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Autore: Frankie_ Echelon    17/04/2013    3 recensioni
Non c'è molto da dire. È una scemenza che ho scritto questa mattina perché mi annoiavo.
Parla di soprattutto di Zacky, e di Brian che lo abbandona. L'intera storia è incentrata su Zacky e i dialoghi sono tratti da varie canzoni italiane. è una specie di "musical".
Genere: Demenziale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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 La debole luce entrava dalla finestra mentre Zacky “porchetta”, nomignolo datogli per il suo fisico rotondetto e per la sua passione per il cibo, apriva gli occhi dolcemente.
Si guardò in torno e, come nei film anni '20 - ∞, si sedette con un sorriso che gli andava da un orecchio all'altro. Spostò le coperte di lato e si stiracchiò.
Proprio in quell'istante entrò Johnny tutto sorridente, con fare da “mi sono fatto un fungo allucinogeno”, alzò le braccia al cielo e intonò:
<< Buongiorno a questo giorno che si sveglia oggi con te, buongiorno al latte ed al caffè, buongiorno a chi non c’è! E al mio amore buongiorno per dirle che è lei che per prima al mattino veder io vorrei. È un giorno nuovo e spero che sia buono anche per te! >> mentre le luci furono incentrate tutti su di lui.
Zacky si alzò dal letto e, ancora in boxer (per la precisione, boxer bianchi con le macchinine rosse), rispose all'amico -mentre le luci si posarono su di lui-:
<< Buongiorno voce, vita mia, buongiorno fantasia, buongiorno musica che sei l’oblio dei giorni miei e a coloro che aiutan chi non ce la fa, per donar loro un giorno che migliorerà! È un giorno nuovo, e poi chissà, se il mondo cambierà e ballerà! >> concluse facendo una piroetta su se stesso e inchinandosi.
La scena da “ teatrino delle marionette” si concluse e la situazione tornò normale, quasi seria direi.
<< Perché indossi un vestito da gnomo? >> chiese Zacky rendendosi conto dell'abbigliamento strambo dell'amico.
<< Devo provare il vestito per Halloween >> rispose alzando le spalle; << Amico mio.. c'è una cosa che devi sapere >> afferma Johnny abbassando lo sguardo e facendosi serio.
<< Confessa, amico >> rispose Zacky sbiancando visibilmente.
<< Brian sta per partire. Vuole abbandonare Huntington Beach con Michelle.. >> ammise Johnny togliendosi il capello da gnomo come in segno di lutto, o dispiacere.
Zacky si sentì morire. Si sedette sul letto e, cercando di riprendere fiato, disse: << No.. ma perché? .. Dove?? >> concluse quasi sul punto di piangere.
<< In Italia.. si crede un italiano.. credo abbia problemi i personalità multipla, quel ragazzo. Alcune volte mi spaventa.. >> affermò Johnny triste come la notte.
Il buio calò su quella stanza.
Zacky crollò sul pavimento inginocchiato; si portò una mano sul petto come se sentisse un dolore straziante -forse lo sentiva realmente-.
Le luci illuminarono Zacky che si crogiolava dal dolore; << Forse bastava respirare, solo respirare un po' fino a riprendersi ogni battito e non cercare l'attimo per andar via, non andare via.. >> disse cercando di riprendere fiato.
Prima che Johnny potesse ribattere, Zacky guardò l'amico e, veloce come la luce, raggiunse il piano inferiore.
Si fermò a metà della rampa di scale quando vide, davanti ai suoi occhi, Brian che lo aspettava con le valige. Scese piano gli ultimi scalini mentre sentiva le viscere contorcersi dentro di lui -cosa decisamente schifosa quanto romantica-.
<< Dimmi la verità, la verità.. >> disse Zacky col mento che gli tremava.
<< Col suo marchio speciale di speciale disperazione e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi per consegnare alla morte una goccia di splendore di umanità, di verità.. >> intonò Jimmy descrivendo la situazione di incredibile disperazione.
Zacky raggiunse piano Brian che lo guardò con una punta di rimorso negli occhi.
<< Su confessa amore mio io non sono più il solo, l'unico. Hai nascosto nel cuore tuo una storia irrinunciabile.. Io non sono più il tuo pensiero, non sono più il tuo amore vero.. sono il dolce con fondo amaro che non mangi più... >> affermò Zacky sul punto di piangere.
Synyster lo guardò quasi con disperazione. Non voleva lasciare il suo migliore amico, il suo amante. Quante cose avevano passato insieme? Quanti momenti indimenticabili.. belli, brutti..
Ma doveva andare, la sua amata Italia lo stava aspettando. La sua vera casa.
<< Mi dispiace.. >> disse Brian posando una mano sulla spalla del suo caro amico.
<< E allora non andare.. >> affermò Zacky guardando negli occhi Brian.
Brian guardò quegli occhi di un colore indefinibile, Smeraldo? No, troppo verdi.. Zaffiro? No, troppo azzurri.. erano uno di quei colori che ti incanta. E lui si era incantato molte volte, proprio come in quell'istante.
<< Vorrei, ma.. Mi dispiace devo andare, il mio posto e là ..! >> rispose Brian alzando lo sguardo al cielo per non dover essere costretto a guardare quegli occhi. Sarebbe stato difficile per lui, altrimenti, dirgli addio.
<< Lasciamoli da soli.. >> intervenne Matt che fece uscire tutti dal salone.
Quando finalmente furono soli Zacky disse:
<< E' iniziato tutto per un tuo capriccio, io non mi fidavo.. era solo sesso.. Ma il sesso è un'attitudine, come l'arte in genere. E forse l'ho capito e sono qui.. Scusa sai se provo a insistere, divento insopportabile, lo so, ma ti amo..ti amo.. ti amo! Ci risiamo..vabbè, è antico, ma ti amo.. >> concluse venendo interrotto da Brian.
<< non dire così Zacky.. mi mancherai.. >> afferma Brian prendendo le valige e aprendo la porta d'ingresso.
Si gira e fissa l'amico << Vorrei poterti ricordare così, come un sorriso acceso d'amore, come se fosse uscita di colpo lì, un'occhiata di sole... vorrei poterti ricordare lo sai, come una storia importante davvero, anche mosso il sentimento che hai: solo un canto leggero.. >> disse Brian con dispiacere. Era dura per lui dover abbandonare Zacky, troppo dura, ma doveva farlo.
Zacky rimase, così, basito, senza forze per obbiettare.
Passarono pochi secondi quando si riprese.
<< Addio, amico.. >> disse Zacky mentre una lacrima bagnò il suo viso.
<< Scrivimi, servirà a sentirti meno fragile quando nella gente troverai solamente indifferenza.. non ti dimenticare mai di me.. E se non avrai da dire niente di particolare non ti devi preoccupare,io saprò capire. A me basta di sapere che mi pensi anche un minuto. Perché io so accontentarmi anche di un semplice saluto. Ci vuole poco.. per sentirsi più vicini.. scrivimi.. >> concluse Zacky stringendo le mani in un pugno. Brian annuì a quelle parole e uscì dalla casa, chiudendosi la porta alle spalle.
Zacky si sedette sul grande divano di pelle e si prese la testa tra le mani. Le luci si abbassarono lasciando solo una tenue luce ad illuminare il ragazzo. I ragazzi entrarono nella stanza e circondarono Zacky. Volevano consolarlo.
<< Vorrei stare solo, ragazzi.. >> disse alzandosi e raggiungendo la camera.
Il letto era ancora disfatto, poco importava, voleva solo stare solo con la sua solitudine.
 
