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Autore: HeartBreath    20/04/2013    3 recensioni
Non l'avrebbe mai ammesso, ma non riusciva a sopportare l'idea che qualcun altro tenesse per sé quella bocca di rosa, solo per un presunto diritto di precedenza. Solo perché qualunque altro ragazzo avrebbe potuto baciarla, possederla senza problemi. Solo perché nessun altro aveva avuto la sfortuna di un padre sposato con la madre della ragazza che lo faceva impazzire.
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Casey McDonald, Derek Venturi, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
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Visto che ce l'ho già pronto, pubblico anche il secondo capitolo.
Ne approfitto per specificare che il raiting giallo l'ho messo solo per sicurezza: le cose potrebbero prendere una piega un filino più "pesante" in futuro, quindi...
Stiamo a vedere come si sviluppa la situazione, che dite? ;)

V





L'auto blu dei Davis si fermò sul vialetto della loro abitazione ed Emily tirò un lungo sospiro dal sedile anteriore. Sembrava felice di essere di nuovo a casa.

Grazie del passaggio, signor Davis” fece Derek con una certa insicurezza, e uscì dalla macchina seguito dalla sorellastra.

Il signor Davis girò la chiave per spegnere il motore, rispondendo con un distratto “Di nulla”. Derek aveva sempre saputo di non essere molto simpatico ai genitori di Emily. Forse perché aveva nuotato spesso nella loro piscina senza permesso, o per i pallone da basket finito più volte sull'aiuola del loro giardino, o perché aveva mollato la loro amata figlia solo qualche mese fa.

Emily aprì il bagagliaio dell'auto per far prendere a tutti e tre le valigie.

Allora ci vediamo in giro, ragazzi” concluse allegramente, come se fossero tornati ai vecchi tempi in cui vivevano ad un cumulo di cemento di distanza.

Casey avvolse le spalle dell'amica col braccio. “Ti chiamo più tardi” promise.

Derek salutò Emily e suo padre, per poi seguire la sorella nell'attraversare la strada deserta.

I prati e i tetti delle case erano ricoperti di neve, ma la strada era stata ripulita. Il freddo pungeva già, nonostante i due fossero usciti dalla macchina da meno di un minuto.

Senza dire una parola, si bloccarono appena raggiunto il marciapiede.

Passarono diversi minuti.

Derek e Casey fissarono la casa sperando, nella segretezza delle loro menti, che nessuno si affacciasse dalla finestra per vedere se fossero arrivati. Non erano ancora pronti.

Entrambi pensavano ad una sola cosa e sapevano ciò che era giusto fare.

Dobbiamo dirglielo” disse Casey.

Mai nella vita!” disse Derek.

La sorellastra lo guardò con occhi sconvolti. “Sono la nostra famiglia, non possiamo nasconderglielo!”

Sai quante cose ho nascosto a papà per anni? Ancora non sa che Ryan mi bullizzava quando avevo dodici anni, o che ho preso la sua patente per guidare fino alla festa di Sam dopo il secondo esame di guida fallito”

Ma questo è molto più importante” ribatté la sorella. “Forse stiamo persino commettendo un reato!”

Un reato!?”

Sì, una relazione tra fratelli si chiama incesto!”

Prima di tutto non conta perché non siamo fratelli di sangue… Seconda cosa, chi ti ha detto che abbiamo una relazione?”

Casey si sbilanciò di poco alla sua sinistra e socchiuse gli occhi, posando le sue labbra su quelle di Derek. “Questo”

Il rosso alzò gli occhi al cielo. “Questo non vuol dire che abbiamo una relazione, ma che, tra un litigio e l’altro, le nostre teste si scontrano casualmente. E, come potrebbero toccarsi le nostre fronti, invece si toccano le labbra”

Casey non disse niente. Avrebbe dovuto irritarsi per l’atteggiamento del fratellastro, ma ormai c’era abituata. Anzi, a volte, come in questa occasione, le battute di Derek riuscivano persino a divertirla. Sorrise.

Non dirlo a Nora” stavolta il tono di lui fu serio, quasi supplichevole, o la cosa che gli si avvicinava di più.

Casey sospirò. “Okay okay, ne riparleremo, va bene?”

No, perché ‘ne riparleremo’ vuol dire che muori dalla voglia di dirglielo e la mia risposta è no in ogni caso”

Io non muoio dalla voglia di dire a mamma di te!”

