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Autore: xneedstephan    06/05/2013    2 recensioni
'Lui ci sarebbe sempre stato per lei'.
La vera amicizia, esiste.
E' la storia di due amici, due amici che si vogliono molto bene, e nonostante tutto dovranno restare insieme e far parte della vita dell’altro.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Shh non piangere! Ci sono io..

Lui, il mio migliore amico. Sapeva sempre che parole usare, sapeva sempre come consolarmi. Sempre.
Lui c' era sempre. Anche dopo che quello stronzo del mio ex mi aveva ferito, mi aveva preso in giro per l' ennesima volta, e io come una cretina ci ero sempre cascata. Lui non mi avrebbe mai abbandonato.
L' avevo conosciuto per caso, quando avevo 14 anni, andiamo nella stessa scuola, ma indirizzi di studio diversi. Manuel è alto occhi marrone chiaro capelli castano scuro. È solare, pieno di vita, divertente, è il ragazzo più simpatico che potessi conoscere, è il ragazzo giusto per una ragazza, e forse anche per me, è fantastico, davvero. Ma è   gay  . La sua sessualità potrebbe dar fastidio a molte persone, infatti queste si interessano più alla sua vita che alla propria, solo per sapere se è omosessuale o no.
A me questo non importa, so che persona è Manuel, e non lo giudico per i gusti sessuali.
Lui è il mio migliore amico, e come lui c è sempre per me, io ci sono sempre per lui.
Non ho moltissime amiche, una volta avevo una migliore amica, anzi non era una migliore amica per come si è comportata. Lei è andata a letto con il mio ragazzo, e dopo che lo sono venuta a scoprire abbiamo litigato, e nonostante tutto voleva avere ragione. Ora non ci parliamo più.
Il mio ex invece tenta in tutti i modi di convincermi che ha fatto una grandissima cazzata, e mi ama e che vuole tornare insieme a me.
Come una cretina mi sono illusa di tutte le cose che mi ha detto, e ci sono tornata insieme, ma dopo l’ennesima bugia, l’ ennesima litigata, eccomi qui a piangere sulle spalle del mio migliore amico.
 




-Sofia, sta tranquilla! Ci sono io!
-Sono una stupida, non dovevo andare da lui!
-E’ lui il cretino, lui ci rimette! Te sei bellissima, una persona meravigliosa..
-Sono una stupida..
 
Manuel mi strinse più forte, sentivo le sue braccia stringermi, con lui sapevo di essere al sicuro.
Dovevo essere un disastro, avevo sicuramente il trucco colato e avevo certamente sporcato ma maglia a Manuel..
-Vado in bagno a sciacquarmi, torno subito!
 
Uscii dalla stanza del mio migliore amico, andai in bagno e mi specchiai.
Avevo il trucco completamente colato, le lacrime che scendevano sulla guancia erano vere per via del mascara.
Avevo gli occhi rossi, iniettati di sangue.
Mi lavai il viso e poi tornai da Manuel.
Lo trovai a letto che stava ascoltando la musica.
-Hey io vado a casa.. si sta facendo tardi..
-Aspetta ti accompagno.
-Grazie!
 
 
Manuel mi accompagnò a casa, e quando lo salutai lui mi abbracciò forte, non volevo per nessuna cosa al mondo staccarmi da lui, ma la stanchezza cominciava a farsi sentire.
-Ora devo proprio entrare, sono stanchissima.. Domani mattina alla solita ora per una corsetta?
Lui sorrise e annuì, poi aggiunse:-Ok,a domani,buonanotte!
 
Salii in camera facendo meno rumore possibile, i miei già dormivano, mentre mio fratello era sicuramente in giro con i suoi amici.
Mi lavai nuovamente il viso, indossai il pigiama, poi mi misi a letto e ascoltai un po’ di musica.
Mi addormentai con la riproduzione di ‘Beautiful’ di Christina Aguilera nelle orecchie.
 
Mi sveglia qualche ora dopo con la stessa canzone.
Erano le quattro di mattina, spensi il telefono e mi alzai dal letto per andare a prendere l’acqua in cucina.
Nella casa regnava il silenzio, e anche io cercavo di non far un minimo rumore.
Presi l’acqua e me ne tornai a letto a dormire.
 
 
 
La mattina seguente mi svegliai con il tocca di una mano sui miei capelli.
Prima di aprire gli occhi pensai a chi potesse essere: mamma era sicuramente al lavoro, papà anche, mio fratello dormiva..
Bene, ora avevo anche le allucinazioni.
Sentii un colpo di tosse che proveniva da qualcuno affianco a me, così decisi di aprire gli occhi, girarmi e vedere chi era.
Con mio grande stupore vidi Manuel straiato affianco a me.
-Buongiorno!
-Giorno, ma te che ci fai qui? Non ci dovevamo vedere alle dieci?
-Dormigliona sono le dieci e mezza!Come al solito non hai sentito la sveglia!
-Cosa? Oddio Manuel mi dispiace, cinque minuti e sono pronta, te lo giuro!
Lui risi e poi aggiunse un semplice ‘Sbrigati che ho fame, per punizione paghi la colazione!’
 
Dieci minuti dopo ero pronta per andare a correre, ma prima come ogni volta che andavamo al parco, io e Manuel andavamo al bar.
Prendemmo due cornetti alla cioccolata e poi cominciammo a correre.
 
A mezzogiorno tornammo a casa, ero esausta, ma ne era valsa la pena.
Mi feci una doccia e preparai qualcosa da mangiare, visto che mia madre non sarebbe tornata prima delle due.
Mio fratello mi aveva mandato un messaggio dove diceva che era con la ragazza e io avevo casa tutta per me.
 
 
Quando io e mia madre avevamo finito di pranzare l’aiutai a sparecchiare, poi lei andò da mia nonna e io da Manuel.
 
Impiegavo circa dieci-quindici minuti per andare a piedi da casa mia a casa sua.
Durante il tragitto di solito ascoltai la musica nelle cuffiette, ma non quel pomeriggio.
Mi arrivò un messaggio dal mio ex.
 
‘Scusa per ieri, davvero.. Ci possiamo vedere domani mattina?’
 
Diventai subito nervosa, e ignorai il messaggio.
Camminai più veloce verso casa di Manuel, avevo bisogno del suo aiuto. Dovevo lasciarmi andare una volta per tutte alle spalle la mia ‘relazione’ con lui.
 
 
Arrivata da Manuel bussai freneticamente alla porta in attesa che lui aprisse.

 
  
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