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Autore: Elly    29/11/2007    0 recensioni
Questa é la storia di un gruppo completamente sconclusionato che,suo malgrado,si trova a dover affrontare mille e più avversità,per nulla volute! Nonostante questo sono ancora in piedi e continuano a combattere ma soprattutto a prendere la vita con semplicità...Disperati,non per questo Seri! XD
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nota: Voglio dedicare questa fanfiction,che altro non é che una rivisitazione del “diario di bordo” del mio gruppo di D&D a coloro che,ogni giovedì,rendono un po' più magica la mia vita. Ragazzi,vi conosco da più di un anno,siete magnifici,tutti quanti,con voi ho fatto tante di quelle risate ,mi dolgono ancora gli addominali al ricordo! Ogni giovedì rinnoviamo la magia,ci immergiamo in un mondo fantastico e dimostriamo che non si é mai troppo grandi per sognare!
Un grazie speciale al master,perché é colui che manovra il destino dei nostri personaggi,anche se molti risvolti della storia lasciano perplesso persino lui!


Why shoul i worry?Diari di bordo
dei disperati ma non seri!




Capitolo 1: Meredith


“... Why should I worry?
Why should I care?
And even when I cross that line
I got street savoire faire...”

(Why should i worry-Oliver&co Movie,Disney)

*************************************************************

Arshal imprecò,incespicando tra il fitto sottobosco che gli rendeva quasi impossibile il passaggio.

-Stra maledette erbacce!-

Esclamò,cercando di togliersi dai capelli le foglie che vi erano rimaste incastrate.

Tezourn,che lo raggiunse poco dopo, ridacchiò,tranciando di netto con la spada un paio di rami troppo ingombranti che caddero a terra liberando il passaggio.

-é inutile che ridi-

Biascicò Arshal,irritato,mentre un graffio gli percorreva la guancia destra.

-Io sono un elfo delle pianure!-

Aggiunse,muovendo un piede per liberarsi dalle sterpaglie.

-E se c’é una cosa che non sopporto é dover passare per i boschi...soprattutto se abbiamo fretta!-

Tezourn sospirò,scrollando le spalle.

-Questa é la via più breve-

Disse semplicemente accarezzandosi il mento su cui faceva capolino una barba vecchia di alcuni giorni.
Arshal si limitò a sbuffare infastidito.

-Smettila di lamentarti e seguimi...é meglio se vado avanti io,così magari la smetti di lagnarti-

L’elfo,appena il compagno,l’ebbe superato,cominciò a fargli il verso e continuò finché una voce destò la sua attenzione,distraendolo momentaneamente dal problema “bosco”.
Tezourn non aveva udito nulla e continuava camminare tra le sterpaglie,con il passo sicuro di chi ai boschi é abituato.
Ashal rimase interdetto per un momento,indeciso se richiamare il compagno;La curiosità e l’impazienza ebbero,però,il sopravvento ed Arshal si trovò a seguire quella voce che giungeva poco lontana.
Si mosse il più silenziosamente possibile tra i cespugli,fino ad intravedere una piccola radura,riparata dalla foresta e da un’alta parete di roccia,dalla quale sgorgava un ruscelletto d’acqua.
Attorno ad esso erano riuniti moltissimi animali,delle specie più diverse,che ascoltavano tranquillamente il canto,come se la loro rivalità per la sopravvivenza in quel momento non contasse.
Al centro del piccolo gruppo stava una ragazza,i piedi immersi nell’acqua del ruscello, intenta ad accarezzare i due lupi che le si erano accucciati vicino.

“Interessante...”

Pensò l’elfo,spostando alcune foglie che gli coprivano la visuale.
Sembrava che non si fossero accorti della sua presenza.
Arshal cercò di avvicinarsi un poco di più ma,neanche il tempo di fare un passo,che il canto si interruppe bruscamente e i lupi alzarono la testa,ruotando le orecchie verso di lui.
Arshal sospirò.
Avvicinamento fallito.
Aveva ancora moltissimo da imparare.
La ragazza si alzò in piedi con circospezione e mosse qualche passo nella sua direzione,mentre i lupi le si muovevano a fianco,guardinghi anche loro.
Indeciso sul da farsi,Arshal restò immobile ma ad un tratto sentì qualcosa che lo spingeva ,non molto gentilmente, allo scoperto.
Mentre si faceva strada tra il fogliame,sempre con il qualcosa che premeva contro la sua schiena,inciampò e cadde rovinosamente a terra.

