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Autore: fiorucci    08/05/2013    1 recensioni
Non potrò mai espiare questa colpa.
Non pagherò mai abbastanza per ciò che ho commesso.
Non potrò mai rimediare a ciò che ho fatto.
Ho commesso un errore imperdonabile: ho ceduto al fascino della giovinezza .
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Rimpiango ancora oggi la decisione che presi molto tempo fa.
All’epoca ero solo un ragazzino viziato, spocchioso, arrogante e stupido.
Agivo d’impulso, non riflettevo sulle ipotetiche conseguenze delle mie azioni, pensavo solo ed esclusivamente a me stesso.
Ero uno stupido ragazzino che sottostava al proprio padre, ero un suo schiavo. Facevo tutto quello che era in mio potere per soddisfarlo. Sposai le sue idee sulla purezza di sangue dei Purosangue e della feccia di Babbani e mezzosangue anche se non le condividevo, mi feci marchiare come un animale al macello e divenni un sostenitore del Signore Oscuro e accettai tutte le sue decisioni, persino di dover uccire Albus Silente.
Andai contro la mia stessa morale. Vi sembrerà strano ma io non ero cattivo, mia madre era riuscita a insegnarmi la differenza tra bene e male e cos’era l’amore. Insegnamenti che non seguii mai all’epoca perché il mio amore, rispetto e devozione per mio padre era troppo grande per essere sopraffatto.
Questo mio sentimento mi portò alla rovina. Midovetti costruire una maschera di freddezza, cattiveria, superiorità  e la indossai. Inizialmente fu molto difficile ero ancora molto piccolo ero al primo anno ad How, quella maschera divenne fondamentale per difendermi. Ero stato costretto a creare un altro me stesso per non crollare. Col passare del tempo la maschera divenne sempre più reale e finii per crederci veramente persino io stesso. Persi il mio vero io e divenni spietato e approffittai di ogni situazione a me favorevole.
Iniziai a torturare i prigionieri, ad ucciderli lentamente facendoli soffrire come cani ed entrai nelle grazie del signore oscuro. Mi dilettai con le donne, le seducevo, le scopavo e poi le cacciavo via ogni qual volta non mi soddisfacevano più. Iniziai a desiderare l’eternità.
La mia vità era appagante, facevo tutto ciò che mi andava e il signore me lo permetteva per la mia fedeltà.
Tra una missione e l’altra,tra una scopata e un’altra, iniziai a fare ricerche sul come fare per restare giovane in eterno senza invecchiare.
Non riuscivo però a trovare una soluzione finchè un giorno non mi imbattei  in uno dei capi dei ribelli: Lenticchia.
Lo catturai ma non lo portai subito all’oscuro. Decisi di usarlo come esca per attirare una persona che mi sarebbe servita per risolvere il mio problema: la Mezzosangue.
Il piano funzionò e la catturai ma faticai per farla collaborare, usai ogni mezzo per farla cedere, prima minacciandola con la morte, poi torturandola, poi seducendola ma nulla. Accettò di aiutarmi solo quando le promisi di liberare lenticchia. Fu uno sforzo enorme ma il mio desiderio di non invecchiare mai era troppo grande e cedetti.
Passai un anno a stretto contatto con lei, senza rendermene conto mi ci affezionai anche se lo negavo con tutto me stesso. Le ricerche alla fine portarono solo ad una soluzione al mio problema: diventare una creatura della notte, un vampiro.
L’idea di diventare un vampiro mi eccitava da morire. Risolto un problema ne nacque un altro: dove e come potevo trovare un vampiro? E soprattutto come potevo diventare uno di loro?
Su questo ci concentrammo io e la mezzosangue per i mesi seguenti.
Dopo varie ricerche e viaggi riuscimmo a trovarne uno.
Non era un vampiro Nobile e quindi non poteva trasformarmi ma mi portò dal suo creatore.
Una volta incontrato il Nobile Vampiro creatore parlammo a lungo e alla fine lo convinsi ad organizzare la cerimonia di trasformazione.
C’era un piccolo particolare che non venne riferito inizialmente ma solo durante la cerimonia.
Affinchè la cerimonia avesse successo era necessario di una vittima sacrificale precisa.
Inizialmente non me ne preoccupai visto che l’unica cosa di cui mi importava era l’eterna giovinezza ma quando portarono la vittima all’altare impallidii: era la Mezzosangue.
Chiesi spiegazioni, non capivo, ero confuso.
Mi dissero che la vittima doveva essere una mezzosangue vergine e lei stessa si era offerta senza timore come vittima sacrificale lasciandoli sorpresi come lui.
Era la prima voltà nella loro non morte che succedeva una cosa simile. Nessuno si era mai offerto come vittima fino ad ora e non capivano le sue motivazioni.
Quella ragazza mi sorprendeva ogni giorno sempre di più. Non capivo e glielo chiesi. mi rispose con una fierezza , una semplicità e una dolcezza disarmante:
 
