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Autore: Notte senza luna    11/05/2013    4 recensioni
Luca vuole dimostrare ad Alex che la gente,in particolare,le donne lo desiderano.
Sarà la verità o un complotto?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alla macchinetta Luca ed Alex

Alex – «Sì, però adesso basta!! Dici sempre delle donne, ma tu sei molto peggio: anche quando una cosa s’è chiarita vai avanti a tenere quella faccia!»

Luca – «Chi te l’ha detto che è chiarita? Perché devi stabilirlo sempre tu quando una cosa è chiarita o non lo è?»

Alex – «Ma perché te l’ho detto… era mio cugino!!»

Luca – «E ti chiama di notte?»

Alex – «È in Australia, lì erano le 2 del pomeriggio, quindi il telefonino ce l’aveva già acceso… s’è dimenticato il bloccatastiera ed è partita la chiamata.»

Luca – «Sì. Anche altre volte sono partite delle chiamate perché le persone s’erano dimenticate il bloccatastiera. Possibile che quando uno si dimentica il bloccatastiera la chiamata che parte sia sempre per te?»

Alex – «Luca, ho il nome che inizia con la A!! Per chi ha il mio numero memorizzato è molto facile che io sia la prima dell’elenco. Ti sei dimenticato che la stessa cosa succede anche a mia nonna quelle poche volte che accende il telefonino? Non vede bene, schiaccerà diversi tasti e, all’accensione, puntualmente fa partire una chiamata per il primo numero, che anche in quel caso è il mio. Non è colpa mia se la A è la prima lettera dell’alfabeto.»

Luca (fa la faccia pensierosa) «E comunque questo non cambia il fatto che mi ha svegliato nel cuore della notte. Lo sai che da anni ho problemi relativi al sonno, che quando mi sveglio faccio fatica a riaddormentarmi… e lasci il telefonino acceso!?»

Alex – «Luca, ti ho chiesto scusa, non l’ho fatto apposta! Ieri sera in palestra non hai faticato solo tu; anch’io ero distrutta e non vedevo l’ora di mettermi a letto, e, nella fretta, mi sono dimenticata di spegnerlo.»

Luca – «Ma è una dimenticanza che deriva dal fatto che tu pensi solo a te stessa e non pensi che un telefonino che suona di notte, anche se per te non è grave, lo possa essere per qualcuno. Ti sembra giusto che io, per non avere problemi, addirittura spenga anche il mio e debba poi essere svegliato dal tuo?»

Alex (spazientita) «Va be’, allora, visto che hai voglia di litigare, ti dico che per te non cambierebbe nulla se tenessi acceso anche il tuo!»

Luca – «In che senso?»

Alex – «Se io sono lì con te non ho bisogno di telefonarti, e Paolo a quell’ora, se non è nel meglio del sonno, è sicuramente fuori a far di meglio con qualche sua amichetta, quindi figuriamoci se ti chiama! E, a parte me e Paolo, quale comune mortale potrebbe telefonarti?»

Luca (accusando il colpo) «Potrebbe cercarmi mia madre… magari un’emergenza!»

Alex – «Ma non farmi ridere!! Tua madre fa solo telefonate con l’addebito al destinatario e tu non puoi nemmeno accettarle perché non hai mai un soldo nella sim. Ti sei scordato che, proprio per questo motivo, non era riuscita ad avvisarti nemmeno della morte di tuo zio e tu sei venuto a saperlo per caso e solamente 4 mesi dopo? Dai, su questo tua madre è addirittura peggio di te: non esiste emergenza per cui valga la pena spendere un centesimo!» (se ne va)

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Alla macchinetta Luca e Anselmo

Luca – «…e allora a quel punto mi chiami. Capito ora?»

Anselmo – «Sì, per ca ca ca caaapire ho capito… Pe pe pe peeerò no no nooon ho capito a che se se seeerve. Anzi, a ma ma maaaggior ragione che anch’io ho p p p proooblemi a prendere sonno, invece di ce ce ce ceeercare di dormire mi m m m meeetto a chiamare te?»

