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Autore: RembLem    30/04/2013    4 recensioni
"Ciao, sono Cassie e la mia vita sta per cambiare totalmente. Non so chi siano i miei genitori, non so dove andrò a vivere e con chi ci andrò. In poche parole non so chi sono. Bello, vero?"
[FF SOSPESA CAUSA ESAMI]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-CAPITOLO UNO- 
La verità. 






 

 

«Cassieeee!» 

«Sì, mamma?» 

«Mi prendi il raccoglitore? Sono in ritardo e devo sbrigarmi per andare al lavoro!» 

«Certo mamma. Vado...» 

Vado in studio e cerco il raccoglitore di mia madre. Lo vedo sullo scaffale più alto e devo alzarmi sulle punte dei piedi per prenderlo.

Lo afferro e lo tiro fuori ma, insieme a lui, cadono tantissimi fogli e cartelline. Si sente il tonfo della carta che cade a terra.

«Ohh no!» esclamo.

«Cassie! Cosa hai combinato?!» urla mia madre, è furiosa.

«Scusami! Non preoccuparti, metto a posto io. Ecco il raccoglitore!» le do' il raccoglitore e lei esce in silenzio dalla camera.

«Okay, io vado, a stasera!» mi saluta dall'altra stanza.

Adesso ci sono tantissimi fogli a terra, fantastico. E a chi tocca posarli? A ME.

Ho preso una sedia e ci son salita sopra, così potrò raggiungere meglio lo scaffale e non far cadere tutto, di nuovo.

Inizio dalle varie cartelline. Le prendo da terra e le riordino sullo scaffale.

 

Adesso a terra ci sono tantissimi fogli. Sono tutti vecchi documenti che servivano a mio padre per il suo lavoro.

Conserva di tutto, è una sua mania. Ho una voglia terribile di bruciare tutti questi vecchi fogli inutili, ma si arrabbierebbe parecchio.

Prendo tutti i fogli e li metto in ordine uno sopra all'altro. E' incredibile, ce ne sono tantissimi.

Sotto un bel po' di fogli trovo però qualcos'altro.

 

«E queste cosa sono?» penso appena le vedo.

Sul pavimento, davanti a me, ci sono tantissime lettere chiuse, mai aperte, a quanto pare.

Sono piuttosto vecchie, la carta è di un colore giallastro. E sono maltrattate.

Le prendo in mano, sono più o meno trenta lettere. E sono tutte indirizzate a ME.

'Cassidy Taylor Jones' 'Cassidy Taylor Jones' si legge il mio nome ovunque.

Stavo osservando le buste delle lettere ma all'improvviso mi squilla il cellulare. Lascio tutto lì com'è e vado a prenderlo.

«Pronto?»

«Ehi Cassie! Sono papà!»

«Ciao papà...»

«Volevo dirti che sto già tornando a casa, il mio dirigente mi ha dato una mezza giornata libera! Contenta?»

«Certo! Ti aspetto!»

Mi saluta e poi attacca. Devo nascondere le lettere.

Corro nello studio e le prendo tutte. Le metto sotto il braccio e vado in camera mia.

« Ehm... vediamo, dove posso metterle? » dico tra me e me.

Suona il citofono ed entro nel panico. Senza pensarci troppo, lancio le lettere sotto il letto e corro ad aprire la porta.

«Ehi! Papà!» dico affannata per la corsa.

«Cassie! Stai bene?» chiede lui guardandomi con aria curiosa.

«Sto bene, ho fatto cadere i vecchi documenti dallo scaffale in studio e adesso sto sistemando... Entra.» rispondo.

Entra in casa ma ha un'aria preoccupata e continua a fissarmi. Lo porto in studio e gli mostro i fogli caduti.

«Hai trovato solo cartelline e vecchi documenti?» mi chiede dubbioso.

«Ehm... in realtà...» stavo per dirgli la verità, ma continuo «in realtà ho trovato solo questo.»

«Va bene, puoi andare, non preoccuparti, sistemo io qui.» mi dice lui, ma si nota da lontano un chilometro che è preoccupato.

Accenno un sorriso e poi vado in camera mia in silenzio.

 

Devo trovare un posto per queste lettere ora. Le prendo e le chiudo in un cassetto a chiave, non si sa mai.

Poi mi sdraio sul letto pensando a quello che è appena successo.


Chi mi ha scritto queste lettere?

Perché i miei genitori non me le hanno mai fatte leggere?

Perché me le hanno nascoste? Tutto questo non ha senso.

 

Mio padre poi entra in camera interrompendo i miei pensieri.

«Cassie, io esco, devo andare al supermercato. Tra mezz'ora io e la mamma saremo qui, okay?»

«Okay!» rispondo, e mio padre esce di casa.

Finalmente posso controllare meglio quelle lettere.

Prendo le lettere dal cassetto e le metto tutte sulla mia scrivania. Accendo la luce per leggerle meglio.

Apro la busta di una lettera e così faccio con tutte le altre. La carta è vecchia e si straccia subito.

Leggo una per una tutte le lettere col cuore in gola.




 

L'ora di cena arriva in fretta, e io, mia madre e mio padre mangiamo in silenzio per tutto il tempo.

Dopo aver finito non riesco più a tenermi dentro tutto.

«Devo chiedervi un po' di cose.» e i miei genitori mi guardano con aria interrogativa.

Vado in camera mia e prendo le lettere. Entro in cucina e le appoggio sul tavolo mentre i miei 'genitori' si guardano sconvolti.

«Adesso voi mi dovete delle spiegazioni.» dico piangendo per la rabbia.

Silenzio e qualche 'ehm' sono le uniche cose che si sentono.

«Dovete rispondermi. Chi è questa Kathryn che dice di essere mia madre? E chi è Drew?» li guardo con rabbia.

Ancora silenzio ed espressioni perplesse. Vedo che non rispondono e allora continuo.

«Voi, Voi chi siete? E io? Io chi sono?» mi scendono delle lacrime.

 

Come hanno potuto mentirmi per tutto questo tempo? Ho quasi 16 anni, dannazione.



Jane, che non posso più considerare mia madre ormai, è scoppiata a piangere. 

Mark, che conoscevo come mio padre fino a un giorno fa, inizia a parlare.

«Cassie, noi ti abbiamo cresciuta e ti vogliamo bene..» dice continuando a fissarmi.

«Chi siete?!» mi accorgo che sto urlando.

«Era da tanto che volevamo parlare di questo con te, ma non ne abbiamo mai avuto il coraggio...» interviene Jane.

«Esatto, ci è mancato il coraggio. Ma ormai sei abbastanza grande per sapere tutto.» continua Mark.

E' una situazione così strana, non ci capisco niente, ma continuo ad ascoltarli.

«Credo sia arrivato il momento che tu sappia la verità. Io e Jane non siamo i tuoi veri genitori. La tua vera mamma si chiama Kathryn.»

Non posso crederci, il cuore mi batte all'impazzata. Mark fa una piccola pausa.

«E Drew è tuo fratello. E sì, tu sei stata adottata. Mi dispiace dirtelo così. » concluse Mark.

 

 

 

 

 

Ciao a tutti! c:
Il primo capitolo si conclude qui, grazie per aver letto.
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@survivefxrhaz (Letizia)
@ddrewswg (Rebecca)
Grazie mille! c;

  
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