-Ahiaaa!-

Si lamentò,massaggiandosi il capo.
Quando riaprì gli occhi,si trovò davanti al viso un paio di stivali e,sollevando lo sguardo,notò che la ragazza che stava spiando lo sovrastava e aveva un’espressione piuttosto infastidita.

-Ehm...ciao-

Disse in imbarazzo.
La ragazza lo osservò con un’espressione sempre meno amichevole e i lupi cominciarono a ringhiare,rizzando il pelo sulla schiena.
Arshal si alzò in piedi con l’intenzione di scusarsi in maniera più opportuna,ma notò che le proporzioni,tra loro,erano del tutto sbagliate.
La nuova venuta,infatti,gli raggiungeva a malapena la vita e lo stava osservando da sotto in sù,con l’aria imbronciata.

-Piacere...ehm...Arshal,elfo delle pianure...-

Le porse una mano che lei non prese.
Arshal tossicchiò in imbarazzo.

-...ci tengo a precisare che non sono un guardone,semplicemente...sono stato attirato qua dal tuo canto...-

La ragazza era vestita con abiti molto semplici: una casacca bianca di stoffa grezza stretta in vita da una corda di canapa e un paio di pantaloni marroni,chiusi in stivali di cuoio dello stesso colore.
Era ben proporzionata,ma non si poteva certo definire snella,in quanto
le curve del suo corpicino erano morbide e il viso paffuto.
Nonostante questo,era graziosa.

-Non credevo che fossi una bambina...-

Mormorò Arshal,adocchiandole però il seno,decisamente troppo sviluppato per una bimba.
Per la prima volta da quando si era interrotto il canto,la “bambina” parlò.

-Non sono una bambina. Appartengo al popolo degli halfling-

-Ah...Scusa...cioé...io conosco gli halfling,certo! Grande amico del vostro popolo,si!-

Arshal pronunciò l’ultima frase di fretta,mangiandosi le parole e facendo una piuttosto magra figura.
Ad un tratto un cervo uscì dal fogliame e si accostò all’halfling,le orecchie puntate in direzione dell’elfo,per valutarne la pericolosità.
Arshal gli fissò le corna e all’improvviso capì.

-Allora eri tu che mi hai spintonato fuori dal mio nascondiglio!-

Esclamò,incrociando le braccia.

-Non mi sei per nulla simpatico-

Aggiunse,scrutandolo con aria critica.

-Soran non ha fatto nulla di male...sei tu che sei in torto-

Puntualizzò la ragazza, accarezzando il cervo.

-Scusalo Meredith...-

Disse una voce dietro di loro.
Poco dopo Tezourn apparve nella radura,con il volto illuminato da un sorriso.

-Non sa cosa sia l’educazione-

Meredith guardò interrogativa il nuovo arrivato,poi alzò le sopracciglia,sorpresa.

-Tu...eri un allievo di Dente Tremulo! Ti ho visto poche volte ma...-

-Sei venuta in queste terre per il solstizio di primavera?-

L’halfling annuì.

-Certo. Devo partecipare alla riunione del circolo druidico-

Mostrò un medaglione d’ambra,nel quale era incastonato un rametto di vischio.
Tezourn sorrise gentilmente,stupito.

-Mi ricordo quand’eri una bambina,sempre dietro al grande maestro...sono contento che alla fine tu sia riuscita a diventare un druido a tutti gli effetti.-

Arshal diede un colpo di tosse,per richiamare l’attenzione.

-Oh sì,dimenticavo...questo é Arshal,il mio compagno di viaggio...siamo in missione anche noi perché...-

-...c’é qualcosa che turba l’equilibrio naturale di questo luogo...lo so-

Terminò per lui Meredith,sospirando.

-Si,infatti...e siamo già in ritardo...-

Biascicò Arshal,muovendo qualche passo verso la foresta.
Meredith aveva uno strano effetto su di lui.
Da una parte quella buffa creaturina lo incuriosiva,dall’altra lo infastidiva moltissimo.
Tezourn scrollò le spalle,alzando gli occhi al cielo.

-Sono felice di averti rivisto. Porta i miei omaggi a Dente Tremulo-

E seguì il compagno scomparendo nel bosco.
Meredith accarezzò distrattamente il pelo rossiccio di Soran,riflettendo.