“devo scontare le mie colpe. Per salvare una vita ho condannato a morte l’intero mondo magico, donne e bambini innocenti e infine ho condannato all’eterna sofferenza te.”
 
Dopo un breve silenzio aggiunse:
 
“ogni scelta comporta delle conseguenze
non sempre si potrà rimediare alle scelte sbagliate
e prima o poi si pagherà per i gli errori commessi.
Ricorda anche tu un giorno rimpiangerai la strada che hai scelto”
 
Pensai che voleva convincermi ad abbandonare la cerimonia e di non trasformarmi in un vampiro perché non voleva morire e gli risposi male.
Non sapevo quanto mi fossi sbagliato quel giorno.
 
Iniziò la cerimonia. Ero eccitatissimo, finalmente il mio sogno si stava avverando.
Legarono ad un palo la Mezzosangue di fronte a me e iniziarono a recitare una strana nenia  attorno a noi.
Quando iniziai a vedere comparire delle ferite sul corpo della Mezzosangue e  vedere il sangue colare da quelle e macchiare la veste bianca che indossava iniziai a tremare. Qualcosa iniziava a muoversi dentro di me. La guardai negli occhi. Non vi trovai nessuna traccia di odio o dolore.
Solo una grande e profonda tristezza.
Poco prima di perdere i sensi  mi disse:
 
“perdonami, ti voglio bene”
 
