Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: babi_mahomie    16/05/2013    0 recensioni
Ci scambiammo uno sguardo d'intesa e cominciammo a cantare a squarciagola, non curanti dei passanti che avrebbero potuto sentirci. Alzai la voce al massimo e ci mettemmo a ridere per la mia performance. Cavolo io ero più stonata di una pecora! Poi non potemmo più continuare. Ormai eravamo a pochi isolati, avremmo potuto incontrare Austin. Proprio così, Austin Mahone veniva nel nostro liceo, e nel mio corso di italiano. Ero innamorata di lui da quando avevo undici anni, ed ero sicura che prima o poi mi avrebbe notato... o almeno lo speravo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 CAPITOLO 1 
 
Sentii Felicity imprecare e strombazzare fuori da casa mia per la terza volta. Cazzo! Ero di nuovo in ritardo. Mi infilai velocemente i calzini, e poi presi le vans con l’intento di metterle. Feci per sedermi sul letto, ma il clacson suonò per la quarta volta, così optai per un’altra soluzione. Corsi giù dalle scale con lo zaino su una spalla e le vans in mano. 
-Ehi! La colazione?- mi fermò mia mamma mentre stavo per aprire la porta.
-Scusa, questa la prendo io- le rubai con i denti la fetta biscottata che si era  preparata, e con la mano libera presi la giacca. Feci correndo il pezzo di vialetto che mi separava dalla macchina che mi avrebbe portato a scuola, e quando la raggiunsi ci saltai dentro e partimmo. 
Posai le scarpe a terra e mangiai con calma la mia colazione.
-Sai che quel vialetto è pieno di sassolini? I miei piedi stanno implorando pietà!- dissi rivolgendomi alla mia migliore amica e guardandomi i piedi.
-è quello che ti meriti per questo ennesimo ritardo- mi rispose lei ridendo. La sua risata era bellissima.. lei era bellissima. Felicity era la mia migliore amica dalle medie, quando mi aveva difesa per la prima volta mettendosi tra me e Caroline, l’attuale capitano delle cheerleaders. Una volta era Felicity il capitano, ma poi si ruppe la gamba, e quando rientrò nella squadra ormai il posto era occupato. Comunque restava la mia migliore amica la ragazza più bella della scuola. Aveva i capelli rossi e lunghi che le ricadevano in grandi boccoli sulle spalle, un sorriso mozzafiato e gli occhi erano azzurri. Un azzurro scuro e profondo. 
Il primo anno delle superiori si era subito distinta dagli altri. Tutti i ragazzi le stavano sempre dietro, ma lei non li considerava. Voleva stare con me. Pensava che se avesse fatto amicizia con persone più popolari, avremmo corso il rischio di allontanarci. Aveva paura di non avere più tempo per me, o peggio, di non volerne più avere. Ma io mi fidavo di lei, sapevo che non mi avrebbe mai abbandonato, così la convinsi a fare il provino per entrare a far parte delle cheerleaders, e a uscire con tutti i ragazzi che voleva. Così fece, e il nostro rapporto non si rovinò, anzi, diventò più forte. Per me lei era tutto.
Chiaccherammo per i 5  minuti successivi, quando una canzone alla radio richiamò la nostra attenzione. Ci scambiammo uno sguardo d’intesa e cominciammo a cantare a squarciagola, non curanti dei passanti che avrebbero potuto sentirci.
-Cause I knew you were the one, with you my life has just begun , baby you can count on me- alzai la voce al massimo, e in pratica urlai- Cause you heart is in my hand!- ci mettemmo a ridere per la mia performance, cavolo io ero più stonata di una pecora, anche se in realtà non credo che le pecore siano stonate. Poi non potemmo più continuare. Ormai eravamo a pochi isolati, avremmo potuto incontrare Austin. Proprio così, Austin Mahone veniva nel nostro stesso liceo, e nel mio corso di italiano. Ero innamorata di lui da quando avevo undici anni, ed ero sicura che prima o poi mi avrebbe notato.. o almeno lo speravo.
Parlammo finchè non arrivammo a scuola, e per fortuna la campanella non era ancora suonata. Aprii la portiera e scesi, e che ci crediate o no, solo a quel punto mi accorsi che non mi ero ancora messa le scarpe.
-Non è possibile- sussurai mentre mi guardavo i piedi.
-Cosa?- mi chiese Felicity che non aveva sentito.
-Dicevo, vorrei essere come te.- dissi io quasi triste. Lei mi guardò dall’altro capo della macchina.
-Jess tu sei fantastica, sei bella, divertente, allegra e forte. Tu sei migliore di me- mi sorrise, e stava per venire ad abbracciarmi, ma io posai ,con non tanta delicatezza, il piede sul cofano. 
-Si ma tu non ti dimentichi di metterti le scarpe!- vidi Felicity prima guardare la mia gamba, e poi piegarsi in due dalle le risate. 
-Oh Dio! Jessica Harrison tu sei unica!- mi disse lei cercando di respirare.
 
