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Autore: madeforsykes    10/05/2013    1 recensioni
Andy era un ragazzo davvero dolce e forte. Dopo aver sconfitto un cancro, cambiò nome alla band in cui cantava e suonava con altri tre ragazzi, rinominandola con il cognome del medico che gli aveva salvato la vita. Non era stato un momento facile ma era in quell’occasione che aveva conosciuto Mollie. Era stato amore a prima vista.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Free your soul;



«Tutto bene?» chiese premuroso il ragazzo.
«Tutto bene» rispose baciandolo sulla guancia, Il ragazzo le lanciò un occhiolino e tornò dalla band.
«Allora da quanto stai con Joel?» chiese Nina, sedendosi.
«Ufficialmente da due mesi, ma era un po’ che ci frequentavamo. E’ un ragazzo davvero speciale!» rispose con aria sognatrice.
Nina sorrise. Avrebbe dato qualunque cosa pur di avere accanto a sé un ragazzo come lui.
Spostò gli occhi su Andy. Forse era stato un riflesso condizionato, ma riusciva soltanto a pensare a come sarebbe stata la sua vita con lui accanto.
Sorrise al pensiero.
«Questa canzone è per un pubblico molto speciale!» disse Andy avvicinando le labbra al microfono.
Adam iniziò ad agitare le bacchette in aria, contando i battiti, prima che tutti e quattro iniziassero a suonare.
«Taking Over Me!» continuò.
Quella canzone era veramente stupenda. Era il loro ultimo singolo e sarebbero dovuti partire una settimana dopo per girare il video a Los Angeles.
Fu in quel momento che Nina ripensò al cd che Andy le aveva dato. In quel cd doveva esserci il singolo che avrebbe seguito TOM. Non vedeva l’ora di ascoltarlo.
«Ti piace vero? Si vede da come lo guardi.» disse Janet interrompendo il suo daydreaming.
«Chi? Cosa?» disse.
«Andy! Si vede che ti piace. Ma perché non glielo dici?»
«Non mi piace Andy siamo solo buoni amici!» cercò di convincere anche sé stessa.
«Certo!» rispose la mora sarcasticamente.
«Secondo me ricambia. Ma non voglio intromettermi.» continuò.
Nina sorrise imbarazzata. Era veramente così evidente? Quanti altri se ne erano già accorti? Ed Andy, anche lui l’aveva capito?

«Andy, la tua acustica si sente poco!» disse Joel sistemando le manopole minuscole della sua chitarra elettrica.
«Avete attaccato i cavi agli amplificatori?» disse togliendosi la fascia che sorreggeva la chitarra acustica alla sua vita.
«Sì è tutto attaccato!» rispose Ryan strattonando i fili.
Dev’essere un problema di cavo allora!» rispose Andy asciugandosi con il dorso della mano la fronte.
Nina si morse le labbra, non poteva frustrarla così. Appoggiò la chitarra a terra e si diresse sul bordo del palco.
«Vi state annoiando?» chiese alle ragazze.
«Assolutamente no!» risposero in coro, scoppiando poi in una fragorosa risata. Andy sorrise.
«Abbiamo finito, tra poco vi raggiungiamo! Voi uscite intanto se volete. » aggiunse raggiungendo gli altri.
Le ragazze si alzarono e si avviarono verso l’uscita. Era quasi notte benché fosse presto.
«Verrai anche tu in America?» chiese Janet guardando Nina.
«A fare cosa?»
«Quando i ragazzi andranno a girare il video!» disse sorridendo.
«Non credo, che verrei a fare?». Janet non potè notare una punta d’amarezza nella voce della bionda.
«Continuo a ripeterlo, secondo me piaci ad Andy.»
«Non lo credo possibile, in più io lo vedo come un amico» rispose torturandosi le mani.
«Lo credi davvero?» chiese Janet innocentemente.
«Sì. Lo ammetto, lui mi piace, ma sarebbe troppo complicato. La sua ex è la mia migliore amica.» sbottò tutto di un fiato lasciando Janet a bocca aperta che si lasciò sfuggire un ‘’oh’’ di sorpresa.
«Bel casino eh?» rise Nina.
«Sono sicura che ci sarà un modo, c’è sempre un modo» le sorrise.
«Grazie» rispose sorridendo Nina.
«Per cosa?»
«Per quello che stai facendo!» e le rivolse un altro sorriso di cortesia.
 