-Potevi avvertirmi che ti allontanavi-

Arshal roteò gli occhi,infastidito dal tono paternale che aveva assunto Tezourn.

-Erano solo pochi passi dai...-

-Si,ma dato che viaggiamo insieme e dato che abbiamo una missione...-

Un rumore di passi interruppe la loro conversazione e poco dopo apparve Meredith che li stava inseguendo di corsa,per nulla ostacolata dalle sterpaglie che,se a loro arrivavano alle caviglie,a lei raggiungevano le ginocchia.

-Portatemi con voi-

Disse tutto d’un fiato,non appena fu abbastanza vicina da farsi sentire.
Arshal spalancò la bocca per ribattere,ma l’amico fu più svelto.

-Perché vuoi venire con noi?-

Domandò,mentre un sorriso gentile gli si disegnava sul volto.

-Perché voglio capire cosa sta succedendo...e se é davvero una cosa grave come penso portarne notizia al mio maestro-

Restò in attesa di una risposta,i lunghi capelli castano scuro che ondeggiavano al lieve venticello.

-Va bene. Puoi seguirci-

Disse infine Tezourn,provocando una smorfia sul volto di Arshal.

-Stai scherzando,vero amico?!-

Gli sussurrò l’elfo,ben attento a non farsi sentire.
L’uomo lo superò senza una parola e invitò Meredith a fare altrettanto.
La marcia continuò in silenzio fino alla quarta ora del pomeriggio,quando un ruggito squarciò l’aria e fece tremare il terreno.

-Cos’é stato?-

Domandò Arshal,guardandosi attorno spaventato.

-Draghi...-

Sussurrò Meredith.

-Almeno...almeno credo...-

-Hai ragione fanciulla. Draghi.-

Mormorò una voce dietro di loro.
Il gruppo si voltò di scatto e si ritrovò davanti un uomo dall’aria spavalda,coperto da una pesante armatura a scaglie verdi e rosse.
Immediatamente Tezourn ed Arshal sguainarono le spade ma l’uomo scosse la testa,mostrando i palmi delle mani.

-Sono disarmato,non voglio attaccarvi-

Se avessi davvero voluto,a quest’ora sareste già morti...

-Cosa andate cercando per queste valli,forestieri?-

Domandò con gentilezza.

-I ranger del mio villaggio e di quelli annessi a quest’ultimo hanno avvertito presenze malvage,mio signore. Presenze che minacciano la natura...e hanno mandato me e quest’uomo-Arshal indicò Tezourn che chinò la testa in segno di rispetto-a controllare cosa stesse succedendo-

L’uomo sorrise e gli occhi verdi brillarono nella luce del tardo pomeriggio.

-Questo spiega la vostra presenza... ma non la sua-

Con un cenno della testa fece capire ai presenti che si stava riferendo all’halfling.

-Noi figli della natura sentiamo quando la grande madre ha bisogno del nostro aiuto-

Fu la risposta.

-Capisco quale dedizione vi abbia spinto fin qui. Ma vi prego,in nome della natura che tanto onorate,tornate indietro. Questo é territorio dei draghi...é il nostro territorio...stiamo pensando noi a proteggere l’equilibrio naturale. Voi ci sareste solo d’intralcio-

Arshal si mostrò offeso.

-Sono il più valente tra i ranger del mio villaggio-

-Non ne dubito. Ma contro le bestie immonde che circolano per questi luoghi...potresti fare ben poco-

L’uomo voltò le spalle al gruppo.

-Seguitemi,vi prego. Non vi potrei mai mandare via senza avervi prima fatto riposare. Questa sera cenerete al nostro accampamento e poi,alla prima ora del mattino,ripartirete-

Arshal si avvicinò a Tezourn e commentò:

-Basta che ci stia portando a cena e non come cena-

Un calcio negli stinchi da parte di Meredith lo fece tacere.




-Maestro!Maestro!-

L’uomo,curvo sotto il peso degli anni,batté la pipa contro la roccia su cui era seduto e si voltò verso il nuovo arrivato,sorridendo.

-Dimmi Corance...dev’essere urgente se hai corso così velocemente-

Il nano,la bocca spalancata per racimolare quanta più aria possibile, rimase in silenzio qualche secondo e poi parlò,con tono accorato.