Dopo essermi messa le scarpe entrammo insieme in quel palazzo infernale. Appena arrivammo ai nostri armadietti suonò la campanella.
-Cosa fai oggi a pranzo?- le dissi prima di lasciarla andare. La mia classe era vicina, ma la sua era al secondo piano.
-Sto con te. Non sopporto più Caroline, mi devo prendere una pausa. Sia da lei che dalle altre. Viene anche Lizzie.
-Perfetto.-le dissi io sorridendo. Lizzie era una sua compagna di squadra, ma era diversa dalle altre. Era come Felicity.
Mi voltai e mi diressi velocemente verso l’aula di inglese.
-Oggi ti noterà, me lo sento!- sentii gridare dietro di me.
-Non lo farà, lo sai!- risposi io senza neanche girarmi.
Arrivai in poco tempo davanti alla porta aperta della mia classe. La maggior parte dei miei compagni era già seduto. Voltai lo sguardo verso il terzo banco nella fila a destra, dove si sedeva sempre Mahone, e notai con piacere che anche oggi era presente, e che anche oggi non mi aveva degnata di uno sguardo. Stava parlando con Sam, il mio migliore amico. Erano tutti e due nella squadra di basket. Mi sedetti sconsolata: possibile che Austin parlasse sempre con Sam e Felicity, e  a me, che ero la loro migliore amica, non mi aveva mai rivolto la parola?
Il perché di tutto ciò, in fondo era  semplice: io non ero abbastanza popolare. I miei amici invece… loro due erano bellissimi, divertenti, simpatici e i loro fisici.. cavolo erano perfetti. Sam soprattutto. Lui aveva i capelli scuri, corti, le labbra erano carnose e gli occhi colore del mare in una bella giornata. Erano limpidi, trasparenti. Era davvero alto per la sua età e aveva dei pettorali mozzafiato. Con lui eravamo amici da quando ero piccola. I nostri genitori si erano conosciuti al college, ed erano rimasti davvero molto legati. Andavamo sempre in vacanza insieme, e così piano piano anche noi eravamo diventati inseparabili. Nessuno ci poteva dividere, stavamo sempre insieme. Sam mi aveva aiutato molto quando ne avevo avuto bisogno, e io avevo fatto lo stesso. Se avevo bisogno di affetto e di un po’ di consolazione, indipendentemente dal posto in cui ci trovavamo, lui mi abbracciava, si sedeva nel primo posto che trovava, mi prendeva in braccio, e mi sussurrava parole dolci all’orecchio.  Quando arrivò Felicity fu felice di allargare il cerchio a un’altra ragazza. Sapeva che io ne avevo bisogno, così diventammo subito tutti migliori amici. Lui era il mio angelo custode. Lo erano entrambi.
Quando mi vide disse ancora qualcosa ad Austin, mi indicò e tutti e due mi guardarono. Beh più che guardarmi, Mahone mi stava scrutando. Sam invece mi salutò con la mano, e notai che in faccia aveva dipinto un sorriso malizioso. Io ricambiai timida il saluto, e diventai rosa come un peperone. Poi il mio migliore amico si alzò, e si sedette nel posto davanti al mio. 
-Ehi piccola, come va?- mi chiese dandomi un bacino sulla fronte. 
-Allora, prima tu e il mio futuro sposo mi guardate, e poi tu vieni qua e mi baci? Che cosa hai fatto?- per quanto amassi ricevere il suo affetto, non sempre quei gesti erano un bene. 
-Tu mi ami, e se non lo fai ancora mi amerai tra cinque minuti.- gli tornò il sorrisetto malizioso. Alzai un sopracciglio.-Prima stavo parlando con Austin e….- lasciò la frase a metà.
-E..??- lo incitai io.
-Mi ha detto che sta cercando qualcuno che lo aiuti a studiare italiano, e così, visto che tu sei brava, gli ho detto che lo avresti aiutato te.- finì il mio migliore amico. Intanto il professore era entrato.
-Oh mio Dio Sam!! Hai ragione! Io ti amo!- sussurrai euforica. Io, Jessica Harrison, avrei passato del tempo con Austin Mahone! Il mio amore! Il mio idolo! Oh cavolo.. non posso ancora credere che in quel momento io non sia davvero svenuta.
Mi voltai verso il cantante, che mi stava ancora fissando. Pensai che stava aspettando una mia conferma, così gli feci di si con la testa,e lui mi regalò uno di quei sorrisi che mi facevano tanto sciogliere. Il mio cuore si fermò per un secondo, ma poi il professore ci notò.
-Harrison, Mahone, smettetela di amoreggiare in classe!- ci furono delle risatine mentre io stavo tornando al mio, ormai perenne, color peperone. 
 
 
Ciaooo belle! Questa è la prima volta in assoluto che scrivo una ff, quindi sono un po' inesperta. Spero comunque che vi siate piaciuta, e magari se ne avete voglia recensite!
Ci vediamo al prossimo capitolo!:)
  
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