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Autore: pamao    20/11/2007    13 recensioni
Ma ciau ragazzi!!^^ Prima fic su questi cantanti a nostro parere davvero bravissimi! E siccome ce ne sono poche su di loro, eccosi a rimediare!
Sono i pensieri di Chester nei confronti del suo amico Mike, e una solo richiesta da fargli...
Mike, guardami...
Hope you enjoy it!!^^ bacioni *PaMaO*
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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MIKE, LOOK ME…

MIKE, LOOK ME…

 

Linkin Park.

Questo il nome della mia band.

Questo il nome della band dove c’è Lui.

Lui, un uomo dalla pelle color caramello e dalla voce spettacolare.

Semplicemente Lui, Mike Shinoda.

Ora vi chiederete perché io sono così pazzo da parlare di lui, ma un motivo c’è e ora mi appresterò a raccontarvelo in breve…

Ebbene, quel giorno che feci il mio provino per entrare nella band al telefono, sentii per la prima volta la sua voce.

Non mi sembrava niente di speciale, anzi mi era del tutto indifferente.

Poi quando mi scelsero, e ci incontrammo, ecco che lo notai subito.

Jeans e maglietta abbastanza larghi, sguardo fiero e divertito e un mega sorriso sulle labbra.

E allora, fu in quel maledettissimo istante che mi resi conto che non avrei più potuto fare a meno di quel dannatissimo ragazzo.

Passarono gli anni, e mi rendevo conto sempre di più che nonostante fossimo degli ottimi collaboratori e dei magnifici amici io volevo qualcosa di più.

Ovviamente c’era un problema, come diavolo mi era venuto in mente di desiderare uno dei miei migliori amici?

Era una cosa talmente assurda, che cercai in tutti i modi di scacciare quel maledetto pensiero dalla mia mente – a quel punto parecchio malata – e di pensare ad un futuro diverso.

Un futuro senza di Lui.

Un futuro che però non riuscivo ad immaginarmi proprio.

Cazzo, avevo solo 23 anni e già pensavo alla mia vita futura, dovevo essere veramente pazzo.

Eppure durante tutte le prove, durante i concerti, durante i momenti trascorsi insieme, non potevo fare a meno di guardarlo.

E ogni volta, i suoi occhi non incontravano mai i miei.

Mi veniva spontaneo a quel punto fare una richiesta silenziosa…

La richiesta che in tutti quegli anni non era mai stata esaudita.

“Mike, guardami…”

Era solo quello ciò che chiedevo, eppure a quanto pareva, era comunque troppo.

I miei sentimenti crescevano in silenzio, si facevano spazio nel mio cuore, nella mia anima, e mi riducevano in uno stato pietoso.

Non che fossero sbagliati i sentimenti in generale, ma erano sbagliati i miei sentimenti verso di lui.

La consapevolezza di quello, mi rendeva tuttavia ancora più debole e insicuro tanto da diventare silenzioso e irrimediabilmente triste.

E fu quello il mio più grande sbaglio.

 

FLASHBACK

 

Italia, Roma.

Su un palco una band si esibiva senza sosta, ma il concerto stava quasi per terminare.

Le persone erano tante, i fan urlavano impazziti andando a ritmo di musica e unendosi alla voce straordinaria di quel cantante dalle corde vocali di ferro.

Chester Bennington, un uomo che se nella vita non urla, non è contento. Un uomo che con i suoi acuti, fa amare quella band denominata “Linkin Park” – nome per l’altro scelto proprio da lui –.

Tuttavia quel giorno, il suono che fuoriusciva dalle sue labbra non era energico come sempre, era spento, triste quasi demoralizzato.

I fan non ci fecero molto caso, e continuavano a saltare ed urlare senza mai fine, mentre però il resto del gruppo se n’era accorto eccome.

Una persona in particolare era parecchio preoccupata per le condizioni – non molto benevole – del suo compagno.

