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Autore: fiorucci    07/05/2013    1 recensioni
Come una finestra puņ far riflettere.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come ogni sera, contemplo la realtą aldilą della finestra della mia camera. Č interessante come un vetro spesso solo 2 mm permetta di isolarmi dal mondo esterno e poterlo osservare senza interferenze dal mio rifugio sicuro. Osservo il paesaggio, immobile ma in movimento. Osservo le ombre che si vanno a creare sotto la luce della luna e delle stelle e quella artificiale dei lampioni della strada addiacente. Ogni sera i soggetti della mia osservazione sono sempre gli stessi: una casa abbandonata col giardino incolto occupante gran parte della mia visuale completata a sinistra da un sempre verde. Essi si presentano ai miei occhi sempre in modi differenti. Nulla rimane lo stesso, potrņ osservare le stesse cose ma queste potranno suscitare in me mille emozioni e pensieri diversi e contrastanti. Distolgo lo sguardo, lo rivolgo al cielo. Stasera č limpido, non ci sono nuvole che mi privano della bellezza di ammirare le stelle nonostante trovandomi in cittą sarebbe gią difficile di per sč osservarle a causa dell’inquinamento luminoso. Piccoli diamanti che risplendono in un oceano infinito. Bellissimi ma irraggiungibili. Splendenti ma ignoti. Osservandole mi perdo nel mio mondo, fantastico, immagino chissą quali storie possano aver vissuto. Chissą quante avventure hanno assistito che non sapremo mai. Chissą quanta sofferenza hanno assistito incapaci di intervenire. Testimoni della stupiditą e della crudeltą dell’uomo. Pensieri che mi tormentano l’animo. Rabbia verso coloro che egoisti e avidi di potere hanno causato solo dolore. Come se ci fosse una sottile empatia tra me e la natura, il cielo inizia ad oscurarsi, un forte vento inizia a solevarsi, dopo non so quanto tempo scoppia un vero e proprio temporale. Sento il bisogno di una pausa, di un momento di pace, sola con me stessa. Chiudo la finestra, chiudo l’ultimo legame con la realtą esterna e mi richiudo nel mio mondo sapendo che č solo una cosa momentanea perchč l’indomani mattina riprenderņ il mio ruolo nella realtą di tutti i giorni.
  
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