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Autore: lamialadradilibri    14/05/2013    1 recensioni
( TITOLO PRECEDENTE : KILLER PER AMORE )
Emily Parker.
Jake Frost.
Kate Blanco.
Tre ragazzi , storie diverse , diverse fini.
E' che , se nella vita inizi male , finisci peggio.
Non sempre , però ...
DALLA STORIA :
Uccisi solo una guardia. Jake non abbatté più nessuno, e mi passò la pistola. Ma non posso dire d'averlo ucciso io sola, quell'uomo, perché fu Jake, abbracciandomi da dietro, a premere con me il grilletto.
Fu magico, non per la morte, ma l'abbraccio. La fedeltà, la fiducia.
Un intreccio di amore , morte , indecisione , paura ... Questo è "in the end"
( AVVISO : In questa storia sono presenti descrizioni più o meno crude di omicidi / cadaveri / suicidi )
♥Detto ciò, vi auguro BUONA LETTURA : )
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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A volte l'unica cosa da fare e' salvarsi, solo se' stessi.

Altre, no.

La cosa difficile da capire e': in che situazione ti trovi?”

 

T'adoro

 

Mia mamma mi ha sempre detto che avevo grandi capacità. In cosa poi, io non lo sapevo né ora lo so. A parte una cosa: a finire nei casini sì, sono favolosa.

L'allarme mi trapanò le orecchie, e subito sentii le urla delle guardie. Non persi tempo, cominciai a correre. Ovviamente, avevo sbagliato tutto: dovevo restarmene là buona.

Quando, dopo non so quanto tempo di corsa, col cuore in gola, il respiro mozzato e mezzo infarto ogni volta che sentivo dei passi a terra – i miei, più precisamente – vidi l'insegna del bagno, mi c'infilai dentro alla velocità della luce. “Qua”, pensai “mica avranno telecamere!”

Sfilai il cellulare dalla tasca. Oh tecnologia – mi tornò in mente ch'era un vocativo in latino, anche senza sapere il perché – quant'amata e utile!

Lo guardai senza però saper più che fare.

Mio dio, io il numero di Jake non ce l'ho!” mi dissi, dandomi dell'idiota “e in più, ora sarà già scappato, e...”

La porta si spalancò e non mi lasciò pensare a nulla, se non a difendermi.

Ero pur una rugbista no? Attaccai l'assalitore, con più ardore che mai.

 

POV JAKE

Salvarla? O no?”

Dio, mi sentivo come quel tizio con il teschio in mano che dice ''essere o non essere?''. Essendo che a scuola avevo studiato poco e niente, non sapevo chi fosse. Ora però, lo capivo.

Tirai un calcio all'aria, col risultato di finire quasi per terra. Basta! Avevo già perso troppo tempo, dovevo muovermi.

Senza più pensare corsi, avevo preso la mia decisione.

Che fosse idiota o meno, non m'importava più.

Maledetta vita!”

 

POV EMILY

-Basta! Ehi! Basta!-

Un attimo, quella voce la conoscevo. E non era così fredda come quella del tizio che mi aveva interrogata, il moro...

Era Jake!

Smisi di dar giù botte, e lo guardai sbigottita.

Dopodiché, senza più capir molto, gli saltai al collo: -Sei venuto!- esclamai, stritolandolo. Il suo profumo m'inebriò come non mai, e in quel momento lo amavo... Anzi, di più: lo adoravo!...

Jake ricambiò un secondo l'abbraccio, e sembrò quasi sincero.

Poi mi staccò da sé.

-Corri, hanno telecamere ovunque.-

-Anche qui?-

Annuì e si voltò. Lo seguii, in una corsa sfrenata che però terminò subito, quando c'imbattemmo in Alex.

Oh cazzo.”

-Bene bene,- commentò -signori, eccovi. Jake, quanto tempo! Bellissima Emily, come và? Ancora arrabbiata?-, ruggì con nonchalance.

Infondo, anche qui era a “casa”. Quand'è che avremmo combattuto ad armi pari?

-Jake, che c'è? Rivuoi il posto? Purtroppo però, è già di un altro...!-, ruggì nuovamente Alex. Ah, già. Jake qua era stato un capo. Chissà se c'era, quando Alex aveva ucciso Michele? Chissà se era lì alla locanda, e non l'avevo visto?

