Il viaggio che non ti aspettavi.
Gli idoli, sono quel sogno proibito, gli unici capaci di creare quella piccola curvatura sull'angolo delle labbra chiamato sorriso. Quegli esseri che nonostante anni luce lontani da te, sono gli unici di cui necessiti costantemente.
E poi rimani immobile, in piedi dinanzi una sua foto lo vedi lì, ti guarda, con un non so che di piacere, sa che lo stai fissando, sa che daresti la vita per lui, ti avvicini, poggi il viso sul foglio, ed è lì che entri in una strana dimensione dove sei un tutt'uno con lui, accompagnata dalla sua musica e da quello strano batticuore che solo lui è capace di scatenare dentro il tuo corpo, improvvisamente fragile, e stretto per un cuore che del tuo misero corpo non sa più cosa farsene,e batte, sempre di più, vuole uscire, liberarsi, assaporare quelle labbra che stai fissando,e magari morirci sopra.
E per loro, faresti ogni cosa, qualunque cosa. Persino metterti contro tutto e tutti.
Contro l'intero sistema in cui vivi,contro quelle persone che conosci ancor da prima della tua nascita, ti metti persino contro te stessa. Rifiuti amori o ideali raggiungibili, scegliendo qualcosa di così irreale da togliere il fiato, e da farti sentire in una nuova dimensione, qualcosa che ti taglia in due, quando l'alba varca la soglia della tua anima. E allora realizzi di completarti. Loro ti completano. E anche se questo sentimento è così utopistico e lontano dalla realtà, tu non puoi farne almeno.
Ti nutri di loro, diventano la tua ossessione, il tuo dolore. Ma li ami, non puoi farne almeno.
Sì, ne soffri, perché sono così lontani e irraggiungibili da sembrare quasi frutto della tua mente ingannatrice, da sembrare castelli di sabbia, fragili al tocco. Ed è proprio quel tocco, che ti è tanto caro, conservi il ricordo del tocco di uno di loro, un ricordo che non è mai esistito. Conservi pagine e pagine di libri mai scritti, e nel frattempo senti che tutto ciò che ti sta attorno non è all'altezza di quegli esseri così perfetti.