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Autore: telesette    13/05/2013    0 recensioni
Lascio tutto nelle tue mani, amica mia.
Gioca questa partita per me, ti prego.
Non pensare a come possa sentirmi triste o demoralizzata, o sarà tutto inutile.
Devi essere serena.
Devi giocare questa partita al meglio delle tue possibilità, così come ti ho vista fare in allenamento, e lascia che sia il tuo istinto a guidarti.
Questa probabilmente è l'ultima volta che metto piede su un campo di pallavolo.
D'ora in avanti, mi toccherà fare da spettatrice.
Ma sono contenta, in un certo senso, perché ho l'oppotunità di vederti "nascere" Mila...
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nami Hayase, Yu Hazuki/Mila Hazuki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mila e Shiro due cuori nella pallavolo, conosciuta in Giappone come Attacker YOU! ( アタッカーYOU! Atakka YOU! ) è una serie televisiva anime prodotta dalla Knack Production. In Italia la serie è arrivata nel 1986 e trasmessa da Italia 1. La versione animata è in realtà un adattamento del manga originale dell'opera ( molto diverso sotto numerosi aspetti narrativi ), a metà tra il genere sportivo e sentimentale, scritto ed illustrato da Jun Makimura e Shizou Koizumi.
Per le generazioni cresciute con gli anime fino agli anni '90, e in parte anche oltre, la storia di Mila Hazuki ( You Hazuki in originale ) non dovrebbe avere bisogno di presentazioni. La giovane e brillante giocatrice di pallavolo, innamorata perdutamente tanto del gioco quanto del bellissimo Shiro Takiki, votata ad eccellere sempre di più in questo sport fino ad ottenere un posto più che meritato nella nazionale giapponese durante le Olimpiadi del 1988 a Seoul. 
Purtroppo però, visti i tempi in cui ci troviamo, molta gente ignora o definisce "superate" tutte quelle storie incentrate su: impegno agonistico, spirito di squadra, coraggio, determinazione, sacrificio, costanza, sudore, lacrime, sangue e lezioni importantissime... nello sport come nella vita!
Tutta roba sulla quale le intellettuali di oggi, senza nemmeno sapere di che si tratta, ci sputano vergognosamente sopra.
Chiunque sia cresciuto/a con questa serie, non può non guardare con ammirazione alle vicende di Mila e di giocatrici del calibro di: Nami Hayase, Kaori Takigawa, Kira Tsubushi, Sori Shinoda, Yogina Yokono, Rayaka Omori, Vera Oriki, Tullia Kaido... e molte altre ancora.
La serie ha avuto ( ahimé! ) un seguito nel 2008, dal titolo Mila e Shiro - il sogno continua, sempre ad opera ( incredibile ma vero! ) della stessa casa di produzione. La domanda è come mai, dopo più di vent'anni d'attesa, il risultato sia venuto fuori nulla più che un imbarazzante flop commerciale? A parte le opinioni discutibili sulla trama, molte delle quali vanno senza dubbio soppesate secondo vari criteri di valutazione, appare infatti evidente che gli animatori non hanno ben compreso la qualità del prodotto in questione.
Tralasciando la comprensibile e differente maturità di Mila, dopo anni di ritiro forzato a causa dell'infortunio al tendine d'Achille, e che la vicenda si svolge in un contesto chiaramente diverso ( nuove e più giovani giocatrici, nuove squadre, nuovi obiettivi ), è tuttavia imperdonabile la leggerezza con cui gli autori hanno trattato i volti noti provenienti dalla serie originale. Molte caratterizzazioni sono infatti vere e proprie "forzature", cercando  invano di giustificare la presenza di personaggi che NON avrebbero alcuna ragione di muoversi entro quel contesto. A cominciare dall'incongruenza di Nami e Kaori che, dopo aver proseguito la carriera professionistica ( ricordando soprattutto la classe e la caratterizzazione di Kaori, la tecnica impareggiabile e la sicurezza carismatica ), le ritroviamo allo stesso livello agonistico di giocatrici senza alcuna esperienza; pure non molto chiaro il sodalizio tra gli allenatori Daisaku Daimon e Dani Mitamura, dei quali va ricordata la differenza storica sulla rispettiva concezione pallavolistica; l'atmosfera colorata e vivace, in particolare riferimento alla giovane esordiente Glin Wong, da una parte può risultare simpatica e divertente... dall'altra invece, un susseguirsi di tamarràggini assurde come il "Servizio a Giroscopio del Drago" ( il quale sembra uscito direttamente dal "Pugno del Drago" di Goku, degno appunto della serie di Dragon Ball ).
E' vero che i manga ed anime sportivi hanno come caratteristica distintiva proprio l'assurdità di determinate azioni ma, dopo aver dato uno sguardo alla prima e alla seconda serie, appare evidente come le storie alla base siano strutturate in modo totalmente diverso una dall'altra. La cosa migliore sarebbe appunto distinguere le due storie, per apprezzare entrambe secondo gusti e preferenze, senza associare alla prima nulla che appartiene alla seconda e viceversa.
Tra le note di merito della seconda serie va forse il piccolo approfondimento sul rapporto tra Mila e Shiro, i quali appaiono molto più maturi e consapevoli dei propri sentimenti, ma anche qui non si ha modo di vedere quella dolce storia d'amore altresì presente nel ritornello della celebre sigla cantata da Cristina D'Avena.

