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Autore: irishpuppysmile    22/04/2013    2 recensioni
Un errore
Un fraintendimento
Ma un bel lieto fine
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[Niff] [raiting verde] [Fluff]
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval | Coppie: Nick/Jeff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nick entrò in camera sospirando dalla stanchezza.
Aveva studiato tutto il pomeriggio in biblioteca e non aveva mangiato niente se non qualche biscotto al cioccolato portatogli da Trent. Guardò per la stanza trovandola stranamente silenziosa.
Jeff non si poteva dire di certo un ragazzo silenzioso,con il suo sorriso contagiava tutti e faceva ridere le persone anche con una semplice battuta. Per Nick,Jeff,portava il sole dove c’era il buio.

Il loro rapporto era così: Tu sei triste,io sono triste. Tu sei felice,io sono felice. Tu sei depresso e Jeff ti tira su l’umore.
Era da tanto che Nick non si sentiva veramente bene con le persone che lo circondavano,ma con lui era diverso. Era un amicizia che poteva durare,questo lo sapeva. Era …
Nick aveva fatto l’errore di ferire i sentimenti di Jeff. E ora lui si rifiutava di mangiare,di incontrarlo,di venire alle prove dei Warblers,di non fare niente se non studiare. Trent gli diceva tutto ciò che faceva e la lista era sempre molto corta.  
Per colpa di questo errore commesso con Jeff anche Thad si rifiutava di parlargli. Trent era l’unico che aveva capito il suo sbaglio. Persino Smythe si era schierato dalla parte del biondo,e questo era molto strano.
Per conto suo Jeff non parlava molto con Trent,sapeva che riferiva tutto a Nick,ma aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno.
Si alzò dalla sedia della mensa e mise i libri nella tracolla,lasciandola sul tavolo. Controllò che non ci fosse nessuno nei paraggi e uscì di scuola sapendo dove dirigersi. A piedi era lungo,ma ne sarebbe valsa la pena. Si sarebbe sfogato con qualcuno che non lo giudicasse e dei suoi compagni non poteva fidarsi,avrebbero riferito tutto a Nick.
Mentre camminava iniziò a pensare a quando lo vide,a quando dentro il suo petto,qualcosa,per poco smise di battere. Cercò di trattenere le lacrime e iniziò a correre per cercare di arrivare prima di scoppiare in mezzo alla strada.
Appena arrivò si piegò su sé stesso per riprendere fiato ma il bruciore agli occhi lo fece avvicinare alla porta in mezzo secondo,suonò e cercò di resistere.
Appena la porta si aprì un Kurt Hummel curioso fece capolino da essa.
“Jeff,che ci fai qui? A quest’ora?” chiese,ma notando gli occhi supplichevoli del ragazzo lo fece entrare senza domandare altro. Disse al padre che sarebbe andato in camera e trascinò in quest’ultima il biondo.
Chiuse la porta e fece sedere Jeff che ormai aveva iniziato a piangere,gli mise una mano sulla schiena e cercò di farlo smettere,abbracciandolo. Appena sentì i singhiozzi svanire sciolse l’abbraccio e guardò gli occhi arrossati di Jeff
“Mi vuoi raccontare cosa è successo?”
Vedendo che non accennava a rispondere e abbassava lo sguardo per poi rialzarlo verso di lui continuò:
“Si tratta di Nick?”
Jeff annuì e Kurt sorrise accarezzandogli la schiena “Sfogati,starai meglio”
Jeff annuì ancora e sospirò,Kurt si alzò per prendere un bicchiere d’acqua e lasciò per un attimo solo il biondo,che rifletté su come spiegare la situazione. Appena Kurt tornò,Jeff bevve il liquido tutto d’un sorso e sospirò passandosi una mano sulle guance arrossate,facendo un mezzo sorriso a Kurt.
“Vuoi parlarne,vero?” disse più sicuro Kurt,non abbandonando quello sguardo di dolcezza.
Jeff annuì. “Tu sai che avevo confessato i miei sentimenti a Nick ..” la sua voce era roca e bassa. Kurt annuì e spronò il biondo a continuare
“Lui mi aveva detto che non sapeva che cosa provava veramente per me e mi ha chiesto di aspettare,io gli ho detto che gli avrei dato tutto il tempo che voleva e fin qui sembrava andare tutto bene ..”
Sospirò cercando di non far salire di nuovo le lacrime
“Qualche giorno fa sono passato per l’aula di chimica per prendere un libro che avevo scordato e ho … visto Nick che era seduto nei banchi in fondo accanto a un r-ragazzo moro …”
Sospirò ancora e si impose di non far tremare la voce,guardando il pavimento della camera di Kurt
“S- si tenevano per mano,Nick gli sorrideva,erano … “ non riuscì a finire la frase che scoppiò a piangere,prese un cuscino e se lo mise in faccia per soffocare i singhiozzi,ma questo non fece che aumentarli,in mancanza di aria. Kurt tolse velocemente il cuscino dalle mani del biondo e gli portò un altro bicchiere di acqua. Sta volta ne bevve solo una parte
Dopo alcuni minuti si calmò e abbracciò Kurt
“Jeff ..”
“Grazie,Kurt,sono venuto da te perché sapevo che mi avresti capito,Trent cerca di difenderlo,Sebastian non dice niente e Thad cerca di essere arrabbiato con Nick .. sono un disastro per quella scuola”
Jeff sorrise tristemente,mentre Kurt cercò di non farlo di nuovo scoppiare a piangere.
“Jeff,ascoltami bene,so che è difficile,ma non puoi stare così,sei dimagrito sai? Scommetto che non mangi molto”
Il biondo abbassò lo sguardo e mormorò “Non mangio se non un panino a pranzo,il resto del giorno lo passo nei posti dove nessuno mi raggiunge,studiando”
Jeff sentiva un peso enorme sul petto,senso di colpa,forse la paura di essere giudicato da qualsiasi persona per il suo comportamento,forse l’immagine di Nick con quel ragazzo gi aveva distrutto qualcosa.
“Jeff,non smettere di mangiare,non isolarti,è peggio” gli disse Kurt cercando di non piangere. Vedere un amico in quello stato era un brutto colpo per lui. Gli voleva bene e non voleva di certo che soffrisse.
Jeff annuì distrattamente e salutò Kurt per poi avviarsi verso la scuola,rifiutando il passaggio offerto dal padre di Kurt,aveva bisogno di camminare.
 
