Fino alla fine ed oltre

Autrice: Tiziana (alias Corinne)

Periodo di produzione: iniziata ad ottobre 2007, chissà quando finirà.

Genere: drammatico, post serie.

Rating: NC 17 (per possibili contenuti forti)

Personaggi: Diciamo tutti i personaggi sia della serie di Buffy che di Angel.

Disclaimer: È tutto di Joss Whedon e co, che si riempia di foruncoli perché non si decide a darci una storia spuffy come si deve.

Note sulla storia: Questa storia mi è venuta in mente a seguito dei fumetti che, il sunnominato autore stupido, sta facendo. Per chi non li conoscesse, esiste attualmente il fumetto di Buffy The Vampire Slayer in cui si narra di un ottava stagione (che ahimè non è stato possibile fare con gli attori in carne ed ossa), e sembra stia per uscire anche una sesta stagione della serie di Angel (idem come sopra). Non ho la più pallida idea di cosa si inventerà quel pirla per la serie di Angel, ho solo visto alcune tavole disegnate che unite a quanto è uscito fino ad oggi della serie di fumetti di Buffy, ha scatenato la mia fantasia, portandomi a convogliare tutto insieme e come al mio solito a rivoluzionare anche cose che fino ad oggi sembravano certe. Ma vediamo di fare il punto della situazione. Buffy non è a Roma, dove in realtà vive un’altra Cacciatrice che ne ha preso le sembianze, ma vive in Scozia in un castello. Dawn è gigantesca (per il momento non si è ancora capito nel fumetto il perché, ad ogni modo non ne terrò conto nella mia personale storia, ma mi faceva gioco lasciarla in quello stato), Willow se ne svolazza a giro stile Superman e sembra avere il pieno controllo dei suoi poteri. Xander è ancora orbo e sembra essere diventato una specie di capoccia dell’esercito di Cacciatrici che l’incantesimo di Willow aveva risvegliato. Giles ora è a capo del nuovo consiglio degli Osservatori e credo stia maledicendo Willow, dato che se era difficile allenare Buffy, ora con qualche migliaio di Cacciatrici la cosa è diventata un tantino più complessa. E veniamo ad Angel e Co. La situazione a Los Angeles non è esattamente idilliaca, la battaglia dei quattro si è conclusa (per così dire ) in un nulla di fatto. L’esercito di demoni inviato dai Senior Partners ha invaso la città che ora è diventata una sorta d’inferno. Angel si ritrova da solo avendo perso le tracce dei compagni, e si mette alla loro ricerca a cavallo del drago (ma non doveva ucciderlo?). Qualcosa di inquietante sta succedendo a Spike, lo spolverino che aveva ricevuto a Roma, in cambio del suo distrutto dalla bomba, si sta rivelando più pericoloso di quanto possiate immaginare. Riuscirà il nostro eroe ossigenato a vincere la sua battaglia più ardua? Cosa farà Buffy quando scoprirà cosa sta succedendo a Los Angeles, dato che anche lei non si stava certo sollazzando? Le cose si stanno facendo serie per tutti, come andrà a finire? Beh…ripeto, non so cosa si inventerà quel, pirla, stupido, idiota, cretino e chi più ne ha più ne metta, di Whedon, ma per quanto mi riguarda quanto state per leggere è quello che è scaturito dalla mia mente bacata. Vi avverto, a chi piace il personaggio di Angel, questa storia non piacerà. Non perché lo tratterò particolarmente male, ma perché renderò il suo personaggio un tantino più cupo e oscuro del solito. Il patto che aveva stipulato con il Circle of Black Thorn, avrà le sue conseguenze e non saranno piacevoli. E forse non vi piacerà neanche il resto, dato che questa storia è insolitamente drammatica e lontana dal mio solito stile fatto di battute e momenti di ilarità tese a spezzare i momenti duri. Qui non ci saranno. Invece spero che questa storia vi appassionerà proprio per la continua tensione che vorrei imprimervi, senza lasciare un attimo di pace o di relax, per continuare a tenervi sul filo del rasoio. Di più non posso proprio dirvi. Leggete e commentate, voglio le vostre sincere opinioni in merito.

XOXOXOXOX

Prologo

Era buio.

Freddo.

Profondo.

Non sapeva neppure lui dove si trovasse.

Tutto attorno grida e lamenti.

Ed il fuoco che avanzava, dentro e fuori di lui.

Era all’inferno?

Era questo l’inferno?

E lui cosa doveva fare?

Gettarvisi e lasciarsi consumare o combatterlo?

Non lo sapeva più.

Gli sembrava di non averlo mai saputo.

Poi… il dolore.

Quel tormento che si portava appresso da…

Quel tormento che gli restituiva un minimo di lucidità

Stai al gioco!

Stai al gioco!

Stai al gioco!

Quello non era un gioco.

Ma ci sarebbe stato ugualmente.

Tanto…cos’altro poteva fare?

Niente.