“La verità, Domitianus, è che io e te siamo molto più simili di quello che pensi...” mormori, mal celando un certo divertimento sadico nel porlo davanti all'evidenza dei fatti.
“Siamo affetti dalla stessa malattia... La libertà. Tu vuoi essere libero dalla schiavitù,” gli afferri il mento fra le dita, e lo costringi a guardarti negli occhi “io voglio essere libero da me stesso.”