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Autore: Silkye53    25/04/2013    1 recensioni
Star/Rob, ovviamente .. Che vi aspettavate da me?
Ok, premetto che ho intenzione di farla lunghetta perché ci saranno parecchi colpi di scena.
Oltretutto comincerò parallelamente un'altra fic AU quindi abbiate pietà ^^
Bene, dopo un litigio Robin e Stella decidono di mollarsi, ma cosa succederà quando cercheranno di dimostrarsi quanto tengono l'uno all'altro?
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap2 CAPITOLO 2: Maybe ...
Forse ....
Una parola comune nel mio vocabolario, già.
E' per colpa di questa parola incerta che rovino ogni cosa,sempre.
Ho basato ogni istante della mia vita su questa incertezza, questo ammasso di lettere che significa insicurezza, questa parola traballante e poco convincente.
Ora lo rimpiango... Pago le conseguenze della mia idiozia.
Anche dell'idiozia di mio "padre" a dire il vero.
Sono vittima delle mie paure, dei miei forse .... Non posso nemmeno fare la persona matura ed andare a parlarle.
Voglio davvero essere amico suo, come prima ma ... FORSE è impossibile.
Non con quello che ancora provo per lei.
Non con i sentimenti che ci sono in ballo.
Mi rilasso contro il sofà e poso la fronte sul cuscino.
-Idiota-
Mi volto lentamente, sconvolto dal tono di voce distaccato .
- Corvina? -
- Sì- sbuffa lei
- Che c'è? - chiedo
- Niente, ogni pretesto è buono per ricordarti che sei un idiota -
- Grazie, come se già non lo sapessi -
- Mh .... Mi assicuro solo che tu lo mantenga bene a mente -
- Che gentile, non so che farei senza le tue parole di conforto -
- Perché dovrei confortarti? - la sua voce sembra ... Irritata?
Sollevo un sopracciglio, è ovvio che è dalla parte di Stella.
Lo saranno tutti, chissà perché me ne meraviglio.
- Senti, lo sai che io odio impicciarmi e non voglio essere messa in mezzo ... Tantomeno quando si parla d'amore - si guarda attorno
-Però .... Hai fatto una stupidaggine, e credo che tu lo sappia... Ad ogni modo, l'hai fatta soffrire e non ti perdonerò mai per questo -
- Corvina ... Lo sai che la amo... Solo .... -
- Lo so perché l'hai lasciata, ma so anche che hai commesso un errore-
- Lo so anche io ma non posso andare avanti, le farei solo del male ... -
- Le fai del male continuando a comportarti così - detto questo se ne va.
Poso di nuovo la fronte sul cuscino e sospiro.
Perché a me?
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Perché a me?
Perché ogni volta che tutto va bene ....
Ho sempre avuto paura della felicità, anche da bambina .... Ogni volta che arriva se ne va e la sua sostituta è la depressione.
Forse dovrei solo andare a parlargli.
Chissà però che cosa potrebbe accadere ... Noi sappiamo solo farci del male.
So che il suo passato influisce sul suo modo di comportarsi, non solo con me ma anche con gli altri.
Chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo.
Entro in soggiorno e riesco a sentire la sua conversazione con Corvina.
Mi fa piacere che lei si preoccupi per me ma lui non ha bisogno che gli si rinfaccino i suoi errori.
In fondo l'ha fatto per me.
Fatto sta che proprio non me la sento di prendermela con lui.
Non è colpa sua se il suo mentore l'ha costretto in un certo qual modo a comportarsi come lui.
Corvina se ne va senza vedermi.
Entro e lo vedo commiserarsi su quel sofà.
Sorrido appena.
- Non è uno dei tuoi giorni migliori huh? -
Si volta come se avesse sentito una voce divina.
- Perché mi parli? - chiede stravolto
- Hai bisogno di un amico ..... Un'amica, per quanto io sia furiosa devo comunque farti stare un po'meglio -
- Non essere gentile con me, non me lo merito -
- Infatti no, non te lo meriti - mormoro - Ma sei il leader e ci servi lucido e sicuro di te -
- Non ho bisogno di aiuto -
- Non ne hai mai bisogno - rispondo irritata
- Stella .... -
- No, lascia stare. Non so nemmeno perché ho pensato che ti avrebbe fatto piacere -
Lui non mi ferma come avevo previsto che avrebbe fatto.
Non posso celare la delusione crescente ma cerco di farlo comunque.
Mi volto lentamente e ,con un sorriso falsissimo e leggermente inquietante, (o almeno credo che lo sia), gli dico:
- Sappi che è tutta colpa tua Robin -
Lui mi fissa a bocca aperta .
- Bè? Hai detto che non ti serve aiuto no? -
Apre bocca per parlare ma io mi volto e me ne vado.
Ormai non riesco più a trattenere le lacrime.
Corro fino in camera mia con gli occhi già umidi e mi accascio sul letto.
Avverto una lieve pressione sul braccio.
Abbasso lo sguardo, Silkie ha il muso premuto contro di esso.
- Non ora Silkie, non mi sento molto bene - mormoro spingendolo via dolcemente.
Sento il piccolo piagniucolare ma non ci bado.
Soffro troppo.
Chi avrebbe mai pensato che un amore potesse uccidere un cuore innocente?
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I due non sapevano che la loro vita sarebbe presto stata stravolta da un brutto avvenimento.
La loro storia era ormai segnata.
Forse ...
  
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