Il moro sbucò da dietro Alex.

Sembrava la scenografia d'un film horror: corridoio buio, lungo e stretto. E laggiù, dove c'è la luce, due ombre: i tuoi nemici. Hai due scelte: o voltarti, e correre verso l'ignoto e potenzialmente altri nemici, o combattere con quelli che hai lì.

Con un'intesa silenziosa, restammo lì dov'eravamo.

-Sì, in realtà son qui per un'altra cosa-, sibilò Jake, frustrato.

-Ah sì?-, commentò il moro, dall'aria perfida. Non avevo mai avuto così paura, e per di più, non sapevo neanche dov'eravamo! Saremmo potuti essere, per ciò che sapevo, anche dall'altra parte del mondo!

-Sì.-

-E Jake dimmi, chi ti ha comprato?-, insistette il moro, ancora non s'era deciso a rinunciare.

Jake alzò le spalle. -Nessuno,- commentò, pacato ora. I suoi cambi d'umore mi spaventavano un po', -però tu, Adam, sei morto.-

-Che?- il ragazzo, Adam, non finì, che Jake tirò fuori la pistola e, velocissimo, gli sparò.

Ora, io già immaginavo il putiferio, spari, altri uomini, morte, la fine, e invece Alex si limitò a dar un calcio a ciò che restava di Adam – un corpo con un buco nel cuore, da cui sgorgava sangue – e applaudire, sarcastico e, soprattutto, sadico.

-Ma bravo, continui!-, lo sputtanò. Ormai l'avevo capito, Jake non voleva più uccidere. Solo che doveva.

Jake lo sfidò con lo sguardo, e tenne su la pistola. -Sì, ma lo farò solo un'altra volta.-

Strinsi i pugni, come paralizzata.

Oh dio, no.

Sembrava un po' come quei film western che non avevo mai finito.

Non volevo finire neanche questo film, in realtà.

Dovevo.

Alex tirò fuori la pistola e la puntò, lento, su Jake.

Perché non gli sparava? Perché non si muoveva?!Il mio cuore batté più delle ali d'un fringuello in quegli istanti e, quando sentii lo sparo – bum – chiusi gli occhi.

Un corpo cadde giù a terra, un rumore che ormai mi era così orribilmente familiare.

Tum tum.

Il mio cuore sembrò fermarsi.

Tum tum.

E invece era ancora là, batteva.

Tum tum.

Ero viva, ma la questione era un'altra:

Tum tum.

Volevo esserlo?

Tum tum.

-Ehi, puoi anche guardare, ora- fece una voce così armoniosa e che amavo così tanto.

Oddio!

Abbracciai Jake, vivo.

Lui ricambiò sincero ma subito mi staccò. -Dobbiamo correre via- spiegò, sorridente più che mai.

 

Non so bene come, non so bene perché, ma riuscimmo ad uscire più o meno senza doverci più difendere.

Uccisi solo una guardia. Jake non abbatté più nessuno, e mi passò la pistola. Ma non posso dire d'averlo ucciso io sola, quell'uomo, perché fu Jake, abbracciandomi da dietro, a premere con me il grilletto.

Fu magico, non per la morte, ma l'abbraccio. La fedeltà, la fiducia.

Fuori, scoprii – anche se Jake lo sapeva già – ch'eravamo in Italia.

-Sì,- commentò solo, tranquillo, sotto il mio sguardo allibito -è qui la sede.-

-Che faremo?-

-Ci daranno la caccia, scapperemo per sempre.-

-Assieme?-

Jake mi guardò, e senza esitare, mi rispose.

 

Angolo Autrice. :3

Tana <3 Eccoci, questo è uno degli ultimi capitoli :') oddio, è quasi finita..

oddiooddiooddio <3

ma la domanda è: come finirà? Scapperanno assieme per sempre??

u.ù oddiooddiooddio *-*

Comunque che ne dite del capitolo? Spero sia soddisfacente, dio, a me piace molto. Non lo so, non ci ho messo né inseguimenti né altro perchè volevo che Alex fosse ucciso con style.

<3 okay sono scema :))

Cmq ditemi com'è!

*-* a presto!

  
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