In quel momento l’ultima canzone che si apprestavano ad intonare era forse quella più amata dai ragazzi di tutto il mondo.

In The End.

 

 

But in the end
      It doesn’t even matter
I had to fall
To lose it all
But in the end
It doesn’t even matter

 

Ma alla fine
Non importa neanche
Dovevo cadere
Per perdere tutto
Ma alla fine
Non importa neanche

 

Finita la canzone, la band ringraziò il pubblico e si ritirò nel backstage.

In quel lasso di tempo, i cinque componenti si congratularono tra di loro per aver fatto un’esibizione davvero niente male.

Chester sorrideva, si sforzava di sorridere e infondo riuscì a convincere gli altri che stava bene, nonostante quelli continuassero a chiedergli se stesse in qualche modo male.

Il più furbo però aveva qualche sospetto, ma cercò di non far notare agli altri il suo disappunto.

Dopo che ebbero ripreso la loro roba, ed ebbero firmato qualche autografo, i ragazzi salirono in una macchina per andare direttamente nell’hotel dove avrebbero passato la notte.

Nel tragitto continuarono a scambiarsi opinioni sul concerto appena fatto e sul calore che avevano ricevuto dai fan italiani, che a dirla tutta erano davvero parecchi.

Mike osservava senza sosta il biondo Chester, ovviamente riuscendo a non farsi notare da quest’ultimo che con lo sguardo malinconico fissava un punto vuoto fuori dal finestrino.

Ripensava alle parole della loro hit più famosa.

L’aveva scritto lui il testo, insieme a Mike, eppure ora quelle parole erano così perfette per il suo stato d’animo che si ritrovò a domandarsi se in quel periodo era già attratto dal suo migliore amico.

In quel momento non importava neanche quello che faceva, era destinato a cadere, doveva perdere tutto, anche il suo migliore amico.

E tutto per colpa del suo dannato desiderio.

Che brutta parola quella, che brutta emozione che emetteva.

Chiuse per un attimo gli occhi, sperando che tutti i problemi che aveva svanissero e non tornassero mai più.

L’altro seduto vicino a lui continuava a studiare le sue mosse, rendendosi conto che doveva fare al più presto qualcosa.

L’autista annunciò che erano arrivati, ridestando così Chester e Mike che erano immersi ognuno nei propri pensieri.

Scesero lentamente, mandando avanti gli altri componenti del gruppo che già avevano preso l’ascensore per salire al loro piano.

Entrarono insieme nella hall e chiesero cortesemente le chiavi delle loro stanze.

- Mi dispiace signori, ma la vostra è una camera unica, non vi dispiace vero?- domandò la signorina in un inglese approssimato, ma tutto sommato comprensibile.

Il biondo spalancò gli occhi andando nel panico più totale, mentre Mike aspettava che dicesse qualcosa riguardo la decisione da prendere.

Piano il cantante più grande si girò, incontrando per la prima volta in quella giornata gli occhi nocciola dell’altro.

Rimase incantato dalla loro infinta bellezza, e rimase incollato al suo sguardo, in un certo senso magnetico, senza riuscire a proferir parola.

- Allora Chaz, per te va bene? Per me sì…- chiese tranquillo il moro, mentre dentro di se esultava non solo per il fatto che con quella fortuna avrebbe potuto scoprire di più sullo strano comportamento di Chester, ma anche per il fatto che la compagnia dell’altro lo rendeva estremamente felice.

- Ecco… ehm, sì va bene- rispose incerto il biondo, deglutendo silenziosamente, mentre goccioline di sudore gli imperlavano la fronte.

Ora si che era in un bel guaio.

Intrappolato in una stanza con la sua ossessione e non poter fare niente per soddisfare la sua sete di desiderio.

Mike prese le chiavi che gli venivano consegnate e si avviò all’ascensore seguito da un Chester parecchio scosso.

Entrarono e digitarono il numero del loro piano: 7.