Passarono le settimane e di Brian nessuna traccia. Era come scomparso e Zacky non si riprese. I ragazzi pensarono che fosse entrato in depressione, e infondo era vero.
Ogni giorno passavano a portargli il cibo che puntualmente lui rifiutava. Non riusciva a tirarsi su il morale, gli mancava terribilmente Brian.
Immaginatevi la scena, Zacky se ne stava sdraiato sul suo letto con la barba ormai incolta da giorni, se non settimane. Non parlava più con nessuno, non faceva altro che guardare fuori dalla finestra. Lui, solo con sé stesso, cantava << Anima mia, torna a casa tua.. ti aspetterò dovessi odiare queste mura.. Anima mia, nella stanza tua, c'è ancora il letto come l'hai lasciato tu!.. >>.
Così, nella sua disperazione -e visto che Brian non si faceva sentire da tempo- decise di scrivere un e-mail al suo amico. E mentre scriveva dalle sue labbra uscivano le parole riportate dal suono dei tasti sul computer
<< Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po', e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò. Da quando sei partito c'è una grossa novità, l'anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va.. >> concluse asciugandosi una lacrima << Cinque giorni che ti ho perso, quanto freddo in questa vita, ma tu, non mi hai cercato più. Troppa gente che mi chiede, scava dentro la ferita e in me, non cicatrizzi mai.. >>.
Si fermò, non voleva più continuare. Si sentiva troppo sbagliato. Tutto gli sembrava un errore. Ma gli mancava, e voleva poterlo sentire più vicino a lui.. così continuò:
E quando sei disperato, come me senza te.. Quando sai di essere sbagliato, come me che muoio senza te.. >>.
Inviò l'e-mail e tornò a guardare fuori dalla finestra. Due inseparabili svolazzarono davanti a quella finestra proprio in quel momento e lui avrebbe voluto farli arrosto. Se non poteva essere felice lui, non lo sarebbe stato nessun altro.
 