Nick sbuffo rigirandosi nelle coperte e accendendo la luce,guardò il letto davanti a sé trovandolo ancora vuoto,portò lo sguardo sulla sveglia.  11.30.
A questo punto non era sicuro che si trovasse a scuola. Sentì una strana sensazione salirgli su per lo stomaco,preoccupazione,ansia e un sentimento che non sapeva ancora descrivere si impadronirono di lui. Si alzò e aprì l’armadio,trovandoci lo scatolone che il biondo qualche settimana prima ridendo gli aveva detto che gli era stato mandato da sua nonna.
Tentennò un po’ prima di aprirlo e trovarci foto,peluche e dei giocattoli sicuramente di quando era bambino,c’era anche una lettera. Nick,sebbene sapesse che quella fosse invasione della privacy,la prese e l’aprì,leggendola.

Caro Jeffie,
Se non hai appena aperto lo scatolone vorrei dirti prima di tutto di non iniziare a fare la fontana con le lacrime come facevi nelle foto che ti ho spedito.
Probabilmente ora non ci sono più
I tuoi genitori mi avevano detto che sarebbe stato meglio se non ti avessi mandato niente di tutto ciò,ma volevo farlo.
Ti voglio bene
Nonna
 
A Nick gli scese una lacrima e capì che Jeff non aveva ancora letto la lettera,lo scatolone e ancora chiuso con lo Schoct. Rimise tutto a posto e guardo ancora l’ora. Mezzanotte. Sospirò preoccupato e iniziò a pensare al peggio,gli vennero gli occhi lucidi e si stese sul letto di Jeff,sentendo il suo odore,chiuse gli occhi ma li riaprì appena capì veramente una cosa che avrebbe dovuto capire tempo fa.
Sorrise sapendo che ormai Jeff,per lui,non era più un amico,né un migliore amico,ma una persona che amava più di se stesso.
Chiuse gli occhi e strinse a sé un pupazzo che era messo sul letto di Jeff. Senza accorgersene si addormentò.
L’essenziale è invisibile agli occhi
Jeff rientrò alla Dalton con un peso in meno,era notte fonda e si diresse verso la mensa per recuperare la borsa e andare in camera,convinto che Nick sarebbe stato nel letto a dormire,per accorgersi di lui. Prese velocemente la borsa e salì le scale cercando di fare meno rumore possibile,passò davanti alle varie porte fino a arrivare alla 306,la sua camera. Aprì la porta e posò la chiave sulla scrivania insieme alla borsa,si sedette sul letto e sospirò. Alzò lo sguardo sul letto di Nick,trovandolo sfatto,ma vuoto.
Sgranò gli occhi appena qualcuno lo afferrò a dietro,abbracciandolo.
“Non farlo mai più” sentì sussurrare “non sparire mai più” continuò “potrei impazzire” concluse.
Nick baciò la guancia di Jeff senza pensarci e sentì il corpo dell’amico irrigidirsi a quel piccolo contatto.
“Perché?” chiese solo il biondo,non avendo la forza di girarsi e guardarlo
“Perché hai frainteso,perché sono un idiota,perché ho capito solo un’ora fa quanto in realtà sei importante per me Jeff,perché sei tu” mormorò Nick facendolo girare per poterlo guardare,per quanto la luce lo permettesse.
Jeff sentì le lacrime rigargli le guance e sorrise
“Perché ti amo” concluse il moro avvicinandosi a Jeff,baciandolo.
In quel bacio ci mise tutto l’amore che provava da tanto tempo ma che non aveva mai capito,tutto il sentimento e la gioia del momento,tutta la gioia di riaverlo lì,con lui. Senza che soffrisse per causa sua.


The End 
 
   
 
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