Mentre l’ascensore aveva preso a salire, i due non dissero nulla e neanche si guardarono, erano troppo immersi nei loro pensieri.

Si sentì un piccolo rumore e le porte si aprirono lasciando il tempo ai due cantanti di uscire e avviarsi verso la stanza.

Si fermarono di fronte ad una porta di marmo bianco con un insegna dorata: 777.

Hotel a 5 stelle, e infondo si notava parecchio.

La camera era grandissima, due letti singoli e vari accessori, inoltre un bagno provvisto di doccia e vasca da bagno.

- E’ bellissima, vero?- domandò incantato il moro all’altro che guardava estasiato come lui la sala.

- Eh sì… stupenda- rispose soprappensiero Chester, mentre posava la sua valigia vicino al letto, subito imitato da Mike.

- Chaz, dimmi cosa c’è che non va, ti prego…- esclamò tutt’a un tratto il moro, posizionandosi di fronte all’amico che lo osservava intimorito.

- Sto bene Mike, non ho nulla!- disse di rimando il biondo cercando di essere più convincente possibile.

- Non me la dai a bere Ches, so benissimo che non stai bene… confidati!- esordì comprensivo il rapper, non smettendo mai di fissare i lineamenti delicati e dannatamente eccitanti dell’altro.

- Mike credimi non ho niente! Sono solo stanco, tutto qui!- rispose alterandosi un po’ il biondo.

Non riusciva a continuare a mentire, se l’altro avrebbe insistito ancora sarebbe scoppiato e gli avrebbe urlato in faccia i suoi sentimenti.

- Ehi, non c’è bisogno che ti incazzi tanto! Insomma sono solo preoccupato per te, perché ti voglio bene!- esclamò di rimando il moro, che proprio non riusciva a capire il perché l’altro non volesse confidarsi, infondo erano amici da anni!

- Ed è proprio questo il punto, cazzo! Tu mi vuoi bene, ma io per te provo qualcosa di più! Porca puttana Mike, credo di essermi innamorato di te!- urlò Chester, rimanendo immobile di fronte all’espressione completamente sconcertata del moro.

 

FINE FLASHBACK

 

Eh sì. Quello fu proprio l’errore più grande della mia vita.

E sapete perché?

Perché lui mi rispose in questo modo……

 

“ Ches, non si può fare, è sbagliato…”

 

E sapete qual è la cosa buffa?

Che ora a distanza di 7 anni, io sono sdraiato nel mio letto e vicino a me c’è proprio Lui.

E sapete perché?

Perché poi continuò la frase in questo modo……

 

… ma non mi importa, sono innamorato anche io di te!”

 

Alla fine, devo dire che la mia richiesta qualcuno l’ha ascoltata.

Mi avvicino piano al viso di Mike e gli bacio delicatamente le labbra, sussurrandogli : “ Mike, guardami…”

E sapete lui come mi ha risposto?

“ Io ti guardo sempre Ches…”

 

A questo punto sapete cosa ho capito?

 

Che infondo, quell’errore, lo rifarei altre mille volte.

 

 

THE END

 

N.B: Tutto quello scritto è puramente inventato, Chester e Mike non ci appartengono [questione di tempo!^^] e NON sono assolutamente GAY!! Sono felicemente sposati!!

 

Ciao ragazzi!^^ bè che dire… ci siamo cimentate in questa piccola fanfic semplicemente perché è assolutamente indecente che ce ne siano pochissime su questa band favolosa, che è una delle nostre preferite! Sono così pucciosi quei due insieme, che non scrivere una fic su loro sarebbe stato davvero un oltraggio!!!^^ speriamo vi sia piaciuta, e aspettiamo qualche recensione perché infondo vorremmo scriverne altre sui LINKIN PARK e se piace questa ci penseremo un po’ su……^^ grazie a tutti quello che leggono!

VVB!

 

 

 

 




 

 

 

  
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