-Gente! Indovinate chi compie gli anni oggi?- entrò spalancando la porta, innalzando le braccia verso l'alto, sentendosi quasi un vincente. Ma del resto. Poteva permetterselo. “E' il mio compleanno, no?”
-Chi?- si girò Andy, che era l'unico presente della band, inarcando un sopracciglio e con la sigaretta accesa penzolante dalle labbra, mentre aspettava che il caffè si freddasse quel poco che bastava per berlo.
Christian si accigliò. -Amico, ti permetto di fumare in casa, ma non di scordarti di me.
-CC!- due bambine di circa cinque anni ciascuna gli corsero incontro. Lui le prese al volo e le sollevò, prendendole in braccio. Erano due gemelle, e loro le avevano sotto “custodia”, se così si poteva dire, da circa due anni. Erano due gemelle. Nadia e Blue. L'unica cosa che le distingueva era che Nadia aveva un occhio diverso dall'altro, l'uno verde e l'altro di un blu oceanico, come quello del vocalist. I loro capelli lunghi e leggermente arricciati ora accarezzavano le braccia e le spalle semi nude e coperte di tatuaggi del batterista.
-Auguri!- gli diedero in contemporanea un bacio sulle guance.
-Che belle le mie bambine...- guardò il vocalist al tavolo. -Visto? Loro si ricordano di me.- fece una smorfia, rimettendole giù.
-We, chi è che fuma qui dentro?- tuonò Jake entrando sentendo puzza di fumo. Christian, Blue e Nadia puntarono un dito contro Andy, che si girò lentamente facendo degli occhioni da cucciolo e sporgendo il labbro inferiore. Jake lo additò. -Spegnila. Ora. Non voglio che loro due si intossichino.- disse riferendosi alle gemelline e spalancando il balcone della finestra, per arieggiare, lasciando che un fresco odore di pioggia li pervadesse.
-Notare che ancora nessuno si è ricordato di me a parte loro...- borbottò piano il batterista, spaparanzandosi sul divano. In quel momento entrò in soggiorno, in pigiama e con tutto il cappello da notte azzurrino con qualche papera stampata sopra, Jinxx.
-Buongiorno...- biascicò stropicciandosi gli occhi e sbadigliando.
Christian gli si piazzò davanti insieme le bambine, fissandolo con gli occhi spalancati in attesa di qualcosa. Lui li guardò alternativamente accigliato e mezzo addormentato.
-Che c'è?
-Dai, zio Jinxx! Dovresti saperlo!- esclamò Blue. Lui inarcò un sopracciglio, poggiando i palmi delle mani sulle piccole teste bionde delle bambine. Poi si illuminò. -Ah, si! Oggi...- si interruppe. -Oggi, oggi... oggi? Ah ecco. Oggi devo andare a fare aggiustare la corda di violino che ho fatto saltare accidentalmente l'altro ieri. Ehi, CC, mi fai passare? Vorrei fare colazione.- lo aggirò, mettendogli una mano sulla spalla e strascicando le pantofole.
Christian fece il labbruccio, rattristandosi.
-Oh, fratellone, non essere triste!- lo abbracciò la piccola Nadia.
Lui si chinò sulle ginocchia, fino ad arrivare al suo livello. -Ma non si ricordano di me...- disse imitando la faccia da cucciolo di Andy.
-Dai, vedrai che lo zio Ash se lo ricorderà!- disse Blue mettendogli le mani attorno alle guance rasate, e scostandogli i capelli lunghi e corvini dal viso.
-Dici?- disse lui facendo una faccia buffa che le fece ridere entrambe.
-Si!
In quel momento entrò il bassista, con gli occhi ancora tutti appiccicati per via del sonno.
-Ma perché siete tutti così stanchi?- chiese Nadia guardandolo perplessa.
-Mh? Perché noi suoniamo fino a tardi, tesoro.- si spaparanzò anche lui sul divano accanto Jinxx, che non era nemmeno stato in grado di bersi un caffè che era crollato sul divano, addormentandosi.
-Vedi? Se ora Andy urlasse o cantasse, lui aprirebbe a stento un occhio, di quanto è stanco.- gli punzecchiò il naso, e il volto di Jinxx si indurì in una smorfia di fastidio. Le bambine ridacchiarono, e provarono a svegliare, infastidendolo, il violinista.
-Ehi, zio Ashy...- si fermò un attimo Blue guardandosi attorno e non trovando più Christian. -Dov'è il fratellone?- lui inarcò un sopracciglio, facendo vagare lo sguardo ed incontrando solo i suoi compagni addormentati qua e là, a eccezione di Christian.
-Boh. Prima non era qui?
-Si, si.- annuirono insieme.
-Però era triste.- si incupì Nadia.
-E perché mai?- il bassista la prese sulle ginocchia, scostandole una ciocca di capelli dal viso e facendola girare dietro l'orecchio.
