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Autore: elizabethstillfights    28/04/2013    3 recensioni
Lei non rispose, ma vidi che stava respirando velocemente. Mi avvicinai a lei e la calmai.
'Hei, tranquilla non ti faccio niente di male.' le sorrisi.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jennifer's POV.
Ero seduta sulla sedia della mia scrivania con una matita nera in mano intenta a completare il mio trucco. Avevo colorato le palpebre di azzurro e poi avrei messo un bel blush colorato. Mi piaceva truccarmi, era come indossare una maschera senza la quale non sarei potuta stare. Avevo ventiquattro anni e solo in quegli anni stavo uscendo da una brutta adolescenza fatta di atti di autolesionismo e terapie con uno psichiatra. Ero ritenuta pazza, ma la verità è che sono sempre stata criticata da chiunque e questo mi ha portato ad odiare me stessa fino al punto da incidermi il corpo con una lametta. L'unica cosa che avevo era la musica. Avevo imparato a suonare la chitarra e il pianoforte da sola e a volte cantavo qualcosa. Credo di esserci riuscita grazie a una band musicale, i The Script. Ero rimasta affascinata dalle loro storie, avevano rincorso il loro sogno e ce l'avevano fatta. Mi davano la forza perché nelle loro canzoni ritrovavo me stessa. E credo sia grazie a loro che mi sono rialzata e ora le cose vanno meglio.
Quella sera avrei coronato il mio sogno e sarei andata ad un loro concerto. Più che un concerto era una loro apparizione in un programma televisivo e avrei partecipato come pubblico ovviamente insieme alla mia migliore amica, Sheyla. Eravamo emozionate entrambe e la notte prima l'avevamo passata insonne proprio per questa agitazione. Insomma..avremmo visto i nostri artisti preferiti, chiunque sarebbe stato emozionato.

Danny's POV
Avevamo appena finito di provare l'esibizione di quella sera. Ci avevano chiesto di cantare Hall of Fame. Le nostre performance comprendevano quella canzone da diversi mesi quindi a volte non ci mettevamo molta passione. Quella sera avremmo fatto del nostro meglio sicuramente. Ci chiudemmo in camerino e Mark ne approfittò per chiamare la sua famiglia e Glen invece per bere una birra. Vedendo Mark cosi dolce mentre parlava con sua moglie al telefono mi fece sentire un grande bisogno di qualcuno a cui dare il mio amore. Afferrai il mio iPhone e controllai la rubrica. Era piena di nomi di ragazze, ma sicuramente il loro unico obiettivo era la fama. Mi passai una mano tra i capelli e mi sedetti sconsolato sbuffando.
'Che succede, Dan?' mi chiese Glen.
'Mi serve una ragazza.'
'Mh, argomento complicato, tieni.' disse porgendomi una birra e sedendosi davanti a me.
'Avanti, dimmi. Come mai questo pensiero improvviso?' mi chiese.
'Mi sento solo..' risposi.
'Non hai mai pensato di iniziare a conoscere seriamente una ragazza?'
'L'ho gia fatto, ma ho ottenuto solo dei rimproveri dalla produzione di The Voice perchè “intrattengo le concorrenti con dolcezze e abbracci”.'
'Non lo stai facendo, ti limiti a flirtare con ogni ragazza carina. Se vai avanti cosi diventerai il ragazzo figo che flirta, ma non cerca niente di concreto e le ragazze ti rifiuteranno.'
''Si hai ragione, ma pare che non ci sia nessuna che voglia qualcosa di concreto. Ah e per la cronaca, loro ci stanno ai miei flirt.'
'Arriverà quando meno te l'aspetti, fidati.'disse Mark che nel frattempo avevano chiuso la conversazione con i suoi parenti.
'Una voce da fuori campo fa il suo commento.' scherzò Glen facendoci tutti sorridere.

Jennifer's POV.
Ci eravamo sedute nella platea e presto i The Script sarebbero saliti sul palco e si sarebbero esibiti. Eravamo in fibrillazione. La conduttrice ad un certo punto disse:
'Sono una band irlandese e stanno conquistando i cuori di tutto il mondo. Loro sono Danny, Mark e Glen. Loro sono i The Script!'
Ci fu un'ovazione generale e i tre salirono sul placo. Non ci potevo credere, mi si offuscarono gli occhi, ma pensai che non fosse il momento buono per piangere quindi li asciugai e iniziai a cantare Hall of Fame insieme a loro. Dopo l'esibizione si sedettero su dei divanetti insieme alla presentatrice e iniziò la loro intervista. Fortunatamente eravamo abbastanza vicine al palco e quindi riuscivamo a vedere bene il trio.
Sheyla, ogni tanto mi faceva delle osservazioni su Glen. Era il suo membro preferito, mentre io li preferivo tutti allo stesso modo anche se forse ero affascinata di più da Danny. Appena l'intervista finì noi nel pubblico dedicammo loro un'altra standing ovation e io e Sheyla ne approfittammo per raggiungere l'entrata del backstage. Avevamo la stessa idea entrambe e intendevamo realizzarla. Ci nascondemmo dietro a un muro. Trattenevo la mia amica, non era quello il momento per uscire dal nostro nascondiglio e correre dentro. La bodyguard era troppo vicina. Lei però volle fare di testa propria e fu presa per un braccio dalla sicurezza e riportataindietro. Fortunatamente non disse che ero nascosta quindi sgattaiolai nel dietro le quinte. Vidi le ombre del trio e sentii le loro voci che esultavano.

Danny's POV
Stavamo tornando nel camerino e i stavamo complimentando a vicenda. Eravamo stanchi, ma non ci pareva di essere andati male, anzi. Ad un certo punto mi sembrò di vedere una figura addossata al muro che ci guardava. Mentre gli altri due entravano nei camerini, mi allontanai con una scusa e raggiunsi quella persona. Riuscii a trovare l'interruttore e accesi la luce improvvisamente. Rimasi abbagliato dalla sua bellezza. Aveva dei lunghi capelli neri e dei lineamenti splendidi.
'Chi sei?' chiesi.
lei non rispose, ma vidi che stava respirando velocemente. Mi avvicinai a lei e la calmai.
'Hei, tranquilla non ti faccio niente di male.' le sorrisi.
UN responsabile della sicurezza ci vide e la sgridò.
'È vietato entrare qui, signorina.'
'Lo so, scusi, ma..' tentò di dire lei. Aveva una voce splendida.
Li vidi uscire, ma non potevo lasciarla andare cosi.
'Lei è con me, non preoccuparti. È un'amica.'
'Scusi, mister Donoghue non lo sapevo.'
Sorrisi e presi per mano la ragazza. Mi appoggiai con una spalla al muro e la guardai.
'Allora, tu sei...?'
'Jennifer..'sussurrò.
Stavo per rispondere, quando un altro bodyguard ci interruppe.
'Ci sono problemi, Donoghue?'
'No nessuno'
Ne sopraggiunse un altro e sbottai: 'Eh cavolo non si può parlare, vieni con me.' la presi per mano e raggiunsi il camerino. Aprii la porta e dissi:' ragazzi io vado subito in hotel, ci vediamo dopo e vi spiego tutto.' non diedi loro il tempo di rispondere e sali sulla mia macchina. Chiusi la portiera e dopo che fu salita anche Jennifer dissi: 'Beh..io sono Danny.' lei sorrise.
  
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