Luca – «Ma appunto, in questo modo andiamo bene sia tu che io: io faccio vedere ad Alex che la gente mi cerca e tu, invece di cercare di addormentarti sapendo di non riuscirci e quindi di stancarti ancora di più, ti fai quattro chiacchiere con me.»

Anselmo (rallegrato) «Aaaaah!! Ma qu qu questa è un’idea ma ma ma maaagnifica!»

Luca – «Oooh, hai visto?»

Anselmo – «E certo. (inizia a ridere) No no no noooioso come sei, magari il so so so sooonno mi viene davvero!» (continua a ridere e Luca, dalla rabbia, stritola il bicchiere del caffè che ha in mano)

Stacco
Alla macchinetta Luca ed Alex


Alex – «Come mai ieri Anselmo ti ha chiamato di notte?»

Luca – «Anselmo?»

Alex – «Sì. Ieri notte dal tuo telefonino si sentiva che quello con cui stavi parlando balbettava.»

Luca – «No, ma quale Anselmo!? Era un mio cugino dalla Germania.»

Alex – «Non mi avevi mai detto di avere parenti in Germania. Comunque... anche lui balbetta?»

Luca – «No, è che, chiamandomi dall’estero, quando c’è poco segnale, la voce si sente come quando s’incanta un disco, e quindi sembra che quello che parla balbetti.»

Alex (con un'espressione dubbiosa) «Va be’. Ma gli è successo qualcosa di grave? Sembravi preoccupato.»

Luca – «E sì. Ha problemi per una causa di lavoro. Gli hanno fatto proprio un servizio sporchissimo, allora voleva un parere da una persona di cui si fida e magari anche un conforto.»

Alex – «Di notte?»

Luca – «Te l’ho detto, è in Germania.»

Alex – «Guarda che non c’è differenza di fuso orario con la Germania.»

Luca (salvandosi “in calcio d’angolo”) «No, intendo dire che la cosa lo fa stare in pensiero tutto il giorno e, vivendo in Germania, è anche lontano da tutti i parenti, quindi non ha proprio nessuno e questo lo fa stare sveglio anche di notte.»

Alex – «Va be’, voglio essere discreta, non entro nei fatti della tua famiglia.»

Stacco
Alla macchinetta Luca e Patty


Patty – «Ma perché lo chiedi proprio a me?»

Luca – «Perché se quando hai fatto quello scherzo sei riuscita ad eccitare quel baccalà del team di Carminati vuol dire che almeno la voce riesci a farla sensuale.»

Patty (lusingata) «Vuoi dire che riconosci che ho anch’io le mie doti?»

Luca – «Patty, per favore, ti sto parlando di una cosa seria, cerca di concentrarti!»

Patty – «Ma sì, Luca, ho capito!! Vuoi che ti chiami una volta di pomeriggio e una volta di notte! Ma perché vuoi che una volta faccia finta di essere un’altra donna e l’altra volta ti dica che sono io?»

Luca – «È una mossa tattica: di giorno faccio ingelosire Alex e di notte mi riconquisto la fiducia perché vede che sei tu e di te non sospetterebbe mai.»

Patty – «Perché sa che io non farei mai la corte ad uno che odia i gatti?»

Luca (diplomaticamente) «Sì, proprio per questo.»

Stacco
Alla macchinetta Luca ed Alex


Alex – «…e comunque ultimamente per parlare con te bisogna prendere l’appuntamento. Anche ieri al ristorante era come se ci fossi solo io; sei stato quasi due ore al telefono col tuo compagno del sindacato!»

Luca – «Alex, ti assicuro che mi dispiace tantissimo se ti ho fatta sentire trascurata, non volevo affatto. Era una cosa che bisognava sistemare subito e così non me la sono sentita di dirgli di richiamare dopo… dai, questa sera ti prometto che sarò solo tuo, non me lo porterò nemmeno il telefonino.»

Alex (sorridendo) «Va bene, allora mi metto quel vestito che ti piace tanto.»