Oh, invece io credo di sì”

E perché dovrei essere così ansiosa di farglielo sapere?”

Derek sbirciò il broncio di Casey e sogghignò. “Perché stai con me”

Ahah! Allora ammetti che abbiamo una relazione”

Allora diciamo perché baci me” si corresse.

Una voce dall’interno della casa: “Ehi, sono arrivati!”

Marti.

Oh-oh, ci hanno scoperti” deglutì Derek fingendosi più spaventato di quanto non fosse. Non era poi tanto preoccupato, o forse lo era ma non voleva ammetterlo. D’altronde, mentire era la cosa che gli riusciva meglio, insieme a raggirare la gente e rimorchiare ragazze.

Casey era meno brava a mentire, nascondere le cose, fare la disinvolta se qualcosa la metteva in ansia. Il suo istinto - che faceva a pugni con la razionalità da quando aveva deciso di frequentare il suo fratellastro - le diceva di prendergli la mano per alleviare la paura. Ma non lo fece, sapeva che davanti ai familiari, Derek avrebbe respinto quel gesto, e tutto sarebbe servito solo a farla rimanere male.

Dimenticò qualunque preoccupazione, quando la porta di casa McDonaldVenturi si spalandò e ne uscì fuori un esercito.

La prima fu Marti, che corse giù per la gradinata del portico e saltò tra le braccia di Derek. Allungò una delle braccine per attirare anche Casey a sé, ma ad essere essenziale per lei era il suo fratellone e questo a tutti era chiaro.

A buttarsi addosso a Casey, però, fu la sorella Lizzie e il suo sorriso, l'unica cosa di lei rimasta infantile. Il resto – dai capelli tinti, ai primi accenni di curve che il corpo aveva preso, ai vestiti che le evidenziavano – ricordava molto di più un'adolescente, ormai.

Ciao ragazzi!” esultò Lizzie, passando ad abbracciare anche Derek.

A loro arrivò anche Edwin, con meno foga delle sue sorelle.

E ad accogliere finalmente i due a casa, c'erano i loro genitori. George, con alcuni segni di anzianità sul viso, ma ancora vispo e simpatico. E Nora, bellissima come sempre, molto somigliante a Casey, e con in braccio un fagotto azzurro.

A Casey era mancata terribilmente sua madre, le erano mancati i suoi abbracci, i suoi consigli, lo sguardo comprensivo con cui la osservava parlare dei propri problemi, la protezione che al college non poteva più darle. Separarsi da lei, era stato quello che le aveva fatto definitivamente capire di essere un'adulta.

Eppure, gli occhi da cerbiatto della ragazza andarono subito a puntare il nuovo acquisto della famiglia. Era più forte di lei, adorava i bambini, e ormai si era rassegnata alla consapevolezza di adorare il suo fratellino più di chiunque altro.

Così, sulla soglia della porta di casa, mollò a terra la valigia e prese in braccio il piccolo Nicolas.

Niky... Ciao amore mio, ciao! Come stai?” ugiolò con voce mielosa, coccolando il fratello.

Alle sue spalle arrivò Derek. “Ehi Nik! Ti hanno già fatto impazzire, bello?”

Nemmeno uno come lui poteva trattenere un sorriso, di fronte ad un cucciolo come Nicolas.

A dire il vero, da quando ve ne siete andati voi, casualmente nessuno di noi è più pazzo” ironizzò George, guardando storto il figlio.

Derek rise e abbracciò freddamente i genitori.

Qualcuno può prendere la mia valigia? Io devo occuparmi dell'amore della mia vita” cinguettò Casey, entrando in casa senza tanti complimenti.

I genitori rimasero un istante sbigottiti, ma alla fine George sospirò e prese da terra la valigia. E finalmente, la famiglia McDonaldVenturi entrò in casa. Tutta la famiglia, come ai bei vecchi tempi.

 

 

L'ampio tavolo del salotto non era mai tanto piccolo come quando ci si riuniva per i pasti. E, come se non bastasse, presto si sarebbe dovuto aggiungere un seggiolone, perché Nicolas sarebbe diventato abbastanza grande da mangiare con loro.

Però, nonostante la scomodità e il continuo “Mi passate questo, questo e quell'altro?”, quello era uno dei rari momenti in cui il caos era piacevole. Non si rimaneva mai senza qualcuno che avesse qualcosa di cui parlare e qualunque litigio sembrava svanire una volta seduti a tavola. Era una specie di territorio neutrale, da quando Derek e Casey avevano smesso di tirarsi cibo.