-Nessuno si ricorda di lui.- rispose per lei Blue, che fece emettere una sorta di grugnito a Jinxx, ridacchiando.
-Eh? Come non ci ricordiamo di lui?- Andy riemerse dalla cucina con un cappuccino tra le mani.
-E' così.- catalogò la prima gemella.
-Si.- disse l'altra.
-Ma perché?- intervenne Jake mettendo in tavola la loro colazione a base di pancakes.
-Perché oggi è il suo compleanno!- esclamarono le due esasperate.
Calò il silenzio, ma fu quasi subito rotto da Ashley. -Certo che ce lo ricordiamo.
-Non è vero!- incrociò le braccia al petto Nadia.
-Si, invece.- ribadì Andy. Loro alzarono le sopracciglia. “Ma 'ste due sono sincronizzate?” si chiese ad un tratto. Si avvicinò ad entrambe, mentre Blue, stanca di non riuscire a svegliare il violinista si era depositata sull'altro ginocchio di Ashley. -Vi svelerò un segreto.- disse accucciandosi, e poggiando la tazza su un tavolino da caffè lì vicino. Loro si fecero attente. -Gli stiamo facendo uno scherzo.- disse abbassando il tono di voce.
-Che??- esclamò Blue.
-Shh! Piano! Ora fate una cosa. Voi lo andate a cercare e lo portate qui, poi noi gli facciamo una sorpresa. Ci state?- Loro si guardarono un po', poi con uno sguardo di intesa annuirono. -Perfetto, allora a partire da ora siete in missione. Andate e riportatecelo!- e partirono a razzo verso il corridoio buio alla ricerca del batterista.
Non appena si chiusero la porta alle spalle, Nadia si fermò. -Ehi, Blue...- disse piano. La gemella si voltò subito. -Mi... mi tieni per mano?- le allungò la manina paffuta.
-Certo.- e la prese per mano, ricordando l'inquietudine della sorella per gli spazi cupi. -Dai, chiamiamolo.- la incitò. -Fratellone!
-Ehi, fratellone CC!- entrarono nella sua camera e lo trovarono buttato a pancia in giù sul letto, con la faccia affondata nel cuscino. -Ma che ci fai qui?- salirono sul letto, circondandolo. Lui le guardò per poi rigettare il viso nel cuscino morbido.
-Non si ricordano di me.
-Non è vero.- capitolò Nadia.
-Infatti. E comunque ci siamo noi.- sottolineò l'altra. Lui si tirò a sedere, e le fissò tristemente. -Eddai!- gli si gettò addosso Blue.
-E su!- la imitò l'altra.
Nel giro di poco si trovarono tutti e tre a ridere. -Vieni, fratellone, torniamo di là.
-Si, e se non si ricordano di te li prendiamo a bacchettate in testa!- esordì Blue.
-Ok, mi avete convinto.- si alzarono e tenendolo per mano tornarono in sala da pranzo, trovandola oscurata. -Perché è buio?- inarcò lui un sopracciglio. Non lo sapevano, ma di certo, Nadia non poté fare a meno di stringersi alla sua gamba.
Ad un tratto si accese la luce.
-Auguri, capoccione!- esclamarono tutti in coro, andandogli incontro.
-Che pensavi, che ci eravamo dimenticati di te?- Jake inarcò un sopracciglio divertito.
-Eh, quasi quasi.- ammise lui.
-Non ci si può dimenticare di te! Solo solo per come sei entrato qui dentro, già si sapeva che era il tuo compleanno.- Andy gli diede una pacca sulla spalla.
Nadia corse da Ashley, che la prese in braccio, mentre Blue era già dal vocalist.
-E poi chi sarebbe il capoccione?- ridacchiò Christian appoggiandosi allo stipite della porta.
-Vedi qualche altro batterista denominato CC in questa stanza?- Jake si portò la mano sugli occhi teatralmente, come per guardare in lontananza.
-Spiritoso. Ma Jinxx dov'è?
Tutti si voltarono verso il divano.
-Jinxx!- lo chiamarono all'unisono. Lui sobbalzò sul divano.
-A rapporto!- disse lui a gran voce, tirandosi su.
-Oggi è il compleanno di CC! Che hai da dire a tua discolpa per aver scambiato questo importante giorno con quello in cui devi cambiare le corde di violino?- lo rimproverò Blue, mettendo i pugnetti sui fianchi e passando tra le braccia di Jake.
-Eh? Cosa? E' oggi?
Andy si schiaffò una mano sulla fronte. Tutti lo fissarono.
-Ehm... beh... auguri?
-Zio Jinxx...- lo richiamò Nadia. -Non devi fare una domanda.
Il violinista si alzò e corse incontro al batterista, saltandogli addosso. -Auguri!