*Nel frattempo in Italia*
 
<< Lasciatemi cantare con la chitarra in mano. Lasciatemi cantare ... sono un italiano! >> canticchiò Brian mentre strimpellava con la sua chitarra.
<< 'More, guarda che qualche giorno fa ti è arrivata un'e-mail da non-so-chi >> affermò Michelle continuando a sistemarsi i capelli e a masticare la gomma come un mucca rumina l'erba.
Brian smise di suonare e raggiunse il portatile accanto a Michelle.
<< Perché non me l'hai detto prima? >> chiese confuso.
<< Mi è passato di testa >> rispose Michelle facendo spalluccie e iniziando a giocare con la gomma.
Brian prese il portatile e tornò a sedersi sul divano. Aprì la posta elettronica e vide un'e-mail di Zacky.
La lesse mentre gli occhi iniziarono a brillargli. Si sentì le lacrime pungergli gli occhi ma riuscì a trattenersi.
Il campanello della porta lo interruppe proprio quando stava per scrivere la risposta quindi chiuse il pc ed andò ad aprire.
<< Gigi! >> urlò felice Brian aprendo al porta-pizze -ormai di famiglia-.
Pagò la pizza e tornò al pc.
Si aprì una birra da cui fuoriuscì della schiuma che finì sul portatile.
Brian cercò di asciugare il pc con scarso successo. Il computer era fuso. Come avrebbe fatto ora a rispondere all'e-mail di Zacky?
Improvvisamente, l'illuminazione. “hallelujah! Hallelujah!” Brian si guardò intorno, da dove diavolo proveniva quel coro di angeli?
Prese carta e penna e iniziò a scrivere.
 
*Huntington Beach*
 
Passò ancora qualche giorno ma di Brian nessuna risposta. Zacky continuava a controllare la posta elettronica ma nulla, Brian si era come dissolto nella nebbia.
<< Zacky! C'è posta per te! >> urlò Johnny irrompendo nella camera di Zacky mentre sventolava una busta bianca, accompagnato dalla sigla di “C'è posta per te”.
<< La leggerò più tardi.. >> affermò Zacky guardando storto l'amico.
<< È dall'Italia! >> insistette lo gnomo -pure vestito di tutto punto- (perché indossava ancora il vestito da gnomo? Halloween era passato!)
A Zacky gli si illuminarono gli occhi.
Prese la lettera e cacciò via dalla stanza Johnny che, curioso com'era, voleva sapere il suo contenuto.
<< A volte mi domando se, vivrei lo stesso senza te, se ti saprei dimenticare. Ma passa un attimo e tu sei, sei tutto quello che vorrei.. incancellabile oramai! .. >> Zacky iniziò a leggerla << E ritorno da te perché ancora ti voglio. E ritorno da te contro il vento che c´è. Io ritorno perché ho bisogno di te.. >> a quelle parole Zacky si sentì mancare << Quante cose ho bisogno di dirti ancora, non possiamo lasciare tutto a metà. Questo amore ci appartiene dal profondo, basta chiedere. Ma io vorrei salutarti ancora, io vorrei respirarti ancora, io vorrei fare tutto questo se lo vuoi. Ho bisogno di dirti che sto da solo, non c'è stata nessuna dopo di te. Mentre il vento mi asciuga il viso da una lacrima che c'è, sto pensando che è lo stesso vento che accarezza te... >> Stava realmente tornando?
Vee iniziò a tremare e quasi senza volerlo iniziò a piangere.
Entrò Jimmy nella stanza e, vedendo il suo amico piangere, si sedette accanto a lui.
<< Dimmi, perché piangi? >> chiese Jimmy posando una mano sulla spalla dell'amico.
<< Di felicità.. >> rispose Zacky.
<< E perché non mangi? >> insistette Jimmy
<< Ora non m va.. >> ribatte Zacky. E si, quella notizia gli fece passare l'appet- un momento, no, non gli era passato.. gli era venuto! Solo ora che era uscito dallo stato catatonico in cui si trovava capì quanto il suo stomaco chiedesse aiuto e, infatti, se ascoltava bene, poteva sentire un “heeelp” nascosto tra i rumori dello stomaco. Quasi rabbrividì immaginandosi la scena.
<< Che succede? >> chiese Jimmy.
Zacky decise di non dire nulla, sapete, per non portare sfortuna. Si alzò e scese giù a mangiare. Dire che divoro tutto è poco..
 