«Mi sei mancata!» Janet si voltò per poi essere coinvolta in un super abbraccio.
«Joel!» disse sorpresa.
«Anche tu» continuò stampandogli un bacio sulle labbra.
«Come ti sono sembrate le prove?» chiese il ragazzo infilandosi le dita nei capelli.
«Meravigliose come sempre» disse baciandolo ancora una volta.
«Ma trovatevi una stanza!» disse una voce in lontananza.
«Siamo un po’ invidiosi Fletcher?» disse Joel tirando ancora una volta a sé la sua ragazza.
«No affatto!» disse Ryan tirando a sé Nina per imitare l’amico.
Nina lo guardò prima di scoppiare a ridere.
«Nessuno può resistere al fascio del biondo platino!» continuò scherzando.
«Proprio nessuno.» disse Andy freddamente, appena arrivato.
Ryan mollò subito la presa liberando Nina.
«Dov’è Adam?» chiese poi.
«Eccomi!» disse ansimando.
«Ma dov’eri?» chiese Nina.
«Stavo parlando con alcune fans!» disse ancora annaspando.
«Ads, stasera avevamo in programma di uscire, ho trovato una barista niente male! Siamo tutti in coppia, trovati una ragazza amico!» disse scherzando Ryan.
«Wow! Nessun problema, Liverpool è grande, i night clubs ancora di più.» disse Adam ricomponendosi.
«Ci vediamo stasera allora! A dopo ragazzi!» disse Ryan.
«Aspettami, vengo con te amico!» disse accodandosi Adam.
«Io immagino debba venire con te!» disse Nina rivolgendo un grande sorriso a Janet.
«Sì! Ho fatto caricare la tua valigia nella mia macchina.»
«Perfetto!»

Andy guardò l’orologio.
«Sono le 6, riuscirete a trovarvi pronte per le 9?» chiese freddamente rivolgendo uno sguardo alla bionda.
«Ovviamente» rispose turbata.
«Allora a dopo amore!» disse Joel spalmandosi letteralmente contro le labbra di Janet che contraccambiò con un bacio passionale.
«Ci vediamo stasera » sorrise poi abbracciando Nina.
«Certo!» rispose contraccambiando l’abbraccio.
«A stasera» disse Andy dando un fugace abbraccio ad entrambe le ragazze.
Nina non poteva nascondere la delusione che aveva provato in quel momento.
Era davvero molta. Non riuscì a parlare, continuò a guardarlo mentre si allontanava con l’amico.
«Che diavolo ha?» chiese Janet.
Nina fece spallucce.
Per tutto il viaggio non proferì parola. Era ancora scombussolata dal comportamento di Andy. Qualcosa lo aveva turbato era chiaro, ma non riusciva a capire cosa.
«Siamo arrivate! Abito poco fuori Liverpool purtroppo! Ma sto cercando un appartamento un po’ più al centro ad essere sinceri.» disse Janet parcheggiando davanti ad una graziosa casa dalle finestre blu elettrico.
«E’ davvero molto carina casa tua!»
«Ah grazie, ovviamente fai come se fossi a casa tua!» disse spalancando il portone.
Un atrio accogliente le dava il benvenuto.
«Alla tua destra c’è la cucina e al piano di sopra le camere, ma stanotte dormiremo a casa Brown da quanto mi hanno detto quindi serviranno a ben poco!» rise Janet poggiando la borsa sulla sedia della cucina.
Erano ormai le sette ed era notte, vera e propria.
Mancavano due ore alla fatidica serata.
«Io mi farò la doccia qua, tu puoi farla al piano di sopra!» disse Janet alzando il dito.
Nina annuì dirigendosi al piano di sopra.
«E’ la prima porta a destra!» Sentì gridare. Si infilò in bagno e si tolse i vestiti. Il getto d’acqua calda era un qualcosa di paradisiaco dopo tutto il giorno passato fuori.
Non faceva altro che pensare a quel ragazzo, tanto lontano ma tanto vicino.
Era quasi fisicamente doloroso. Sentiva quel vuoto e non sapeva come riempirlo, non sapeva come soffocare quella sensazione.
Ecco, era esattamente così che si sentiva. Strangolata in una situazione che non le apparteneva.
Estraniata dalla realtà. Sapeva esattamente cosa fare, Janet aveva ragione, ma non era mai stata una ragazza capace di prendere in mano le redini.
Uscì dalla doccia avvolgendosi in un bianco asciugamano.
Ne prese un altro e lo arrotolò attorno ai capelli. Uscì dal bagno.
«Dov’è la mia valigia?» urlò a Janet.
«Non l’ho ancora scaricata! Prendi un vestito dei miei, sono sicura che la taglia è la stessa più o meno! Nell’armadio della stanza a destra!» le rispose l’amica.
Nina si diresse verso la stanza.
Era graziosa e color panna. Aprì l’armadio e iniziò a far scorrere tra le dita le stampelle.
Poi la visione. Un vestito corto poco sopra le ginocchia.
La parte superiore era color panna mentre quella inferiore – una gonna a balze- rosa antico. Lo prese e se lo infilò.
Non aveva bisogno del reggiseno dato che le spalle andavano scoperte. 
  
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