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Autore: giulina    19/05/2013    3 recensioni
Nicola, quando la salutava, poggiava sempre le labbra screpolate su quel segno. Quando lei gli chiedeva perché la baciasse proprio in quel punto, lui le rispondeva che le labbra gliele avrebbe baciate quando si sarebbe tolta l’apparecchio e avrebbe smesso di farsi le trecce che le arrivavano fino a metà schiena.
Claudia gli rispondeva che il suo, di bacio, non lo voleva nemmeno se avesse avuto le labbra che sapevano di cocco.
Quando all'età di quattordici anni la ragazza si tolse l'apparecchio, davanti a un gelato menta e cioccolato Nicola la baciò per ben quattro volte sulle labbra morbide.
E cazzo, le sue labbra sapevano davvero di cocco.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                   Supercalifragilistichespiralidoso

                                                                      parte 2

















- Ti regalerò una stellaaa anche se non servirebbe a nullaaaa!
- Ma vai a cagare te e le stelle! Dov'è quello che ti ho chiesto di comprarmi qualche ora fa?
- Dici la Somatoline per la cellulite sulle tue cosce oppure il nuovo numero di Cioè?
- Entrambi.
- Che poi mi chiedo, ma oltre a te, chi lo legge quel giornalino per teenegers con gli ormoni a palla?
- Ne ho trovato una copia nel bagno di tua nonna. Comunque io non lo leggo mai, in questo numero però c'è il poster versione gigante del mio amore del mese.
- Beckam?
- Beckam? Ma scherzi? Lui andava di moda quando avevo quattordici anni e faceva la promozione dei boxer della Dolce&Gabbana.
- Quei boxer li regalò mamma a babbo per i venticinque anni di matrimonio.
- Per quanto voglia bene a tuo padre, in comune lui e Beckam hanno solo il fatto di essere entrambi degli esseri di sesso maschile.
- Allora chi è che sogni la notte tutto nudo?
- Paolo Fox.
- ...scherzi?
- Ma sì scemo, anche se ha degli occhi blu rubino...
- Il rubino è rosso, per caso è un Cullen?
- Ce lo vedrei bene come Bella Swan, secondo me i gusti sessuali sono quelli!
- Che schifo! Dai dimmi chi è.
- Jimmy Hendrix.
- Che schifo al cubo, Claudia! Ma sogni di fare porcate con un morto?!
- Parla quello che ha sognato di farsi Maria De Filippi. Mi fa più senso, sinceramente.
- Di sicuro lei la cellulite non ce l'ha.
- Bastardo. Oh guarda, c'è una foto della De Filippi a pagina cinque.
- Comunque sono piacevolmente colpito: un tempo su Cioè c'erano i poster di Zac Efron e ora c'è Hendrix! Un gran passo avanti.
- Hanno messo il poster solo perché c'è il test:"Che grande della musica sei?" Guarda, è a pagina 9.
- No dai, tra le opzioni c'è Povia?!
- Povia e i suoi piccioni sono famosissimi.
- Basta, butta quella schifezza e vieni a letto.
- Porco, ti sei eccitato per la foto di Maria?
- Oh Mariaaa ti amooo! Oh Maria ti voglioooo!!




Dopo la loro disastrosa, terribile, comica prima volta, Nicola e Claudia non si erano rivolti la parola per una settimana. Un giorno, poi, lui si era presentato alla porta di casa della ragazza con due kebab, cinque rotelle di liquirizia e la promessa di farle vedere il video di quando aveva vomitato pure l'anima a Capodanno, e avevano fatto pace.
D'altronde la prima volta non era certo rose, fiori e unicorni. Claudia lo sapeva bene. Sua nonna glielo aveva detto quando aveva otto anni e pure le sue compagne di classe.
Però lei, da inguaribile romantica sotto strati e strati di acidità, fanatica di film sdolcinati fino all'ennesima potenza e lettrice di Harmony per hobby, si era fatta delle aspettative.
Tutte distrutte quando si rese conto che Nicola era un imbranato come pochi e lei aveva la risata incontenibile che esplodeva proprio nei momenti meno opportuni. Per cui quei cinque o sei minuti di rapporto, avevano avuto di sottofondo le bestemmie di lui e la risata mista a pianto di Claudia che non sapeva dove mettere le mani e si imponeva di non aprire gli occhi per nessuna ragione al mondo.
Ogni tanto quella tragica vicenda veniva fuori, soprattutto durante le litigate furiose. Ma il più delle volte facevano finta che non fosse successo niente. Nicola infatti sosteneva di aver preso la verginità con Kirsten Dunst incontrata per caso in un hotel a Roma e Claudia affermava di averla persa con un inglese molto simile al principe Harry in vacanza a Cambridge.
Entrambi però sapevano, che quel pomeriggio non sarebbero riusciti a dimenticarlo tanto facilmente. E che Bob Dylan non era per niente rilassante.





