Aramis era preoccupata per la sorte di D'Artagnan.
Dopo che questi era stato salvato  da Jean dalle fiamme, aveva subito un trauma cranico e non si era più ripreso da allora. Se non fosse stato per il bambino sarebbe morto.
Ed ora aveva saputo che il guascone ancora non aveva ripreso coscienza .Questa cosa le metteva addosso un'angoscia e una paura non indfferenti.
Si era recata da Costance per sapere sé c'erano novità.
Costance era davvero giù. Era visibilmente depressa e non appena vide il moschettiere le fece un lieve sorriso ... ma a "scoppio ritardato", come se nulla fosse. Nemmeno fosse un automa, tornò alle sue faccende. Non era buon segno.
-Posso vedere D'Artagnan?- azzardò Aramis alla ragazza.
Costance come ridestata da un incantesimo  le fece di sì con la testa.
Aramis si fiondò sopra.
Non appena rivide il suo migliore amico, ebbe un tuffo al cuore. Era pallido e immobile. La testa fasciata dove aveva picchiato. Le lacrime sgorgarono da sole dagli occhi.
Voleva reprimere tale emozione ma non ci riusciva. Non voleva accettare di vedere il "suo" D'artagnan..."suo"? Scosse il capo. Non voleva vederlo così. Era abituata a vederlo sorridente, goliardico, vivace, un po' casinista ma era bello così. Ricordava quando, la prima volta, lo abbracciò. Scattò una particolare simpatia, un feeling speciale .
Ora invece c'era il silenzio. Il moschettiere si sedette accanto al ragazzo sul letto e cominciò ad accarezzargli i capelli - Avanti, D'Artagnan, riprenditi... - sibilò con la voce rotta dall'emozione.
Non riusciva a capacitarsi della situazione. L'ansia cominciò a salire sempre di più.
-Ti prego, ti prego, riprenditi- fece sottovoce.
Neanche a farlo apposta, si ritrovò a sollevare il ragazzo a sedere ed ebbe l'impulso di baciarlo. Lo fece.
Purtroppo, non si rese conto  che, dietro lo spioncino della porta c'era Costance che vide tutto (era salita per cambiare le bende al ragazzo), si rese conto bensì di  provare  qualcosa di più che della semplice amicizia per lui.
Constance era sotto shock. Aveva capito che Aramis non era un uomo! Aramis, una volta scesa, si ritrovò Costance che la guardava truce - Sei una donna, vero?- esordì dura. Aramis fu sorpresa da quelle dichiarazioni. -Non fare la furba con me. Ti ho vista e ho tratto due conclusioni: o sei omosessuale, oppure, cosa più accreditata, sei una donna e non ti sei fatta scrupolo di approfittare della situazione. Sei...una poco di buono!- gridò. Aramis rimase sbalordita dall'ardore della piccola Costance e non seppe replicare a quella protesta nei riguardi del ragazzo che amava ma le diede comunque conferma di essere una donna. Un solo cenno del capo.