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Autore: Haley_V    28/04/2013    3 recensioni
Entrambi sapevano che probabilmente quella sarebbe stata la loro ultima volta insieme, ma forse, forse per amore, forse per paura, nessuno dei due osava ammetterlo, nemmeno nella propria testa.
(...)
Ma Shane la vedeva in modo diverso: lui era un sognatore, e Nicky aveva bisogno di sognare, dopotutto.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ogni bella storia inizia con “c’era una volta”; il principe e la bella principessa si incontrano, superano gli ostacoli che impediscono loro di stare insieme e concludono la favola con un bacio e un bel “vissero felici e contenti”. Ma cosa succede se il finale della favola cambia? Se il principe e la bella principessa (o in questo caso, il bel principe) prendono direzioni diverse e il loro finale si trasforma in “e vissero tutti lontani e infelici”?

Per Shane e Nicky la vita era stata una vera favola. Facevano un lavoro che amavano con tutta la loro vita, avevano entrambi una bella famiglia, e tutto andava per il meglio. Il loro amore era fatto di sguardi fugaci, di baci rubati, di sorrisi nascosti, e di fughe dietro le quinte prima del conto alla rovescia di inizio tour. Non gli importava se nessuno sapeva di loro; anche se voleva dire tradire le loro mogli, e che oltre loro nemmeno Mark e Kian sapevano della loro relazione, ma a loro andava bene così. Non si facevano problemi a nasconderlo, anzi, erano sempre stati attenti; per loro era importante anche l’amore che provavano per le fan, e avevano imparato, con il tempo, a dividere la vita privata da quello, che comunque, era sempre un lavoro. Per il loro di amore, c’era sempre tempo, ed era una cosa che riguardava solo loro due. Non era necessario renderne partecipe mezzo mondo.

Erano passati, da allora, 15 anni. 15 anni in cui Shane e Nicky avevano nascosto il loro amore, l’avevano vissuto, e consumato. L’avevano vissuto talmente intensamente, tra gioie, dolori, perdite, novità belle e brutte, da non rendersi nemmeno conto di essere arrivati alla fine. Nemmeno quando, la sera dell’ultimo concerto, erano nel camerino, a fissare il vuoto, dopo che Kian e Mark erano andati a preparare gli ultimi costumi.

-         Ci credi, Nick? Questo è l’ultimo.
-         Già… non riesco a realizzare di essere arrivati fin qui. Ma quanto tempo è passato?
-         Tanto… davvero tanto.
-         Cosa… cosa credi succederà? – sussurrò – intendo, dopo…
-         Io… non lo so. – rispose secco, il più grande, senza mai distogliere lo sguardo dal pavimento. – ma andrà bene, ne sono sicuro.
-         Ragazzi, tra cinque minuti. – disse Mark, facendo capolino dalla porta.
-         Si – risposero in coro, sorridendogli in risposta. Quando l’amico uscì, i due amanti si guardarono negli occhi. Entrambi sapevano che sarebbe successo qualcosa, che probabilmente quella sarebbe stata la loro ultima volta insieme, ma forse, forse per amore, forse per paura, nessuno dei due osava ammetterlo, nemmeno nella propria testa.

Arrivarono tutti e quattro davanti l’uscita dal backstage, l’uno di fianco all’altro. Fissavano quel varco illuminato con estrema riluttanza e timore, come se una volta passati, non sarebbero potuti tornare indietro. E in un certo senso, era così. Mark, che era l’ultimo, si girò verso gli altri tre, e dopo aver preso un profondo respiro, esclamò:

-         Pronti?

Nicky subito volse lo sguardo verso Shane, che lo guardava da dietro. Si fissarono a lungo, sorridendo, con gli occhi lucidi, e annuendo, come per cercare conforto nell’altro, risposero:

-         Pronti.

Si sorrisero tutti; guardarono di nuovo verso lo stesso varco, che ora sembrava meno spaventoso, e quasi all’unisono, si mossero verso l’uscita. Avrebbero affrontato anche quello. Insieme, come ogni volta.

-         E ora ….. – esclamò Shane, esausto, dal microfono – vorrei dire due parole. Volevo semplicemente ringraziare tutti voi, per essere qui stasera. So quanti di voi ci siano stati fedeli, in un certo senso, per tanti anni, quanti addirittura ci seguono fin dall’inizio. È stato un sogno, e un onore, vivere questi anni insieme a voi, e anche se … - si interruppe di colpo, prendendo un respiro profondo, - anche se, questa è l’ultima volta che assaggeremo l’ebrezza di stare su un palco come questo…. Sappiate che questi anni, voi, la band, la crew, resterete sempre nel mio cuore. Non so davvero come esprimere… la gratitudine e la gioia che provo per aver passato gli anni migliori della mia vita. – e detto questo, rivolse uno sguardo verso Nicky, sorridendo appena. Solo in quel momento si rese conto che quella era davvero la fine, e che, oltre ai Westlife, si sarebbe messa la parola ‘fine’ anche sul loro amore. Nicky ricambiò lo sguardo con un grande sorriso commosso, alzando il pollice in su come per dire “sei stato grande” “ ti sono vicino”, e Shane, quasi senza rendersene conto, alzò il pollice a sua volta, sorridendo di nuovo; si girò dall’altra parte, e salutando di nuovo il pubblico, che gridava, passò il microfono a Mark. Fecero tutti il loro discorso, anche Nicky, che venne per ultimo. I westlife furono applauditi di nuovo dal pubblico, commosso ed entusiasta; scambiarono di nuovo uno sguardo di intesa, e come saluto finale, cantarono un’ultima canzone.
 
