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Autore: Hyrim    16/04/2013    5 recensioni
Il famosissimo romanzo di Alessandro Manzoni portato in scena come spettacolo di beneficenza da attori provenienti da tutto il mondo... Ovviamente le rispettive nazioni saranno lì, pronte a vegliare su tutto, pronti a risolvere qualsiasi problema...
Ma se il problema fosse proprio il mancato arrivo della compagnia?
Come faranno a mandare avanti la serata?
Beh, molto semplice: copione alla mano, un bel respiro e pronti ad affidarsi alle loro capacità interpretative e alla giusta direzione di Germania!
L'unico problema è... conoscono la storia? O ancor peggio, conoscono le parti degli altri compagni?
Riusciranno a salvare la serata seguendo il copione o improvviseranno?
Avanti! Lo spettacolo deve continuare!
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien quasi a un tratto, tra un promontorio a destra e un'ampia costiera dall'altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive par che renda ancor più sensibile all'occhio questa trasformazione e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda ricomincia per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni...
 
- Veeh, è uno dei bellissimi posti dove vivo io! –
La lettura dell’inizio capitolo attuata dall’alto Tedesco biondo, in piedi davanti al leggio, fu interrotta improvvisamente. Tutte le nazioni, chissà per quale oscura ragione raccolte lì in quella stanza ad ascoltare, spostarono l’attenzione sulla causa di quell’interruzione.
Un ragazzo latino, non troppo alto né slanciato, dall’aria sorridente si era alzato dalla sua sedia, posta in mezzo alla seconda fila, per sollevarsi oltre la linea di teste degli occupanti dei posti in prima. Portava i capelli castano chiaro non troppo lunghi, e sulla sua sinistra aveva uno strano ciuffo ribelle dalla forma arrotolata. Aveva l’aria semplicemente raggiane. Dire che era di buon umore era decisamente poco.
Ci furono un paio di secondi di assoluto silenzio, poi il Tedesco si tolse gli occhiali da lettura e poggiò il libro sulla superficie di legno di fronte al  microfono.
- Ja, Italia. Lo sappiamo.
Sono due giorni che continui a ripeterci di quanto sei felice del fatto che alla commissione abbiano scelto di rappresentare proprio un tuo romanzo per la festa internazionale della cultura. Aber… ora vedi di sederti e di ascoltare come tutti. -
Il biondo, ovviamente Germania, sospirò, facendo per riprendere il libro,  anche alla svelta.
Erano in ritardassimo sulla tabella di marcia. Fra poco sarebbero arrivati gli attori, ognuno da una diversa parte del mondo, e avrebbero cominciato le prove per la rappresentazione che doveva svolgere un ruolo di spettacolo di beneficenza.
In quanto nazioni organizzatrici era loro dovere conoscere la storia… Ma nessuno sembrava esserne davvero interessato a dire la verità.
- Oih, West!  Come mai sei così teso!? E rilassati un po’!
Il piccolo Italia voleva soltanto farci notare la bellezza del suo territorio! -
Ed ecco un’altra interruzione. Classico.
La voce stavolta proveniva da uno degli estremi delle file, un ragazzo dai capelli color perla e gli occhi rossi, Prussia, che agitava noncurante una mano.
- E per te la bellezza sarebbe quella!? -
Chiese dall’altro lato un altro latino, simile al primo che aveva parlato ma con una nota di castano più scura sui capelli, e lo strano ciuffo dal lato opposto.
- Tranquilo, Romanito. Nessuno ha detto che il tuo territorio è più brutto del suo!
Tu hai il mare! Tutti sanno che il mare è più bello! -  Sorrise allegro lo Spagnolo seduto accanto a lui.
- Mare o montagna che sia… -  Riprese il Tedesco interrompendo quel probabile principio di discussione fin da subito grazie all’aiuto del microfono acceso – Siamo già in ritardo con la tabella di marcia, ragion per cui dovremo riprendere a leggere, e anche in fretta. Edete di fare silenzio stavolta, razza di irresponsabili!! -
… E incredibilmente il Tedesco era riuscito ad incutere un minimo di timore a tutti, tanto da zittirli… Per qualche secondo e basta però.
Una timida vocina femminile si alzò dal fondo della sala.
Era Liechtenstein, seduta accanto al fratellone Svizzera,  che aveva trovato il coraggio di dire il suo parere ad alta voce soltanto dopo aver preso la mano di quest’ultimo.