Suona il telefonino di Luca

Luca (rispondendo) «Pronto? Ah, ciao, Susanna! (assumendo un’espressione felice) Ma no, che non mi disturbi! Come dici? Beh, grazie, un complimento fa sempre piacere. (sbirciando Alex con la coda dell’occhio) No, te l’ho detto che ormai tra noi è un capitolo chiuso. (attimo di silenzio, poi assume un’espressione sensuale) Ah, però…! Beh, dai, ora non esagerare… anche se è una storia passata queste adulazioni mi colpiscono sempre… anzi… (sempre sbirciando Alex)… proprio perché è finita, adesso mi mettono in imbarazzo… (sempre con tono malizioso) Come? Ma certo che me li ricordo quei "lavoretti", e chi se li può scordare!?»

Alex, arrabbiata, prende il telefono a Luca e si mette ad ascoltare la voce. Luca le passa dietro agitando i pugni in senso di vittoria

Luca (riprendendosi il telefonino, ma trattenendo Alex) «Susanna, non pensare che ti porti rancore o che mi voglia vendicare; semplicemente ora amo un’altra donna. (riassume lo sguardo malizioso) Beh, certamente… se fossi single certi giochetti con te li farei e come!! Ma ora sono impegnato, quindi non posso. E non lo dico con dispiacere che sono impegnato, io sono veramente innamorato di Alex, non la tradirò mai. Anzi, a questo punto, senza traumi, in maniera del tutto amichevole, credo che sia meglio per entrambi cancellare i nostri numeri, io il tuo e tu il mio. Addio, Susy!»

Luca chiude la telefonata, schiaccia alcuni tasti, poi mostra il telefonino ad Alex

Luca – «Visto? “Numero cancellato”.»

Alex (non troppo convinta) «Sì, sì.»

Stacco
Alla macchinetta Luca ed Alex


Alex – «Ma cos’è scoppiata, la moda di chiamare sempre te? Adesso anche Patty ieri notte!»

Luca – «Ma dai, poverina! Era disperata, dovresti capirla! Per lei Marilyn è molto di più che una gatta.»

Alex – «Ma anche se chiama te cosa risolve? Ti ha scambiato per Ace Ventura?»

Luca – «Ma no, voleva solo un conforto! E, se non chiama me, chi chiama, visto che tutti la evitano?»

Arriva Patty piangendo

Luca (mettendole il braccio attorno al collo) «Dai, Patty, non fare così. Sono sicuro che Marilyn tornerà da sola a casa, ti vuole troppo bene, sa che ti farebbe soffrire.»

Patty – «Non riesco a smettere di piangere!»

Luca (andando via con Patty) «Dai, sii forte! Adesso ti aiuto io a cercarla.»

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Alla macchinetta Alex che ride insieme ad uno del team di Carminati

Luca (entrando) «Alex, sono riuscito a ritrovare Marilyn!»

Alex – «Oh, bravo!»

Luca – «Allora per stasera è confermato?»

Alex – «No, guarda, per stasera, pensando che ci avresti messo tanto a cercare Marylin, ho preso appuntamento con lui (indicando il ragazzo del team di Carminati) e se disdiciamo perdiamo 80 euro di caparra.»

Luca – «Va bene, non voglio assolutamente farti buttare soldi. Allora facciamo domani?»

Alex – «No, domani ho un impegno con Giovanna, e dopodomani con Caterina.»

Luca – «Ma Alex, non vuoi uscire più con me?»

Alex – «Luca, è meglio se per un po’ ci allontaniamo. Ormai tu sei diventato un consulente per tutti e non hai più tempo per me; e allora mi sono organizzata anch’io.»

Luca – «No, ma ti giuro che adesso non sarà più così!»

Alex – «Fidati, Luca, è meglio per entrambi stare un po’ lontani.»

Alex fa per andare via col ragazzo del team di Carminati, ma Luca li segue

Luca (inginocchiandosi) «Alex, ti prego, perdonami! Ti giuro adesso dirò a tutti di lasciarmi in pace e ci sarò solo per te. Stasera vai pure, ma da domani torna ad uscire con me! Ti prego!!»

Alex – «Va bene, Luca. A domani! (fa per andare via, poi si gira verso Luca) E comunque potevi anche evitare di fare il cretino con questa commedia, molestando Patty e costringendola a dirti delle oscenità al telefono! Razza di maniaco, questa si chiama “violenza psicologica”!»
  
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