarà cambiato), solo sono curiosa di sapere come lo vedere VOI questo finale. ^w^

A presto, la vostra Appler! ^3^


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
                                                                          
  
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