Nella mente di Casey balenò improvvisamente il ricordo del suo fratellastro - seduto proprio davanti a lei dove si trovava ora - quando l'aveva “accusata” di essersi presa una cotta per Sam, il suo migliore amico. E lei, indignata, aveva iniziato a tirargli la cena.

Usò la forchetta per rigirare le patate nel piatto, ed emise un risolino pensando all'ironia di quella situazione. Con quattro anni di distanza, Derek era ancora davanti a lei, a tavola con la loro grande famiglia. Ma stavolta, era tutt'altra cotta che lei cercava di tenere nascosta, e ancora una volta Derek lo sapeva. Eppure, non poteva prenderla in giro adesso.

Cosa c'è di divertente?” le domandò Nora, facendola tornare sulla Terra.

Conosco quello sguardo!” realizzò Lizzie, accanto alla sorella.

Qua-quale sguardo?”

Ti piace qualcuno, vero?”

Improvvisamente, Derek tossì rumorosamente per un boccone andato di traverso.

Chi è? Voglio saperlo! Uno del college? Uscite insieme?”

Lizzie, smettila!” si lamentò Casey, guardando di sottecchi Derek per assicurarsi che non fosse morto soffocato – o per un infarto. “Non esco con nessuno”

Non gliel'hai chiesto?”

No, non ho conosciuto nessuno! Non mi piace assolutamente nessuno. Nessuno, chiaro?”

Lizzie alzò le mani in segno di resa. “Okay, come vuoi, non ti arrabbiare”

Per un istante o due, l'unico suono che si udì fu quello delle posate sui piatti.

E tu, Derek?” chiese George. “Hai infranto molti cuori al college?”

Il ragazzo fece spallucce con una smorfia strafottente. “Qualcuno. C'è una ragazza con cui mi sto impicciando. Alice, del corso di letteratura. E' un vero schianto”

Casey strabuzzò gli occhi. “E chi diavolo sarebbe?!”

Derek rivolse alla sorella uno sguardo totalmente indifferente. “Che te ne importa? Tanto non la conosci, lei è una giusta, non frequenterebbe mai una secchiona come te”

Ti ricordo che sei uscito con ben tre mie amiche”

Infatti non ha funzionato” sogghignò.

E sarebbe colpa mia!?”

Chi era questa Alice? Esisteva davvero? Casey non ne sarebbe rimasta sorpresa. Magari Derek non voleva nemmeno ammettere la loro relazione perché era impicciato con un'altra ragazza.

Ma certo, tipico di Derek Venturi: aveva passato la vita a conquistare fanciulle per poi ferirle, perché lei sarebbe dovuta essere diversa?

Questa Alice sapeva che Derek incontrava la sua sorellastra ogni notte alle 2:40 sotto lo stesso albero del cortile interno del campus? Ovviamente no: se Casey non aveva saputo nulla di Alice fino ad ora, Alice probabilmente non sapeva nulla di lei.

Avrebbe dovuto dirglielo?

No.

O forse sì.

Non era il suo compito.

Ma d'altronde, aveva già avvertito una ragazza della disonestà di Derek, perché non farlo ancora?

Non erano affari suoi.

Invece lo erano, perché stavolta era lei l'altra ragazza con cui quell'idiota tradiva la sua compagna!

Sì, magari alla fine delle vacanze, Casey avrebbe cercato questa Alice e le avrebbe detto...

Perché mi guardi così, Casey?”

La ragazza cadde di nuovo dalle nuvole e si rese conto di aver fissato Derek per due minuti buoni.

Così come?”

Come se mi volessi incenerire”

Nah, quello è più il suo sguardo da 'Voglio stringerti le dita intorno alla gola'” ridacchiò Edwin.

Non credo, so di cosa parlo: quando vorrebbe strangolarmi, in genere le sue mani tremano leggermente” rispose a tono Derek.

Casey si sentì profondamente presa in giro. E, la cosa che faceva più male, era esserne sorpresa. Avrebbe dovuto esserci abituata ormai, no? Cosa aveva fatto Derek ogni giorno, da quando faceva parte della sua famiglia?

Il gioco preferito di Derek Venturi, era prendere per i fondelli Casey McDonald. E mai a Casey aveva fatto così paura il dubbio di dove Derek potesse spingersi per il proprio diletto.

  
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