Sono sempre molto
stanca.
Crollo ovunque. Ho
davvero
bisogno di una vacanza o di qualche giorno di riposo perchè è evidente
che le
mie normali ore di sonno non mi bastano più.
Abbiamo appena girato
una scena
dove Castle e Beckett si addormentano abbracciati e incredibilmente mi
sono
addormentata davvero.
Ho avvertito Nathan
accarezzarmi il volto.
Sicuramente era una
carezza
fatta da Castle a Beckett.
Qualcuno però ha
gridato
“stop”, e nel trambusto generale mi sono svegliata.
“Grandissima Stana!
Davvero
convincente. Anche il sorriso mentre facevi finta di dormire!” mi dice
uno
della troupe.
Sorrido timidamente
imbarazzata.
Cosa? Ha detto
'sorriso mentre
facevi finta di dormire'??
Nathan ha appena
sbarrato gli
occhi e sicuramente sono diventata la settima gradazione di rosso.
Certo una
scappatoia per non dare giustificazioni e con nonchalance vado via da
lì.
Ho voglia di stare
sola, voglio
avere del tempo per riflettere.
Faccio in modo di non
essere
reperibile ed evito ogni persona che conosco se non per un breve
saluto. Con la
scusa di essere stanca saluto tutti quanti.
So che sul set non c'è
più
nessuno così ritorno nella camera di Castle e mi sdraio sul quel comodo
letto.
Cavolo. Come ho fatto
ad
addormentarmi? E come ho fatto a sorridere?
'Evidetemente è stato
involontario!' penso fra me e me.
'Certo Stana!
Bravissima! Sei
davvero un'ottima attrice.'
Sbuffo. Chi voglio
prendere in
giro? È così evidente che mi piace e che penso a lui anche quando dormo!
La cosa fantastica è
che io non
gli interesso.
Me ne accorgo anche
nelle
piccole cose fra Castle e Beckett. A lui non interesso.
Se gli fossi
interessata
avrebbe balbettato qualcosa nella scena mentre lui gioca a videogiochi
e Kate
tenta di sedurlo.
Ok il copione, ma
santo! Almeno
un minimo di apprezzamento.
Non mi sembra di
essere così
brutta da fare schifo!
Sbuffo di nuovo e mi
copro il
volto con le mani.
Mi volto su un fianco
e sento
ancora il suo profumo sul cuscino.
Istintivamente li inverto e
afferro il suo. Chiudo per un istante gli occhi, respirando a fondo il
suo
profumo.
'Dove
sei finita Stana?' mi chiedo.
Sei
sparita dal set alla velocità della luce quando Frank ti ha fatto
notare che
sorridevi mentre dormivi.
Cavolo io
lo so che dormivi sul serio. Ho solo cercato di rendere più reale la
scena
abbracciandoti, non volevo metterti in imbarazzo.
Sono
proprio un cretino. Sicuramente stavi sognando il tuo fidanzato, quello
di cui
tutti mormorano nei tweet e su tumblr.
A volte
mi regali quei fantastici sorrisi e penso che un pochino di me ti
interessa.
Poi arriviamo sul set e quando Castle e Beckett devono baciarsi, mi
sembra
proprio il classico bacio da copione fra due persone che si fanno
schifo.
Eppure
non mi sembra di essere così brutto. Col Polish sei andata ben oltre
eppure lui
non è che sia proprio bello.
Sbuffo.
Vorrei
davvero trovare il coraggio di dirti ciò che provo ma tu sei sempre
così
sfuggente.
Anche
ora sei scappata.
Per un
po' ho pensato che odiassi il mio profumo, ho cambiato anche
dentifricio.
È
inutile. Non ti piaccio e non ti piacerò mai.
Continuo
a cercarti però, perchè per me sei una calamita e arrivo nell'unico
posto dove
non ho ancora controllato: il set del loft di Castle.
E lì ti
trovo. Profondamente addormentata abbracciata al cuscino dove dormi
solitamente.
Resto a
fissarti imbambolato ad osservarti come se fossi la cosa più bella e
speciale
di questo mondo.