-Sta arrivando Meredith,signore! Baki,il mio lupo,l’ha vista poco lontano da qui!-

Il volto dell’uomo si aprì in un sorriso che rese più evidente la ragnatela di rughe che gli percorreva il viso.

-Grazie Corance!Nessuna notizia poteva arrecarmi più piacere!-

Il nano annuì e si sedette vicino agli altri druidi,vicino ai dolmen.
Poco dopo una ragazzina fece il suo ingresso nella radura,in compagnia di un elfo ed un uomo che avevano un’aria quanto mai spaesata.

Dente tremulo sorrise e agitò in aria la mano, ricambiato immediatamente da Meredith.

-Maestro!-

Esclamò l’halfling,correndogli incontro con aria allegra.
Dente Tremulo sorrise vedendo la sua allieva esattamente uguale a come la ricordava.
Forse era diventata un po’ più matura,temprata dalle esperienze vissute durante il suo viaggio.
Il viso,però,era sempre lo stesso,gioioso ed infantile.

-Felice di rivederti,mia cara Meredith! Ti vedo in salute e questo non può che farmi piacere!-

-Posso dire lo stesso,maestro!-

Il vecchio rise con gioia.

-Sono sempre più curvo,figliola!Sempre più curvo e vecchio...Notizie da tuo fratello?-

Meredith abbassò lo sguardo,rattristata.

-Nessuna-

Il maestro le posò una mano sulla spalla e stava per dire qualcosa,ma una voce attirò la loro attenzione:

-Ahi...Ahi,lasciami in pace bestiaccia!-

Il gruppo si voltò e vide Arshal indietreggiare molto lentamente,con Soran che lo guardava stizzito,le narici dilatate e pronto ad attaccare.

-Vuoi lasciare in pace il mio cervo?-

-Ah,adesso sono io? Questa belva mi ha attaccato senza alcuna ragione!-

-Veramente,se tu non lo avessi palpato per vedere se poteva essere fatto al forno,lui avrebbe continuato a brucare-

Replicò tranquillamente Teozurn,già seduto tra i druidi,con in bocca un buon pezzo di carne.
Meredith gonfiò le guance infastidita.

-Lo vedi? lo vedi che sei tu a tormentarlo?!-

-Andrebbe fatto al forno!Una bella bistecca di Soran!-

Meredith,spazientita,prese una pietra e la scagliò contro Arshal,colpendolo in pieno petto.
All’elfo mancò per un attimo il respiro e barcollò all’indietro,ma non perse l’equilibrio.

-Ahia!-

Esclamò,massaggiandosi il punto colpito e guardando Meredith con ostilità.

-Non mi sarei mai aspettato da un ranger un simile comportamento!-

Rincarò Dente Tremulo,colpendo Arshal in testa con il suo bastone.

-E tu,Meredith!-

Disse,rivolgendosi all’allieva con lo stesso tono severo riservato all’elfo.

-Apprezzo il tuo zelo nel difendere Soran,ma cerca di non esagerare. Anche questa bestia fa parte della natura!-

Asserì,indicando Arshal che aveva un’espressione alquanto offesa.

-Le chiedo scusa maestro-

Disse Meredith,chinando il capo.

-Non succederà più-

Dente Tremulo,con un poco di fatica,si sedette accanto agli altri druidi e prese una ciotola colma di cibo.

-E ora sentiamo quali nuove vi hanno spinto a raggiungerci così velocemente-

Meredith si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio,aprendo la bocca per parlare,ma Tezourn l’anticipò.

-Sta avvenendo qualcosa di oscuro,venerabile maestro-

L’uomo bevve un lungo sorso di sidro e si pulì le labbra con la manica,prima di continuare.

-La natura sta soffrendo,ma penso che voi sentiate il suo pianto meglio di chiunque altro-

-Lo sappiamo. Un morbo malvagio si é diffuso nelle foreste del nord e ora é arrivato anche qui-

-Io ed il mio compagno,Arshal,stavamo appunto cercando di capire cosa stesse succedendo. Non avevamo intenzione di venire tra voi ..é stato solo il caso a portarci qui-

-Già,un caso nano e con le orecchie a punta-

Commentò Arshal,occhieggiando a Meredith che ascoltava interessata il discorso tra il suo maestro e Tezourn.