Durante le ultime note di My love, gli occhi di Shane e di Nicky si incontrarono un’ultima volta; piangevano entrambi, consapevoli ora, che qualcosa sarebbe successo.
 
Arrivò il giorno della partenza, il giorno dei saluti. Mark e Kian erano già partiti, mentre Shane era in camera che preparava gli ultimi bagagli. Ad un tratto sentì bussare alla porta della camera d’albergo:
 
-         Amore, scendo subito, intanto porta i bambi…. – quando si girò in direzione di quella che credeva sua moglie, si ritrovò davanti Nicky, il viso spaventato e gli occhi gonfi e rossi di lacrime.
-         N-Nicky…. P- pensavo….
-         I- io non ce la faccio. – sussurrò il più piccolo con la voce strozzata. – n-non voglio…
Shane chiuse gli occhi, e senza pensarci due volte, accolse il più piccolo tra le braccia, abbracciandolo. Questi scoppiò in un pianto liberatorio contro la sua spalla, mentre Shane, finalmente, lasciava cadere le sue lacrime. Lo strinse forte a se, come se in qualche modo potesse tenerlo con se per sempre, anche se sapeva fosse una cosa impossibile. Nicky continuava a piangere, sperando che fosse solo un brutto sogno; Lo amava troppo per saperlo lontano da lui, sapendo di non poterlo abbracciare; prima era tutto più semplice, ora quella vita così perfetta, con tutte le sue imperfezioni, era finita. Si staccarono un secondo, giusto il tempo di guardarsi negli occhi un’ultima volta, e unire le loro labbra in un bacio che sapeva di lacrime, l’ultimo bacio d’addio.

-         Saremo insieme per sempre, lo sai, vero? Anche se il nostro sembra un amore così lontano, troveremo sempre il nostro posto, anche se questo ora è un addio. Ti ritroverò sempre, per vederti di nuovo, amore mio. –

Era Shane quello più forte tra i due, era sempre stato così. E Nicky lo ringraziò mentalmente per quelle parole, quelle parole che aveva tanto bisogno di sentirsi dire, anche se ci credeva poco; lui amava Shane, lo amava come non aveva mai amato nessuno in vita sua, ma vedeva difficile poter mantenere un rapporto del genere a distanza, senza un tour o un lavoro che potesse permetterlo. Ma Shane la  vedeva in modo diverso: lui era un sognatore, e Nicky aveva bisogno di sognare, dopotutto. Nascose la testa nell’incavo del suo collo, e senza riuscire a dire nient’altro, tanto che non c’era bisogno di dire di più, sussurrò, con voce flebile: - ti amo, Shane. – prima di versare un’altra lacrima, bagnandogli la maglietta.

-         Anche io ti amo. Ti amo tanto. – rispose Shane, baciandogli una guancia. Rimasero seduti così, per forse una buona mezz’ora, finchè, a grande malincuore di entrambi, il cellulare di Shane squillò; il moro accarezzò la guancia del biondo, e senza parlare, portò le valigie di sotto.

-         Pronti tesoro? – lo esortò Gillian, dal taxi che li avrebbe portati all’aeroporto.
-         Si… - lo sguardo di Shane era fisso sul taxi di fronte a lui, dove Nicky, Georgina e i gemelli stavano prendendo posto con le loro valigie. Nicky era estremamente silenzioso, teneva in braccio Rocco e teneva lo sguardo fisso per terra; Shane ebbe un colpo al cuore nel vederlo così, avrebbe voluto tanto scendere e sedersi accanto a lui, per abbracciarlo; in quel momento desiderò con tutte le sue forze di aver fatto coming out tanti anni prima, come Mark aveva invece avuto il coraggio di fare; si diede del vigliacco, dello sciocco, per non averci pensato prima, di non aver pensato alle conseguenze, ma ormai, era troppo tardi. Il taxi giallo di fronte a lui si era in messo in moto prima di lui, e, mentre i due amanti si guardarono negli occhi ancora una volta, stavolta davvero l’ultima, il più grande lo vide andar via dal vetro del finestrino, bagnato dalla pioggerellina estiva che aveva iniziato a cadere sopra di lui.

-         Addio … - sussurrò, prima che Gillian e i bambini potessero salire in macchina accanto a lui, e che il taxi potesse partire, a sua  volta,  verso la parte opposta.
 
















Stasera devo fare grande professione d'umiltà. Ho scoperto diciamo, i Westlife da poco, anzi pochissimo, tipo un mese; sono stata talmente presa da questo "mondo", dalle loro canzoni, dalla loro storia, che, scoperta questa coppia, (forse ho iniziato a shipparli, chissà) ho deciso, dopo tantissimo tempo a pensare, di scriverci una os. Sinceramente questo per me è un campo minato, perchè non potrò mai e dico MAI scrivere qualcosa su di loro di veramente buono come potrebbero le loro vere fan, che hanno vissuto con loro, come magari io o altre mie coetanee oggi facciamo per gli one direction (ad esempio) ... in ogni caso, spero di non aver osato troppo, e che questa os vi piaccia. Sinceramente non la trovo tanto male, anche se detto fra noi di ispirazione ne avevo proprio pochina xD ma considero questa cosa una specie di esperimento, quindi vediamo come procede :) Ora vado a nanna, alla prossima! xx
PS. @inhibernation ... cucù uu'
Haley

  
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