Zacky si era alzato da poche ore e tutti lo guardavano allibiti. Come faceva ad ingozzarsi tanto? Ma soprattutto, da cosa era dovuto tutto quel buonumore?
<< Scommetto venti dollari che si strozza con il dolce>> disse Jimmy mostrando un mezzo sorriso.
<< Io ne scommetto trenta che si strozza entro questo cosciotto >> ribatté Matt.
<< Affare fatto >> rispose Jimmy.
Improvvisamente sentirono un tonfo, la porta si spalancò. Tutti si girarono, compreso Zacky che rimase con un cosciotto di pollo ancora a mezz'aria.
Rimasero tutti sconvolti nel vedere l'individuo davanti a loro. Era Brian!
<< Ciao ragazzi, ciao” Perché non ridete più, ora sono qui con voi! >> cantò Brian illuminato dalla luce (?).
Tutti rimasero impietriti, vedevano davvero quello che si prostrava davanti a loro o era solo un miraggio?
Zacky iniziò a tossire, si stava realmente strozzando col cosciotto.
Jimmy e Matt guardarono Zacky -alias Porchetta- e sorrisero; << Mi devi trenta dollari >> disse Matt a Jimmy, raggiungendo Brian che si trovava ancora con le braccia spalancate.
<< Ooh Eeeeeeeeh! Che tu sia Il Benvenuto! Oh Yeeeh! Ooh Yeeeeeeeeh! Il Benvenuto Tra Noi! Oh Yeeeh! >> urlarono in coro i ragazzi raggiungendo l'amico.
<< Mi siete mancati amici >> dice abbracciandoli.
Nel frattempo Zacky posò il cosciotto sul piatto e, dopo essersi pulito per bene, raggiunse piano Brian come per timore che fosse solo un sogno, da cui si poteva svegliare da un momento all'altro.
<< Non ci credo.. sei qui.. >> disse Zacky avvicinandosi all'uomo che non attendeva altro che abbracciarlo.
<< Si, sono qui, Abbracciami, Tu abbracciami.. >> Disse Brian allargando le braccia.
Zacky non se lo fece ripetere due volte ed andò ad abbracciare il suo caro amico.
 
-FINE-
 
Salve a tutti xD
Scusatemi per questo scempio ma mi stavo annoiando e noia mi ha fatto concepire questo ORRORE :/
Niente, spero di non ricevere pomodorate ahahahah
Addio <3
MIC
 
Se qualcuno non conoscesse le canzoni che ho utilizzato ecco a voi i titoli in ordine di apparizione:
  • Buongiorno – Luciano Pavarotti
  • Invece no – Laura Pausini
  • Cuore Matto – Little Tony
  • Smisurata Preghiera – Fabrizio De Andrè
  • Confessa – Adriano Celentano
  • Tanta voglia di lei – Pooh
  • Imbranato – Tiziano Ferro
  • Un'emozione per sempre – Eros Ramazzotti
  • Scrivimi – Nino Buoncore (esiste anche la cover fatta da Laura Pausini)
  • Anima mia – Cugini di Campagna
  • L'anno che verrà – Lucio Dalla
  • Cinque giorni – Michele Zarrillo
  • Disperato – Marco Masini
  • L'italiano (lasciatemi cantare) – Toto Cutugno
  • Incancellabile – Laura Pausini
  • E ritorno da Te – Laura Pausini
  • Io Vorrei – Gigi D'Alessio
  • Non amarmi – Alessandro Baldi feat Francesca Alotta
  • Ciao Ragazzi – Adriano Celentano
  • Benvenuto – Vasco Rossi
  • Abbracciami – Eros Ramazzotti
P.S. C'è voluto più tempo per cercare e scrivere i titoli di queste canzoni che scrivere la storia in sé ahahah. Molte di queste canzoni hanno fatto la storia della musica italian, molte non mi piacciono ma le ho messe in quanto ci stavano bene xD
*Se ne va prima che le arrivino davvero delle pomodorate addosso*
Bye Bye
MIC 
  
   
 
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