- Ich… Non conosco bene il mare, ma penso che la montagna sia molto bella. -
Ed ecco che tutta la sala era ripiombata nel vivo della disputa, fra paesaggi marittimi e paesaggi montani che fossero.
- Non è bella per niente! Ma che cazzo!!
Volete davvero metterla in discussione con le mie spiagge!? -
- Mare o montagna che vogliate dire… Tutti sanno che le località più attraenti sono quelle Francesi, oui! -
- Ma nei tuoi sogni, stupido mangiarane!! -
- Oh, Angleterre… Brucia l’invidia, eh? -
- What!? Ma quale invidia!? Anche restando una vita bloccati soltanto a Londra ti rimarranno davvero pochissime cose che non potrai mai vedere, tsk! –
- Oui, ad esempio il sole. -
- What..!? Vuoi un’altra Guerra dei Cent’anni, mangiarane!? -
- Non, vorrei che tu avessi un paio di sopracciglia umane, bruco .-
- Cos’è tutta questa ironia oggi, France? Hai finito le ragazze da bruciare sul rogo? -
- Cos--- Questo è un colpo basso, Angleterre!! Vedi se ora non te le strappo a mano quelle sopracciglia !!! –
- And say  “adieu” a quella ridicola barbetta allora !! -
- Nhahahah !! L’Hero ha tutti i generi di territorio a casa sua! I am the best, dude!! -
- Le montagne sono sempre state meglio del mare e sempre lo saranno.
Sono il luogo perfetto per molte attività… e ispirano a comporre.-
- Ma che cazzo, non è vero!! -
- Ja, io non dico bugie -
- Veeh… -
- Oh, ma sentite il damerino spocchioso… -
- Prussia, vuoi una padella spaccata in fronte già da ora per caso?? -
-Kololkolkolkol…–
- Svizzera, tu che di montagne te ne intendi, perché non ti esprimi?? -
- Fusosososososo… -
- Ehm… Preferirei non schierarmi… -
- Ehm, anch’io vorrei dire la mia se non distur… -
- ADESSO FATELA FINITA TUTTI QUANTI !!! -
La voce, già sottile di suo, del povero Canadese che aveva provato a dare la sua opinione per ultimo fu malamente coperta dall’urlo nel microfono appena lanciato dal Tedesco.
Ci fu il totale silenzio.
Nessuno osò fiatare.
- … Vielen Dank. – Germania si ricompose, aggiustandosi la cravatta sul colletto.
- Vi ricordo… -  Riprese poi – …Che non siamo qui per discutere su quale paesaggio sia migliore rispetto a mare o montagna. Vi ricordo che siamo qui per portare avanti il progetto di beneficenza di quest’anno. Il nostro compito è quello di vegliare su tutta la rappresentazione e assicurarci che tutto si svolga per il meglio. Facciamo tutto questo per i paesi più poveri, e NON possiamo permetterci distrazioni e di conseguenza rischi inutili a causa di stupide controversie… O di comportamenti infantili. – E nel dire questo passò gli occhi su ognuno di loro. – Ora, sarete soddisfatti che il tempo a disposizione per la lettura del primo capitolo è terminato. Congratulazioni. Grazie al vostro comportamento abbiamo sprecato tutto il tempo.
Ora, per passare a cose più pratiche… Ho mandato Cina e Giappone ad informarsi sull’arrivo degli attori. Sono in ritardo… E la cosa non mi piace. Dovrebbero avvertirci a minuti, nel frattempo il libro è qui. Se qualcuno vuole leggersi il primo capitolo lo faccia per conto suo.
Io ci rinuncio. –
E non disse altro.
Spense il microfono e si avviò verso l’uscita della grande sala conferenze in assoluto silenzio.
Stava per aprire la porta… Quando due Asiatici la spalancarono dall’esterno al posto suo, quasi finendogli direttamente addosso.
- Ayaaah! Aiuto-aru! – gridò il Cinese mentre si appendeva allo stipite della porta per non investirlo.
- … Was!? -
- Germania-San! – Ansimò l’altro, il Giapponese, ancora stremato dalla corsa. – Abbiamo un problema serio! -
- … Devo preoccuparmi? – Chiese Germania assottigliando lo sguardo.
- Siamo morti! Ma tanto tanto morti-aru ! –
- Germania-San… c’è stato un problema con l’arrivo degli attori.
Non potranno essere qui per la prima. -
L’intera sala si gelò all’istante. Tutte le nazioni si voltarono simultaneamente verso i due Asiatici e il Tedesco… che sembrava il più allarmato di tutti.
Quello era il perfetto inizio per una lunga serie di guai.
 
  
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