-Figli miei,il mio vecchio cuore gioisce a vedere come vi adoperiate per salvare la grande madre,ma nulla di nuovo giunge alle nostre orecchie. Già tempo fa i guerrieri del drago ci avevano avvertiti dell’imminente pericolo e,come avete potuto constatare,si stanno dando da fare per aiutarci a sconfiggere o per lo meno limitare,questa oscura e malefica forza-

Con gesti lenti Dente Tremulo si accese la pipa e tirò lunghe boccate prima di continuare.

-Ora come ora il vostro intervento é inutile. Neanche il più sapiente dei druidi può fare qualcosa,dato che il male che avvelena il nostro mondo mina alle radici anche noi,che dalla natura traiamo la forza vitale-

-Ma maestro...-

Disse Meredith,delusa di essere tagliata fuori e desiderosa di essere utile.

-No,mia piccola halfling. Non puoi fare nulla...a volte la passione e l’amore non bastano a rendere più potenti. Non avresti alcuna speranza-

Il circolo druidico cadde nel silenzio,interrotto solo dal tintinnio delle posate.

-Ad ogni modo-

Continuò il maestro,battendo la pipa contro un sasso per pulirla.

-Manderò alcuni dei più esperti tra noi a controllare nel cuore della foresta,per vedere se riusciranno a trovare qualcosa di utile a capire che morbo ci sta minacciando. Tezourn...-

L’uomo alzò gli occhi cobalto e si mise sull’attenti.

-Mi dica,venerabile maestro-

-Ti conosco da molto tempo,figliolo,e so quanto vali. Vorrei che fossi tu a guidare la spedizione-

-Ne sarei onorato-

Arshal sbuffò.
Aveva la netta sensazione che quel vecchio nodoso che tutti si impuntavano a chiamare maestro non lo avrebbe scelto per far parte della spedizione.
Meredith,accanto a lui,aveva la stessa identica aria accigliata.

-Voi due!-

Alla voce di Sente Tremulo sobbalzarono entrambi,speranzosi.

-Ho una missione da assegnarvi!-

-Io? Lavorare con la nana?!-

-Non sono una nana!!-

-Insomma,non rimettetevi a litigare. Siete due persone adulte,dimostrateci che possiamo fidarci di voi!-

Esclamò esasperato il maestro,mentre Tezourn faceva di tutto per mascherare la risata che gli scuoteva il petto.
Meredith ed Arshal chinarono la testa,rassegnati.
Dente Tremulo sorrise ed indicò una cassa che Corance aveva appena deposto ai piedi dell’elfo.

-Dovete portare questa fino alla città di Nark,dove alloggia un mercante che contratta volentieri con noi. Portategli questi 100 infusi,poi penserà lui a mandarci il ricavato!-

Meredith sorrise stentatamente,cercando di mascherare la delusione.

-Molto...molto bene...-

-E cercate di andare d’accordo!-

Mormorò ancora,allontanandosi con Tezourn per illustrargli come procedere nell’esplorazione.

-Bene...credo che ci toccherà andare d’accordo-

Sospirò l’elfo,grattandosi il capo.

-Già...e la cosa non mi piace per nulla-

-Non sono poi così male,sai?-

Corance si avvicinò ai due,sorridendo sotto i baffoni rossicci.

-Chi porta la cassa? é abbastanza pesante oltre che delicata...-

-Faccio io. L’elfo é tutto tranne che delicato-

Asserì Meredith,chinandosi per prendere la sua “missione” e oscillando con precario equilibrio sotto il peso di quest’ultima.

-Ce la fai piccolina?-

Domandò il nano,dubbioso.

-C..Certo!-

Sbuffò l’halfling,mentre il viso cominciava a tendere ad un rosso acceso.

-Forse é meglio che la porti io-

-NO! Conoscendoti ne romperesti la metà fatti i primi quattro passi. La cassa non la lascio!-

-E va bene,tienti pure quella stupida cassa,ma non ti permetterò di rallentarmi il viaggio!-
Detto questo Arshal si avvicinò a Meredith che stroingeva possessiva gli infusi e,con un gesto impaziente,se li caricò entrambi su una spalla avviandosi poi verso i bosco,sordo alle lamentele ed i calci che il piccolo druido lanciava.

-Mettimi giù! Mettimi giù stupido elfo!-

Corance osservò i due allontanarsi,limitandosi a tirare un sospiro e pregare che almeno un infuso di quelli che aveva preparato con tanta fatica giungesse a destinazione.

   
 
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