clicca qui per vedere la sigla italiana:
http://www.youtube.com/watch?v=CnsZ-XpOX5Q

 

L'ultima partita di Kira

 

E' così dunque, non posso farci niente...
Era destino che non potessi giocare questa partita fino alla fine.
E tutto per colpa di questa infiammazione al ginocchio.
E' peggio di una sconfitta per me.
Questa era la mia ultima occasione di scendere in campo, indossando la maglia da titolare su un vero campo di pallavolo, l'ultima occasione di giocare assieme alle mie compagne e sentire l'incitamento della folla sugli spalti.
L'ultima partita, l'ultima vera partita per me.
Purtroppo non ce ne saranno altre.
Questo time-out segna la fine di tutti i miei sforzi inutili.
Ormai non posso più reggere il confronto, Kaori si è dimostrata più forte della mia sola volontà.
Ho provato a resistere.
Ho tentato.
Non perché mi obbligasse qualcuno a farlo, non è questo il motivo.
Io amo questo sport, amo la pallavolo, ma il professionismo non fa per me.
L'ho capito da sola, non sono all'altezza di competere con le campionesse, perciò volevo almeno dire addio alle partite scolastiche senza rimpianti.
Volevo giocare la mia partita, solo quest'ultima partita, nient'altro.
Non ce l'ho fatta.

- E' stata un'imprudenza, giocare con un ginocchio in queste condizioni - sussurra Nami, nell'aiutarmi a raggiungere la panchina.
- Nami, tu sai bene cosa rappresentava per me questa partita - rispondo. - E sono certa che, al mio posto, avresti fatto lo stesso... perché ami la pallavolo!

Certo, Nami può capire quello che provo adesso.
Forse Mila farà più fatica a comprendermi.
Lei ha un talento naturale per questo sport, potrebbe davvero farcela ad arrivare al professionismo, ma io...
Io non ho alcun futuro davanti a me, nessuno oltre l'esito di questo incontro, e questa sostituzione mi brucia assai peggio di una sconfitta.

- Mila, tieni duro!
- Capitano...
- Mila!

Oh, Mila.
Io non so se riuscirai a comprendere, perché ci tenevo ad arrivare fino in fondo a questa partita.
Sei giovane, ma hai una grande vitalità ed energia dentro di te.
Sono certa che farai un'ottima partita al posto mio, ne sono convinta.
Solo, ti prego, metticela tutta.
Fai quello che il mio infortunio mi ha proibito di realizzare.
Gioca.
Gioca, Mila.

- Tieni duro per me!
- Sì !

Lo sento dalla tua mano, Mila.
Credimi, in questo momento, darei qualunque cosa per non sentire questo insopportabile dolore alla gamba che mi impedisce di giocare come vorrei.
Darei qualunque cosa, per affrontare Kaori Takigawa e sentirmi in pace con tutto ciò a cui dovrò dire addio da domani.
Tuttavia sento nella tua mano quella forza che vorrei tanto avere io adesso.
So che puoi farcela.
Hai il coraggio per affrontare Kaori, e sei abbastanza cocciuta per darle filo da torcere, perciò mi va bene che sia tu a sostituirmi in campo.
Gioca come sai.
Fa come ti ha detto il Mister: colpisci la palla con tutta la forza che hai, con tutto il cuore, con la passione e lo spirito combattivo.
Farai un'ottima partita, lo so.
Lascio tutto nelle tue mani, amica mia.
Gioca questa partita per me, ti prego.
Non pensare a come possa sentirmi triste o demoralizzata, o sarà tutto inutile.
Devi essere serena.
Devi giocare questa partita al meglio delle tue possibilità, così come ti ho vista fare in allenamento, e lascia che sia il tuo istinto a guidarti.
Questa probabilmente è l'ultima volta che metto piede su un campo di pallavolo.
D'ora in avanti, mi toccherà fare da spettatrice.
Ma sono contenta, in un certo senso, perché ho l'oppotunità di vederti "nascere" Mila.
Farai grandi cose, arriverai dove io non sarei mai potuta arrivare nemmeno al massimo della mia forma atletica.

- In bocca al lupo, Mila!

FINE

Angolo Autore:
Da piccolo mi ero preso proprio una bella "cotta" per Kira, peccato che nell'anime c'è solo all'inizio e occasionalmente a fare il tifo sugli spalti.
Lei e Sori erano le mie giocatrici preferite.
In particolare questo episodio mi riporta alla mente la mia ultima partita di calcetto tra i licei: la finale dell'ultimo anno, dove mi toccò restare in panchina; e posso assicurarvi che, a distanza di anni, l'amarezza e il rimorso di una semplice partita scolastica si sente...
Non è solo una partita, è tutto quello che ti lasci alle spalle per abbracciare nuove esperienze e nuove realtà, perciò vige il desiderio di portarsi dietro TUTTO di quegli anni.
^__^ Alla prossima fanfiction!

DADO

   
 
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