- Cosa...cosa diavolo stai facendo?!
- Ti ho fatto una carezza.
- Sulla schiena?!
- Sì, preferivi una sculacciata? Guarda che anche se ha la cellulite non lo disdegno il tuo didietro.
- Non sai cosa significa la carezza sulla schiena vero?
- Che voglio accertarmi che tu non abbia un'ernia?
- No, significa che vuoi fare sesso. La tua mano dalla schiena si sposta in luoghi sconosciuti e boom! Ecco che diventi un porco.
- La mia era una carezza innocente!
- Pinocchio.
- Stronza.
- Hey io non ti ho offeso pesantemente! E poi non è colpa mia se sei un maiale e non conosci il linguaggio del corpo.
- Linguaggio un corno! Io ti volevo solo fare una carezza da "non ti preoccupare, domani è un altro giorno" non da "ti sodomizzo nella cuccia del cane"!
- Te non hai un cane.
- La cesta della gatta è piena di peli e so che sei allergica. Il tuo dominatore ci tiene alla tua salute.
- Oh...grazie.
- Non c'è di che.
- Però il tuo corpo parla: mi vuoi.
- Forse sì, ma penso sia a causa della foto di Maria de Filippi che ho visto prima su Cioè oppure perché oggi ti sei tagliata i capelli e sei molto carina.
- Oh, l'hai notato.
- Cieco non lo sono ancora, grazie al Cielo.
- No...volevo dire..cioè, lo hai notato. È una cosa...boh dolce.
- Dolce?
- Sì, non so...boh tenera. Boh.
- Claudia, perché mi guardi in quel modo? Stai avendo una visione? E smettila di ripetere la parola "boh", ti fa sembrare stupida.
- Baciami subito.




La seconda volta che fecero l'amore fu meglio della prima, questo fu innegabile. Claudia rise soltanto per i primi cinque minuti perché aveva scoperto che Nicola aveva una voglia a forma di mela -una mela davvero- sul bacino, e soffriva terribilmente il solletico all'interno dei gomiti. Lui invece disse solo una bestemmia ma fu a causa della gatta che saltò con un balzo sul letto in un momento poco appropriato. 

Quando tutto fu finito, si stesero vicini sulle lenzuola azzurre, con gli occhi spalancati e il piede freddo di Claudia sopra la gamba scoperta di Nicola che tremava ancora.
Non si era mai sentito così.
- Cazzo!
- Sono stato uno stallone questa volta, lo so.
- No, è che mi sono dimenticata di registrare una puntata di oggi di Beautiful! Sono una cretina.
- Ah...
- Scusami, stavi dicendo?
- Quando?
- Prima.
- No...niente...devo pulire...le stalle...
- Abiti al settimo piano di un grattacielo in città, non possiedi delle stalle.
- Cosa ne sai te? Comunque non importa, forse è meglio che ci alziamo prima che torni mia madre.
- Secondo te che faccia farebbe se sapesse che ho rubato la purezza di suo figlio?
- Probabilmente lo sa di già. Che non sono più vergine, dico.
- Davvero?!
- Sì. L'altro giorno cantavo Felicità di Al Bano e ho fatto cinque serie di addominali. Mi ha detto che deve essermi successo davvero qualcosa di bello se faccio gli addominali e sorrido sempre.
- Ah...sorridi sempre?
- A volte.
- E sorridi perché pensi a me?
- No, alla De Filippi. Come sei tonta a volte, Claudia.
Prima che Nicola riuscisse ad alzarsi dal letto, lei lo strinse forte forte per la vita e appoggiò il suo viso arrossato e lentigginoso tra le sue scapole ben visibili, lasciandogli un bacio sulla pelle scura. Con un balzo scese dal materasso e lo baciò anche sulle labbra.
- Allora stallone, che ne dici di gelato menta e fior di latte e un frappé ghiacciato?

















Note:

 

A quella che un tempo era una piccola e breve OS ho aggiunto un solo e UNICO capitolo che spero sia stato di vostro gradimento e vi abbia fatto ridere.

In questo periodo di stress con gli esami di maturià alle porte e tanti, tanti impegni, Nicola e Claudia sono stati un ottimo passatempo con cui sgombrare la mente per un pomeriggio.

Grazie mille a chiunque leggerà, commenterà o si farà una risata.

Un bacio, 

Giulia.






   
 
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