Perse i sensi e le scese una sola lacrima. Pianse per la prima e unica volta davanti di me e per me.
Persi un battito. Qualcosa dentro di me si spezzò, si frantumò in mille pezzi.
La cerimonia si concluse,  io mi trasformai in vampiro e il corpo della Mezzosangue scomparì avvolta da una luce abbagliante.
Mi costrinsero a rimanere con loro per imparare ad usare i miei poteri e mi informarono dell’unica legge che vigeva tra loro: nessuno doveva sapere che i vampiri esistessero, doveva rimanere un segreto che lui fosse uno di loro. Nessun mago aveva la possibilità di essere trasformato in vampiro, lui era una eccezione e non ce ne sarebbero state altre.
Da quel giorno, dalla cerimonia qualcosa era cambiato definitivamente.
Con la trasformazione avrei dovuto dimenticare gran parte dei ricordi della mia vita mortale ma per me non fu così, in ogni singolo momento mi ritornavano alla mente le parole della Mezzosangue, i momenti passati assieme, iniziai a riflettere sul rapporto che avevo con lei, sulle decisioni che presi e sui motivi.
Iniziai a viaggiare nel mondo e mi scontrai con la dura e pura verità.
Compresi di aver commesso errori madornali.
Compresi di aver causato molta sofferenza a persone che non c’entravano nulla.
Compresi che la finzione aveva vinto sulla verità. Il mio io era stato sopraffatto dalla maschera.
Compresi che la maschera non mi aveva protetto ma bensì aveva causato molta più sofferenza.
Compresi che era arrivato il momento di gettare la maschera e rimediare.
Compresi che l’errore più grande fu quello di essermi trasformato.
Finalmente compresi cosa lei mi disse quel giorno. Sapeva che un giorno mi sarei pentito, voleva proteggermi non voleva che soffrissi, sapeva che avrei sofferto vedere invecchiare e morire sotto i miei occhi le persone a me care. Così per sempre, sapeva che così mi sarei condannato all’eterna solitudine e lei voleva evitarmelo.
Per lei ero importante e lei lo era per me. Finalmente ammisi i miei sentimenti per lei. Finalmente ammisi che quel vuoto che sentivo era a causa della sua morta e che quel giorno con la sua scomparsa si portò via parte del mio cuore. Fui io stesso ad ucciderla con la mia scelta e questa consapevolezza mi distrusse definitivamente. L’ultimo frammento del mio cuore si frantumò.
Sapevo che non mi sarei mai perdonato per ciò che le feci ma decisi che era giunto il momento di intervenire in quella guerra e proteggere le persone che lei amava. Lo avrei fatto per lei, sapevo che lei avrebbe voluto questo.
Iniziai a spiare i mangiamorte e farli sparire nel nulla uno ad uno e fare soffiate ai ribelli per evitare che fossero uccisi o catturati. Iniziai ad aiutarli nell’ombra .
Inizò ad essere difficile ad agire nell’ombra, i mangiamorte iniziarono a stare più attenti e ad agire più velocemente e i ribelli iniziarono ad essere diffidenti.
La situazione precipitò rapidamente e così giunse il giorno della battaglia finale.
I due eserciti erano schierati uno di fronte all’altro. I ribelli non avevano alcuna possibilità di vittoria, erano troppo pochi e distrutti.
Aspettai. Nella mischia vidi combattere lenticchia e tanti altri griffondoro ma mi stupii vedendo anche alcuni serpeverde. Sorrisi. Avevano fatto la scelta giusta. Ad un certo punto vidi lo sfregiato combattere contro il signore oscuro. Erano in posizione di stallo. Erano entrambi allo stesso livello ma come immaginavo il signore oscuro non era nella sua indole duellare lealmente e quindi lancio un avada alle spalle del ragazzo in direzione della piattola. Lo sfregiato lanciò un incantesimo per proteggerla ma rimase indifeso alla mercè del signore oscuro, il quale ne approffittò per lanciarli contro un avada.
I suoi amici accortosi del pericolo che stava correndo cercarono di salvarlo ma non avrebbero mai fatto in tempo, se non sarei intervenuto lo sfregiato sarebbe morto, una delle persone più importanti di hermione sarebbe morto e questo l’avrebbe uccisa nuovamente di dolore perché sapeva che vegliava su di loro. Non potevo che ciò accadesse.
In un’istante mi frapposi fra lui e il raggio e lo protessi. Con la trasformazione avrei dovuto perdere i miei poteri di mago ma ciò non successe come per i ricordi.
Con la mia comparsa e la mia azione scioccai tutti e infatti la battaglia si blocco momentaneamente. Nessun incantesimo volò più. Tutti mi guardavano sconvolti.
Era il momento di porre fine a tutto ciò.
Alzai la mia bacchetta, la puntai contro il signore oscuro e lanciai un avada.
Il signore oscuro si riprese e iniziammo un a combattere. Intorno a noi regnava il silenzio. Nessuno osava muoversi o parlare.
In un’altra situazione il signore oscuro avrebbe potuto sconfiggermi facilmente ma ora ero un vampiro, un vampiro vinto dall’amore.
Non seppi come feci ma riuscii ad uccidere il signore oscuro e subito dopo catturai tutti i mangiamorte o amici di essi. La guerra era finalmente conclusa. Il sogno di hermione aveva iniziato a realizzarsi.
Recapitai al ministero tutti i documenti possibili su tutti quelli coinvolti con i mangiamorte e scomparii dalla circolazione dopo aver raccontato tutto allo sfregiato. Aveva tutti i diritti di sapere la verità su di me ma soprattutto su hermione.
Dopo alcuni mesi vidi rinascere il mondo magico. Era iniziata una nuova era di pace e serenità.
Sapevo che il desiderio di hermione era un mondo di pace e serenità, senza razzismo e differenze.
L’unica cosa che potevo fare per hermione era proteggere questo mondo che amava e proteggere la sua serenità per l’eternità.
Più di una volta avevo desiderato togliermi questa non vita per poter raggiungere hermione e chiederle scusa e dirle tutta la verità. Ma sapevo anche che ciò era impossibile, lei era un angelo e io sarei stato condannato all’inferno. E credo che punizione più dolorosa sia quella di continuare a vivere sapendo di non poterla più vedere, parlarle e ricordandomi ogni giorno che lei non è accanto a me per colpa mia, che lei è morta per mio volere.
Non potrò mai espiare questa colpa.
Non pagherò mai abbastanza per ciò che ho commesso.
Non potrò mai rimediare a ciò che ho fatto.
Ho commesso un errore imperdonabile: ho ceduto al fascino della giovinezza .
  
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