Ogni volta che la guardo
ridere felice mi chiedo se lei lo sappia, oppure se sono solo io
a conoscere la verità.
Probabilmente non sa
nulla, non riderebbe così altrimenti. I suoi ricordi
sono ancora sigillati in fondo alla sua memoria nello scrigno d'oro filato che Azrael le ha ceduto in custodia all'alba del tempo. Nel
medesimo istante in cui io ho ricevuto il mio direttamente dalle mani di Noin. L'inconsistenza dell'oro filato da mani divine e la
solidità dell'ossidiana più pura, scavata nell'abisso del mondo.
Quante vite sono che
aspettiamo, rincarnandoci pazientemente una volta
dopo l'altra, sempre insieme, sempre legate, sempre ignare del segreto che
gelosamente custodiamo, sorelle per nascita, nemiche
per volonta del destino, amiche per sfinimento,
probabilmente.
Continua a ridere mentre fa la civetta con un gruppo di ragazzi appena
conosciuti.
E' così bella e vivace
che è praticamente impossibile non notarla, nè non
innamorarsi perdutamente di lei dopo pochi secondi. I boccoli biondi le
circondano il viso di cera, mentre le lunghe ciglia danzano allegramente
davanti a due occhi azzurri come il cielo terso di primavera. Le labbra rosee
come teneri boccioli devono essere irresistibili per quei poveri malcapitati.
Già, malcapitati, perchè non sanno che nonostante tutto quello che possono fare
per lei, non potranno mai averla.
Lei è qui che aspetta, già destinata a lui, dal primo giorno del mondo. In attesa che l'altra metà del suo cielo finisca di
scontare la sua pena e possa riunirsi a lei per tornare a regnare su quello che
è suo di diritto.
E io che le rimango
accanto, vita dopo vita, la vedo ridere felice e farmi segno di avvicinarmi. Ma
io non sono come lei: non rido alle battute stupide,
non piango davanti ai film, non raccolgo per la strada cuccioli abbandonati. Le
mie ciocche nere come la pece oscillano oltre le spalle
mentre rifiuto l'invito scuotendo il capo e tornando ad osservare in
silenzio la gente passare e la vita scorrere, oltre il parapetto a cui sono
appoggiata.
-Perchè mi hai detto la verità?- So che è lì, accanto a
me, come sempre. Tuttavia la mancanza del contatto fisico, mi uccide. Le sue mani che scivolano lente ed
esperte sulla mia pelle d'avorio, il suo respiro caldo e regolare che mi
accarezza il collo, le sue labbra che misurano centimetro per centimetro tutto
di me, sono un ricordo che mi tormenta giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto
dopo minuto. E' lì, una voce profonda che rimbomba nella mia testa. Così assurdamente vicina,
ma allo stesso tempo così maledettamente lontana, da non poter essere descritta
da nessuna distanze fisiche comprensibile alle
piccole menti umane.
-Rispondimi. Perchè mi
hai risvegliato?-
-Perchè mi mancavi.-
-Era parte della tua
punizione.-
-Lo so.-
-Tuo
fratello non ne sarebbe contento.-
-Mio fratello non lo
sa.-
-Stai barando.-
-Si.-
-Lui non glielo farebbe.-
-Certo che no.-
-E perchè tu sì?-
-Siamo molto diversi, è questo la
causa di Tutto, no?!?-
-Si.-
-Tuttavia ha fatto una
sciocchezza.-
-L'ha fatto anche per te. La fatto
per Tutti.-
-Questa condanna che mi
ha imposto è assurda.-
-E' li con te.-
-Solo perchè sa che se
non lo facesse non potrebbe trattenermi.-
-Eppure in qualche modo
ti permette di evadere dalla tua prigione, no?-
-Ti ho già detto che non
lo sa.-
-Lui sa Tutto.-
-Non può fermarmi.-
-Lui può Tutto. Non
scordartelo mai.-
-E allora perchè non
lascia perdere tutta questa faccenda e ricominciamo da capo?-
-Perchè non sarebbe giusto.-
-Dettagli.-
-Allora, prova a
convincerlo.-
-E' così ostinato, non mi darebbe mai ascolto.-
-L'ha fatto una volta, e guarda com'è finita.-
-Solo perchè è troppo
buono e ama troppo questi umani.-
-Dopo tutto sono figli vostri.-
-Non me lo ricordare.-
-Devi avere fiducia, ce
la faranno ad imparare a camminare da soli.-
-Non mi sembra siamo
andati avanti molto.-
-Devi dargli tempo.-
-Ancora tempo?!?! Mille vite
non bastano?!?!?-
-Basteranno.-
-Sono dei rammolliti, non
fanno altro che piangersi addosso e chiedere aiuto.-
-Non dire così, ti
stupirebbe sapere quanto sono cresciuti in questi secoli.-
-Viverci in mezzo ti ha
intenerito il cuore?-
-Sai, vedo in loro tanto
te quanto tuo fratello. I suoi riccioli d'oro o i tuoi occhi di petrolio. Vedo
le loro anime dibattersi in una lotta infinita. Come quando da bambini, vi
accapigliavate nell'erba. E' un modo per avervi ancora vicino.-
-Si, ti hanno
contagiato.-
-Forse.-
-Tuttavia non riesco a
rassegnarmi a questa assurda situazione.-
-Lo farai. Lo devi fare
per forza.-
-Ma perchè richiuderci?
-Per poterli lasciare
liberi.-
-E' folle.-
-E' giusto
e lo sai anche tu.-
-E' un'agonia.-
-Era l'unica soluzione.-
-Lui passa il tempo a
piangere e lamentarsi.-
-E' quello che dovresti fare anche tu.-
-Io non piangerò mai.-
-Lo hai fatto...-
-Tanto tempo fa, poi ho
risolto il problema.-
-Ma hai condannato anche
me.-
-Non te la cavi male.-
-Mi hai condannato ad
attenderti.-
-Mi avresti atteso
comunque, è il tuo destino, come il suo è quello di aspettare mio fratello.-
-Ma avrei potuto essere
felice come lei, nel frattempo.-
-Non potreste mai essere felici senza di noi.-
-Ma almeno non sapendolo
non avrei sofferto così.-
-Mia povera piccola, ti
manco così tanto?-
-Quanto io manco a te.-
-Hai pianto per me?-
-Io non piango.-
-Lo sai vero che non ho mai smesso di guardarti in questi
secoli?-
-Ho pianto.-
-Visto che mi ami.-
-Questo lo sapevi già.-
-E' vero.-
-E tu?-
-Più della mia stessa
vita.-
-Io sono la tua stessa
vita.-
-Sottigliezze.-
-Fammi un regalo.-
-Quello che vuoi.-
-Ridammi l'oblio.-
-No.-
-Non riesco ad aspettare
così altri mill...-
-Ottocentosessantatre
anni, due mesi, diciotto giorni e due ore, circa.-
Sorrido.
-A pensarci bene, in
fondo non è poi così tanto. Aspetterò, non vorrei ti annoiassi tutto
questo tempo, solo con quel piagnucolone di tuo fratello...-