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Autore: past_zonk    22/04/2013    1 recensioni
Non dirmi che sono bella senza trucco, non guardarmi con quegli occhi non tuoi, non fermarti nella folla per sorridermi, non prendermi le mani che tremano dal freddo, non ridere nell’incavo del mio collo, non mantenermi la sigaretta fra le labbra, non carezzarmi la testa come fossi una bambina, non fare capolino fra i miei pensieri all’improvviso, senza un perché, per stracciare e devastare ogni razionalità; ti prego.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Image and video hosting by TinyPic...Prima di tutto vi chiedo di non prendere la icon, è una mia foto; poi, volevo ringraziare sentitamente le persone che mi orbitano attorno.
Non so cosa fare di me, non so dove andare, come finire, cosa sognare; so solo che date persone ci sono, e mi sostengono, e - forse è un'illusione - mi amano. Grazie. Lo so che è un'impresa amarmi.
Vi amo anche io, sempre.
Silvia.









Non dirmi che sono bella senza trucco, non guardarmi con quegli occhi non tuoi, non fermarti nella folla per sorridermi, non prendermi le mani che tremano dal freddo, non ridere nell’incavo del mio collo, non mantenermi la sigaretta fra le labbra, non carezzarmi la testa come fossi una bambina, non fare capolino fra i miei pensieri all’improvviso, senza un perché, per stracciare e devastare ogni razionalità; ti prego.
La lontananza è una bestia senza denti, che minaccia devastazione, ma non fa altro che dissimulare e scavare, come l’acqua, un po’ alla volta dentro l’anima; conquista prima le contee più lontane dal cuore, ai margini di me stessa, e passo dopo passo procede, infangando ogni cosa. Aspetto con pazienza spaventosa il giorno in cui finalmente giungerà al miocardio, aspetto ad occhi chiusi nella notte, con la tachicardia e le luci della strada riflesse sul mio corpo, aspetto un segnale di distruzione, aspetto di sentirti e disintegrarmi, e piangere e mandare a puttane l’orgoglio per dirti che mi manchi.
Non ripetermi che la vita è breve, lo so già, lo so da quando ti conosco, da quando mi dicesti ‘prendi un gelato’, e ridemmo, perché è già abbastanza raro trovare un’altra persona nella stessa sera che ne prende uno a pistacchio. Mi piace quel gusto, ora lo associo sempre ai tuoi baci.
Non dimenticarmi. È una frase che risuona spesso nella mia mente, ad ogni palpito quasi, caramellata di egoismo e cattivi propositi. Non rifarti una vita, non pensare ai fusi orari, non fumare senza di me, non levallare a Final Fantasy, non fare l’amore.
Il cuore mi si stringe; questa sera è lui a raggrinzirsi, e non la gola secca di bevute; il mio cuore è gola: respira, inala, rigetta e brucia, brucia, brucia.
Non dimenticarmi. Non vivere senza di me. Non fare un passo. Non dire una parola. Non guardare i cancelli di Oswiecim, ma soprattutto non sorridere; non senza che io possa passare le dita sulle tue fossette, e sorridere a mia volta, e rinascere dentro.
 
 
   
 
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