Osservo
i lineamenti del tuo viso, la fronte, il naso, la bocca.
Dio!
Pagherei per poterti baciare ora, in questo momento.
Mi siedo
a bordo del letto e ti accarezzo nuovamente il volto. L'ho fatto anche
prima
dimenticandomi per un secondo che stavano registrando.
Beh
sicuramente è passato per una carezza data da Castle a Beckett.
Sospiri.
Gesù,
Stana non sospirare così che mi sento male!
Ti
accarezzo le braccia e sento che sono fredde. È il caso di portarti nel
tuo
camerino dove potrai riposare tranquilla.
Ti
prendo in braccio, la classica posa quando lo sposo fa entrare in casa
la
sposa.
“Noooo”
piagnucoli come se non volessi lasciare quel cuscino.
Che avrà
mai di tanto speciale?
Ma
mentre mi inchino per poterti prendere tra le mie braccia, avverto un
profumo
familiare in quel cuscino.
Oh
cavolo! È il mio!!
Gli
occhi mi brillano ne sono certo e con un sorriso ebete ti accompagno al
tuo
camerino.
Qualcuno disturba il mio sonno.
Mi sento sollevare di peso.
Qualcuno vuole che lasci questo mio bozzolo di sicurezza.
No, non voglio lasciare il
cuscino. È l'unica cosa che mi lega a lui.
Mormoro un “Noo” assonnato, non
ho neppure la forza di guardare chi mi sta portando via da lì.
Oh signore! E se fosse un
maniaco?
Panico. Che devo fare? Sono
talmente stanca che non riesco a fare nulla.
“Shhh, calma Stana. Ora ti
porto al tuo camerino così potrai riposare tranquilla.”
Questa voce. La riconoscerei
fra mille e ora che sono più calma riesco a percepire il suo profumo.
Mi aggrappo alla tua camicia,
anche se so che non mi faresti mai cadere.
Dopo un tempo infinito sento
che apri la porta del mio camerino e la richiudi con un calcio.
Mi poggi delicamente sul mio
letto ma non voglio che tu te ne vada.
Prendo coraggio e aprendo gli
occhi sussurro.
“Resta.”
La tua
mano delicata mi stringe con forza la camicia e mi chiedi di restare.
Spalanco
la bocca.
Ok
Nathan. Keep calm. Magari stava solo sognando.
Ma poi
apri gli occhi. I tuoi fantastici occhi e mi guardi con quello sguardo
al quale
non posso dire no.
Dannazione.
Sono cotto di te!
“Stana..sei
stanca. Hai bisogno di dormire.” mormoro e già mi vorrei dare uno
schiaffo da
solo. Sto rifiutando la donna più bella del mondo, ma non voglio fare
qualcosa
che la turbi.
“Ti
prego. Dormirò meglio se ci sarai tu.”
Sorrido
e annuisco. Chi sono io per rifiutare?
Oddio. L'ho detto davvero?
Nathan, ti ho davvero che avrei
riposato meglio con te affianco?
Si, evidentemente l'ho detto
sul serio perchè ti posizioni dietro di me e mi abbracci.
Sento le tue mani stringere le
mie e il tuo corpo farsi più vicino al mio.
Il mio cuore batte velocissimo
e nel silenzio della stanza penso che si senta battere come un tamburo.
Mi giro e mi posiziono di
fronte a te.
Poggio una mano sul tuo torace
e anche il tuo cuore va velocissimo.
“Stana...io...”. Deglutisci.
Sei forse emozionato dalla mia
vicinanza Fillion?
Rapida poggio le mie labbra
sulle tue.
Non come un bacio da copione
però. Questa volta ti stuzzico con la lingua e la tua risposta non
tarda ad
arrivare.
Quando ci stacchiamo mi chiedi:
“P-per che cos'era questo?”
Appoggio la testa suo tuo petto
e, accoccolandomi di più a te, chiudo nuovamente gli occhi ti rispondo:
“Dormi ora. Ne parleremo
domani”.